Glossario Di Diritto Del Mare - Difesa

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Copertina completa.qxp 16/12/20 22:35 Pagina 3GLOSSARIO DI DIRITTO DEL MAREFabio CAFFIOSupplemento alla Rivista MarittimaNovembre 2020VGLOSSARIODI DIRITTO DEL MAREDiritto e Geopolitica del Mediterraneo allargatoV EdizioneRIVISTA MARITTIMA 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 1Fabio CAFFIOGLOSSARIODI DIRITTO DEL MAREDiritto e Geopolitica del Mediterraneo allargatoV EdizioneRIVISTA MARITTIMA 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 2Glossario di Diritto del MareUfficio Pubblica Informazione e ComunicazioneCapo dell’Ufficio, Contrammiraglio ANGELO VIRDISRivista MarittimaDirettore Responsabile, Capitano di vascello DANIELE SAPIENZACapo Redattore, Capitano di fregata DIEGO SERRANIRedazione - Art Director, Guardiamarina GIORGIO CAROSELLARedazione, Secondo capo scelto QS GIANLORENZO PESOLACopyright 20202Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 3Glossario di Diritto del MareINDICEPRESENTAZIONE .Pag.5PREFAZIONE .Pag.6PREMESSA .Pag.8ABBREVIAZIONI E AVVERTENZE .Pag.10GLOSSARIO .Pag.12NOTA CONCLUSIVA .Pag. 219POSTFAZIONE .Pag. 221Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 20203

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 4Glossario di Diritto del Mare4Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 5Glossario di Diritto del MarePRESENTAZIONECon la pubblicazione del Glossario di Diritto Del Mare - Diritto e Geopolitica del Mediterraneo allargato,V edizione rivista e aggiornata, a cura dell’ammiraglio Fabio Caffio, la Biblioteca marittima nazionalesi arricchisce di un ulteriore prezioso Supplemento — disponibile anche online al sito sta/Pagine/Supplementi.aspx —, preceduto dalla Prefazione (conla P maiuscola), lucida e godibile, di Lucio Caracciolo, fondatore e Direttore di Limes (1), a testimonianzadi un crescente interesse nazionale per il Diritto del mare sotto una molteplice ottica: giuridica, geopolitica ed inevitabilmente strategica.Nella mia qualità di Direttore della Rivista Marittima non credo, pertanto, di aver nulla da aggiungerese non, in quanto ufficiale della Marina Militare, permettermi un semplice suggerimento: i lettori non lomettano in biblioteca (accanto o sostituendo la precedente versione di questo vademecum) riservandosidi riprenderlo quando — inevitabilmente, prima o poi — ne avranno bisogno. Lo sfoglino invece subito,almeno un poco. Qui l’occhio esercitato troverà immediatamente le novità, mentre uno meno avvezzoma dotato di curiosità proverà divertimento; chi, invece, non lo conosceva, vedrà aprirsi un mondo insospettato e, lo garantisco, affascinante. Un universo culturale dai profondi risvolti pratici, funzionalealla conoscenza di una realtà che, sempre di più e sempre più spesso, ci coinvolge e chiede incessantemente di essere compresa.Così l’auspicio della Rivista Marittima è che queste pagine continueranno ad accrescere e ad alimentarela consapevolezza di tutti in merito alle leggi, non eludibili, del mare, al rispetto che esso richiede e alleinfinite opportunità, magari ancora da cogliere e realizzare, che la sempre felice unione della conoscenzacon la consapevolezza e la fantasia generano in ogni tempo.Il Direttore della Rivista Marittima(1) LIMES: Rivista Italiana di Geopolitica. GEDI Gruppo Editoriale SpA; limesonline.com.Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 20205

