1889: Pirandello Studente A Bonn

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PoetsEssayistsNovelistsP.P.E.N.E.N. CLUBCLUBITALIAONLUSonlusITALIALuigi e il redi SveziaMezzo secoloGiornalistavince il Nobel dello StrugaIl Pen ClubaustriacoPen: Clementneo presidentePoco prima diricevere il PremioNobel, Pirandello siperde nei corridoiche portano al palco.Lo salva Gustavo V.La Biblioteca-museoregionale di Agrigentoe la casa natale.Alla giornalista escrittrice bielorussaSvetlana Aleksievic,il Nobel 2015 per laLetteratura conlibri-inchiesta. Noveanni fa aveva vinto ilpremio del Pensvedese.Il Festivalinternazionale dipoesia Struga ha oltremezzo secolo di vita.Assegnata al poetacinese Bei Dao laCorona d’oro 2015.Ospite d’onore ilpoeta Adonis.Il Pen Austria èstato fondato nel1923. A colloquiocon lo scrittoreHelmuth Niederle,eletto nel 2011nuovo presidentedel Centro, che hasede a Vienna.Jennifer Clement è ilnuovo presidente delPen internazionale. Éstata eletta a Québec,durante i lavoridell’81 Congressodel sodalizio.Subentra al canadeseJohn Ralston Saul.I servizialle pagg. 2-9Castoldia pag. 11Zhitialle pagg. 12-13Lubomirskia pag. 15Giaveria pag. 17ISSN 2281-6461 Trimestrale, Anno IX, n. 33 ottobre-dicembre 2015 Direzione: 20122 Milano, via Daverio 7 Tel. 39.335.7350966 segreteria@penclub.it www.penclub.it CC postale n. 88341094Poste italiane spa. Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Milano CC bancario Monte dei Paschi: dall’Italia Iban IT15R0103001609000000365918; dall’estero BIC PASCITM1MI8Inediti: il «Taccuino»1889: Pirandellostudente a BonnIn seguito ad un contrastocon il docente di latinodell’università di Roma, nel1889 Luigi Pirandello decidedi trasferirsi in Germania percontinuare gli studi. Così, inottobre, lascia la Capitale italianae raggiunge Bonn, dove si iscrivealla Rheinische FriedrichWilhelms-Universität e frequentai corsi di Filologia romanza delprofessor Wendelin Foerster,con cui si laureerà nel marzo del1891. Durante il periodo tedescolavora moltissimo: risale adallora il saggio critico Petrarcaa Colonia; scrive Pasqua di Gea,una raccolta di poesie d’amorededicate a Jenny Schulz-Lander,una ragazza tedesca con cui hauna relazione. Al 1889-1893risale il Taccuino di Bonn, tuttorainedito, tranne qualche brevetrascrizione di testi e immagini.Documento fondamentale sul«laboratorio creativo» delgiovane Pirandello, il Taccuinoè conservato nell’archivio dellaBiblioteca-museo regionale diAgrigento, intitolata al PremioNobel siciliano. Molte lesorprese: dalle Elegie boreali(pubblicate poi con il titoloElegie renane) agli appuntidi viaggio (visita alla casa diGoethe), dai frammenti teatralialle fiabe popolari agrigentine,riferimenti alla contrada Caose a Porto Empedocle, oltre ad unasorta di block notes in cui annotaconsiderazioni su vari argomenti.Presentiamo alcune pagineinedite. Luigi Pirandello in una foto del 1891 quando studiava Filologia romanza all’Università di Bonn

UBnlusI Libri del PenP. E.N. CLUBITALIACLUBonlusP.E.N.ITALIA2LETTERATURA SPAGNOLAAntonio Machado, Federico GarcíaLorca, Non domandarmi nullaMarcos y Marcos, pp. 266, 17Testi di Machado e García Lorcaofferti nella versione di FrancescoScarabicchi. Una rilettura dei duemaestri della poesia spagnola del’900 in una traduzione che sidistingue dalle precedenti peraderenza al tessuto lessicale esintattico dell’originale.a cura di GABRIELE MORELLIVoto Rafael Alberti a Roma. Un poeta traVoto Javier Marías, Così ha inizio il male, a curapittori, a cura di Loretta Frattaledi Maria Nicola, Einaudi, pp. 452, 21University Press, pp. 174, 20Ambientato a Madrid negli anniOmaggio a Rafael Alberti, a 80 anni dalottanta, il romanzo narra l’amiciziasuo primo passaggio a Roma.del giovane Juan con il registaRicostruito, in sei saggi