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UNA VITA DA SCIENZIATA. I VOLTI DEL PROGETTO #100ESPERTEFondazione Bracco 39 02 2177 racco.com#UnaVitaDaScienziata / #100esperte / Arte e Scienza / Mostre al CDIUNA VITA DA SCIENZIATA

UNA VITA DA SCIENZIATAI VOLTI DEL PROGETTO #100ESPERTE

UNA VITA DA SCIENZIATAI VOLTI DEL PROGETTO #100ESPERTEMostra fotograficaCDI – Centro Diagnostico ItalianoMilano, 16 gennaio – 30 giugno 2019

Una vita da scienziataI volti del progetto #100esperteIdeazione e curatela diFondazione BraccoFotografie diGerald BruneauProgetto graficoDario ZannierStampe fotograficheLuciano CorvagliaStampaGrafiche Bazzi – Faenza Group 2018 Fondazione BraccoSi ringrazia per la disponibilitàMaria Pia AbbracchioPatrizia AzziGiovannella BaggioLucia BanciAriela BenigniPaola BonfanteBarbara CaputoMaria CaramelliPatrizia CaraveoChiara CasarottiTiziana CatarciAlessandra CellettiMaria Cristina De SanctisElisabetta DejanaLiliana Dell’OssoMaria Benedetta DonatiElisabetta ErbaMaria Cristina FacchiniPaola FermoElena FerrariSimonetta GentilePaola InverardiCaterina La PortaDaniela MariMirella MastrettiCristina MessaPaola MosconiElena PacellaValeria PoliSilvia Giuliana PrioriManuela Teresa RaimondiMaria Grazia SperanzaInes TestoniLuisa TorsiPaola VelardiCon riferimento al progetto100 donne contro gli stereotipisi ringraziano i partnerOsservatorio di Pavia, Gi.U.Li.A.e Rappresentanza in Italiadella Commissione Europea.Si ringraziano inoltre BeatriceCovassi, il team di lavoro (MoniaAzzalini, Giovanna Pezzuoli,Luisella Seveso e FrancescaPanzarin) e il comitato scientificoSTEM (Silvia Bencivelli, GilbertoCorbellini, Alberto QuadrioCurzio, Daniela Falcinelli, CristinaMessa, Telmo Pievani, DonatellaSciuto).Si ringrazia Luca Manlio Murrocuper l’ideazione del titolo dellamostra.Per la componente femminile del genere umano è giuntoil tempo di assumere un ruolo determinante nella gestionedel pianeta. La rotta imboccata dal genere umano sembraaverci portato in un vicolo cieco di autodistruzione.Le donne possono dare un forte contributo in questomomento critico.Rita Levi MontalciniCon questa mostra Fondazione Bracco ha voluto rendereomaggio alla scienza al femminile. Alla scienza praticata adaltissimi livelli che non è ostica o noiosa bensì divertente eappassionante. Con queste immagini Fondazione Bracco havoluto ritrarre l’ingegno al femminile nella speranza di potercontribuire al superamento di pregiudizi e stereotipi sullapratica scientifica.Benvenuti in questo viaggio che prende spunto dalla bancadati del progetto 100 donne contro gli stereotipi, ideatodall’Osservatorio di Pavia e dall’Associazione di giornalisteGi.U.Li.A. in collaborazione con la Fondazione Braccoe con il supporto della Rappresentanza in Italia dellaCommissione Europea.A spiegare e a interpretare il mondo in tutti i suoi aspettisono quasi sempre gli uomini, benché le donne esperteci siano e possano rinnovare un linguaggio mediaticoche, ignorandole, trascura una parte numericamenteconsiderevole del pianeta.Per ovviare a questa lacuna è nato il progetto #100esperte:una piattaforma online comprendente più di 100 nomie profili di esperte italiane in ambito STEM (Science,Technology, Engineering and Mathematics), settorestrategico per far conoscere e promuovere voci femminiliautorevoli che possano essere consultate dai media in casodi dibattiti e interviste.Dalla piattaforma iniziale si è originato un libro dove lescienziate si descrivono diffusamente raccontando dellaloro vita privata e professionale, mentre altre si presentanocon brevi tweet. Nel frattempo la piattaforma si è arricchitadi nuovi nomi, grazie all’estensione delle economistee delle esperte di finanza, settori particolarmentesottorappresentati dalle donne.Con questa mostra abbiamo pensato di dare non solo unavoce, ma anche un volto ad alcune di loro, che si sonorese disponibili per gli scatti del fotografo Gerald Bruneau,rivelando molto spirito e permettendo alle tante donneimpegnate ogni giorno in Italia nella ricerca di “uscire alloscoperto”!

