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LisbonaLa luminosa capitale del Portogallo, siestende lungo le sponde del Tago, chequi si getta nell’oceano. Tra le pochecapitali europee fluviali e marittime, ilsuo biglietto da visita è la Praça doComércio. Da sempre la città si apreinfatti accogliente agli innumerevoli arrivie alle altrettanto numerose partenze, cheraggiunsero il culmine durante l’epocadelle Scoperte. È per questo che aLisbona e in tutta la sua regione sitrovano monumenti manuelini di grandeimportanza, come la Torre di Belém o il Monastero dos Jerónimos, che si staglianonella luce radiosa della città. Il moderno spazio ricreativo del Parque das Naçõesdimostra che il legame con il fiume si mantiene vivo ancora oggi. Qui, per esempio,Álvaro Souza ha firmato uno degli edifici che hanno accolto l’ultima esposizioneuniversale del XX secolo, sul tema degli Oceani. E per cambiare epoca, nontrascurate di visitare i pittoreschi quartieri medievali dell’Alfama e della Mouraria,coronati dal Castelo di São Jorge e che, con il Barrio Alto situato sul lato opposto,confluiscono nella Baixa pombalina.Lisbona è anche il centro di una regione ricca di paesaggi: in prossimità dellacapitale si trovano infatti la località balneare di Estoril e la romantica Serra deSintra, che l’armoniosa simbiosi tra palazzi e natura ha elevato a patrimoniomondiale.Sono certamente il mare, il clima e una natura preservata a conferire atutta la regione un’energia peculiare. I numerosi Parchi e Riserve Naturali invitano agradevoli momenti all’aperto, tanto nella tranquillità dei numerosi green quantonell’adrenalina del surf. Forse per questo Lisbona si rivela come una cittàparticolarmente animata, dove le celebrazioni sono vissute con esuberanza, inmodo spontaneo, per un autentico piacere di convivialità. Con gli altri e con ilfiume.Abbiamo per voi due inviti per concludere la giornata: l’ambiente raccolto eselezionato di una casa di fado; o, se le energie non vi mancano, le discoteche dellungofiume, dove divertirsi fino al mattino. La luce di Lisbona vi ha sorpreso? Allora,contemplate il sorgere del giorno in riva al Tago; a riposare andrete più tardi.- 1 / 39 -

Turismo de Lisboa - Visitors & Convention BureauMorada: Rua do Arsenal, 15 – 1100-038 LisboaTel. ( 351) 210 312 700Fax: ( 351) 210 312 899E-mail: atl@visitlisboa.comSite: http://www.visitlisboa.com- 2 / 39 -

CittàAlmadaSituata sulla spondameridionale del fiume Tago,Almada è indubbiamente ilmiglior belvedere sulla città diLisbona; tra i punti diosservazione privilegiati, ilcastello, l’ascensorepanoramico di Boca do Ventoe, soprattutto, la statua diCristo Re costruita nel 1959.Nei secoli scorsi, Almada fu un luogo di villeggiatura molto frequentato dalla Corte,che vi fece erigere alcuni edifici e case nobiliari, che possono ancora essereammirati in città.Oggi Almada è una cittadina in crescita, il cui ritmo si è accentuato conl’inaugurazione del Ponte sul Tago, nel 1966, facilitando la circolazione tra le duesponde del fiume. Almada, però, non vive solo in funzione della capitale, dovelavorano gran parte dei suoi abitanti, ma è una città con vita propria, palco dieventi particolarmente frequentati, come il Festival di Teatro.Al territorio municipale di Almada appartiene anche Costa da Caparica, che nellastagione estiva attira molti degli abitanti della grande Lisbona, sedotti dalle spiaggedel suo lungo litorale. Un cenno a parte merita la gastronomia locale, di cuisegnaliamo le saporite caldeiradas di pesce fresco (zuppe di pesce), piatto tipico dimolte località, tra cui Cacilhas, Porto Brandão, Ginjal o Costa da Caparica.AlcobaçaAlcobaça è situata nelle vallidei fiumi Alcoa e Baça, daiquali secondo alcuni scrittoriavrebbe preso il nome. Inbase ad altre interpretazioni,fu invece la denominazione diorigine araba a dividersi perbattezzare i due fiumi.Alcobaça deve la sua fama- 3 / 39 -

