Dott. Giuseppe Nacci Medico Chirurgo Specialista In .

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Dott. Giuseppe NacciMedico ChirurgoSpecialista in Medicina Nucleare

27 novembre:giornata nazionale sull’ImmensaBalla della Ricerca sul Cancro . .Regala un semino di mela o dialtra frutta a tutte le persone checonosci, spiegando loro che tutti isemini di frutta contengono lavitamina B17:la vitamina che cura il Cancro,una terribile malattia che deriva dauna semplice carenza di vitaminaB17 .e di altre vitamine .

Dott. Giuseppe NacciMille piante per guariredal Cancrosenza CHEMIO400 PAGINE1.500 piante menzionate1.300 riferimenti bibliografici scientifici riportatiEdizione maggio 2006

Curriculum vitae dell'autoreGIUSEPPE NACCI nasce a Trieste nel 1964. Laureatosi in Medicina e Chirurgia pressol’Università degli Studi di Trieste con la tesi: “L’Immuno-scintigrafia nella diagnositumorale”, vince una Borsa di studio e frequenta il Servizio di medicina nucleare dell’IstitutoScientifico dell’ospedale San Raffaele di Milano, collaborando alla ricerca e alla preparazionein laboratorio di liposomi Stealth radioattivi per la diagnosi e la terapia oncologica,conseguendo in seguito la specializzazione in Medicina nucleare presso la Cattedra diMedicina nucleare del Prof. Gian Luigi Tarolo con la tesi “La scintigrafia con radiofarmaci ademissione di positroni e ad emissione di fotoni singoli: loro rapporto dosimetrico con laradiologia trasmissiva a raggi X in alcune indagini diagnostiche”.La sua attività presso il San Raffele intervallata da funzioni di ricerca presso il Dipartimento diMedicina nucleare dell’Istituto Europeo di Oncologia gli fornisce una particolarespecializzazione inerente la Radio-Immuno-Terapia (R.I.T.) con anticorpi monoclonalinell’ambito di una nuova tecnica di pre-targeting adottata in collaborazione con altri Istitutieuropei e americani fra cui la University of California, tanto da raggiungere risultati altamentepositivi.Nel maggio 2000 Giuseppe Nacci pubblica, con il sostegno editoriale della FondazioneCallerio Onlus-Istituto di Ricerche Biologiche di Trieste, il risultato di una sua sorprendentescoperta. Si tratta del libro, fuori commercio, ”La Terapia dei tumori con Gadolinio 159 inRisonanza Magnetica Nucleare”, edizioni Italo Svevo Trieste, fissando, con apposito brevetto,l’impiego dell’importante radio-isotopo.Nell’agosto del 2002 la rivista scientifica “Minerva Medica” (vol. 93, n.4, pp. 227-276) ospitaun suo “review” sugli “Effetti biologici di un’esplosione nucleare”, che introduce un nuovosistema in scala colorimetrica, di valutazione semplice e immediata, dei danni provocati dalFall out sulla popolazione civile, fornendo indicazioni sulle linee di condotta raccomandate perun Progetto di Protezione Civile a lungo termine.Nel maggio del 2006 ha pubblicato sulla rivista americana della Gerson Institute di San Diego(California) un suo lavoro sull’estrema pericolosità degli Organismi Geneticamente Modificati(Gerson Heating Newsletters, Vol. 21, No.3, May-June 2006, pp.: 5,7,9 First Part).Attualmente il dott. Giuseppe Nacci svolge la sua attività presso il Servizio Sanitario Regionaledel Corpo della Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia, funzione che ha assunto, inqualità di dirigente, sin dall’ottobre del 1998.

Etica medica e la libertà di consapevole e informata scelta terapeutica(articolo 32 della Costituzione Italiana):La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo einteresse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario senon per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare ilimiti imposti dal rispetto della persona umana.Principio della libertà terapeutica del medicoLa Cassazione (sent. n.301/2001, sezione IV, depositata il 25 gennaio 2005), ribadisce il principiodella libertà terapeutica del medico, secondo quanto stabilito: è corretto valorizzare l’autonomia delmedico nelle scelte terapeutiche, perché l’arte medica, mancando per sua natura di protocolliscientifici a base matematica, spesso prospetta diverse pratiche o soluzioni che l’esperienza hadimostrato efficaci, da scegliere con attenta valutazione di una quantità di varianti che solo ilmedico può apprezzare; tale valore di libertà nelle scelte terapeutiche non può essere avventata néfondata su semplici esperienze personali. Una volta effettuata la scelta, il medico deve restare vigileosservatore dell’evolversi della situazione, in modo da poter intervenire immediatamente in caso diurgenza, qualora capisca che la scelta fatta non era quella appropriata; quanto tutto ciò sia statorealizzato, il medico non può rispondere di un eventuale insuccesso; il giudice, per valutare lacorrettezza della scelta terapeutica operata dal medico e l’eventuale imperizia del suo operato, deveoperare un giudizio “ex ante”, collocandosi cioè mentalmente nel momento in cui il medico vienechiamato a operare la scelta e considerando anche la consistenza scientifica di questa.