La scienza è passione e fare ricerca è il lavoro più bellodel mondo. Ne sono convinta da sempre, al punto chequando un giornalista mi chiese di indicare un nome per larubrica “Il mio eroe” del periodico Sette del Corriere dellaSera, non ebbi dubbi e dissi di getto Marie SkłodowskaCurie. Una figura di donna affascinante, che con un maritoe due figlie seppe far convivere l’impegno totalizzantedi una scienziata da “Nobel” con una piena vita familiare.Marie Curie è la prova che le donne sanno essereformidabili, nella scienza come nella vita.La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti delmondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale epolitico, ma purtroppo il mondo femminile fatica ancora atrovare i giusti riconoscimenti, anche a livello internazionale.C’è ancora molta strada da fare e in questa direzione simuove il progetto 100 donne contro gli stereotipi, natoprima come una piattaforma, poi con un libro e ora con unamostra di ritratti di alcune di loro che hanno accettato dimettersi in gioco, talvolta in modo spiritoso nei confrontidella loro professione.In questo modo pensiamo di offrire uno strumentoconcreto di visibilità alle scienziate del nostro Paese chevantano importanti curricula di ricerca affinché divenganovoci e volti sempre più presenti nell’arena pubblica.Non da ultimo confidiamo che il progetto serva allepiù giovani, a cui rivolgiamo un appello: non accettatemai il pregiudizio che vorrebbe le donne meno adatteagli studi e alle professioni tecnico-scientifiche, le cuicompetenze sono sempre più richieste dal mondo dellavoro. Fortunatamente le studentesse in molte materiescientifiche sono sempre più numerose, con ottimi risultatinegli studi. E nelle aziende sono i risultati che contano.Diana BraccoPresidente Fondazione Bracco

I viaggi nella scienza mi hanno sempre affascinato e questagalleria di ritratti mi ha permesso di percorrerne unsegmento minuscolo, ma prestigioso, attraverso i volti ele parole di donne che hanno dedicato la propria vita allaricerca.Ogni incontro è stato per me occasione di meraviglia, unafinestra aperta su universi senza confini, dall’immensitàdel cosmo alla complessità di una cellula, dalla medicinaalla psichiatria, dalla fisica alla matematica, dall’infinitoall’infinitesimo.Ho avuto modo di scoprire vite ed esperienze uniche,accomunate da un insopprimibile desiderio di conoscenza,dalla tenacia, dal coraggio. Donne che hanno conseguitonel loro campo risultati straordinari, ma sono riuscitea conciliare il loro impegno con la cura dei loro affettie a mantenere, nonostante gli ostacoli e le difficoltà,un incommensurabile entusiasmo per la vita e una frizzanteironia. E ad ogni incontro sono rimasto stupito e affascinatodalla loro capacità di comunicare, di farmi partecipe delleloro conquiste scientifiche, del loro sapere, della loroprofonda umanità.Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili diaspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsie di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità edirezione in un mondo così difficile, ancora fortementeandrocentrico, diffidente, discriminante: il volto femminiledella ricerca.Oggi questo volto emerge sempre di più, come è emersoe si è affermato in passato in altri campi come l’arte,la pittura, la letteratura. E forse plasmerà il nostro futuro.Sono donne che posseggono l’ispirazione. “L’ispirazionenon è un privilegio esclusivo dei poeti o degli artistiin genere. C’è, c’è stato e sempre ci sarà un gruppo diindividui visitati dall’ispirazione. Sono tutti quelli checoscientemente scelgono un lavoro e lo svolgono conpassione e fantasia”, dice la poetessa insignita del NobelWislawa Szymborska. Ed è infatti la loro essenza di fantasiae di passione, la loro poesia, che ho cercato di cogliere e diraffigurare nelle mie immagini.Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna,tra la bellezza della vita e la bellezza inanimata deglistrumenti e delle formule, tra i misteri della scienza e quelloche per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona cheincontro.Se è vero che la scienza ha una grande bellezza, comescriveva Marie Skłodowska Curie, sicuramente le donneritratte in questa galleria la incarnano.Gerald Bruneau