di noti ispanisti, ilEduardo Mariel e la bella consorteprofondo rapporto che il poeta ebbe conquarantenne, Beatriz, trascurata dalla città eterna e i suoi pittori, negli annimarito. Romanzo psicologico che1963-1977, quando Alberti, esule dalladissemina dubbi e inventa trameSpagna e poi dall’Argentina, partecipa dapossibili o inverosimili per la deliziaprotagonista alla vita culturale romana.del lettore.78Voto8I Libri del PenLETTERATURA ALBANESEa cura di MAURO GERACIAtjon V. Zhiti, Per quello che amiamo Voto Darien Levani, Solo andata, grazieVoto Amik Kasoruho, Un incubo duratoVotoUet Press, pp. 228, 7Alba Media, pp. 126, 10mezzo secolo, Besa, pp. 150, 15Raccolti i progetti filosofici, poetici maViaggio tra le mille migrazioni che ciA metà fra studio, autobiografia e raccontoanche ricordi, foto, ironie, frammentiattraversano. Somiglia a una tragicaetnografico, Kasoruho, scomparso lodella vita di Atjon, ragazzo che cosìodissea in cui il giovane scrittore cede loscorso anno, ci fa entrare nel campionariosopravvive all’incidente stradale chespazio narrativo ai migranti cheinfinito delle assurdità del totalitarismoP. E.N. CLUBP. E.N. CLUBl’ha portato via. Testimonianza diraccontano avventure, mete, attese,comunista. Ripensa se stesso, laITALIA onlusITALIA ONLUSincontri con poeti, studiosi, giornalistidiscorsi, relazioni, mancati ritorni, morti.persecuzione della famiglia, i martellamentiche Atjon ha incontrato fin da bambinoAlla fine coglieremo l’Italia sconosciutapsicosociali o gli esercizi morali, mortali,e che entusiasmerà chi ora potràdegli attraversamenti, ben al di là dellarituali, ideologici con cui Enver Hoxha peraccarezzarne lo spirito.vitrea coltre dei bollettini televisivi.mezzo secolo gelò il suo Paese.8Inediti di pirandello 267P. E.N. CLUBITALIACLUBonlusP.E.N.ITALIA3IL taccuino di bonn (1889-1893)Per un contrasto con un docente dell’Università di Roma, nel 1889 Luigi si trasferisce a BonnQui scrive, fra l’altro, il saggio su «Petrarca a Colonia» e i versi d’amore «Pasqua di Gea» per Jenny Schulz-Lander«Ebbi un contrasto conl’insegnante di Linguae letteratura latina,il professore Occioni, mentre miaveva preso a benvolere il professorMonaci, docente di Filologiaromanza. Costui, che avevacompreso il mio carattere tenace,per quanto possa parer bizzarro, miconsigliò di terminare l’universitàin Germania e troncare così ognispiacevole occasione d’urto conil detto professore, che era anchepreside della facoltà di Lettere.Mi decisi pertanto di recarminella dotta Germania e scelsila Università di Bonn», ricordaLuigi Pirandello nel Frammentod’autobiografia dettato all’amicoPio Spezi nel 1893. Probabilmentelo scrittore aveva già in mente diandare a studiare in Germania.Aggiunge, fra l’altro: «Studioil tedesco perché è vergognamassima non conoscerlo». Il 10ottobre 1889, Pirandello parte perBonn e si iscrive alla prestigiosaRheinisch Friedrich-WilhelmsUniversität, sotto la guida diWendelin Foerster, professore difilologia romanza. Alloggia all’Hôtelzum Münster, lo stesso albergoche ospita il pittore e mosaicistaveneziano Giovanni Sambo, arrivatoda Milano per rivestire la cupoladel Duomo. Nell’albergo, inoltre,stringe amicizia con un giovaneirlandese poliglotta, William HenryMadden, e con lui si trasferiscein via Neuthor 1 («Ho trovatoin via Neuthor – che vuol poidire Portanova – due stanzette.Due stanze che mi si cedono piùa buon mercato di questa solastanza, piccola e per me disadatta,d’albergo»). Bonn piace subito algiovane Pirandello. In una letterainviata a casa descrive il luogocon entusiasmo: «È una bellissimacittadina in riva al Reno, unadelle più belle, anzi la più bellaaddirittura ch’io abbia mai veduto».A Bonn scrive la poesia Convegno,nella quale fa una descrizione dise stesso, e che, nell’ottobre