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 6Glossario di Diritto del MarePREFAZIONEAlla passione e alla competenza dell’ammiraglio Fabio Caffio si deve questa quinta edizione del Glossario di Diritto del Mare. Diritto e Geopolitica del Mediterraneo allargato, meritoriamente pubblicata dalla Rivista Marittima. Manuale indispensabile non solo a chi nel mare naviga, ma all’intera nostra comunitànazionale, circondata dalle acque eppure lontana dall’aver riconquistato la coscienza marittima che, nonsolo per il glorioso passato, dovrebbe costituire parte determinante della pedagogia pubblica e della strategia geopolitica.Il lettore troverà in quest’opera una rassegna completa e approfondita delle norme e delle consuetudiniche invitano a una gestione regolata e cooperativa degli spazi marittimi, di crescente rilievo geopolitico.Nell’immenso spazio dell’oceano mondo, per sua natura intrinsecamente anarchico, la competizionenon sempre pacifica fra potenze ha trovato negli ultimi anni nuovi motivi di contrasto. Che si tratti didiritti di pesca, di accesso a risorse minerarie, di libera circolazione delle merci o di puro prestigio, latendenza ad affermare specifici diritti su tratti di mare sempre più ampi è stigma del tempo nostro. Sullosfondo, echeggiano gli antichi dibattiti su Mare Liberum (Grozio) o Mare Clausum (Selden), per tacere delTrattato di Tordesillas, mediato nel 1494 da papa Alessandro VI (Borgia), che bipartiva l’orbe terracqueofra Spagna e Portogallo con taglio meridiano. O ancora, le inevitabili, permanenti contrapposizioni frapaesi costieri e paesi senza accesso al mare.Storia e geopolitica confermano insomma che una visione davvero universalistica, come quella idealmente postulata dal diritto, è inapplicabile. Comunque inapplicata. Allo stesso tempo, è costantementeinvocata a difesa dei propri interessi particolari da questo o quell’attore geopolitico, nella logica del cosiddetto lawfare. Il diritto del mare è disciplina dunque decisiva per qualsiasi Stato si occupi della distribuzione del potere nella dimensione oceanica, non fosse che per opporre, quando necessario allaprotezione degli interessi nazionali, la propria interpretazione a quella altrui.L’utilità del Glossario dell’ammiraglio Caffio è direttamente proporzionale alla scarsa coscienza pubblica della decisiva importanza del mare per la nostra esistenza collettiva e individuale. È sulle e sottole onde che si giocano partite decisive per l’ambiente, per l’economia e per la geopolitica italiana. Pur seil profilo della nostra quasi isola è disegnato da circa 8.000 chilometri di coste, sembrerebbe che il titolodel celebre romanzo di Anna Maria Ortese — Il mare non bagna Napoli — debba essere esteso all’Italiatutta. Molte e diverse ragioni contribuiscono a spiegare questo paradosso. La postura urbanistica stessadi molte città e località costiere italiane, guardate da torre di avvistamento e con le spalle al mare, considerato fomite di minacce più che di opportunità, ce ne ricorda le origini antiche, quando le scorrerie disaraceni (arabi) e turchi, percepiti mortali nemici della cristianità, producevano uno specifico genere diquei «treni di paura» su cui Jean Delumeau ha scritto pagine decisive. Più di recente, la catastrofica sconfitta nella Seconda guerra mondiale, che spazzò via la potenza navale italiana, finallora una delle massime al mondo, e il trattamento seccamente punitivo inflitto dai vincitori alla nostra flotta con il Trattatodi pace del 1947, ha lasciato traccia profonda nella coscienza nazionale. Infine, ma non ultimo, il ricorreredella costante campanilistica tipica della storia italiana, a suo tempo espressa a supremi livelli nella rivalità fra le repubbliche marinare, si riflette nella competizione fra gli scali italiani e fra le autorità deputate a gestirli, in carenza di una strategia o anche solo di una regìa nazionale.Il concetto di Mediterraneo allargato cui l’ammiraglio Caffio fa riferimento è acquisizione recente dellanostra dottrina navale. Con esso si esprime l’intenzione di non limitare il nostro approccio al mare domestico, all’ex Mare nostrum, ma di considerarne la scala oceanica. Non solo. Come ha recentemente affermato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, «stiamoallargando il Mediterraneo allargato». Fino a considerare l’impiego della nostra flotta nell’altro Mediterraneo, quello asiatico (Mar Cinese Meridionale) dove si concentra oggi lo scontro fra Cina e Stati Uniti.6Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 7Glossario di Diritto del MareOvvero fra il «numero due» al mondo, che potenza marittima mai fu e ora capisce di doverlo diventareper soddisfare le proprie ambizioni, e il «numero uno», che da quando ha assunto una dimensione informalmente ma effettivamente imperiale, al di là della massa continentale nordamericana, è ben consciodi come il suo rango derivi anzitutto dal controllo delle rotte marittime, attraverso cui passa il 90% dellemerci distribuite nel pianeta.Tale competizione si riflette anche nelle acque mediterranee, di fatto medioceaniche: la rilevanza strategica del mare di casa sta anzitutto nella sua funzione di stretto fra gli oceani Atlantico e Indo-Pacifico,ovvero di connessione fra Oriente e Occidente. Questo spiega anche l’inasprirsi della territorializzazionedel Mediterraneo, che noi abbiamo a lungo trascurato, fin quasi a trovarci circondati da zone marittimealtrui. Le definizioni e le analisi che Caffio dedica in questo Glossario alle Zone Economiche Esclusive(ZEE) merita quindi un’attenzione tutta speciale, soprattutto da parte dei decisori politici. Tanto piùdopo che la Camera dei deputati ha licenziato una legge che ci consente finalmente di istituire una nostraZEE. In attesa che questa passi al Senato e torni (probabilmente) alla Camera, e considerando i tempitecnici necessari alla definizione e all’applicazione della ZEE italiana, rischiamo di trovarci di fronte afatti compiuti difficilmente alterabili. In ogni caso, è prevedibile che la ZEE italiana implicherà una serratanegoziazione con paesi vicini. Siamo certi che i nostri rappresentanti chiamati a dirimere tali disputegeopolitico-legali terranno bene in vista, sul loro tavolo di lavoro, questo manuale. Ci auguriamo ne facciano buon uso.Lucio CaraccioloSupplemento alla Rivista Marittima - Novembre 20207