Numerose ricerche sulla presenza femminilenell’informazione dimostrano che le donne sono raramenteinterpellate dai media in qualità di esperte. A spiegaree interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini:nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del GlobalMedia Monitoring Project 2015. Eppure le esperte cisono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico,che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconoscel’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società:dalla politica alla scienza.Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’associazioneGi.U.Li.A., in collaborazione con la Fondazione Braccoe con il supporto della Rappresentanza in Italia dellaCommissione Europea, hanno lanciato www.100esperte.it,una banca dati online, inaugurata nel 2016 con 100 nomi eCV di esperte di STEM (Science, Technology, Engineeringand Mathematics), uno dei settori storicamente sottorappresentati dalle donne e al contempo strategici per losviluppo economico e sociale del nostro Paese.Il sito è stato ideato e costruito per crescere nel tempo,100esperte.itincrementando il numero di esperte e ampliando anchei settori disciplinari. Le esperte di STEM hanno oramaisuperato quota 100. Nel 2018 la banca dati è stata estesaal settore dell’Economia e Finanza che conta già oltre 50nomi. Il 2019 sarà dedicato alla politica internazionale.Stereotipi e pregiudizi sulle donne fanno pagare al mondoun significativo costo di mancata crescita. Valorizzareil lavoro delle esperte vuol dire avere uno sguardolungimirante sul nostro futuro, in cui una partecipazionefemminile in linea con quella maschile significa piùricchezza, per tutti.La selezione delle esperte - sotto la supervisione di unComitato Scientifico - è stata realizzata in collaborazionecon il Centro Genders dell’Università degli Studi di Milanoper le STEM e con l’Università Bocconi per l’area Economiae Finanza.I criteri di selezione e di accesso alla banca dati sonospiegati dettagliatamente su 100esperte.it.

Maria Pia AbbracchioFarmacologa, docente di Farmacologia, Prorettrice Vicaria e Prorettricea Strategie e Politiche della Ricerca dell’Università Statale di Milano,Vicepresidente di Gruppo 2003 per la ricerca scientificaA capo di un gruppo di ricerca costituito da 12 scienziati, da semprestudia il cervello, che è la sua grande passione, indagando in particolareuna serie di molecole, le purine, che regolano le cellule staminaliendogene. Ha scoperto così che anche nel cervello degli adulti cisono cellule staminali silenti che si possono rigenerare, aprendo nuoveprospettive per la cura delle malattie neurodegenerative, dall’Alzheimer,alla SLA, fino alla sclerosi multipla. Nel 2016 è stata selezionatadall’Assemblea per il premio Nobel a far parte del gruppo di scienziatiinvitati ogni anno a proporre candidature per il premio Nobel inFisiologia e Medicina.1213

Patrizia AzziFisica, ricercatrice all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)Sezione di PadovaHa contribuito significativamente alla scoperta del quark più pesanteal Fermilab negli Stati Uniti nel 1995 e a quella del bosone di Higgs alCERN di Ginevra nel 2012, come responsabile della qualità dei dati dautilizzare per le analisi. Durante la sua carriera ha focalizzato le suericerche sulle particelle e il loro comportamento per fornire spiegazionisul funzionamento delle interazioni fondamentali dell’Universo.Attualmente è impegnata nello studio delle prospettive offerte dai nuoviprogetti della Fisica delle Alte Energie anche per mantenere viva laricerca di base delle nuove generazioni.1415