del1901, sarà pubblicata sulla RivistaAgrigento: Luigi Pirandello davanti al Tempio della Concordia (1927). A destra: il frontespizio delle «Elegie boreali» (1889), contenuto nel «Taccuino di Bonn»d’Italia: «Eccolo in Germania, aBonn sul Reno, / sotto un cappellodi castoro, enorme: / magro ergosmunto: non mangia, non dorme;/ studia sul serio (o così credealmeno) / del linguaggio le originie le forme». Un tenero legameunì, per tutta la sua vita, Luigialla sorella Lina che consideròsempre confidente e amica. Lelettere inviate a Lina e alla famigliaevidenziano gli stati d’animo vissutidurante il suo soggiorno a Bonn;ma soprattutto la nostalgia per ipropri cari lontani, per il suo amatoCaos («La vita di Luigi Pirandelloè l’involontario soggiorno sullaterra di un figlio del caos», solevascherzare), per i profumi e peril calore della sua Sicilia. Nellafittissima corrispondenza con i suoifamiliari, il futuro Premio Nobeldescrive minuziosamente le suegiornate e tutto quello che riguardastudi e lavoro letterario: «Ho avutoed ho ed avrò molto, molto, moltoda fare. Oltre agli studi universitari,che son pesantissimi, mi occupodella lettura dei commediografilatini Plauto e Terenzio, per farneun serio confronto con la commedianostra del Cinquecento». Duranteil primo semestre universitarioa Bonn, scrive il saggio criticoPetrarca a Colonia. Nel 1889pubblica il libro di versi Malgiocando (edizioni LibreriaInternazionale Pedone Lauriel diPalermo). Nella primavera-estatedello stesso anno compone laraccolta poetica Pasqua di Gea,dove affiora la sua storia d’amorecon Jenny Schulz-Lander, lagiovane figlia del suo albergatore;il volume sarà pubblicato nel 1891a Milano, da Galli, con dedicaalla ragazza amata. In Germaniacomincia a scrivere il Taccuinodi Bonn, composto dal 1889 al1893 e oltre, un interessantemanoscritto, ancora ignoto aglistudiosi, tranne per qualche raratrascrizione di testi e immagini.A Bonn, Pirandello sceglie comecampo privilegiato di indaginela filologia romanza; ne sonotestimonianza il manoscritto notocome il Libretto rosso o Provenzale,che contiene la traduzione parzialedella Grammatik der romanischenSprachen di Friedrich ChristianDiez. In un suo scritto pubblicatosu Vita Nuova del 4 novembre1890 afferma: «Io studio, con vivoamore e con assidua cura, filologiaromanza, e l’opinione di cui sonseguace è quella della scienzaa cui mi son dato». Già in un’altralettera ai familiari, spedita daBonn il 20 aprile 1890, spiegavale ragioni per cui voleva mettereda parte la filologia e dedicarsialla letteratura: «Al giorno d’oggi,miei cari, non si possono fare duemestieri. O buon poeta o buonfilologo. Il Foerster me l’ha detto,e io vedo e so com’egli lavora:bisogna scegliere adunque. Ove iovolessi seguire ad esercitare i duemestieri riuscirei mediocre poeta emediocrissimo filologo». Nell’aprilepresenta uno studio su Lessing, laFavola e le Favole, andato perduto,e durante l’estate affianca ilprofessor Foerster in un seminariodedicato all’Inferno. Il 12 dicembre1889 Pirandello scrive alla sorellaLina e al cognato: «Vi comunico,miei cari, che in Aprile sarò dottorein Filologia romanza e che appenaottenuta la laurea e il titolo passeròa insegnare Lettere italiane inquesta università di Bonn, conemolumento annuo di circa 4 milalire italiane, suscettibili d’illimitatoaumento, oltre il provento delleiscrizioni al mio corso e unaindennità d’alloggio. Di ciò vadodebitore al professor Foerster,del quale, non so perché, mi sonaccattivata tutta la simpatia».Il 21 marzo 1891 Pirandello silaurea discutendo la tesi su Suonie sviluppo dei suoni della parlatadi Girgenti (titolo in tedesco: Lauteund Lautentwickelung der Mundartvon Girgenti) in cui descrive ildialetto della sua città e quellidell’intera provincia, che suddividein diverse aree linguistiche.Nel marzo 1890 aveva scritto aifamiliari: «Fra due mesi cominceròa insegnare all’università di Bonn».Le cose, però, vanno diversamente:ai primi di aprile del 1891rientra a Roma, dove si stabiliscedefinitivamente.A cura della Bibioteca-museoPirandello di Agrigento

