Si Parla Di Seconda Rivoluzione Industriale

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Siparla di seconda rivoluzione industrialeperché nella seconda metà dell‟800 especialmente nel periodo 1870-1900 sirealizzarono e diffusero numeroseinnovazioni produttive, che spinsero laproduzione industriale a livelli fino alloramai conosciuti L’ondatadi innovazioni era simile pernumero e importanza a quellaverificatasi in Gran Bretagna nellaseconda metà del ‘700 e a causa di questaanalogia si parlò di “seconda rivoluzioneindustriale”

Caratteri principali di questa “seconda rivoluzione”furono le invenzioni furono opera non solo di imprenditori oinventori dilettanti,ma anche di imprenditori dotatidi cultura scientifica e di scienziati diprofessioneQueste invenzioni si dovettero a uomini non soloinglesi,ma di diverse nazionalità europee(soprattutto tedeschi) e di statunitensiLe novità riguardarono settori produttivi nuovi,che non ebbero parte nella I rivoluzione industriale:acciaio, chimica, elettricità. Queste innovazioniandarono a vantaggio anche dei settori industriali“vecchi”

Laseconda rivoluzione industriale differìdalla prima perché la prima fu opera di imprenditori esperimentatori spesso dilettanti la seconda fu l‟effetto dei grandi risultatiottenuti anche nelle scienze chimiche efisiche e applicati alla produzione

FuRobert Dunlopinventò i tubolariper ruote di veicoliguardando suofiglio che pedalavafaticosamente percasa su un triciclocon ruote di legnodecisivo il fatto che sicreassero legami semprepiù forti tra scienza etecnologia e tra tecnologia e mondoproduttivo Lescoperte scientifichefurono applicate ai diversisettori industriali

Utensilida cucina in acciaio Il TowerBuildinga New York fuil primoedificio dellastoriacostruito construtture inacciaio (1888) L‟acciaio, lega di ferro e carbonio,grazie alle innovazioni come ilmetodo Bessemer, il forno MartinSiemens e il procedimento GilchristThomas fece un importante salto diqualitàQueste innovazioni permisero diprodurne grandi quantitàcontenendo i costiL‟acciaio era usato per: rotaieferroviarie, corazze delle navi daguerra, utensili domestici, macchineindustrialiAnche le strutture di grandi palazzi eponti cominciarono a esserecostruite in acciaio

La chimica registrò notevoliprogressi in un rapporto dicausa-effetto con gli altrisettori Le produzioni chimiche sononumerose: carta, vetro, vernici,farmaci, saponi, esplosivi,gomma Una delle innovazioni piùimportanti fu nel 1886 quelladell‟alluminio, che fu ricavatodalla bauxite. L‟alluminio divenne unsuccedaneo del ferro edell‟acciaio

Ilruolo della chimica fu decisivo nellaproduzione di prodotti detti “intermedi” Essi erano usati come reagenti in lavorazionicorrelate Idue più importanti furono acido solforico,utile per concimi, esplosivi, coloranti eraffinazione del petrolio e soda, utilizzata come detergente esbiancante. Nel 1875 fu scoperto da Solvay ilmetodo che porta il suo nome, che permisedi creare il bicarbonato

Altri sviluppi importanti perla chimica furonol‟invenzione della dinamiteda parte dello svedeseAlfred Nobel (1875)e le fibre tessili artificialiL‟industria alimentareutilizzò nuovi metodi persterilizzare, conservare einscatolare gli alimenti, maebbe notevoli vantaggianche dallo sviluppo delletecniche di refrigerazione

L‟elettricità è una forma di distribuzione dienergia prodotta da altre fonti energeticheprimarie (vapore, acqua come motrice)I primi apparecchi elettrici come la pila di Volta(1800) non ebbero un‟applicazione industrialeNegli anni tra 1860 e 1880 si verificaronosviluppi nella ricerca che permisero di giungerealla dinamo – trasformatore del movimento di uncorpo dentro un campo magnetico in corrente; alla batteria – accumulatore di energia; ai motori elettrici – trasmettitori e distributoridi energia a distanza, fonti di illuminazione eriscaldamento