allo sviluppo del Monastero o Real Abadia de Santa Maria, fondato nel 1153 daicistercensi e la cui costruzione ebbe inizio nel 1178, su terreni donati a FrateBernardo di Chiaravalle dal primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques, acompimento di un voto effettuato dopo la riconquista cristiana di Santarém, cherimase in mano ai mori fino al 1147.Il Monastero possedeva vasti domini, noti anche come coutos de Alcobaça, di cuil’Ordine si servì per popolare sistematicamente la zona, organizzando città efattorie e dinamizzando l’agricoltura, con l’introduzione di nuove tecniche agricole,caratteristiche che durarono nel tempo, giacché la regione è ancora oggi una dellezone produttrici di frutta per eccellenza.Costruito secondo il modello dell’Abbazia di Clairvaux, casa madre dell’OrdineCistercense in Francia, il Mosteiro de Alcobaça è uno splendido monumentoclassificato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.La gastronomia e i dolci furono influenzati soprattutto dai monasteri e dai conventicistercensi della regione; a quello di Alcobaça si aggiungevano infatti il Monasterofemminile di Cós e il Convento dos Capuchos a Évora de Alcobaça. Il dolce piùfamoso è il Pão de Ló, che prese il nome dalla località in cui è preparato,Alfeizerão.Meritano inoltre un cenno il cristallo di eccellente qualità e gli oggetti di terracotta edi ceramica.AmadoraNei dintorni di Lisbona, lacittà di Amadora haconosciuto uno sviluppostraordinario nel Novecento,per essere stata scelta comeluogo di residenza da migliaiadi lavoratori della capitale,che vi si recanoquotidianamente in treno o inautomobile.Tra gli eventi culturali di questa moderna cittadina, citiamo le “Festas da Cidade”nei mesi di settembre/ottobre (con svariate iniziative di animazione culturale e unaFiera del Libro), il “Festival Internacional de Banda Desenhada” (festivalinternazionale del fumetto) e la “Corrida de São Silvestre”, che ha luogo l’ultimanotte dell’anno, una delle prove di atletica di maggiore richiamo a livello nazionale.- 4 / 39 -

BatalhaLa località di Batalha crebbedi pari passo con il Mosteirode Santa Maria da Vitória, lacui costruzione ebbe inizio nel1386, in seguito a un voto diD. João I, re di Portogallo, chepromise alla Madonna diedificarlo qualora il Portogallofosse riuscito a sconfiggere laCastiglia nella battaglia di Aljubarrota, il 14 agosto del 1385. Ogni anno, nel mesedi agosto, accanto al monastero, si realizzano grandi festeggiamenti percommemorare la vittoria.Opera d’arte del gotico portoghese e Patrimonio dell’Umanità, il Mosteiro da Batalhaè un magnifico esempio architettonico in cui si mescolano le diverse influenzecorrispondenti al suo lungo periodo di edificazione, che abbraccia diversi regni.All’interno, vanno citate la Capela dos Fundadores, con le sue splendide vetrate, leCapelas Imperfeitas ou inacabadas, cappelle mai terminate e profusamentedecorate con elementi dello stile manuelino e gotico fiammeggiante,e la Sala doCapítulo.Intorno al monastero vi sono alcuni edifici settecenteschi, uno dei quali trasformatoin Pousada; merita inoltre una visita l’Igreja Matriz, con un bellissimo portalemanuelinoCaldas da RainhaLa località deve il suo nomealla sorgente termale, moltoapprezzata dalla regina D.Leonor, sposa di D. Manuel I,re del Portogallo nel XVsecolo, che ebbe occasione diverificare le proprietà curativedi queste acque vedendosicicatrizzare una ferita, apertada lungo tempo e sottoposta senza successo a varie cure.Poiché già a quell’epoca le acque termali erano molto usate dalla popolazionelocale, che vi si bagnava per curare svariate malattie, affinché chi vi ricorreva- 5 / 39 -