Giovannella BaggioMedico, specialista in Medicina Interna, Cattedra di Medicina di Generee docente all’Università degli Studi di PadovaFonda e presiede in Italia il primo Centro Studi Nazionale di Salutee Medicina di Genere nel 2009. Viene chiamata nel 2013 “per chiarafama” dall’Università di Padova a ricoprire il ruolo di docente di questaspecialità (2013-2017), una branca della medicina che sta acquisendoun ruolo chiave nello studio delle manifestazioni delle malattie e quindinella possibilità di prevenirle e curarle in modo diverso nell’uomoe nella donna. Oggi finalmente infatti viene riconosciuta l’importanzadel genere nello studio di malattie come quelle cardiovascolario degenerative, dopo che per quasi mezzo secolo tutte le scoperte dellamedicina in questo campo sono state ottenute quasi esclusivamentesu casistiche maschili, mentre per osteoporosi e depressione solo sucasistiche femminili.1617

Lucia BanciChimica, Direttrice del CERM (Centro Risonanze Magnetiche) e docentedi Chimica all’Università degli Studi di FirenzeHa fornito e sta fornendo contributi originali e innovativi in Biologiastrutturale e nella risonanza magnetica nucleare (NMR) applicataa sistemi biologici. È impegnata nello sviluppo e nell’utilizzo dellaspettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) ad altarisoluzione, campo di ricerca nel quale ha fornito importanti progressiteorici e metodologici. È stata pioniera di un approccio innovativo peril disegno razionale di vaccini altamente efficaci, cioè la vaccinologystrutturale, basato sulla caratterizzazione strutturale degli antigenie della loro interazione con gli anticorpi.1819

Ariela BenigniBiologa, con dottorato di ricerca all’Università di Maastricht, SegretarioScientifico dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCSe Coordinatrice delle Ricerche della sede di Bergamo e RanicaStudia le cause delle malattie renali e i meccanismi che portano allaperdita della funzionalità renale. È stata un’innovatrice nell’utilizzarela terapia genica per prevenire il rigetto dell’organo trapiantato senzaricorrere a farmaci antirigetto. Una vita dedicata alla ricerca, vissuta dalei come “una dolce ossessione”. Grandi soddisfazioni per un grandeimpegno allo scopo di migliorare la vita delle persone.2021

Paola BonfanteProfessoressa Emerita all’Università degli Studi di TorinoÈ una biologa vegetale, impegnata nello studio delle interazioni frapiante e microrganismi. In particolare, il suo gruppo di ricerca indagadal 1975 le interazioni intime tra piante e il loro microbiota, oltre chetra batteri e funghi; studia le basi genetiche, cellulari e molecolari dellecomunicazioni pianta-fungo simbionte, allo scopo di valutarne l’impattosulla crescita di piante coltivate (riso, vite, grano e pomodoro), nonchésugli ecosistemi naturali e agricoli.Al lavoro di ricerca e didattica unisce attualmente un’intensa attivitàcome valutatrice di studi e pubblicazioni.2223

Barbara CaputoFisica, docente di Ingegneria Informatica presso l’UniversitàLa Sapienza di Roma e ricercatrice all’IIT-Istituto Italiano di TecnologiaÈ stata definita dai media “la donna che parla con i robot”, essendoil suo interesse principale lo sviluppo della teoria e degli algoritminecessari ai robot per apprendere direttamente le informazioni daInternet ed essere così in grado di compiere le azioni necessarie.Obiettivo è di arrivare a una home robotics, ovvero robot superspecializzati degli ambienti domestici, in particolare di ogni singola casa,per compiere azioni specifiche in un determinato ambiente. Alcunedi queste azioni possono avere una vasta possibilità di impieghi, apartire dall’assistenza ad anziani, disabili e bambini. Pone grande enfasialla progettazione dei robot per evitare situazioni pregiudiziali, comediscriminazioni di genere o di razza, che farebbero prendere decisionisbagliate dai robot, senza la possibilità di difenderci.2425

Maria CaramelliMedico veterinario, Direttrice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledi Piemonte, Liguria e Valle d’AostaÈ una delle massime esperte mondiali di encefalopatia spongiformebovina (BSE), nota come morbo della “mucca pazza”. L’ipotesieziologica secondo cui l’agente scatenante è una proteina alterata emalevola, il prione, che provoca lesioni ed è infettiva, è stata confermatada diversi esperimenti in tutto il mondo. Impegnata su altri versanti dellasicurezza alimentare, tra i quali, lo “strano caso” delle mozzarelle blu,lo scandalo europeo delle lasagne a base di cavallo da corsa, i cinghialicontaminati con il Cesio137 e il problema dell’epatite A nei frutti dibosco surgelati.2627