La prima lampadaa filamentoincandescentedi Thomas Edison L‟invenzione decisiva per losviluppo dell‟elettricità come fonteenergetica a larga diffusione fu lalampadina a filamentoincandescente creata da ThomasEdison nel 1879Negli anni „80 furono costruite leprime centrali termoelettriche (cioèazionate da motori a vapore) negliUSA, in Francia, Gran Bretagna,Germania e ItaliaLa prima al mondo fu inaugurata nelsettembre 1882 da Thomas Edisonnei dintorni di New YorkLa prima in Europa fu dovutaall‟iniziativa di Giuseppe Colombo efu aperta a Milano, nei pressi delDuomo, nel 1883

Alla fine de ll‟800 l‟energia elettrica fu utilizzata confrequenza come motrice dei mezzi di trasporto (tramvie,ferrovie)Per l‟industria costituì una forma di energia più comoda eflessibile di quelle esistenti e aprì la strada a nuovelavorazioni chimiche e metallurgicheNei paesi, come l‟Italia, che non avevano fonti energeticheprimarie come il carbone, si produsse elettricità usandoanche l‟energia generata dall‟acqua, oltre che dallemacchine a vaporeDa qui la costruzione di centrali idroelettriche soprattuttonell‟Italia settentrionale,anche se la prima in Italia fuinaugurata a Tivoli, nel Lazio

Funzionamento schematicodi una centrale idroelettricaLa centrale idroelettrica diTrezzo d‟Adda, cstruita a inizio „900

Antonio Meucci ful‟effettivo inventoredel dispositivoche si sarebbeevoluto nel modernotelefonoIl primo telefonodi AlexanderBell fusperimentato nel1875 ebrevettato nel1876Edison sperimentò il primo fonografonel 1877

Ilmotore a scoppio (o a combustioneinterna) fu una delle invenzionicaratterizzanti della seconda rivoluzioneindustriale Il combustibile fornisce la spinta motriceal veicolo sul quale è il motore a scoppioè montato bruciando e espandendosi inuno spazio limitato

Autoveicolo realizzatoda G.Daimler Carl Benzalla guida di uno deisuoi primi veicoliIl motore a scoppio fu studiato esperimentato da scienziati di paesi diversi,tra cui il tedesco N. Otto che nel 1876costruì un motore a quattro tempi, dall‟altorendimento e relativamente silenziosoNel 1885, separatamente, due ingegneritedeschi Daimler (collaboratore di Otto) eBenz montarono motori a scoppio, cheerano più potenti e agili di quelli a vapore,su autoveicoli a ruoteUsarono come combustibile un distillatodel petrolio, la benzinaNel 1897 sempre in Germania, l‟ingegnereR. Diesel sperimentò il primo motore cheusava come combustibile la nafta

Un articolo delNew York Timesdel 1911, che spiegail grande panicoimprenditoriale efinanziario checominciò nel 1873

Questa nuova fase iniziò nel 1873,quando si verificò una crisi disovrapproduzione La sua conseguenza piùimportante e duratura fu unacaduta dei prezzi che rimaserobassi per circa vent‟anni Il crollo della bancadi Jay Cooke, cheaveva investito moltonella ricostruzionestatunitense seguitaalla Guerra disecessione diede ilvia alla cosiddetta“Grandedepressione” di fine800Negli anni 1870-1900 l‟economiainternazionale sperimentòcambiamenti importanti eduraturi, che coincisero con laseconda Rivoluzione industriale

I prezzi diminuirono a causa di una serie diinnovazioni tecnologiche e di trasformazioninell’organizzazione produttiva Questi progressi determinarono una riduzionedei costi di produzione In sostanza, l’economia rallentò, senza entrarein una vera e propria recessione. Tale rallentamento fu breve in Germania e Usa,più duraturo in Gran Bretagna, che al terminedel periodo perse la sua posizione diavanguardia tra i paesi più industrializzati

Entròin crisi, come conseguenza delgrande panico del 1873 un concettocardine che aveva sostenuto la crescitamondiale soprattutto nella prima metàdell‟800libera concorrenza integrale

La crisi di questo “dogma” furono originate da tre fatti ilmercato internazionale era semprepiù grande e concorrenziale, e questorendeva la vita difficile alle imprese iprezzi calavano in modo preoccupante gliinvestimenti dovevano aumentaresempre di più di anno in anno

