Direzione Didattica Di Vignola

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Direzione Didattica di VignolaScuola primaria “G. Mazzini”Anno di formazioneRelazione finale“Esplorando lo spazio”ACCOGLIERE, CONOSCERE, DOCUMENTERE, I DIVERSI MODI DI CRESCERE CON EMOZIONEAmbito disciplinare: logico matematico- scientifico-geograficoAmbito disciplinare del percorso : geograficoClasse 4 CInsegnante Tutor: Simona PelloniRelatrice: Francesca PezzoAnno scolastico 2012/20131

INDICETITOLO : ESPLORANDO LO SPAZIO PAG. 1AFORISMA PAG. 3PRIMA PARTE1.1 INTRODUZIONE .PAG. 41.2 CURRICULUM FORMATIVO- PROFESSIONALE .PAG. 71.3 LETTERA .PAG. 91.4 RAPPORTO CON IL TERRITORIO .PAG. 101.5 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PAG. 111.6 PRESENTAZIONE TEAM DOCENTE .PAG. 15SECONDA PARTE2.1 PRESENTAZIONE DEL PERCORSO .PAG. 162.2 ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ .PAG. 192.3 PIANIFICAZIONE .PAG. 192.4 REALIZZAZIONE DEL PERCORSO .PAG. 21TERZA PARTE3.1 VERIFICA .PAG. 443.2 CONCLUSIONI PAG. 453.3 RINGRAZIAMENTI .PAG. 463.4 BIBLIOGRAFIA .PAG. 472

“ Niente discorsi o libri, la geografia deveEsserestudiata sulla natura stessa .Rendete il vostro alunno attento ai fenomeni dellanatura .I suoi due primi punti di geografia sarannoLa città dove abita e la casa di campagnaDi suo padre; poi i luoghi intermedi,poi i fiumi del vicinato, infine l’aspetto del sole e ilmodo di orientarsi ”J. J . Rousseau3

1.1 INTRODUZIONEPrima di illustrare il mio percorso educativo - didattico svolto in quest’annoscolastico, vorrei, accennare brevemente alle mie esperienze professionali eparlare un po’ di me. Mi chiamo Francesca Pezzo, sono nata il 18/01/1981 aVibo Valentia (VV). Mi sono sposata all’età di 25 anni. Io e mio maritoabitiamo a Marano sul Panaro (MO). Fin da piccola il mio desiderio è semprestato quello di fare l’insegnante, ma per raggiungere questo sogno sapevoche avrei dovuto lasciare il mio paese, gli amici e la mia famiglia, perché lepossibilità di lavorare erano scarse a causa d’interminabili code nellegraduatorie d’Istituto della provincia di Vibo Valentia. Il 25 novembre del1999, dopo quattro mesi dal conseguimento del diploma Magistrale, decisiche forse era giunto il momento di cambiare città. La meta era dapprimasconosciuta poi si è delineata grazie all’ospitalità di mia zia(sorella di mia madre) che mi ospitò per circa un anno a casa sua a Verona,dove ho avuto modo di compiere le mie prime esperienze nell’ambitodell’insegnamento attraverso brevi periodi lavorativi nella scuola primariapresso l’Istituto Comprensivo “Lenotti Tullio” di Verona. Certo non è statofacile a diciotto anni abbandonare la propria realtà, ma la voglia di ricoprirequesto ruolo era tanta Ricordo ancora il primo giorno di supplenza, mitremavano le gambe e il cuore mi balzava in gola!Per fortuna, nel corso di questo cammino, ho incontrato molte colleghe cheavevano anni di esperienza; durante le ore di contemporaneità riuscivo adapprendere tante cose che nessun libro può avere la presunzione diinsegnare. Dopo un anno mi sono trasferita a Modena e grazie ad unincarico annuale presso l’Istituto Comprensivo di Prignano sulla Secchia hoavuto la possibilità di lavorare nella scuola primaria. Successivamente lerichieste di supplenze sono state tante per cui ho deciso di stabilirmidefinitivamente a Modena. Dopo circa tre anni di supplenze varie, nellaprimavera del 2005 la Direzione Didattica di Castelvetro (MO) mi proposeun incarico su posto I. R. C. Anche se non avevo alcun titolo in merito, decisicomunque di accettare l’incarico per arricchire il mio bagaglio culturale e farenuove esperienze lavorative.Fu un’esperienza piacevole e positiva che mi spinse nel giugno dello stessoanno, a partecipare al corso per il conseguimento dell’idoneità all’ I. R. C.4