UBnlusI Libri del PenP. E.N. CLUBITALIACLUBonlusP.E.N.ITALIA4SCIENZAa cura di GIOVANNI CAPRARAVoto Trinh Xuan Thuan, Lo scienziato eVoto Piergiorgio Odifreddi, Il giro del mondo VotoMaurizio Cheli, Tutto in un istanteMinerva, pp. 304, 18l’infinito, Dedalo, pp. 272, 17in 80 pensieri, Rizzoli, pp. 408, 20Una vita giocata da numero uno, quellaL’infinito è un sogno e una sfidaIn ottanta note che spaziano dalladi Maurizio Cheli, pilota collaudatoreaffrontata da matematici e artisti. Forsefilosofia alla religione, dalla matematicadell’Aeronautica Militare, poi astronautaperò sono gli astronomi che si avvicinanoalla scienza in generale Odifreddidell’agenzia spaziale europea Esa e didi più all’obiettivo per definizionerivela il suo pensiero raccontandonuovo capo collaudatore del superirraggiungibile. Del resto basta alzare glipersonaggi a volte castigati, altre voltecaccia europeo Typhoon. Nel libroocchi al cielo per perdersi con la mente eosannati (giustamente). Ne esce unracconta le emozioni del volo intornolo sguardo. Trinh Xuan Thuan prova a«viaggio nella conoscenza» moltoalla Terra e i brividi che talvolta hadescriverlo nelle forme che la conoscenzapersonale che mette in evidenzaaffrontato per far volare i piloti sui jet.ci offre. Ed è già un’avventura.interessanti contraddizioni.877I Libri del Penstoriaa cura di Pablo RossiCharles King, Mezzanotte a IstanbulVoto Giorgio Fabre, Lo scambioVoto Giorgio Ravegnani, La vita quotidiana VotoEinaudi, pp. 400, 32Sellerio, pp. 528, 24alla fine del mondo anticoIl Mulino, pp. 214, 14Il libro aiuta a comprendere i problemi«Come Gramsci non fu liberato»,di oggi della Turchia ripercorrendo ilquesto il sottotitolo del libro cheTra il IV e il VI secolo d. C. ha luogoperiodo che va dal crollo dell’Imperoracconta la detenzione del pensatoreuna turbolenta e caotica fase diottomano all’affermarsi della Turchiapolitico sardo, tentandotransizione. Si afferma il Cristianesimo,P. E.N. CLUBP. E.N. CLUBmoderna, guidata da Mustafa Kemal.meritoriamente di fare chiarezza suil’Impero romano si divide in dueITALIA onlusITALIA ONLUSA Costantinopoli però il pluralismoripetuti tentativi palesi e sotterraneiparti, crolla quello d’Occidenteculturale e religioso della città finiscedi liberarlo, falliti per l’opposizionetravolto dai barbari. Il libro raccontaper registrare una profondadi Mussolini e per l’indifferenza dila vita quotidiana, tenendo presentitrasformazione monoetnica.molti che rinunciarono a intervenire.le differenti stratificazioni sociali.88Inediti di pirandello 37P. E.N. CLUBITALIACLUBonlusP.E.N.ITALIA5IL taccuino di bonn (1889-1893)«Nella lotta fra l’assolutismo papale e quello luterano vincerà la dea Ragione»Bonn, 1889: Cara Annetta, ti scrivo.Ecco alcune pagine inedite del Taccuinodi Bonn di Luigi Pirandello, conservatopresso la Biblioteca-museo Pirandello diAgrigento. Il 12 dicembre del 1889, da Bonn,il futuro Premio Nobel scrive alla sorella:«Chiudo tutti i miei dolori nelle Elegie boreali,libro che quando sarà stampato, cioè quandolo stimerò degno di andare in stampa, credoAnnetta mia, ti piacerà molto di più che ilMal Giocondo: sarà, non mi faccio inganni,un libro per poche anime elette soltanto, chesanno intendere l’arcano dolore della vita».Il quaderno accompagna l’autore per tutto ilsoggiorno in Germania e oltre. Nel Taccuino cisono anche alcune poesie della raccolta Pasquadi Gea; riferimenti alla Sicilia; trascrizionidi frammenti di opere di diversi autori; versidi