ALLEGATI al libroAllegato No.1: Aspetti medici della manipolazione geneticaAllegato No.2.: gli OGM . Articolo di AGNÈS SINAI - Ricercatrice.Allegato No.3.: LA SCONVOLGENTE VERITA' SUGLI OGMAllegato. No.4: The Case for a GM-free Sustainable World (Per un mondo sostenibile, libero da OGM)Allegato No.5: Retrovirus e CancroAllegato No.6: LA LISTA UFFICIALE DEGLI OGM AUTORIZZATI in EuropaAllegato No.7: Diabete Mellito Non Insulino dipendente o Diabete di Secondo Tipo, o Diabete dell’adultoAllegato No.8: Sclerosi Multipla o Sclerosi a PlaccheAllegato No.9: Malattie neurologiche, cardiocircolatorie e dell’invecchiamentoAllegato No.10:Cliniche straniere che eseguono terapie anti-cancro con vitamina B17, Aloe, e altre sostanzefitoterapiche (testo in lingua inglese)Allegato No. 11: Vaccino anti-influenzale: ciò che dice la Scienza MedicaAllegato No.12: Lo strano caso della corazzata tedesca di New YorkAllegato No.13: L’espianto di organi a cuore battente: il paziente è realmente morto dopo solo 6 ore di EEG piatto?Allegato No.14: La GraviolaAllegato No.15: L’Uomo e lo Scimpanzè; un paradosso evolutivoDisponibili anche informazioni e dati su 60 articoli scientifici in lingua inglese (in PDF) su piante che induconoapoptosi (suicidio) in cellule tumorali.

Il Cancro non si cura con il ferro del chirurgo, ma con la dietavegetariana e le erbe mediche .Ippocrate di KosChe il cibo sia la tua medicina, e che la medicina sia il tuo cibo Ippocrate di KosIl dott. Max Gerson consacrò tutta la sua vita allo studio di questapiaga che è il Cancro, e noi tutti dovremmo essergli grati per illavoro da lui svoltoOnorevole Claude PepperMembro del Senato degli Stati Uniti d’America per lo Stato della Florida“ .Molto spesso,la semplice Verità non è assolutamente credibile .”“ Vi sono momenti, nella Vita,in cui tacere diventa una Colpa,e parlare diventa un Obbligo ”“ Si può guarire dal Cancro ma non dalla Chemio.”

“ La pianta è un organismo complesso, fruttodell’evoluzione biologica avvenuta in centinaia di milionidi anni. Ogni modificazione genetica provocata in essadall’Uomo, per quanto minima, produrrà comunque undanno, un danno irreparabile che spesso non potrà esserericonosciuto, poiché l’Uomo conosce con sicurezzasoltanto poche decine di vitamine e di altre sostanze provitaminiche. Viceversa, le vitamine e le altre sostanzecontenute nelle piante sono decine di migliaia, e sonoqueste le responsabili del corretto funzionamento dellacomplessa biochimica umana e del genoma umano(DNA) ”“ La pianta costituisce una SINGOLA unità terapeutica, nella quale iprincipi attivi formano dei “FITO-COMPLESSI” caratteristici,legandosi o interagendo con altre molecole che vengono eliminate nelcorso dei processi di purificazione.E’il FITO-COMPLESSO, dunque, la “quintessenza” della piantamedicinale, e non il suo “principio attivo” purificato.Volendo dare una definizione di FITO-COMPLESSO, si può dire cheesso è una Entità Biochimica Complessa che rappresenta l’unitàfarmacologia integrale delle piante medicinali.”

Non Oggi,certamente non Domani,ma in un Giorno Futuro,sicuramente,quando i Figli dell’antica Terra saliranno tra le Stelle,finalmente Padroni di uno Spazio-Tempo che fu di Schild e di Einstein,superando gli interminati Spazi siderali di un Universo amico,mai nato da un assurdo Big Bang,né abitato da immaginifici Buchi Neri,ma pacifico nella sua Eterna Evoluzione,fatta di continue nascite di nuove Galassie da vecchie Galassie,di nuova Materia da Onde gravitazionali di Energia,deterministico e causale nella sua Natura,allora,quei lontani Figli,finalmente Padroni di una immensa Conoscenza,perché capace di portarli al di làdell’Orizzonte della Lucedelle Stelle più lontane,guarderanno indietro,fino ai Secoli e ai Millennidelle grandi Barbarie e delle grandi Guerre.E ricorderanno con orrorei terribili anni della Follia Genetica,quando falsi Medici di una falsa Medicinae Apprendisti Stregoni,violarono il Segreto della Vita,scimmiottando Dio.