Illibero scambio e la liberaconcorrenza non garantivano più ilsuccesso imprenditoriale Gliimprenditori e i grandi responsabilidella finanza (banche, grandi investitori)escogitarono nuovi sistemi perorganizzare produzione e investimenti

holding: consociazioni per il controllo finanziario diimprese diversecartelli (o consorzi): aziende del medesimo settoresi accordavano tra loro per controllare quantitàprodotte e prezzi applicati, e dividersi il mercatotrust: concentrazioni e fusioni tra impreseindipendenti e concorrenti trust orizzontali: univano imprese del medesimo settoreproduttivo trust verticali: univano imprese specializzate ciascuna in unadiversa fase della lavorazione di un prodotto

Leimprese con i loro ricavi per quantoingenti, non avevano i mezzi sufficientiper reperire continuamente i capitali dainvestire Lebanche, da sole o in consorzio,avevano i capitali necessari a finanziarela crescita e l‟esistenza dei grandi cartellie dei grandi trust

Sicrearono così vincoli molto stretti trabanche e industrie Gliimprenditori facevano parte deiCDA delle banche, che investivano nelleloro imprese Lebanche detenevano quantitàimponenti dei pacchetti azionari nelleimprese che finanziavano

La razionalizzazione produttiva avevacaratterizzato l‟espansione di due paesi,Germania e Stati UnitiLa Germania, paese second comer, potèapplicare le tecniche più moderne senzal‟ostacolo di dover modificare un apparatoproduttivo già esistente Aveva sviluppato un sistema di istruzione tecnicafinalizzato allo sviluppo dell‟industria e allaformazione di quadri tecnici (tecnici, ingegneri,chimici) La Germania era orientata soprattuttoall‟innovazione tecnologica degli impianti e deimetodi di lavorazione

School of Minesin Colorado Il MIT in una immagined‟epocaGli Usa realizzarono compiutamente larazionalizzazione del lavoroindustrialeLa politica dell’istruzionestatunitense favoriva le scuoletecniche e i corsi di formazione peringegneri industrialiL‟immissione massiccia nei repartiproduttivi di ingegneri di fabbricadeterminò decisivi mutamentiorganizzativi nelle imprese

F.W. Taylor La razionalizzazione produttiva negli Usasi indirizzò sia verso innovazionetecnologica,sia verso l’innovazione organizzativa:modi e tempi del lavoro operaioIn questo ambito, si impose la tendenza aestendere alle relazioni di lavoro ilprincipio di efficienza dell’ingegneriameccanicaQuesta applicazione del principio diefficienza fu il cuore del movimento perlo scientific management, il cuiesponente principale fu F. W. Taylor

Taylor, ingegnere di Philadelphia, fin dagli anniOttanta dell‟800 studiò attentamente tempi e modidel lavoro degli operai nei reparti con l‟obiettivo diaumentare la produttivitàLa sostanza del suo metodo stava nella volontà ditogliere all’operaio il controllo delle operazionilavorative condotte in fabbrica per trasferirlonelle mani dell’impresaIn questo modo, l‟impresa e la struttura aziendalesarebbero diventate indipendenti dalle capacitàprofessionali, dalle qualità individuali e dalla volontàdel lavoratore e avrebbero acquisito la pienagestione del lavoro in fabbrica

Taylorsintetizzò la natura del suo metodoorganizzativo con l‟espressione“trasferire il cervello dell’operaiosotto il cappello dell’ingegnere” Infattiintendeva penetrare dentro ilprocesso lavorativo, conoscerneprecisamente i meccanismi, e sottrarreall‟operaio il monopolio della conoscenza,soprattutto il controllo del tempo dilavoro.

Taylor in primo luogo osservò attentamente imovimenti degli operai, misurò i tempiimpiegati e li classificò Analizzò le mansioni di ogni lavoratore escompose le operazioni in una serie dimovimenti semplici L‟obiettivo di queste azioni fu di fissare norme eleggi che stabilissero il migliore metodo dilavoro In questo modo era possibile fissare tempi emodi di lavorazione prima che questa avvenissee determinare un “giusto salario per una giustagiornata lavorativa”

Ladirezione d‟impresa poteva interveniresul lavoro operaio per modificare la suastruttura e fissare le modalità di esecuzione Laseparazione dell’ideazione del lavorodalla sua esecuzione diventava il cardinedel regime in fabbrica Ilsapere dell‟operaio era veniva “tolto” allavoratore e concentrato negli uffici didirezione e pianificazione