Patrizia CaraveoAstrofisica, Dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica(INAF), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italianaHa collaborato a diverse missioni spaziali internazionali dedicateall’astrofisica delle alte energie a cominciare dalla missione europeaCos-B. È coinvolta nella missione europea Integral, nella missione dellaNASA Swift, nella missione italiana AGILE e nella missione NASA Fermi.È stata tra i primi a capire il ruolo fondamentale delle stelle dineutroni nell’astrofisica delle alte energie. Durante gli anni di ricercasull’identificazione della sorgente Geminga, riconosciuta come la primapulsar senza emissione radio, ha messo a punto una strategia multilunghezze d’onda per l’identificazione delle sorgenti gamma galattiche.Dal gennaio 2012 è responsabile per la partecipazione dell’IstitutoNazionale di Astrofisica (INAF) al Cherenkov Telescope Array, checoinvolge 1300 scienziati di 32 Paesi ed è composto da due reti ditelescopi che copriranno l’osservazione dell’intero cielo: il sito primariosarà nell’emisfero sud, in Cile, da dove è visibile la maggior parte dellavia Lattea, la nostra galassia; il secondo sito, per coprire il cielo nord,sarà nell’isola di La Palma e sarà dedicato all’osservazione delle sorgentiextragalattiche.2829

Chiara CasarottiIngegnere, PhD, Capo Dipartimento Supporto all’Emergenza dellaFondazione EUCENTRE (Centro Europeo di Ricerca e Formazionein Ingegneria Sismica) di PaviaI suoi principali interessi riguardano la ricerca applicata e sperimentalenel campo dell’ingegneria sismica, la risposta dinamica delle strutturein cemento armato, i sistemi di isolamento sismico e la valutazionespeditiva con supporto numerico-sperimentale di edifici e infrastrutturenel post terremoto. Negli ultimi anni si è occupata della gestione tecnicae della risposta rapida all’emergenza sismica, sia nell’ambito di progettipilota sui moduli del Meccanismo Europeo di Protezione Civile e diprogetti nazionali per il Dipartimento di Protezione Civile Italiana, sia inoccasione dei tre maggiori eventi sismici italiani dell’ultimo decennio(L’Aquila, Emilia e Centro Italia), con ruoli operativi di coordinamentotecnico.3031

Tiziana CatarciDocente di Ingegneria Informatica, Direttrice del Dipartimentodi Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “A. Ruberti” e delCentro Interuniversitario sull’Elaborazione Cognitiva in Sistemi Naturalie Artificiali (ECONA) dell’Università La Sapienza di RomaLa sua attività di ricerca si concentra sull’interazione personacalcolatore. Consapevole che con lo sviluppo e la diffusione diInternet un sempre maggior numero di utenti interagisce con unaenorme quantità di informazioni spesso disomogenee e destrutturate,ha sviluppato nuove interfacce che permettono di reperire, integraree manipolare dati multimediali provenienti da fonti diverse, in modo chetutto sia accessibile anche agli utenti che non possiedono particolariconoscenze tecniche.Si dedica con entusiasmo alle attività di divulgazione rivolte allestudentesse, per attrarle allo studio dell’ingegneria informatica e ingenerale delle materie tecnico-scientifiche.3233

Alessandra CellettiMatematica, già Direttrice del Dipartimento di Matematicadell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”I suoi interessi di ricerca comprendono la meccanica celeste, la teoriadei sistemi dinamici, le traiettorie interplanetarie e lo studio delladinamica dei detriti spaziali. Scienza di antichissime origini, la meccanicaceleste studia la dinamica degl

e di passione, la loro poesia, che ho cercato di cogliere e di raffigurare nelle mie immagini. Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna, tra la bellezza della vita e la bellezza inanimata degli strumenti e delle formule, tra i misteri della scienza e quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro.

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