ADEMPIMENTI PER LE IMPRESE CHE ESPORTANO PRODOTTI .

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Business GuideADEMPIMENTI PER LE IMPRESECHE ESPORTANO PRODOTTI AGROALIMENTARI NEGLI USA(INDICAZIONI OPERATIVE)1

SommarioPremessa . 41.1 Dipartimenti del Governo federale . 61.2 Le Autorità Doganali Statunitensi . 71.3 Sdoganamento e documentazione. 81.4 Imballaggio della merce. 101.5 Etichettatura dei prodotti alimentari . 101.6 Sanzioni per errata etichettatura . 151.7 La legge anti-bioterrorismo negli Stati Uniti d’America . 171.8 La registrazione degli impianti. 181.9 Registration Number, Account ID e password . 221.10 Nomina di un agente . 221.11 Prior Notice . 231.12 Food Safety Modernization Act (FSMA) . 261.13 Importazioni . 271.14 Classificazione doganale delle merci . 291.15 Classificazione dei prodotti e quote di importazione . 301.16 La Determinazione del Dazio Doganale . 311.17 Trattamenti preferenziali . 321.18 Valorizzazione Merce. 321.19 Importazioni temporanee, campionari e partecipazioni a fiere. 331.20 Le Foreign Trade Zones e l’Esenzione dai Dazi Doganali . 341.21 Dazi antidumping . 351.22 Prezzi infragruppo. 362.1 Carni, pollame e uova . 372.2 Carne suina . 392.3 Frutta e verdura . 422.4 Formaggi, prodotti caseari, latte e panna . 452.5 Pane . 472

2.6 Pasta . 482.7 Acqua . 482.8 Alimenti a lunga conservazione e cibi in scatola . 492.9 Pomodori . 512.10 Olio extra vergine di oliva e aceto balsamico . 512.11 Vino e bevande alcoliche . 51Riferimenti utili . 553

PremessaGli Stati Uniti continuano ad essere un partner commerciale di primaria importanzaper l’export agroalimentare italiano, con un valore delle importazioni dall'Italia di 34miliardi di dollari circa nel 2011, i dati del 2012 confermano questa tendenza positiva.Da gennaio a settembre 2013, gli Stati Uniti hanno importato dall’Italia prodottiagroalimentari per un valore di 2,9 miliardi ( 6 per cento), sullo stesso periodo del2012 1 . Il prodotto più esportato si conferma il vino ( 8 per cento) davanti aortofrutta fresca, olio e a seguire tutti gli altri prodotti dell’agroalimentare italiano.Partendo da questo trend in crescita Unioncamere Lombardia ha ritenuto opportunosviluppare insieme allo Studio Associato Tupponi, De Marinis, Russo & Partnersla presente business guide al fine di fornire un supporto ed essere uno strumento diorientamento per le imprese e per i soggetti italiani del settore agroalimentare cheintendono esportare negli Stati Uniti.La guida è suddivisa in due sezioni: la prima riguarda la normativa statunitense ele procedure d’importazione mentre la seconda analizza i requisiti specificirichiesti sulla base della natura dei prodotti.Questo strumento pratico è stato predisposto facendo riferimento alla normativa invigore, (la legge antibioterrorismo, la normativa sulla modernizzazione della sicurezzaalimentare negli USA e i meccanismi di funzionamento della FDA).1Fonte: U. S. Department of Commerce.4

Il progetto prevede l’aggiornamento delle procedure alla normativa in vigore (2013) esino a tutto il 2015 in quanto le leggi, i regolamenti doganali e le quote diimportazione dei prodotti alimentari sono costantemente soggetti a modifiche.La materia è di per sé soggetta a possibili cambiamenti e integrazioniperiodiche da parte degli organismi di riferimento per cui si suggerisceall’operatore economico, per un corretto svolgimento della propria attivitàprofessionale di fare sempre ulteriori verifiche presso le autorità e gliorganismi istituzionalmente competenti nelle materie di riferimento prima diattivare la procedura di esportazione.Tutto questo perché, inserirsi nel mercato statunitense, dal punto di vista commercialerichiede non solo conoscenze degli aspetti tecnici e di mercato ma anche competenzein materia contrattuale, logistico – doganale, nonché gestione dei pagamenti nelleoperazioni con l’estero. La conoscenza integrata di questi aspetti permetteràsicuramente un approccio vincente per relazionarsi con gli operatori e i consumatoristatunitensi per poter operare stabilmente nel mercato USA.5