Il Taylorismo aspirava a non essere solo una tecnicaproduttiva,bensì una riforma del mondo industriale nellasua totalitàTaylor riteneva che l’applicazione della scienza al lavorodi fabbrica avrebbe reso impossibile il conflitto tralavoratori e impreseInfatti il benessere sociale sarebbe aumentato attraversouna maggiore produttività, che avrebbe portato maggiorericchezzae la fissazione di criteri oggettivi per ripartire il redditoIn realtà la conflittualità sociale non si ridusse grazie aimetodi di Taylor, e la loro applicazione suscitò nellefabbriche resistenze molto accentuate

Lo scientific management si diffuse con ampiezzaall‟inizio del „900 nelle industrie americaneperché era “la forma più efficace di iniziativadiretta a rendere compatibile una forza lavororecalcitrante e gelosa del proprio mestierecon le nuove e più complicate tecnologie che,dalla fine dell‟800, l‟industria americana avevaapplicato su ampia scala per ridurre i tempi dilavoro e giungere alla produzione di massa Il sistema di Taylor aveva per oggetto gli uominie non la tecnologia; questa era assunta comeun dato di fatto a cui doveva essere adattato illavoro umano” (Ortoleva - Revelli)

L‟evoluzioneHenry FordIl primo prototipodi Henry Ford (1896)successiva ditipo organizzativo siverificò con le innovazionidovute all‟imprenditoreautomobilisticostatunitense Henry Ford Egli sperimentò per primola catena di montaggionei suoi stabilimenti apartire dal 1913

La catena di montaggio è un sistema di lavoro nelquale le diverse componenti delle parti di unprodotto da montare scorrono su binari davanti aoperai che svolgono un’unica mansione: ilmontaggio di quel pezzo entro un tempocalcolato come ideale

Lacatena di montaggio indirizza ilrapporto di forza tra lavoratore emacchina secondo le modalitàdeterminate da quest’ultima La macchina determina la successionedelle operazioni lavorative essa, con la sua velocità, scandisce itempi che gli operai devono impiegareper eseguire le operazioni

Attraversola catena di montaggio fupossibile ridurre drasticamente itempi di assemblaggio di una vettura:da 12 ore a 90 minuti circa Con l‟aumento della produttività, i costidi produzione sarebbero diminuiti e ilprezzo dell‟automobile si sarebbeabbassato

«Ilprimo passo innanzi all‟opera dimontaggio avvenne quando si cominciò aportare il lavoro agli operai e non glioperai al lavoro.Ora noi ci atteniamo a due massime: cheun operaio, se possibile, non debba maifare più di un passo, e che egli nondebba mai distrarsi dal ritmo del suolavoro col piegarsi a destra e a sinistra»Henry Ford

« L‟esecuzione di una cosa sempre uguale esempre fatta nello stesso modo ha per moltispiriti una prospettiva terrificante. Io nonpotrei mai fare assolutamente la stessa cosaogni giorno da mattina a sera; ma per moltispiriti, oserei dire per la maggioranza diessi, il ripetere sempre la stessa operazionenon è affatto motivo di raccapriccio. Laverità è che per certi tipi di cervelli ilpensare è proprio una pena»Henry Ford

Ford produsse a partire dal 1908il modello “T”, un tipo diautomobile pensato perdiventare un prodotto di massa La sua idea era che potevaessere lo stesso operaiol’acquirente delle automobili,grazie ai salari alti percepiti allaFord in cambio delle ferreemodalità di lavoro imposte neireparti,e grazie al prezzorelativamente contenuto delleauto Ford, che potevano essereacquistate anche a rate Pubblicità della Ford,modello “T”

Iprogressi tecnici coinvolsero il settoreprimario con grande intensità, ma solo inalcune zone: Inghilterra, Germania, Belgio,Paesi Bassi, Danimarca, la Francia e alcunezone dell‟Italia settentrionale Ilresto d’Europa, specialmente le zoneorientali, rimase arretrato, legato allatifondo, alle antiche gerarchie sociali esegnata negativamente dalla povertà deicoloni