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 8Glossario di Diritto del MarePREMESSAMolto è cambiato negli ultimi decenni nella disciplina del diritto del mare per via dello sviluppo dinuovi strumenti internazionali e di nuove prassi volte a garantire un uso sostenibile degli oceani qualiglobal commons. L’esigenza di una governance condivisa è emersa soprattutto per l’Artico, nuova frontieradelle sfide climatiche. Per non dire della lotta alla pirateria e ai traffici illeciti via mare che vede le Marinedi tutto il mondo collaborare tra loro nello svolgimento dello storico ruolo di garanti della libertà di navigazione.Non ultimo è inoltre, sul piano della cooperazione internazionale, il salvataggio in mare dei migranti:quello che è un imperativo morale e giuridico in teoria condiviso da tutti gli Stati, di fatto è stato un obbligo che l’Italia ha assolto spesso in solitudine, senza risparmio di energie, grazie all’impegno congiuntodelle Forze marittime di Marina, Capitanerie di porto-Guardia costiera e Guardia di Finanza, del navigliomercantile di bandiera e delle ONG (Organizzazioni non governative).L’eterno conflitto tra le pretese degli Stati costieri (legate al principio secondo cui la terra domina ilmare) e quelle dei paesi maggiormente interessati al libero uso del mare è purtroppo diventato ancor piùevidente. Si pensi alla contesa del Mar della Cina o all’inarrestabile processo di dichiarazioni, anche unilaterali, di ZEE (Zone economiche esclusive) nel Mediterraneo.Naturale quindi continuare a guardare al mare, oltre che come bene comune, anche dal punto divista della tutela degli interessi nazionali. L’esigenza riguarda in primis il nostro paese, soprattuttoperché l’Italia evidenzia una sua specifica tendenza ad agire in termini per così dire universalisticiche la penalizza.L’iniziale impostazione pragmatica del presente Glossario di Diritto del Mare — che ne fa una sorta dicompendio di diritto delle operazioni navali a beneficio del personale della Marina — è stata mantenutain questa nuova edizione. Per questo, si è anche continuato a prevedere voci, non strettamente inerential diritto del mare, relative a discipline contigue come il diritto dei conflitti armati sul mare o il dirittodella navigazione.Dare al lettore una visione complessiva dei mari, in particolare di quelli del Mediterraneo e dei baciniadiacenti e strategicamente connessi (inquadrabili nel Mediterraneo allargato), in una prospettiva geopolitica oltre che giuridica, è in definitiva il taglio che contraddistingue il Glossario. Il lavoro è dedicato,come per il passato, all’Italia, grande paese marittimo le cui bandiere navali (militari, di Stato e mercantili)portano ovunque, sul mare, l’immagine della nazione.L’autore8Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 9Glossario di Diritto del MareBANDIERE NAVALI ITALIABandiera Navale MilitareBandiera Navale MercantileBandiera navi servizio governativo non commercialeSupplemento alla Rivista Marittima - Novembre 20209