nella scuola dell’infanzia e primaria. Con l’inizio del nuovo anno scolastico(2005-2006) e con il superamento dell’idoneità mi fu dato un incaricoannuale dall’Arcidiocesi di Modena – Nonantola, presso il 9 Circolo diModena. Nel 2006/2007 l’Arcidiocesi mi affidò un nuovo incarico annualediviso in due ordini scolastici (scuola dell’infanzia e scuola primaria) pressola D.D.di Maranello, esperienza difficile, in quanto mi sono trovata a lavorarecon bambini dai tre ai cinque anni. Non era semplice relazionarmi a loro inquanto tendevo a considerarli come alunni della scuola primaria; c’era quasila pretesa di volere che i bambini stessero seduti, in silenzio ad ascoltare lemie parole. Dopo un po’ mi fu chiaro che la strategia di approccio non eraquella giusta; i piccoli necessitavano di manipolare, creare e muoversi inspazi adeguati. Alla fine, dopo aver capito come interagire con bimbi diquell’età, risultò facile “ costruire” un insegnamento a misura di bambino.L’esperienza dell’infanzia ha tanto arricchito il mio bagaglio esperienziale,dal punto di vista creativo - manipolativo, ma, soprattutto mi ha dato lapossibilità di crescere dal punto di vista professionale. Nel 2007/2008sempre la stessa Arcidiocesi mi affidò un incarico annuale per un totale di7,30 ore settimanali nella scuola d’infanzia “Mago di Oz” di iproposeuncompletamento orario sul sostegno, nella classe 4 D, della scuola primaria“G. Mazzini”. Pur non avendo nessun titolo in merito decisi di accettare siaper una mia esperienza personale e professionale sia per offrire econtribuire con il mio servizio a chi è meno fortunato. Il clima sereno ecollaborativo con i colleghi e con il personale della scuola di “G. Mazzini”diquell’anno scolastico è rimasto sempre indelebile nel mio ricordo. L’annosuccessivo 2008/2009 dopo aver conseguito l’abilitazione all’insegnamentodella scuola primaria, ottenni il mio primo incarico fino al 30 giugno, pressol’Istituto Comprensivo di Savignano S/P, nella scuola primaria “Anna Frank”di Formica, in due classi quinte, mi occupavo di: scienze, geografia, ,educazione motoria,portando avanti anche le attività pomeridiane destinate a laboratori creativi esvolgimento di compiti; esperienza stimolante e positiva. Il mio primo ruoloimportante: anno 2009/2010 ad oggi, nonostante il mio ricco curriculum vitaee il mio senso di adattamento, solo in una scuola avevo lasciato il ricordo5

più bello, nella scuola primaria “G. Mazzini ”di Vignola, sede di lavoro in cuilavoro già da quattro anni. Qui qualche anno prima avevo trovato il giustoclima collaborativo tra personale docente, amministrativo e tra collaboratoriscolastici, un efficace e professionale rapporto tra insegnanti, basatosulla chiarezza e sull’effettivo scambio di opinioni, ma soprattutto avevoconosciuto una maestra: Francesca Calligaro, la quale aveva delle strategied’insegnamento molto efficaci. Guardarla lavorare con glialunni era unpiacere: un giorno, mi venne spontaneo suggerirle una modalità d’ approccioper la creazione di un libro/librone creativo, vista la mia esperienza nellascuola dell’infanzia.In un primo momento quasi mi pentii di averlo fatto, ritenendo chel’insegnante avesse abbastanza esperienza per non necessitare dei mieisuggerimenti.La collega, invece, prese in considerazione il mio punto di vista e lo applicò;“tutti possono imparare dagli altri”! furono le sue parole. Da quel momentoho fatto tesoro della sua affermazione e ritengo sempre importante “fondere”la mia esperienza con quella altrui. Dal 2009 ad oggi siamo colleghe diclasse e aggiungo colleghe “inseparabili”!Sapere di poter lavorare con una persona che oltre a starti a fianco,condivide il progetto educativo - didattico, penso che sia una gran gioia edun grosso vantaggio, perché ritengo che il clima positivo che s’instaura con icolleghi abbia un’immediata e determinante ricaduta sul clima sociale dellaclasse.Così insieme abbiamo potuto lavorare in modo trasversale, realizzandoprogetti e mettendo a punto unità di apprendimento che hanno entusiasmatogli alunnia noi affidati. Per fortuna in questi quattro anni sono sempreriuscita a confermare come sede di servizio la D.D. di Vignola, garantendocosì la continuità alla classe affidatemi fin dalla classe 1 . In questi quattroanni posso affermare che le soddisfazioni sono state tante, tutto questopercorso mi ha arricchito sia nello stile educativo sia nell’approccio piùconsapevole ed attento nei confronti dei bambini ed è diventata un’enormerisorsa che impiego quotidianamente riflettendo spesso sul mio impegno didocente e sulle ripercussioni del mio intervento nell’attività educativa.6