potesse curarsi con qualche comodità la regina fece costruire un Ospedale, intornoal quale si formò un borgo, che divenne noto come “Caldas da Rainha”.La città continuò a crescere e conobbe il suo momento di massimo splendore tra lafine del XIX secolo e l’inizio di quello successivo, epoca in cui i soggiorni nellelocalità termali erano molto di moda e durante il quale Caldas da Rainha divenneuno dei luoghi preferiti dalla nobiltà e dall’aristocrazia.Durante la Seconda guerra mondiale, la città diede rifugio a molti stranieriperseguitati dal regime nazista.A Caldas videro la luce importanti figure della cultura portoghese, tra cui il pittoreJosé Malhoa (XIX secolo), la cui opera può essere apprezzata nel Museo che porta ilsuo nome situato nel Parco Termale, e Rafael Bordalo Pinheiro, caricaturista del XIXsecolo che fondò la Fábrica de Faianças das Caldas da Rainha, dove si iniziò afabbricare la popolare ceramica di Caldas, i cui oggetti più conosciuti sono quelli cheinseriscono elementi caratteristici dell’umorismo popolareCascaisSituata vicino al mare, un tempo tradizionale villaggio di pescatori, Cascais conobbeun grande sviluppo nel XIV secolo, quando divenne un porto di scalo moltomovimentato a causa delle navi che si dirigevano a Lisbona.Ma fu solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo, periodo in cui i bagni dimare iniziarono a essere apprezzati, che Cascais si trasformò in una localitàbalneare molto alla moda. Il principale artefice di questa trasformazione fu il re delPortogallo D. Luís I, che nel 1870 convertì la fortezza della cittadella in residenzaestiva della famiglia reale portoghese. Il suo esempio fu seguito dalla nobiltà, checostruì residenze e splendide abitazioni per trascorrervi l’epoca più calda dell’anno,cambiando così completamente il volto di quello che era stato un antico borgodedito alla pesca.Cascais iniziò ad attirare molti curiosi, che vi giungevano facilmente grazieall’inaugurazione della linea ferroviaria tra Pedrouços e Cascais nel 1889. Oggi,Cascais è una località molto vivace e cosmopolita, che conserva ancora interamentela sua atmosfera aristocratica.Vi raccomandiamo una passeggiata per le sue stradine sulle quali si affaccianonegozi di altissima qualità, o qualche momento di riposo in uno dei molti barall’aperto. Le spiagge sono tuttora la maggiore attrazione di questa cittadina, ed èpossibile scegliere tra quelle situate nella riparata baia cittadina o quelle un po’ piùdistanti, nella zona del Guincho, inserite nel Parco Naturale Sintra-Cascais, cheoffrono condizioni ottimali per praticare il surf e il windsurf. La Boca do Inferno, una- 6 / 39 -

rientranza della costa circondata da rupi scoscese e caverne, è una curiositànaturale che attira molti visitatori, curiosi di toccare con mano la forza del mare.Un cenno speciale merita la gastronomia, in particolare il pesce fresco e i frutti dimare, che si possono gustare nei numerosi ristoranti della zona.FátimaDi origini remote, fu ildominio arabo a segnare losviluppo del luogo e dargli ilnome. Narra la leggenda che,durante la Riconquistacristiana, il cavaliere templareGonçalo Hermingues,conosciuto come il TragaMouros, si innamorò diFátima, una mora catturata durante un’imboscata. Corrispondendo il suo amore, lagiovane si convertì al cristianesimo, prendendo il nome di Oureana.Nel XVI secolo, la località fu innalzata al rango di parrocchia dalla colleggiata diOurém, entrando così a fare parte della diocesi di Leiria.Fátima conobbe un grande sviluppo a seguito delle Apparizioni, all’inizio del XXsecolo, trasformandosi in uno dei maggiori centri di culto mariano del Portogallo,riconosciuto mondialmente dalla Chiesa Cattolica.La prima ebbe luogo nel 1917, a Cova da Iria, dove oggi si trova il Santuario. Le piùimportanti manifestazioni dei devoti sono il 13 maggio (tra cui la Processione delleCandele la sera del 12 e la Processione dell’Addio il 13, che chiude le celebrazioni) eil 13 ottobre. Tra le due date, tuttavia, tutti i 13 del mese sono giorni di particolaredevozione.Connesso al culto di Nossa Senhora de Fátima, si possono visitare le case in cuivissero i pastorelli ai quali apparve la Madonna, nel villaggio di Aljustrel.Nel giardino della Casa di Lucia, un monumento indica il luogo della secondaapparizione dell’Angelo della Pace e la fine della Via Sacra, che ha inizio alSantuario. Lungo la via, vi sono 14 cappelle offerte dai cattolici ungheresi rifugiatiin Occidente. Merita una sosta Valinhos, a 400 metri dal villaggio, dove unmonumento ricorda la quarta apparizione, avvenuta nel 1917, e Loca do Anjo, dovenel 1916, i pastorelli videro l’Angelo della Pace per la prima e la terza volta- 7 / 39 -