Parte prima1.1 Dipartimenti del Governo federaleLa normativa sull’importazionedi prodotti alimentari negli USAègestitaeregolamentata da tre Dipartimenti del Governo federale e dalle agenzie/bureau che adessi rispondono. Vale a dire:-USDA (Department of Agriculture) è il Dipartimento responsabile nofederaleamericano relative all’allevamento, all’agricoltura e al cibowww.usda.govLe agenzie ad esso direttamente collegate sono: FSIS (Food Safety and Inspection Service)www.fsis.usda.gov APHIS (Animal and Plant Health Inspection Service)www.aphis.usda.gov-HHS (Department of Health and Human Services) è il Dipartimento diriferimento per la protezione della salute dei cittadini americaniwww.hhs.govAl suo interno troviamo l’ente di riferimento più importante ai fini dellapresente trattazione: la FDA (Food and Drug Administration) che è l’agenziaresponsabile per la regolamentazione e supervisione della sicurezza di cibo,supplementi dietetici, farmaci, vaccini e prodotti medico-biologici.www.fda.gov6

-DHS (Department of Homeland Security) è il Dipartimento deputatoalla sicurezza interna.www.dhs.gov Il CBP (Bureau of Custom and Border Protection), organismofederale che si occupa di controllare merci e persone in ingressoalle dogane, è uno dei bureau che appartengono al suddettodipartimento.www.cbp.gov TTB (Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau) è il riferimentoper le procedure per l’importazione di bevande alcoliche e abase di malto.www.ttb.gov1.2 Le Autorità Doganali StatunitensiLa gestione delle operazioni doganali negli Usa è di competenza del Customs Service,Agenzia Federale, la quale attraverso i Customs Management Centers (CMCs),ciascuno dei quali diviso in diversi porti di entrata (Service Port, Area Port e Port ofEntry) controlla il flusso di merci da e per gli Stati Uniti. Con riferimentoall'esportazione negli USA, le procedure di sdoganamento delle merci che si intendonoimportare negli Stati Uniti devono necessariamente essere eseguite da uno deiseguenti soggetti:-il proprietario/esportatore delle merci;-l'acquirente/importatore delle merci;-un agente o intermediario doganale (customs broker) espressamenteautorizzato dal proprietario o dall'acquirente delle merci tramiteapposita procura (power of attorney).I customs broker normalmente curano il rapporto con le autorità doganali e gestisconola documentazione riguardante le pratiche di sdoganamento. Sono persone o aziendeespressamente autorizzate dal Customs Service a:7

-redigere e raccogliere la documentazione necessaria per consentirel'ingresso della merce;-procedere al pagamento dei dazi doganali;-occuparsi del rilascio delle merci eventualmente in custodia presso ladogana;-rappresentare i propri clienti nei rapporti con le autorità doganali.Nel caso in cui le procedure di sdoganamento della merce non siano eseguite da unbroker americano, l'Ufficio Doganale competente può richiedere il versamento di unasomma (bond), a titolo di cauzione; questo al fine di coprire il pagamento di eventualiimposte addizionali o maggiorate conseguenti all'ingresso della merce. Si tengapresente che, se la procedura viene seguita da un Broker Doganale, è opportunoaccertarsi che quest’ultimo aderisca alla Automated Broker Interface, sistemaelettronico che consente l'interscambio di documenti ed informazioni con le deconservinotuttaladocumentazione delle operazioni di importazione concluse.1.3 Sdoganamento e documentazioneLa documentazione da presentare al “Port of Entry” insieme alla merce devespecificarne la tipologia oltre al numero di pezzi, al peso, alle dimensioni, al valoredell'articolo e alla descrizione dello stesso. Nello specifico i documenti richiesti sono:-modulo doganale 7533 (o altro modulo richiesto dalla competente autoritàportuale);-prova del diritto di entrata;-fattura commerciale o fattura pro-forma, qualora la fattura commerciale nonfosse disponibile;-bolla di accompagnamento delle merci, richiesta nel caso in cui la doganastatunitense decidesse di ispezionare la merce; la bolla è, altresì, necessariaa scopi assicurativi qualora si dovessero verificare danni alla merce;-eventuali certificazioni o autorizzazioni particolari richieste dalle lici, etc).8prodotti(alimentari,alcolicie

