PROBLEM SOLVING - CASI GIURIDICI SINTESI DI LIBRI DI

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PROBLEM SOLVING - CASI GIURIDICI –SINTESI DI LIBRI DI TESTOLA CAPACITÀ DI AGIRETi viene consegnata una istanza nella quale silegge quanto segue: poiché il tribunale per iminori ha concesso l'autorizzazione a contrarrematrimonio ad una ragazza di diciassette annicon un giovane di appena venti, l'istante, madredello sposo, chiede che gli venga affidata lacuratela della giovane nuora.La richiesta va respinta perché, per l'art. 392 c.c.,se un minore è sposato con una personamaggiorenne, questa avrà funzione di curatore.LA CAPACITÀ DI AGIREAgisce in giudizio un lavoratore dipendente diun'impresa il quale spiega di aver inviato aldirettore, in un momento di grave depressione,una lettera di licenziamento. L'attore allega provesufficienti a testimoniare lo stato di incapacitànaturale nel quale ha agito e il grave pregiudizioche gli deriva. Il legale dell'impresa eccepisceche non c'era nella lettera alcun elemento chefacesse supporre uno stato di incapacità.Pertanto la richiesta di licenziamento è stataaccolta e non può essere revocata.1

L'istanza di annullamento deve essere accolta.Dispone l'art. 428 c.c. che, ad esclusione deicontratti, gli atti compiuti in stato di incapacitànaturale possono essere annullati provando algiudice l'effettivo stato di incapacità e il gravepregiudizio che essi comportano per l'autore.In un caso simile la Cassazione ha riconosciutoche, ove l'atto di cui è chiesto l'annullamentoconsista nelle dimissioni del lavoratoresubordinato, ai fini del pregiudizio previsto dalprimo comma dell'art. 428 c.c., sono rilevantianche i disagi derivanti dallo stato didisoccupazione (Cass. 04/03/1989, n. 1375).LA SCOMPARSA, L'ASSENZA E LA MORTEPRESUNTAStai esaminando il fascicolo relativo a unapersona di cui era stata dichiarata la mortepresunta. Tornata improvvisamente, questapersona scopre con orrore che il suo ingentepatrimonio è stato quasi completamentedilapidato dai figli e dal coniuge. Rivolge istanzadi immediata restituzione del patrimonio residuoe di risarcimento del patrimonio dilapidato.Come prevede l'art. 66 c.c., all'attore dovràessere restituito quanto rimane del suopatrimonio ma non i beni ormai consumati.2

LIMITI AL DIRITTO DI PROPRIETÀAttore in giudizio è il proprietario di un terrenocollocato alla sommità di una collinetta. Eglilamenta che a valle il concessionario di una cavasta scavando una galleria i cui cunicoli siinsinuano sotto la sua proprietà e domanda chesia ordinata l'interruzione dell'opera. Inmancanza di altri elementi ordini una perizia. Peraccertare che cosa?Per controllare se l'attività di scavo puòpregiudicare gli interessi presenti o futuridell'attore. In caso contrario, come si evincedall'art. 840 c. 2 c.c., l'istanza dovrà essererigettata.LIMITI AL DIRITTO DI PROPRIETÀAttore in giudizio è il proprietario di un frutteto il qualelamenta che il vicino ha colto senza autorizzazione i frutti dicui erano carichi i rami degli alberi che si protendevano sulsuo giardino e successivamente ha tagliato i rami stessi.Chiede che il convenuto venga condannato a corrispondereil valore dei frutti e il risarcimento del danno che il tagliomaldestro dei rami ha prodotto alla pianta. Il convenutoeccepisce che quei frutti gli appartenevano ed egli ha ilpotere di recidere i rami che invadono il suo spazio.L'istanza presentata dall'attore verrà accoltaperché l'art. 896 c.c. dispone che il confinante3

possa fare suoi i frutti caduti naturalmente (e nonquelli da lui colti) e dispone inoltre che puòcostringere il vicino a tagliare i rami e non chepuò tagliarli egli stesso con il rischio di rovinarel'albero.LIMITI AL DIRITTO DI PROPRIETÀ -IMMISSIONISessanta condomini di un palazzo citano ingiudizio il proprietario di un piccolo ristorantespecializzato in piatti a base di pescelamentando che l'intollerabile immissione olfattivanei loro alloggi è causa di disturbo e didiminuzione del valore commerciale degli alloggistessi. Il proprietario del ristorante, convenuto,provata la non eliminabilità delle immissioni,sostiene che l'istanza di chiusura deve essererespinta perché la legge ritiene prevalentel'interesse di chi esercita attività produttive.Verificata la reale intollerabilità dell'immissione,se le immissioni non sono eliminabili o riducibili, ilristorante deve cessare la propria attività perchél'interesse globale di tutti i proprietari dello stabileè comparativamente più rilevante dell'interessedel ristoratore.4