Dante e di Petrarca; frasi del Cellini e delMachiavelli; le Rime del Poliziano; l’Alceo,favola pescatoria di Antonio Ongaro; citazionida Lucrezio, Orazio e Quintiliano; nonché moltiappunti universitari in italiano, francese etedesco. Figura anche una lettera ai familiariin francese; vergata una novellina in dialettogiurgintano egli chiede al fratello Innocenzoin una lettera del 5 agosto del 1890: «Mi sonrimesso al lavoro. Al lavoro sulla Parlatadi Girgenti. Prego pertanto Innocenzo dimandarmi subito tutto ciò che ha raccolto. Seva in campagna e mi trascrive un discorsettodel curatolo e della curatola, gliene resterògratissimo». Gaetano Navarra (Don Gaitanu), ilcuràtolo della campagna del Caos, figura nellastoriella. Lo scrittore mette su carta, allo stessotempo, poesie, novelle, prose e stesure teatrali,attraverso le quali si vedono le frequentazioniletterarie e l’eclettismo culturale che prende apiene mani dai classici e dai contemporanei,traccia vistosa e tangibile del suo metodo dilavoro. Inseriti anche parecchi disegni, appuntidi viaggio. E frammenti teatrali: l’abbozzo diuna commedia con le parti (il personaggiofemminile di Cesara Monti prende il nomeda Cesara Corti, figlia dei coniugi Corti concui Pirandello ha fatto fino a Como il viaggioper andare in Germania). Ed ancora: unsintetico disegno della letteratura tedescanel quadro della cultura europea – testo quiaccanto riportato – dove appaiono Wolframvon Eschenbach (Le avventure di Parsifal),Goffredo di Strasburgo (Tristano e Isotta),Sebastian Brant (la cui satira, ora nota comeLa nave dei folli, è tradotta da Pirandellocon La barca dei matti), Hans Sachs, poeta,Luigi Pirandello visto da Luca Vernizzi e, a destra, duecarte del Taccuino di Bonn (scritto fra il 1889 e il 1893)calzolaio e drammaturgo, e Johann ChristophGottsched. Di Martin Opitz e di Ernst TheodorAmadeus Hoffmann, Pirandello sottolineal’imitazione dei francesi e degli italiani, chegiudica infausta: «Mal per l’uno e mal perl’altro, ché i francesi imitavano solamente ilatini, come gli italiani attraversano il bruttoperiodo del marinismo dell’Arcadia». I modellistranieri sono presenti, specie i sommi, comeJohn Milton e William Shakespeare; seguonoi grandi esponenti del preclassicismo tedescodel XVIII secolo come Klopstock (con il poemaepico-sacro Messiade), Lessing e Wieland; edecco infine la grande stagione della culturateutonica, che annovera i nomi di Winkelmanne di Schiller, dei fratelli Schlegel e di HeinrichHeine, di Gossner, Breitinger, Bodmer e diJohann Wolfgang von Goethe. di luigi pirandelloColla caduta degli Staufen intantodecade la poesia medievale tedesca.I cavalieri, abbandonati dalla casad’Asburgo, non han più tempo dabadare alle loro canzoni d’amore– bisogna che si chiudano neiloro castelli e si difendano dairozzi borghesi, che schiavi un dìsono or rinati a libertà durantele crociate. Coi borghesiignoranti trionfa la perfettaanarchia, la confusione. Lapovera arte in questa societàche si vien disfacendo,precipita così anch’essa –siamo dal XIV secolo [.]al XV, i due secoli piùsconsolati, segnati dall’ormadella barbarie. Con l’alba delXVI sorge prima l’Italia dallatriste notte medievale.Intanto l’elemento borghesesi perfeziona, arriva a uncerto grado di cultura, edecco uscire la robusta vocedell’età nuova.L’umanismo italiano e ilcesarismo politico tentanodi penetrare in Germania,ma il terreno non vi èpreparato. Lo spiritod’indipendenza personalee locale vi è ancora troppofiero – si nota veramenteal sud un certo stringersidelle genti verso casad’Asburgo – ma il nordmeno incivilito, menopenetrato dagli istitutie dalle idee romani eromanzi, si ribella aogni tentativo e prendecammino a sé, e sicollega coll’estremosettentrione in unsentimento di rigido pietismo edi rozzo e