E’ molto importante che la documentazione sia redatta in maniera chiara e in linguainglese per evitare penali e per rendere più veloci le operazioni doganali. Nell’elencosopra riportato un’attenzione particolare va riservata alla fattura commerciale chedeve contenere alcune informazioni richieste dalle regolamentazioni doganali o di altreagenzie federali.In particolare:-indicazione del porto di ingresso della spedizione negli Stati onedovrebbeancheconsentire di identificare l’imballaggio con cui la merce viene spedita;-quantità (in unità, peso o misura), composizione o materialeconcuilamerce è stata fabbricata o prodotta e prezzo di acquisto di ogni articolo nellavaluta di vendita;-indicazione del nome e dell'indirizzo dell'acquirente o della persona cheprenderà in consegna la merce;-paese di origine della merce;-costo dell’imballaggio (compresi contenitori, coperture e casse);-costi di trasporto, assicurazione, commissione e tutti gli oneri, i costi e lespese sostenute per il movimento internazionale della merce (dal portoitaliano al primo porto di entrata statunitense);-eventuali ribassi, sconti e dazi doganali rimborsati o concessi all'acquirente;-costo della produzione delle merci.-indicazione della valuta utilizzata.Una fatturazione appropriata porterà ad uno sdoganamento più veloce delle merci.Errori oppure omissioni nella fattura commerciale potrebbero causare ritardi nelrilascio della merce dalla custodia doganale, la detenzione della stessa o, in casiestremi, addirittura sanzioni penali.E’ opportuno fare delle precisazioni in merito all’indicazione del paese di origine,elemento che deve essere inserito nella fattura commerciale.Ogni prodotto importato negli Stati Uniti, secondo quanto previsto dalle leggi doganali,deve essere identificato tramite la determinazione del Paese di origine. In particolare,su ogni prodotto bisogna indicare il Paese di fabbricazione del prodotto in maniera9

chiara, leggibile e in lingua inglese, così da consentire al consumatore statunitense diconoscere l'origine del prodotto che acquista. Una mancata o incompleta indicazionedel Paese di origine comporta l'applicazione di penali a carico di chi importa, nellamisura di circa il 10% del valore doganale del prodotto. Poiché la lista dei prodotti nonsoggetti al marchio indicante il Paese di origine è in continua evoluzione è consigliabileverificare in anticipo questo aspetto.1.4 Imballaggio della merceEseguire un corretto imballaggio dei prodotti che si intendono esportare è utile al finedi evitare ritardi e costi aggiuntivi. In generale per tutte le spedizioni e’ vivamenteconsigliato imballare la merce in maniera ordinata separando gli articoli sottoposti atariffe diverse. Infatti, inserire articoli diversi tra loro non appropriatamente suddivisinei documenti di trasporto in un unico container, scatola o cassa, è spesso valutatodalle autorità (doganali) statunitensi comeuna violazione delle norme doganali; inquesto caso, non ci sarà differenza tra i vari articoli e la tariffa doganale applicata, almomento dell'ingresso della merce negli Stati Uniti, sarà quella più elevata.1.5 Etichettatura dei prodotti alimentariL’etichettatura dei prodotti alimentari è regolata dal CFR Titolo 21 alla sezione 101dedicata al Labeling, dalla Federal Food Drug and Cosmetic Act e da altriemendamenti e leggi emanati sulla materia. L’obiettivo di una corretta etichettatura èquello di aiutare il consumatore americano verso la scelta del prodotto fatta nel modopiù consapevole possibile.La FDA sancisce regole dettagliate riguardo al contenuto e alla compilazione delleetichette, che devono indicare:-Marca;-Identità della merce (nome del prodotto), è il nome comune o correntedell’alimento che deve comparire in inglese ed in grassetto sul ficiedellaconfezioneimmediatamente visibile al consumatore (Principal Display Panel, o PDP). Ladimensione di questa scritta deve avere un rapporto ragionevole con la10