LIMITI AL DIRITTO DI PROPRIETÀ -IMMISSIONIGli abitanti di un grande centro residenziale dinuova costruzione agiscono contro il proprietariodi un vicino allevamento di pennuti lamentando leintollerabili immissioni olfattive provenientidall'allevamento e chiedendo la cessazionedell'attività. L'imprenditore, si appella al criteriodel preuso, dimostrando di operare nella zonamolto prima che il centro residenziale ll'imprenditore perché il criterio del preuso usoè del tutto sussidiario.LIMITI AL DIRITTO DI PROPRIETÀ - DIVIETO DIATTI DI EMULAZIONEAgisce in giudizio il proprietario di un villino situatoaccanto ad un'azienda agricola lamentando chel'agricoltore, con cui è in lite da molto tempo, glideturpa deliberatamente il panorama accatastando,proprio di fronte al villino, tutti i materiali di scartodell'azienda.Sostiene l'attore che si tratta di un chiaro atto diemulazione, potendo quei materiali essere collocatialtrove. Resiste in convenuto sostenendo che quelposto è per lui più comodo e conveniente di altri.Se la giustificazione dell'agricoltore si rivelasse,all'ispezione, pretestuosa come sembra, l'istanzadell'attore potrà essere accolta. È emulativo, si ricava5

dall'art. 833 c.c. l'atto dal quale il proprietario nonricava alcun vantaggio.POSSESSO E DIRITTO DI PROPRIETÀLA RESTITUZIONE DEI FRUTTIL'attore domanda il rilascio di un locale per usocommerciale di cui, in seguito ad una erroneadivisione ereditaria, si era impossessato in buonafede un suo cugino. L'attore chiede anche larestituzione dei frutti legali calcolati dal momentoin cui è avvenuto l'impossessamento. Il cuginonon contesta la richiesta di rilascio ma sostienedi non dover restituire i frutti civili in quanto, nonavendo utilizzato l'immobile, non li ha percepiti.Domanda invece, avendo egli apportatomiglioramenti al locale, che gli venga corrispostauna indennità pari al maggior valore acquistatodal locale stesso.Il convenuto, essendo in buona fede, è tenuto arestituire solo i frutti maturati dal momento in cuiè stata proposta la domanda giudiziale (art. 1148c.c.). È indifferente che non li abbia realmentepercepiti e sarà obbligato a corrispondere ilvalore di quelli che avrebbe potuto percepire conla normale diligenza (art. 1148 c.c.). Ha diritto,invece, ad una indennità pari all'aumento divalore conseguito dal bene per effetto deimiglioramenti apportativi (art. 1150 c.c.).6

IL POSSESSOIl titolare di una fabbrica di canoe agisce ingiudizio per riavere alcune imbarcazioni rubatedai suoi depositi ed attualmente in possesso diun rivenditore.Il rivenditore, convenuto in giudizio, prova di avercomperato le canoe da un noto grossista ma nonpuò provare di averle acquistate in buona fede.L'istanza va rigetta perché il rivenditore èdivenuto proprietario delle canoe per effettodell'art. 1153 c.c. Le canoe, infatti, sono un benemobile, la compravendita è un titolo idoneoall'acquisto del diritto di proprietà e quanto allabuona fede, questa si presume esistente. Se ilfabbricante ritiene che l'acquisto sia statooperato in mala fede dovrà essere lui adimostrarlo (è l’attore che ha l’onere della prova).IL POSSESSOAgisce in giudizio un imprenditore il quale lamentache un carico di pneumatici per auto, asportatifurtivamente dalla sua fabbrica, sono stati acquistatida un rivenditore ben sapendo che erano diprovenienza illecita. Il rivenditore, convenuto ingiudizio, eccepisce che della provenienza illecita neha avuto notizia poco prima che il carico gli venisseconsegnato mentre era in perfetta buona fede quando7