NelleMietititrice a cavalloTrabbiatura tradizionalezone più evolute, iprogressi tecnicideterminarono un aumentodeciso della produttività In primo luogo furonoimpiegati concimi chimici(nitrati, fosfati, scorie dilavorazioni industriali) strumenti meccanici comemietitrici e trebbiatrici(ancora a trazione animale)

Più tradizionali, ma altrettanto decisive, furonoaltre innovazioni: bonifiche e opere di irrigazione, dovute aiprogressi dell‟ingegneria idraulicanuove colture (come la barbabietola dazucchero) sistemi di rotazione nuovi e perfezionati L‟effetto di queste innovazioni fu di ampliare lasuperficie coltivabile e di aumentare irendimenti dei terreni

Nellezone più arretrate, Europa orientale,Russia, Portogallo, Spagna, Italiacentromeridionale, si praticavano coltureestensive Questo tipo di coltura si basava sullosfruttamento del lavoro umano Glistrumenti di lavoro erano simili aquelli impiegati dall‟anno Mille:zappa,vanga, falce per gli uomini; aratro,erpice e carro da tiro per gli animali L‟unica innovazione furono i materiali con iquali erano costruiti questi attrezzi: ferro eacciaio

Leevoluzioni più importanti si registrarononegli Stati Uniti NegliUsa vi era una notevole quantità diterre da dissodare, che furono lavorateapplicandovi nuove tecniche siastrumentali, sia organizzative Inquesta situazione era possibile investireanche per piccoli coltivatori, cheusufruivano dei prezzi bassi dei terreni eottenevano agevolmente i prestiti necessari

L‟agricolturastatunitense ebbe una verae propria esplosione produttiva, chedeterminò il calo dei prezzi dei generialimentari coltivati e godette anche delle migliorie tecnicheche permisero ai prodotti americani diessere esportati in Europa via marecon navi a vapore

La concorrenza americana determinò in Europaun brusco abbassamento dei prezzi Tutti i paesi ne ebbero conseguenze negative,ma gli effetti più forti furono scontati dalleeconomie agricole più arretrate I consumatori, specie nelle città, usufruirono deiprezzi bassi Nelle campagne, invece, molte aziendeagricole di tutte le dimensioni entrarono incrisi: le conseguenze furono disoccupazione,fame e povertà

Lacrisi dei prezzi agricoli determinò dueeffetti: 1. tensioni sociali nelle campagne:scioperi, agitazioni, idee rivoluzionarieche cominciarono a diffondersi per laprima volta nel mondo rurale 2. emigrazione: interna ai singoli paesi,dalle campagne verso le città industriali;intercontinentale, dall‟Europa verso gliUsa

Emigranti Europa 0EmigrazioneEuropa 90-1900 1900-1910800.0001.000.000

Ford Madox Brown“Last of England” I paesi di provenienza degli emigraticambiarono soprattutto nell‟ultimoventennio del XIX secoloFino al 1880 erano soprattutto inglesi,irlandesi, tedeschi e scandinaviCon l’esplodere della crisi agrariafurono soprattutto italiani, spagnoli,portoghesi e slavi a muoversi verso gliUsaErano zone in cui le campagne eranoin gravi difficoltà e gli altri settoriproduttivi non erano in grado diassorbire la manodopera espulsa dailavori nei campiL‟emigrazione era una valvola di sfogoper ridurre le tensioni sociali

Igoverni per rispondere alla crisi attuaronopolitiche protezionistiche Contravvenendoalle politicheliberoscambiste fino allora dominanti, idiversi governi europei, pressati dagliinteressi della grande proprietà terriera,alzarono i dazi per proteggere leproduzioni agricole nazionali dallaconcorrenza straniera, soprattutto nellacerealicoltura

Molteaziende riuscirono a mantenersisul mercato grazie a questi daziEffetti negativi I costi dell‟innalzamento delle tariffeprotettive furono scontati daiconsumatori, che dovettero pagaremaggiormente pane e cereali, basedella dieta alimentare L‟ammodernamento di tecniche ecolture agricole rallentò

L‟agricolturaandò comunque incontro a unaprima e significativa riduzione diimportan

La seconda rivoluzione industriale differì dalla prima perché la prima fu opera di imprenditori e sperimentatori spesso dilettanti la seconda fu l‟effetto dei grandi risultati ottenuti anche nelle scienze chimiche e fisich

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