1.2 CURRICULUM FORMATIVO- PROFESSIONALETitolo di studio Maturità Magistrale conseguita presso l’Istituto Magistrale “VitoCapialbi ”A.S. 1999/00.Altri Titoli Abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria conseguitapresso l’Università di Modena e Reggio Emilia A.S.2008/2009 Idoneità all’insegnamento della religione Cattolica riconosciutodall’Arcidiocesi di Modena - Nonantola, A.S. 2005/2006.CORSI DI AGGIORNAMENTO Sicurezza nel luogo di lavoro (presso Istituto Comprensivo F. Berti”)A.S.2000/2001. Corso di Informatica: nuovi Alfabeti- nuovi Linguaggi (presso Comunedi Marano s/P) A.S. 2003/2004. Corso di aggiornamento I.R.C. (presso D.D. Vignola) A.S. 2004/2005. La riforma del Sistema Scolastico (presso Istituto Superiore diScienze Religiose) A.S. 2005/2006. Corso di aggiornamento (presso Istituto Superiore di ScienzeReligiose) A.S. 2006/2007. Il linguaggio normale e il linguaggio Patologico Conoscere per Agire( presso Comune di Formigine) A.S. 2006/2007. Il Curricolo e la Documentazione delle Buone Pratiche Didattiche( presso D.D. Vignola) A.S. 2007/2008. Progetto di psicomotricità per le scuole dell’infanzia ( presso D.D.Vignola) A.S. 2007/2008. Nuova Guida Didattica Scuola – Sport (presso D.D. Vignola) A.S.2007/2008. Arte e Immagine ( presso I.C. Savignano s/P) A.S. 2008/2009. La Disgrafia (presso I.C. Savignano s/P) A.S. 2008/2009. Usare le LIM (presso D.D. Vignola) A.S. 2009/2010. Regole, cittadinanza e Costituzione (presso D.D. Vignola) A.S.2009/2010.7

Riflettere sulla Didattica della Matematica nella Scuola primaria(presso D.D. Vignola) A.S. 2011/2012. L’autismo e le frontiere dell’Educazione (presso D.D. Vignola) A.S.2011/2012. Il Duomo di Modena (presso Istituto Superiore di Scienze Religiose)A.S. 2011/2012.CORSI NELL’ANNO SCOLASTICO 2012/2013 “ Fiera” della LIM: racconto di esperienze didattiche ( presso laDirezione Didattica di Vignola). Sono arrivate le “nuove” Indicazioni nazionali per il curricolo ( presso la Scuola secondaria di 1 grado “ G. Marconi” Modena. Riflettere sulla didattica: “ Imparare ad imparare” ( presso la DirezioneDidattica di Vignola). I nuovi accordi di programma (presso la Direzione Didattica diVignola).8

1.3Liberi pensieri di una maestraPrima di tutto, bisogna esserci, stando lì al loro fianco, presenti con tutto ilcarico e la leggerezza della nostra e della loro storia. Sentirci chiamate incausa, sempre. Per esserci a fianco del bambino, bisogna fare scuola“sporcandosi le mani”: nei laboratori, nelle attività teatrali, nelle invenzioni delmomento, nei pasticci dei bambini, nelle modifiche di attività, nel sedersi conloro per terra, nel mantenere un contatto con l’esperienza, nel cantare insieme,nello spostarsi dalla cattedra e stare in mezzo a loro, nel saperli ascoltare, nelsaperci immedesimare.È indispensabile sporcarsi le mani se si è maestre, perché la materialità, lacorporeità, la fisicità del bambino lo richiedono.Tutto si gioca attorno alla passione esistenziale che mettiamo nelle cose“elementari” che facciamo con i nostri alunni .“L’insegnante è artigiano della conoscenza ”, e come in tutti i percorsi artigiani,dovrà trovare la misura giusta per le sue proposte per ognuno dei suoi alunni.La società civile deve recuperare il senso dell’importanza della scuola, comeformativa e socializzante.Il mestiere dell’insegnante ha un profondo significato sociale e culturale e simodella intorno alla saggezza, all’affetto, alla collegialità, alla collaborazione,alla corresponsabilità.I bambini devono riconoscere nell’insegnante, una figura che rispecchiuguaglianza, giustizia, responsabilità, sensibilità, competenza e professionalità La scuola deve essere attraente, ma anche esigente e deve essere un luogo incui ci si sta bene! Dobbiamo trasmettere non solo nozioni e competenze, maanche valori e regole di comportamento: non scordiamoci che li dobbiamoaiutare, insieme alle loro famiglie, a diventare onesti ragazzi di oggi e lealiadulti di domani.9