ha concluso il contratto di acquisto. Pertanto ne èdiventato proprietario a titolo originario.L'istanza dell'imprenditore va accolta. Come stabiliscel'art. 1153 c.c., la buona fede deve sussistere almomento della consegna del bene.IL POSSESSOAgisce in giudizio un concessionario di auto di Milanochiedendo la restituzione di dodici vettureimmatricolate, che sono state rubate e sono stateritrovate presso un altro rivenditore.Eccepisce il rivenditore di essere legittimo proprietariodelle vetture per averle acquistate in buona fede daun concessionario di Perugia il quale ha cessato lapropria attività commerciale.L’istanza deve essere accolta in quanto il convenutonon ha acquistato la proprietà delle auto poiché l'art.1156 c.c. stabilisce che la regola possesso vale titolonon si applica ai beni mobili registrati, come sono leautomobili.L'USUCAPIONEL'attore reclama la restituzione di un terrenoedifica bile del quale si è impadronito da alcunimesi e senza alcun titolo un costruttore dellazona. Il costruttore, convenuto in giudizio,eccepisce che quel terreno era statoabbandonato per più di venti anni e quindil'attore ne aveva perduto la proprietà.8

L'istanza va accolta perché la proprietà non siperde per il non uso del bene. A questo deveaccompagnarsi un possesso continuativo,pacifico, pubblico, prolungato per il tempoprevisto dalla legge, da parte di un’altra persona.L'USUCAPIONEL'attore domanda la restituzione di un terreno dicui si è impossessato un pastore. Il pastore,convenuto in giudizio, eccepisce che di quelterreno è ormai diventato proprietario avendoloposseduto continuativamente per venti anni.Ribatte l'attore che il possesso non è statocontinuo, perché il pastore ogni anno si spostavaper qualche mese verso altri pascoli; inoltre ildecorso dell'usucapione è stato interrotto piùvolte per effetto di sollecitazioni verbali con lequali l'istante intimava al convenuto di rilasciare ilcampo.L'istanza va respinta e il pastore va istenza del possesso non richiede unrapporto fisico, diretto e costante con il bene. Èsufficiente che il soggetto mantenga ladisponibilità della cosa e possa utilizzarla quandovuole. Inoltre l'usucapione non viene interrotta dageneriche sollecitazioni o turbative di fatto, ma9

solo da atti giudiziali idonei a riavere il possessodella cosa (artt. 1165 e 2943 c.c.).ALTRI MODI DI ACQUISTO DELLAPROPRIETÀ A TITOLO ORIGINARIOUn cliente del tuo studio legale ti prospetta unasua idea: avendo visto un bel terreno ed essendofortemente interessato all'acquisto ne ha cercatoinvano il proprietario e così si è convinto che quelterreno non appartiene a nessuno. Puòrecingerlo e appropriarsene per occupazione?Per quanto dispone l'art. 827 c.c., i beni immobiliche non appartengono a nessuno spettano alpatrimonio dello Stato.ALTRI MODI DI ACQUISTO DELLAPROPRIETÀ A TITOLO ORIGINARIOUn cliente racconta di aver fatto costruire unacasa su un terreno di sua proprietà. Quando imuratori hanno terminato l'opera si è reso conto,con sgomento, di non avere un titolo che provi ilsuo diritto di proprietà sulla costruzione. Checosa deve fare?Essendo proprietario del suolo, è divenutoproprietario per accessione anche dellacostruzione. I suoi, problemi, se mai, riguardano i10

rapporti con la Pubblica Amministrazione,qualora la costruzione fosse stata realizzatasenza la necessaria concessione edilizia.ALTRI MODI DI ACQUISTO DELLAPROPRIETÀ A TITOLO ORIGINARIOUn ragazzo racconta di aver trovato in strada unlibretto di deposito bancario al portatore con unimporto indicato di 20000 euro. Diligentemente loha riconsegnato al proprietario che lo avevasmarrito, chiedendo un premio pari a circa 1000euro. Il proprietario però, gli ha risposto che nondoveva pagare nulla perché lo smarrimento eragià stato denunciato alla banca e il libretto è daconsiderarsi ormai privo di valore. Il ragazzo, unpo' deluso, chiede se è vero.Sicuramente non ha diritto ai 1000 euro ma,come stabilisce l'art. 930 c. 3 c.c., se la cosa nonha valore commerciale la misura del premio èfissata dal giudice secondo il suo prudenteapprezzamento.11