EstorilLocalità di fama mondiale,Estoril è un vero e proprioluogo cosmopolita di grandevivacità notturna che possiedetutte le infrastrutturenecessarie a un grande centrodi villeggiatura: spiagge,alberghi eccellenti, campi dagolf, un casinò e persino unautodromo.La trasformazione pianificata di questa località ebbe inizio agli albori del XX secolo,a causa della sua vicinanza al mare che la rendeva un polo di grande attrazione,oltre che per l’esistenza di sorgenti termali, a quel tempo molto di moda.Il centro di questa nuova località di villeggiatura di lusso erano il Parco e il casinò(simboli di Estoril), circondati da edifici ricchi di gallerie e di alberghi eccellenti.In precedenza, Estoril era nota per le svariate Fortezze sulla costa, cheassicuravano la difesa di una delle possibili vie di ingresso a Lisbona, e per ilRecolhimento, edificato dall’Ordine Mendicante dei Frati Francescani nel XVI secolo,oggi trasformato nel Collegio dei Salesiani.A partire dal 1930, Estoril divenne una delle principali località turistiche delPortogallo, scelta da numerosi sovrani europei deposti come luogo di esiliovolontario, tra i quali il re di Spagna D. Juan Carlos.Durante la Seconda guerra mondiale, Estoril diede rifugio a scrittori, politici, artisti,commercianti ebrei perseguitati dal III ReichLeiriaLeiria ha un fiume che laattraversa, una torre senzaSé, una Sé senza torre e unaRua Direita che non lo è.(Rima Popolare).Per D. Afonso Henriques,primo conquistatore cristianodi Leiria nel 1135 e fondatoredel suo castello, il luogocostituiva un avamposto avanzato nella strategia di conquista di Santarém, Sintra eLisbona ai Mori, cosa che si sarebbe verificata nel 1147.- 8 / 39 -

Per oltre mezzo secolo la città sarebbe stata periodicamente devastata dalleincursioni degli eserciti musulmani e la sua conquista definitiva avrebbe avuto luogosolo nel 1195.Nel 1254, D. Afonso III riunì qui le prime Corti alla presenza dei rappresentanti ditutte le città del regno, evento di estrema importanza nella Storia del Portogallo, inquanto per la prima volta il popolo poté esprimere le sue rivendicazioni al cospettodel re.Nel XIV secolo, D. Dinis e soprattutto la sua sposa D. Isabel, la Regina Santa, sifermarono diverse volte al castello. Il passaggio del re rimase visibile nellacreazione, lungo la costa, della pineta di Leiria, a protezione delle dune di sabbia. Ipini selvatici fornirono la materia prima per l’industria navale portoghese, inparticolare durante il periodo delle Scoperte.Ancora oggi questa immensa macchia verde è un luogo perfetto per unapasseggiata.Dal castello medievale, la città crebbe al di fuori delle mura, prima con l’Igreja deSão Pedro, romanica, quindi, nel XVI secolo, con la costrizione della Sé Catedral edella Misericórdia. La città giunse fino alle sponde del fiume Lis, le cui rive frondoseaccolsero diversi edifici religiosi.Solo nel XIX secolo Leiria avrebbe vissuto un nuovo momento di sviluppo, conl’arrivo della borghesia e soprattutto grazie all’architetto Ernesto Korrodi, che siimpegnò a valorizzare la città. Da allora, e fino ai nostri giorni, un’urbanizzazionemoderna e disordinata ha cambiato il volto della città, trasformandola in un centroindustriale in espansione.LisboaSulla sponda destradell’ampio estuario del fiumeTago, la capitale delPortogallo, adagiata suincantevoli colline, gode diuna situazione geograficafuori del comune, alla qualedeve il suo destino di cittàcosmopolita. La sua luceeccezionale, che ha affascinato scrittori, fotografi e cineasti, gli edifici dai colorichiari abbarbicati sulle colline, su cui risalta l’ocra dei tetti, la policromia degliazulejos delle facciate e le stradine tortuose dei quartieri antichi, le conferiscono lapeculiare atmosfera di città di transizione tra il nord europeo e il sud mediterraneo.- 9 / 39 -