1.4 RAPPORTO CON IL TERRITORIOBenvenuti a VignolaLa Direzione Didattica si trova nel comune di Vignola, città della ciliegia:Vignola incarna il mito della “Mora” o meglio la ciliegia “moretta”; infatti, l’ottonovembre del corrente anno scolastico, ha ricevuto il marchio“IGP”,controimitazioni e falsi in Europa. Vignola però non è solo ciliegia: per le suemodeste dimensioni, dal 1994 è divenuta “città”. Il comune conta circa24.509 abitanti, è circondato da bellezze naturali e artificiali e vanta di alcuniprimati nel settore economico. Per le caratteristiche ambientali, urbanistiche,di lavoro e di organizzazione sociale, per la difesa delle tradizioni e l’incontrodi culture che accoglie, è considerata “un approdo” ed un posto “dovevivere”. Una realtà così ricca e complessa connota positivamente il vissutodel nostro Circolo che comprende: 7 scuole dell’infanzia e 4 scuole primarieche accolgono in toto 1819 alunni. La scuola primaria “G. Mazzini”, in cuilavoro è la sede centrale della Direzione Didattica di Vignola. L’edificio sicaratterizza principalmente per i suoi numerosi e ampi spazi infatti, questasede è il centro di tutte le attività di Circolo, qui vi si riuniscono gli insegnantidi tutte le scuole per programmare molte attività comuni e lavorare insieme.Il plesso conta 15 classi, di cui 8 a modulo e 7 a tempo pieno. Nella scuolaopera un gruppo sostanziale di insegnanti che nel tempo ha miglioratol’affiatamento professionale. Grazie a questa ricchezza, all'interno del plessosi avverte un clima positivo e collaborativo che ha permesso alla scuola disperimentare e realizzare numerosi progetti.10

1.5 PRESENTAZIONE DELLAInsegno in una 4 elementare, la 4 Ceccoli, ve li presento, così come sono realmente:Dario è curiosoCamilla è sensibileSkander è poeticoMaria Chiara è precisaEmanuele è premurosoNelly è rumorosoFederica è serenaDavid è squillanteMatteo è brillanteEstella è dolceChiara M. è sognatriceAlex è riflessivoNouhaila è disponibileOsayi è travolgenteLuana è osservatriceChiara R. è affidabileLuis è vulcanicoLorela è responsabileManuel è amichevoleGiacomo è riservatoJhon è rispettoso.Eccoci, siamo fatti così, ognuno con la sua individualità e specificità.Lo slogan promosso dalla Direzione Didattica, recita: tutti diversamenteuguali, tutti ugualmente diversi!Solo cogliendo le particolarità di ognuno si può valorizzare e stimare l’altro;solo se la diversità diventa un valore esplicito all’interno del gruppo è piùfacile abbandonare le proprie posizioni e rendersi disponibili al confronto eall’aiuto reciproco! La classe in cui sono stata assegnata come insegnante11