LA COMUNIONEUn condominio agisce contro un condominolamentando che questi parcheggia stabilmente ilproprio camper in uno dei pochi spazi comuni.Replica il convenuto che, a norma dell'art. 1102c.c., ciascun partecipante alla comunione puòservirsi della cosa comune e questo èesattamente ciò che lui fa.L'istanza va accolta perché l'art. 1102 c.c.stabilisce che ciascuno può utilizzare la cosacomune purché non impedisca agli altripartecipanti di farne uso secondo il loro diritto.LA COMUNIONEAgisce in giudizio il comproprietario di una casadi campagna il quale chiede il riconoscimentodell'avvenuta usucapione dell'intero edificio. Eglisostiene di avere ereditato la casa insieme ad unsuo cugino il quale, per oltre venti anni, haconsentito che l'attore utilizzasse l'interoimmobile per le sue necessità senza mai opporsi.Resiste il convenuto provando di essere ancorain possesso di una delle chiavi che aprono laporta d'ingresso dell'immobile conteso eprovando di averlo talvolta utilizzato, seppure inmodo occasionale.12

L'istanza deve essere respinta. Perché maturil'usucapione non basta aver acquisito l'uso esclusivodella cosa attraverso comportamenti che possoessere stati familiarmente tollerati. Occorre ancheaver posto in essere atti tesi, in modo nonequivocabile, ad escludere il compossesso di altrisulla stessa cosa.L'USUFRUTTOAgisce in giudizio un imprenditore immobiliare ilquale lamenta di aver acquistato la nudaproprietà di un appartamento abitato da unaanziana e tranquilla signora la quale si èriservato l'usufrutto. Successivamente la signorasi è trasferita altrove dando in locazionel'appartamento ad una numerosa famiglia chesicuramente non avrà dell'immobile la uto invalido il contratto di locazione.La richiesta deve essere respinta perché, comesi evince dall'art. 981 c.c., l'usufruttuario puòtrarre dalla cosa sia i frutti naturali, sia quelli civili,come è il canone di locazione.L'attore potrà solo chiedere il risarcimento deidanni se, nel momento in cui riceverà la cosa,risulterà che questa non sia stata utilizzata con ladiligenza del buon padre di famiglia (art. 1001).13

L'USUFRUTTOAgisce in giudizio il nudo proprietario di un'aziendaagricola contro l'usufruttuario che, senza permesso, lasta trasformando in una discarica per rifiuti solidiurbani. Egli chiede la inibizione della trasformazione.Eccepisce l'usufruttuario che il reddito prodotto da unadiscarica è sicuramente superiore a quello prodotto daun'azienda agricola e pertanto egli non stadeteriorando il bene ricevuto in usufrutto.L'istanza va accolta perché il nudo proprietario hadiritto di riavere la stessa cosa data in usufrutto e hadiritto di non cedere a sollecitazioni speculative.LE SERVITÙ PREDIALIAgisce in giudizio il proprietario di un fondo chiedendola rimozione di una tubatura idrica che attraversa ilsuo terreno per raggiungere quello confinante.Convenuto in giudizio, il proprietario del fondoconfinante sostiene di avere diritto ad una servitùcoattiva di acquedotto e di aver posto le tubature nelmodo meno pregiudizievole per il fondo serventeconformemente a quanto disposto dall'art. 1037 c.c.L'istanza dell'attore deve essere accolta. Comedispone l'art. 1032 c.c., le modalità di esercizio dellaservitù coattiva e la determinazione dell'indennitàdebbono essere concordate con il proprietario delfondo servente o, in mancanza di accordo, sonostabilite dal giudice.14

LE OBBLIGAZIONIUn giovane cita in giudizio il chirurgo del prontosoccorso nel quale era stato condotto per lafrattura ad un braccio causata da un incidente dimoto. Il giovane sostiene che il chirurgo haoperato in modo molto sciatto tanto è vero che ilbraccio risulta palesemente mal sistemato echiede il risarcimento del danno.Il chirurgo riconosce che si poteva anche fare dimeglio ma eccepisce di aver comunqueosservato la diligenza media richiesta.La richiesta del giovane va accolta perché l’art.1176 c.c. precisa che nell'esercizio di attivitàprofessionali la diligenza deve valutarsi conriguardo alla natura dell'attività esercitata. Ciòvuol dire che dal chirurgo si può pretendere, oltrela normale diligenza, anche la speciale periziarichiesta dalla sua professione e in tale periziarientra la capacità di intervenire nel modo giustosu una semplice frattura.Altri casi con medesima soluzioneUn carrozziere consegna al cliente la vettura conalcune colature di vernice.Un parrucchiere brucia i capelli di una cliente.Un cuoco non controlla bene le lenticchie e unsassolino fa saltare un dente ad un cliente.15