Luogo di elezione per scambi commerciali con antiche popolazioni di mercanti enavigatori, la lunga storia di Lisbona ha inizio nella Alis-Ubbo fenicia, che sitrasformerà, nel II secolo, nella romana Felicita Julia Olisipo, nella Aschbouna arabaa partire dall’VIII secolo, in città portoghese nell’anno 1147, quando fu conquistatada D. Afonso Henriques, primo re del Portogallo, e infine nella capitale del paese,nel 1255.A piedi nei quartieri tipici, in tram nelle zone più antiche, salendo o scendendo dallecolline negli ascensori secolari, in barca sul Tago, o persino in metropolitana,autentico museo sotterraneo di arte contemporanea portoghese, tutti i mezzi sonobuoni per scoprire l’interessantissima diversità culturale che Lisbona offre.A occidente, in direzione della foce del Tago, visitate la zona di Belém, con i suoigiardini e i suoi monumenti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, la Lisbona delleScoperte.Dalla ricostruzione seguita al terremoto del 1755, nacque il tracciato regolare esimmetrico della città illuminista, aperta sul fiume. È la Baixa di Lisbona, zona dinegozi tradizionali. Al Chiado, quartiere molto seducente, si evoca il fascinoborghese della Lisbona del XIX secolo, mentre verso est, il Parque das Naçõesconcentra una vasta offerta di attività ricreative, tra cui il Oceanário.La notte, nei quartieri tradizionali della città risuonano le voci del Fado e i piùgiovani si riuniscono nei vivaci bar delle Docas, in riva al fiume, o del Bairro Alto,accanto al Chiado.OBIDOSLa bellissima città di Óbidos,dalle case bianche ricoperte dibuganvillee e caprifogli, fuconquistata dai mori dalprimo re del Portogallo, D.Afonso Henriques, nel 1148.Più tardi D. Dinis la donò allamoglie, la regina SantaIsabel. Da quel momento efino al 1883, la città di Óbidos e le terre circostanti furono sempre di proprietà delleregine portoghesi.Circondata da una cinta di mura medievali e coronata dal castello moro ricostruitoda D. Dinis, oggi trasformato in pousada, Óbidos è uno dei più perfetti esempi dellenostre fortezze medievali. Come nell’antichità, si entra dalla porta meridionale,quella di Santa Maria, abbellita da decorazioni di azulejos risalenti al XVIII secolo.- 10 / 39 -

All’interno delle mura, che al tramonto assumono tonalità dorate, si respiraun’allegra atmosfera medievale, fatta di stradine tortuose, vecchie case di calcebianca con gli angoli dipinti di azzurro o di giallo, aperture o finestre manueline,ricordando che D. Manuel I (XVI secolo) fece qui grandi opere, fiori e piantevariopinte.Non dimenticate di visitare l’Igreja Matriz de Santa Maria, la bella cappella di SãoMartinho e, fuori dalle mura, l’Igreja do Senhor da Pedra.Tra gli eventi che si ripetono ogni anno a Óbidos, si distinguono le Festas dellaSettimana Santa (in cui si rivivono le stazioni della Via Crucis), il Festival di MusicaAntica (in ottobre) e, per i più golosi, il Festival Internazionale del Cioccolato (inmarzo), all’interno del quale una giuria di specialisti premia alcune ricettenell’ambito di un concorso internazionale.NAZARÉUn tempo tipico borgo dipescatori, oggi Nazaré è uncentro di villeggiatura moltofrequentato che ha saputomantenere vive le suetradizioni marittime. Ilcosiddetto Sítio, il punto piùalto della città - che si puòraggiungere in ascensore - èsenza dubbio il suo belvedere più bello.È legato al culto di Nossa Senhora da Nazaré, che secondo una leggenda del XIIsecolo, fu invocata dall’alcalde D. Fuas Roupinho il quale, nell’inseguire un cervo,era caduto in un burrone senza possibilità di salvezza. In segno di gratitudine per lagrazia ricevuta, D. Fuas Roupinho fece erigere una piccola cappella, l’Ermida daMemória. A poca distanza, nel XVIII secolo, fu edificato un santuario che nel mesedi settembre si anima per le feste grandiose.Il legame tra gli abitanti di Nazaré e il mare è ben visibile nell’artigianato locale, nelquale si distinguono reti, boe, canestre e bambole tradizionali abbigliate con il tipicovestito dalle sette gonne, e nella gastrono

Lisbona è anche il centro di una regione ricca di paesaggi: in prossimità della capitale si trovano infatti la località balneare di Estoril e la romantica Serra de Sintra, che l’armoniosa simbiosi tra palazzi e natura ha elevato a patrimonio mondiale.Sono certament

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