tenace teutonismo.Sono i borghesi che non vogliono accettarenulla dai preti e dai cavalieri, loropredecessori, e vogliono far da sé, a taleostinazione nella tradizione paesana fa parerquasi rimbarbarito per un po’ tutto il paese.Date loro tempo, avremo tra poco la riformareligiosa – è un’opposizione al romanesimo,ai preti e ai cavalieri – la prima solennemanifestazione della vita tedesca.Vero è intanto che essa riforma porta daprincipio più danno che bene all’arte, manon così alla scienza: gli spiriti medianteessa si abitueranno a meglio combattere lalotta dell’avvenire. Oggi l’assolutismo papale,ma dimani anche l’assolutismo luterano, eattraverso questa lottasi giungerà alla vittoriadella dea Ragione. A questo momento laletteratura figlia della via opposta – peruna vanno i classicisti imitatori degliumanisti italiani; per l’altra i poeti popolari,specialmente satirici, il popolo vuol ridereed essere divertito e anche istruito: Seb.Brant scrive la Barca dei matti. Fischart rifàRabelais e Sachs poeta e calzolaio mettesu con le sue scarpe commedie e storie.In politica l’astuzia prevale alla forza: e ilromanzo di Renardo e Isengrino rifatto inbasso tedesco dall’olandese piace al popolo.Ma sul principio del XVII le due vie tendonoa riunirsi, a convenire – i primi che giungonoin questo punto di riunione sono l’Opitz el’Hoffmann – il primo imita i francesi, ilsecondo gliitaliani– mal per l’uno e mal per l’altro,ché i francesi imitavano solamente ilatini, come gli italiani attraversano ilbrutto periodo del marinismo dell’Arcadia.Gottsched pedante spadroneggia – non vedeche modelli francesi e regole di Boilcan. Matra breve il popolo tedesco sentirà di potermarinar la sua scuola e vorrà fare da sé.Il Gossner, l’Ermete, l’Heine vengono a direcome e perché si debbano studiare i classicie la gioventù s’innamora di essi e dellespiegazioni di questi seri critici. Breitinger eBodmer due svizzeri che ai modelli francesicontrappongono i modelli inglesi Milton eShakespeare. Ecco che nel 1748 erano iprimi canti della Messiade di Klopstock,il primo poeta tedesco originale– manca però a lui la sobrietà el’evidenza: è vaporoso, fantasticoe sentimentale – è troppo nuovo,troppo giovine. L’immagine serena,l’armonia sono ancor molto lontaneda lui. Accanto al Klopstock sorgeil Wieland, rappresentante delmondo più fino più pratico chesegue un po’ le tendenze evolutivedi Voltaire – Schiller si svolge dalprimo, dal secondo il Goethe.Ecco intanto sorgere la bella figuradel Lessing. Egli non è contento nédel Klopstock, né del Wieland, mapure applaude al primo e incoraggiae dirige il secondo. Egli richiamale menti dei suoi contemporaneiagli antichi, e ripeteva sentenze delWinkelmann, che la sola via perdiventare originali sia l’imitazione,bene intesa, degli antichi.L’opera critica del Lessing ècontinuata, ma con diverso indirizzo,dall’Herder. Egli è il Giangiacomodella scienza prima. Tutto per lui fubuono in origine, tutto si corruppeda poi, si tornò dunque alla naturaprima. Omero, Ossian, la Bibbia, ilcanto popolare – ecco i nuovi tesori divera poesia. Ciò contiene in sé i primigermi del più sbrigliato classicismo(ci darà Lenau). Egli è il promotore diquel periodo della storia letteraria chesi chiama della furia e dell’assalto, dalquale derivano i primi lavori del Goethe edello Schiller. Nel primo vi è qualcuno delnostro Ariosto, nell’altro del Tasso.I fratelli Schlegel e il triste ritorno versoil medio evo. L’arte grande rappresentatadal periodo di virilità del Goethe svanisce.Il concetto medievale dell’uomo che tendeall’impossibile e si sciupa, e dell’uomo chenon aspira a nulla e imbestialisce: Lenau eHeine.Non è impossibilità, è ostinatezza a non volerfare: e non sono ciechi, ma hanno gli occhichiusi e non li vogliono aprire.