LE OBBLIGAZIONIUn meccanico cita in giudizio per inadempimentoun proprio cliente chiedendo il pagamento dellasomma dovuta più gli interessi. Il clienteeccepisce di non essere inadempiente perché haofferto al meccanico, in pagamento del lavorosvolto, un orologio d'oro di valore nettamentesuperiore alla riparazione effettuata.Va accolta l'istanza del meccanico perché, comesi ricava dall'art. 1197 c.c. il creditore non èobbligato ad accettare una prestazione diversada quella dovuta, anche se di valore uguale omaggiore.Altri casi con medesima soluzioneIl debitore pretende di pagare con un assegno;con un vaglia postale; cedendo la propria auto LE OBBLIGAZIONIIl proprietario di un appartamento cita in giudiziol'inquilino moroso chiedendo al giudice unaconvalida di sfratto. In udienza la moglie delconvenuto offre all'attore la somma dovuta.Questi, tuttavia, più interessato a riaverel'appartamento libero che non il denaro,eccepisce di non essere tenuto ad accettare ilpagamento da persona diversa dal debitore.16

L'eccezione del proprietario è da rigettareperché, come reca l'art. 1180 c.c. il creditore nonpuò rifiutare l'adempimento offerto da un terzo senon ha interesse a che il debitore eseguapersonalmente la prestazioneAltri casi con soluzione opposta(in cui il creditore può rifiutare la prestazione)- Il collega di un imprenditore inadempiente sioffre spontaneamente di eseguire ilmedesimo lavoro per un prezzo leggermentemaggiore.- Un noto chirurgo (oppure un architetto, unavvocato, una rock-star, un'attrice, unamodella ecc.), per i troppi impegni in agendanon può eseguire una delle obbligazioniassunte e i suoi collaboratori (o i suoicolleghi), si offrono spontaneamente dieseguirla al suo posto.17

LE OBBLIGAZIONIUn giovane, proprietario di un terreno agricolo,insieme ad altri tre amici decide di trasformarlo inun camping. In attesa della necessariaautorizzazione amministrativa, tutti e quattrosottoscrivono un contratto con il quale incaricanoun imprenditore di predisporre gli utorizzazione non viene concessa; i tre amici sidileguano e l'imprenditore chiama in giudizio ilproprietario del terreno per avere da lui l'interopagamento dei lavori svolti. Il convenuto,esibendo idonea prova documentale, eccepisceche tra lui e gli amici era stato concluso un pattodi parziarietà con il quale si disponeva checiascuno avrebbe risposto solo per la propriaparte. Egli dunque, non deve rispondere ancheper gli ex amici.L'istanza dell'imprenditore è accolta perchél'obbligazione con più debitori deve intendersisolidale. Un eventuale patto contrario ha valorese vi aderisce il creditore a vantaggio del quale lasolidarietà è posta.18

LE OBBLIGAZIONIUna gru in movimento urta casualmente unapalazzina rovinandone una parte della facciata.Dei due comproprietari dell'immobile, uno chiamain giudizio il titolare dell'impresa a cui la gruappartiene chiedendo il risarcimento del danno.L'imprenditore, convenuto in giudizio, eccepiscedi aver già liquidato l'intero importo all'altrocomproprietario che, con maggiore solerzia, hacondotto le trattative. A questo, dunque, l'attoredovrà chiedere la parte di sua spettanza.L'istanza dell'attore deve essere accolta perchél'obbligazione con più creditori deve intender

proprio di fronte al villino, tutti i materiali di scarto dell'azienda. Sostiene l'attore che si tratta di un chiaro atto di emulazione, potendo quei materiali essere collocati altrove. Resiste in convenuto sostenendo che quel posto è per lui più comodo

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3.3 Problem solving strategies 26 3.4 Theory-informed field problem solving 28 3.5 The application domain of design-oriented and theory-informed problem solving 30 3.6 The nature of field problem solving projects 31 3.7 The basic set-up of a field problem solving project 37 3.8 Characteristics o

can use problem solving to teach the skills of mathematics, and how prob-lem solving should be presented to their students. They must understand that problem solving can be thought of in three different ways: 1. Problem solving is a subject for study in and of itself. 2. Problem solving is

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