bivalente accanto a Francesca Calligaro e Vincenzo Visconti è la 4 C delplesso “G. Mazzini, composta da 21 alunni. A inizio del corrente annoscolastico, la classe era composta da 22 alunni, di cui 12 maschi e 10femmine, 8 bambini stranieri nati in Italia, 2 bambini stranieri nati all’estero,di cui 2 con difficoltà di apprendimento. A metà gennaio si è trasferita inRomania un’alunna quindi, attualmente la classa è composta da 21 alunni.La classe risulta eterogenea riguardo alle condizioni economiche e socioculturali di provenienza; gli alunni sono tutti residenti e la maggior parte diessi abita vicino al quartiere della scuola. La classe è ben equilibrata, glialunni formano un gruppo “forte” che si frequenta non solo a scuola maanche a casa. All’interno della classe si percepisce un buonclima diamicizia con un buon grado di socializzazione, che è maturato molto nelcorso dei precedenti anni scolastici. I bambini sono molto legati fra di loro econdividono, adeguatamente, spazi e giochi. La maggior parte dei bambinicollabora nel gruppo e si impegna nell’aiuto reciproco. Si opera in unambiente positivo, sereno e stimolante. Gli alunni si dimostrano motivatiall’apprendimento e disponibili verso gl’insegnanti, manifestano interesseverso le discipline scolastiche con una conseguente buona realizzazionedelle attività proposte. Gli alunni dimostrano buone capacità di attenzione ecomprensione degli argomenti svolti alcuni possiedono un buon patrimonioconoscitivo, frutto delle esperienze vissute sia a scuola, sia nell'ambienteextra scolastico.Tuttavia non mancano casi di alcuni bambini che presentano tempi dimaturazione e di apprendimento più lunghi, imputabili presumibilmente adifficoltà di concentrazione ed un impegno discontinuo. Durante le ore dicompresenza si cerca di potenziare e consolidare importanti nozioni con ibambini più in difficoltà.Rispetto alla mia esperienza scolastica, questo gruppo - classe è moltoaffiatato e collaborativo, infatti, non vi emergono particolari problemi. Laclasse si caratterizza per il buon esito di apprendimento; nonostante ciò siregistrano momenti di confusione per via di alcuni alunni molto vivaci eloquaci che tendono ad intervenire con eccessiva vitalità ed in modo nonadeguato durante la lezione, spesso per far emergere le loro conoscenze inmerito agli argomenti trattati e talvolta con l’intento di disturbare, questi12

momenti sono stati facilmente contenibili in modo da garantire durante leattività un clima in ogni caso sempre ordinato. Sin dall’inizio non sono maimancati momenti di dialogo e riflessione con gli alunni, anche attraverso lalettura dei PATTI DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA, regolamento peruna buona convivenza. Il confronto con le loro idee e quindi la conoscenzadei loro bisogni, sono stati utili in questi anni per conoscerli meglio nonchéstrumento di valutazione.Situazioni particolari: da quattro anni in questo gruppo classe è presenteun alunno in situazione di D. S. A. (proveniente dall'Albania) e da quest’annoè stata certificata un’altra alunna legata anch’essa a D. S. A. (di originiMaghrebine).Entrambi gli alunni, sono affiancati dall’insegnante di sostegno. L’ alunno L.è seguito per un numero di nove ore settimanali mentre, l’alunna N. èseguita per un numero di cinque ore settimanali.Gli alunni, seguono una programmazione didattica individualizzata. Leattività di apprendimento, recupero, potenziamento e consolidamento sonosvolte prevalentemente fuori dalla classe per L., otto ore settimanali e perN., cinque ore settimanali, in quanto si cerca di lavorare soprattutto permigliorare l’autostima e di sostenere la motivazione allo studio.Le restanti ore rimangono con il gruppo classe e con le insegnantidisciplinari seguendo la programmazione didattica prevista dalla classe.Entrambi gli alunni, nonostante la divisione delle ore in base al loro grado didisabilità, sono ben inseriti nel gruppo classe, hanno stabilito buoni rapporticon i compagni e quest'ultimi si sono dimostrati attenti e disponibili nei loroconfronti.Rapporti con le famigliel rapporti con le famiglie sono improntati sulla reciproca stima e fiducia esostenuti da spirito di collaborazione, al fine di garantire ai bambinicontinuità e stabilità nelle scelte educative e formative. I genitori inoltre,affiancano la scuola in tutte le iniziative promosse dai docenti, partecipandoattivamente alle richieste di materiali e contributi vari.A partire dall’ingresso nella scuola dell’infanzia, il Collegio del Circolo diVignola ha elaborato un documento: “Il patto di corresponsabilitàeducativa tra scuo

7,30 ore settimanali nella scuola d’infanzia “Mago di Oz” di Vignola, successivamente la stessa Direzione Didattica mi propose un completamento orario sul sostegno, nella classe 4 D, della scuola primaria “G. Mazzini”. Pur non avendo nessun titolo in merito decisi di accettare sia

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