UBnlusI Libri del PenP. E.N. CLUBITALIACLUBonlusP.E.N.ITALIA6ARTEa cura di ELENA PONTIGGIAVoto Daria Ballerini, Irene FrancescaVoto Stefano Fugazza, Osvaldo BotSally Price, L’arte dei selvaggie la presunzione occidentaleInnocenti, I voltoni del giardinoPaperoeditore, pp. 70, 12Johan&Levi, pp.192, 18di Boboli, Sillabe, pp. 80, 16Una casa editrice appena nata,Indagine sull’arte primitiva e tribale, diNel celeberrimo giardino di Boboliripubblica sistematicamente gli scritticui l’Occidente non capiva il significatoc’è un angolo che nessuno aveva maidi uno studioso del ’900 troppoe che considerava un insieme di oggettinotato: i voltoni, un grandioso porticatopresto scomparso. Si comincia conetnografici, senza autore e senza valore.voluto da Cosimo II Medici nel ’600un saggio sull’estroso futurista BotDove si dimostra che gli artisti none qui studiato per la prima volta. Un(Osvaldo Barbieri il Terribile), amicosono poi così diversi sotto le varielibro agile e profondo, capace di fardi Marinetti e morto in povertàlatitudini. E che i veri primitivi sono icomprendere che anche le cose più notenonostante l’acronimonostri cattedratici.hanno qualche aspetto sconosciuto.involontariamente bancario.8Inediti di pirandello 48Voto7I Libri del PenLA FACCIA NASCOSTA DELL’ARTEa cura di SANDRO PARMIGGIANICarlo Titomanlio, Non gli ho detto del Voto Mariella Milan, Milioni a colori.Voto John Berger, Modi di vedereVotoquadro di Oxford, Usher, pp. 320, 17Rotocalchi e arti visive in Italia,Bollati Boringhieri, pp. 160, 15,501960-1964, Quodlibet, pp. 430, 26L’appassionante romanzo-verità sullaOgni libro di John Berger (Londra,vicenda di Angelo Morganti, unCome raccontavano l’arte moderna i1926), critico d’arte, romanziere efiorentino che, nel 1970, entra asettimanali e i mensili al tempo del boompittore, va salutato come un eventoLondra da un antiquario, resta folgoratoeconomico? Tra polemiche sul nuovo che«necessario» per chi voglia penetrareP. E.N. CLUBP. E.N. CLUBda un grande quadro e lo acquista peravanza (Stracci e chiodi sulla Laguna, titolapiù a fondo nei misteri e nelle veritàITALIA onlusITALIA ONLUS1.200 sterline. Fattosi detective, gli ciun servizio sulla Biennale del 1960) edelle immagini e negli enigmivogliono quarant’anni per scioglierescoperta del mondo di mercanti, case d’asta,dell’esistenza. Si leggano le sue suggestivel’enigma e confermare l’originariacritici, artisti, ecco affermarsi un linguaggioparole in Tiziano o della carne, sulleintuizione: il dipinto è di van Dyck.che parla a un pubblico popolare.paure e sui dubbi del vecchio artista.778P. E.N. CLUBITALIACLUBonlusP.E.N.ITALIA7IL taccuino di bonn (1889-1893)Biblioteca-museo. Tutti insieme, appassionata mente: Grazia Deledda, Marta Abba, Paola BorboniCorrispondenza con il Corriere della Sera. Autografi di Pascoli, Capuana,Verga, De Roberto, Marconi, D’Annunzio, Bontempelli, PrezzoliniCreata il 17 febbraio 1987,per il 50 anniversariodella morte del PremioNobel siciliano, la Bibliotecamuseo regionale di Agrigento,intitolata a Luigi Pirandello(1867-1936), gestisce anche lacasa natale dello scrittore, incontrada Caos. Ha iniziato lapropria attività scientifica e didivulgazione alla fine del 1990.Raccoglie e mette a disposizionedi studiosi, ricercatori, criticied operatori di cinema e teatro,una vasta documentazionebibliografica, fotografica, audiovisiva, cinematografica ediconografica, nonché cimeli,onorificenze e altre testimonianzesul grande drammaturgo siciliano.La Biblioteca è completamenteautomatizzata e collegata in retecon le biblioteche del Polo SbnSicilia e con l’Indice nazionaledi Roma, e permette di effettuarericerche su Internet, oltre ainormali servizi forniti in sede(informazioni