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 10Glossario di Diritto del MareABBREVIAZIONISono qui riportate le abbreviazioni con cui si sono indicati nel presente lavoro i seguenti testi normativi(i numeri riportati a fianco delle stesse, nelle varie voci, si riferiscono agli articoli citati):CNCOMGinevraCodice della navigazione, approvato con R.D. 30 marzo 1942.Codice dell’Ordinamento Militare (D.LGS. 66-2010);Con il pertinente numero cardinale di riferimento sono state citate le seguenti Convenzioniadottate a Ginevra il 29 aprile 1958:IConvenzione sul mare territoriale e sulla zona contigua;IIConvenzione sull’alto mare;IIIConvenzione sulla pesca e sulla conservazione delle risorse biologiche dell’alto mare;IVConvenzione sulla piattaforma continentale.UNCLOS Convenzione delle Nazioni unite (NU) sul Diritto del mare adottata a Montego Bay il 10 dicembre 1982 (*). (United Nations Conventions on the Law of the Sea)AVVERTENZELe valutazioni e le opinioni espresse nel testo sono esclusivamente attribuibili all’autore e non coinvolgonoquindi, in nessun modo, il ministero della Difesa, la Marina Militare e la Rivista Marittima, né alcunaaltra istituzione governativa.Le cartine riportanti l’indicazione IIM sono state realizzate dall’Istituto Idrografico della Marina. Lestesse, come anche quelle di altra fonte, hanno finalità meramente illustrative del testo e non implicano alcuna rappresentazione ufficiale o riconoscimento dei confini marittimi ivi riportati.Non è consentita la riproduzione anche parziale e in qualsiasi forma o supporto dell’opera senza autorizzazione scritta della Rivista Marittima. Nel caso di riferimenti ai suoi contenuti ne va fatta la citazione nelle note e nella bibliografia.TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI SPAZI MARITTIMIDI MAR MEDITERRANEO E MAR NEROUna dettagliata tabella di questi spazi marittimi è a pag. 83 della Premessa agli Avvisi ai Naviganti,Istituto Idrografico della Marina, 2020.Ulteriori informazioni possono acquisirsi — accedendo al portale di UN DOALOS — consultando laTable of claims to maritime jurisdiction.(*) Il testo ufficiale della convenzione è in United Nations Treaty Collection, Ch. 21, 6. Il testo in lingua francese, con latraduzione non ufficiale in lingua italiana, è allegato alla legge di ratifica 2 dicembre 1994, n. 689 pubblicata nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 295 del 19 dicembre 1994.10Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 2020

Impaginato.qxp Layout 1 21/12/20 20:13 Pagina 11Glossario di Diritto del MareSpazi marittimi italiani. Il limite esterno della zona contigua è ipotetico (Fonte: IIM).Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 202011