scritta di maggiori dimensioni presente nel PDP, in genere deve esserealmeno pari alla metà della scritta più grande presente sull’etichetta;-Paese di origine (es. “Product of Italy”);-Gli ingredienti elencati in ordine decrescente sulla base della quantitàimpiegata nel prodotto;-Il peso netto sul PDP (nel terzo inferiore della superficie), in grassetto, benin vista, di facile lettura e ben in contrasto con le altre informazioni presentinel riquadro principale. Le abbreviazioni che possono essere utilizzate perindicare la quantità netta, sono: weight: wt; ounce: oz; pound: lb ; gallon:gl ; pint: pt ; quart: qt ; fluid: fl.-Informazioni sul produttore, l’importatore o il distributore devono includere ilnome, l’indirizzo, lo Stato e il codice di avviamento postale del produttore,dell’importatore o del distributore. Questi dati devono apparire nella parteposteriore o laterale della confezione. Se l’indirizzo fornito è quellodell’importatore o del distributore americano, il nome deve essere precedutoda una dicitura del tipo "manufactured for" (cioè fabbricato per conto di) o"distributed by" (distribuito da);-Informazioni nutrizionali (salvo per i prodotti esentati).Il riquadro nutrizionale (nutrition label) è composto da cinque sezioni:1) la prima reca l'indicazione Nutrition Facts (valori nutritivi) e le informazioni relativealla porzione dell'alimento;2) la seconda contiene le informazioni che riguardano il contributo energetico delprodotto (calorie totali e calorie che derivano dai grassi);3) la terza prevede le informazioni legate ai macro-nutrienti (grassi, carboidrati,proteine) e ad alcuni sali minerali (sodio e potassio);4) la quarta racchiude le informazioni sulle vitamine e sugli altri sali minerali (vitaminaA, vitamina C, calcio e ferro);5) la quinta contiene le note.Le seguenti voci invece sono facoltative:-Calorie derivanti da lipidi saturi11

-Lipidi poli-insaturi-Lipidi mono-insaturi-Potassio-Fibra solubile-Fibra insolubile-Alcol da zucchero-Altri carboidrati-Altre vitamine e minerali essenzialiLe informazioni riportate nel riquadro nutrizionale relative agli elementi nutritivipresenti nel prodotto devono riferirsi ad una porzione. Per porzione si intende laquantità normalmente consumata da una persona di età superiore ai quattro anni.La quantità dei vari elementi nutrizionali deve essere espressa utilizzando il sistemametrico decimale ed in percentuale rispetto alla dose giornaliera consigliata (%recommended daily value).Se l’alimento contiene quantità insignificanti di tutte le sostanze citate, non ènecessario fornire le informazioni nutrizionali.Se calorie o vitamine sono in quantità insignificante, cioè tale da poter esserearrotondata a zero, è prevista una maggiore flessibilità nell'inserimento delleinformazioni nell’etichetta.Per quanto riguarda carboidrati, fibre e proteine, per quantità insignificanti si intendeuna quantità che può essere indicata come inferiore ad 1 grammo (less than 1 gram).Esistono anche delle regole precise che determinano il formato e la posizione delriquadro con le informazioni nutrizionali.La FDA richiede che tali informazioni siano contenute in un riquadro con cornice dicolore nero o altro colore stampato su sfondo bianco o comunque neutro e stabilisce,altresì, le misure precise che dovràavere il dettaglio rispetto alla superficie totaledell'involucro che contiene il prodotto alimentare.12

Sull'argomento è possibile consultare il sito eling/labelingnutrition/ucm20026097.htm2In caso di riquadro nutrizionale sbagliato, le informazioni sul contenuto nutritivo delprodotto possono anche essere corrette applicando unanuovaetichettaadesivasulla precedente. La FDA fornisce anche delle misure minime per i caratteri chedevono essere utilizzati nell'etichetta, tenen

Il progetto prevede l’aggiornamento delle procedure alla normativa in vigore (2013) e sino a tutto il 2015 in quanto le leggi, i regolamenti doganali e le quote di importazione dei prodotti alimentari sono costantemente soggetti a modifiche. La materia è di per sé soggetta a possibili e integrazioni cambiamenti

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