bibliografiche,letture, prestito locale edinterbibliotecario, riproduzioni,ecc.). Collabora con enti culturalied istituzioni scolastiche perricerche e studi su Pirandello. Adoggi la Biblioteca possiede oltre30mila documenti. Fanno partedel suo patrimonio bibliografico laquasi totalità delle prime edizionidi novelle, romanzi, drammi,raccolte poetiche dello scrittore,alcune con dedica autografa equasi tutti i volumi tradotti invarie lingue (fra cui aramaico,ceco, russo, giapponese, turco,inglese, francese. spagnolo,tedesco, ecc.). Fra il materialeacquisito (in parte ancorainedito), c’è un nucleo di circa150 volumi ed opere di altriautori italiani del primo ’900,appartenuto alla biblioteca privatadi Marta Abba, celebre interpretee ispiratrice di molti drammidello scrittore. Acquistati anchecirca 80 documenti relativi alperiodo 1922-1936, provenientidall’archivio privato del registatratta di lettere autografee telegrammi del PremioNobel, lettere dei suoifamiliari, un suo albumda disegno e un altrodi Lina, prime edizionicon dediche autografeai parenti, manoscrittigiovanili e fotografie, euna notevole rassegnastampa. Recuperatala Collezione LucioD’Ambra: lettere, poesie,cartoline autografe,oltre che di LuigiPirandello, anche diGabriele D’Annunzio,Luigi Capuana, GiovanniPascoli, Federico DeRoberto, Giovanni Vergae dei francesi PaulAdam, Paul Bourget,Alfred Capus, ecc., diproprietà del bibliofiloAntonio Alessio diCardiff. Nel 2014 è statoacquisito il materialedella pronipote Renata,che si trova espostopresso la casa natale diPirandello: dipinti diLuigi, dei fratelli Linae Giovanni e del figlioFausto. Di notevoleconsistenza è anche laraccolta iconografica edaudiovisiva possedutadalla Biblioteca: circa3500 riproduzionifotografiche dellafamiglia dello scrittoree le foto di scenaLuigi Pirandello con la moglie Maria Antonietta e i figli Lietta, Fausto e Stefano a Soriano nel Cimino (1908). Accanto: una pagina del Taccuino di Coazze (1901) con lo schizzo del campanile della chiesa. A destra: una delle sale della Biblioteca-museo regionale di Agrigento, intitolata al Premio Nobeldelle più importantieredi Stefano Pirandello: unFabio Battistini: copioni teatrali,oltre al gruppo delle 119 letteredalla sorella dello scrittore,Pirandello all’amico e poeta italoEdoardo De Filippo, Giusepperappresentazioni dei suoi drammiautografi, volumi a stampaalbanese Giuseppe Schirò, spedite corpus di grande valenza storica,degli anni 1915-1919, scrittePrezzolini, Luigi Capuana, NinoLina, e poi passate alla nipotein Italia e all’estero. Numerosecon i visti delle prefettureda Luigi e da altri familiari alRenata Marsili. Attualmente ilda Porto Empedocle, Roma e Bonn artistica e letteraria, di circa 5.600Martoglio, Angelo Musco ele locandine d’epoca, nonchépezzi fra cimeli, scritti inediti,delle città dove si tenevanofiglio Stefano (durante il periodoFondo costituisce l’unica raccoltafra il 1886 e il 1890, contenentiRuggero Ruggeri. Di importanzaparecchi film, tratti dalle operecopioni teatrali, autografi, unle rappresentazioni, ritagli edanche componimenti poeticimilitare di quest’ultimo e della sua eccezionale, il materiale relativoorganica, vasta e preziosa, didel drammaturgo agrigentino,estratti di giornali, soggetti digiovanili tuttora inediti. C’è anche corposo epistolario, testi teatraliprigionia a Mauthausen e a Plan);all’iniziativa del Teatro d’Arte,documenti, anche autografi, sullaarricchiscono il patrimoniocommedie della Compagnia delun manoscritto del 1905 a firma di con correzioni autografe dellola corrispondenza con la direzione al cui riguardo l’Archiviovita di Luigi Pirandello nelladell’Istituto, in cui figura anchescrittore, rita

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