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 12Glossario di Diritto del MareGLOSSARIOABBORDI IN MAREVedi:Polizia alto mare;Prevenzione attività pericolose in mare;Sicurezza marittima.ACQUE ARCIPELAGICHESono definite acque arcipelagiche le zone di mare che in un arcipelago (insieme di isole collegate traloro in modo così stretto da formare un’intrinseca entità geografica, politica ed economica) sono racchiuseall’interno di un sistema di linee di base arcipelagiche (v.). Su di esse lo Stato arcipelagico, e cioè unoStato costituito interamente da uno o più formazioni insulari (UNCLOS 46), esercita la sua sovranità,come anche sul sovrastante spazio aereo, sul fondo e sul sottofondo marino (UNCLOS 49).Le acque arcipelagiche, dal punto di vista giuridico, costituiscono una categoria del tutto particolare.La sovranità dello Stato, a differenza di quanto avviene per le acque interne (v.), non è, infatti, completa,in quanto esso, nell’esercitare i suoi diritti, deve:— rispettare i diritti di altri Stati derivanti da accordi preesistenti o concernenti consolidati interessidi pesca (UNCLOS 51);— permettere il transito inoffensivo (v.) delle navi straniere, al pari di quanto previsto in materia dipassaggio attraverso le acque territoriali (v.), nonché quel particolare tipo di transito non sospendibiledenominato «passaggio arcipelagico» che può essere esercitato in determinati corridoi di traffico relativia rotte usate per la navigazione internazionale tra una parte di alto mare (v.) o di zona economica esclusiva (v.) e un’altra parte di alto mare o di ZEE.Il caso più importante di Stato arcipelagico è rappresentato dall’Indonesia. Hanno titolo a uno statusarcipelagico: Antigua-Barbuda, Bahamas, Capo Verde, Isole Fiji, Jamaica, Maldive, Papua-Nuova Guinea,Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomon, Trinidad e Tobago. Non costituisce viceversa uno Stato arcipelagico Malta.Gli spazi marittimi secondo l’UNCLOS; sulla sinistra, un esempio di acque arcipelagiche (Fonte: Francalanci).12Supplemento alla Rivista Marittima - Novembre 2020

Impaginato.qxp Layout 1 20/12/20 20:07 Pagina 13Glossario di Diritto del MareACQUE INTERNAZIONALIVedi:Alto mare.ACQUE INTERNELe acque comprese tra la costa e le linee di base (v.) del mare territoriale (v.) costituiscono le acqueinterne (Ginevra 5,1; UNCLOS 8,1). Condizione perché esse esistano è dunque la circostanza che lelinee di base non coincidano con la linea di bassa marea della costa, fermo restando, comunque, chesono giuridicamente tali anche gli specchi e le vie d’acqua esistenti sulla terraferma, quali laghi, fiumie canali.Lo status legale delle acque interne è caratterizzato dal completo e incondizionato esercizio della sovranità dello Stato costiero, al pari di quanto avviene nell’ambito dei suoi confini terrestri. Non esistedunque, per le navi straniere, diritto di esercitarvi il transito inoffensivo (v.); esse devono essere preventivamente autorizzate per poterle attraversare o sostarvi, a meno che non siano costrette a far ciò inuna situazione di pericolo o di forza maggiore. Unica deroga a questo regime è il caso in cui continui aessere in vigore il preesistente diritto di transito inoffensivo in aree che, per effetto del tracciamento dilinee di base rette, sono passate dallo status di acque territoriali a quello di acque interne (Ginevra I,5,1;UNCLOS 8,2).Vedi anche: Baia di Pirano, Baie storiche (Mediterraneo); Bosnia-Erzegovina.ACQUE TERRITORIALI1.Configurazione sovranitàLa sovranità dello Stato costiero si estende, al di là della te

DI DIRITTO DEL MARE. . invocata a difesa dei propri interessi particolari da questo o quell’attore geopolitico, nella logica del co-siddetto . . di tutto il mondo collaborare tra loro nello svolgimento dello storico ruolo di garanti della libertà di na-vigazione.

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