DEDICAQuesto mio modesto lavoro è dedicato a tutti quei Medici che cosìsono descritti, nel loro duro ed oscuro lavoro, dal collega PaoloCornaglia Ferrarsi (*): .”La maggioranza dei medici lavorano per curare i malati. Non fannocarriera, non vincono i concorsi, non vanno in cattedra, ma sono presenti,oltre l’orario di lavoro e senza speranza di vedersi retribuire le orestraordinarie, alle quali poco badano, esagerando, semmai, nelconsumare le proprie energie oltre ogni limite e sino ad ammalarsi lorostessi. Sono accanto al letto dei malati, lavorano volentieri, nonostantel’ambiente, le voci, gli scandali. Loro principale gratificazione è curaree guarire, ricevere un grazie da chi soffre, impiegare al meglio la scienzache hanno accumulato con lo studio e l’aggiornamento faticoso di tuttauna vita.Umili, tenaci, percorrono ogni giorno chilometri di corsie, strade e scaledi appartamenti, occupano scrivanie sbilenche di ambulatori pubblici,dai quali qualcuno ruba persino il termometro, e comprano di tasca lorociò che è essenziale.Si rifugiano in famiglia, tentando di difendersi dall’aggressione dipazienti maleducati e pretenziosi, che poco li considerano perché così sivaluta un medico che non chiede iperboliche cifre di denaro. Sono loro imedici veri, quelli che le persone intelligenti dovrebbero andare acercare, se hanno bisogno di essere curati. Se la gente smettesse divenerare i “Principi” della dermatologia, dell’oncologia, della grandeeccelsa chirurgia, di tutte le discipline altisonanti e di moda, i baronidelle accademie, i presenzialisti della TV, i proprietari di studi nei qualiuna visita costa almeno 500 Euro, per dieci minuti di un parere validotanto quanto quello di un medico da corsia, se capisse che il medico e ilpaziente decidono insieme un percorso di cura e riabilitazione intessutosulla reciproca fiducia e conoscenza e sulla disponibilità all’ascolto e allareciproca comprensione, bene, allora la Sanità pubblica funzionerebbemolto meglio ”(*) Tratto da: Paolo Cornaglia Ferraris: “Il Buon Medico. Chi, come e dove trovarlo”,G.Laterza ed. 2002

IntroduzioneLa motivazione di base che ha condotto l’autore del presente lavoro, dott. Giuseppe Nacci,all’approccio terapeutico di una vera e propria ”Dieta-anti-Cancro” integrata con più di 400 piantemedicinali (nello specifico, vedi in fondo: “Protocollo-base Terapia-Nacci), è dovuta,fondamentalmente, ad una riflessione sulle tante scuole di pensiero medico nate per la cura delCancro, di cui le più importanti, tutte a base di migliaia di fattori attivi estratti da piante medicinali(vedi anche: Nona Dichiarazione d’Intesa), sono la medicina tradizionale cinese (Pen Tsao), lamedicina tradizionale indiana (Ayurveda), e la medicina classica occidentale Quest’ultima, inparticolare, è oggi riportata in diversi protocolli come la “dieta Gerson”, la “dieta Breuss”, la“terapia Hoxsey”, la “terapia Ferguson”, e di altri autori (Chaterine Kousmine, Maria Treben,Renè Caissè, J. Valnet, Castore Durante, etc ). Vi sono infatti cliniche private che eseguonoqueste terapie “classiche” occidentali (“Medicina Classica Fitoterapica”), spesso associate anche aformulazioni indiane e cinesi.Personalmente, si ritiene che la chiave comune del successo terapeutico di tutte queste scuoleeuropee, americane ed asiatiche debba riposare essenzialmente sul fatto che l’alimentazione data aipazienti neoplastici risulti essere completamente priva di vitamina B12, quasi priva di Glucosio,priva di acidi nucleici (DNA), priva di formulazioni alimentari complete di tutti e 9 gli aminoacidiessenziali (Leucina, Valina, Isoleucina, Lisina, Metionina, Triptofano, Treonina, Fenilalanina,Istidina).Viceversa, l’alimentazione fitoterapica qui descritta risulterà essere ricchissima di decine di migliaiadi vitamine e di complessi pro-vitaminici, capaci di detossificare gli organi e gli apparati emuntori(apparato gastro-intestinale, fegato e reni, vedi cap.9 e 12), d’innescare il fenomeno dell’apoptosinelle cellule tumorali (vedi capitolo 5), cioè d’indurre la riattivazione degli enzimi di endonucleasi,con successiva auto-distruzione del DNA della cellula neoplastica e, soprattutto, di dare inizio allacascata immunitaria (vedi capitolo 4), cioè d’indurre la riattivazione dei Linfociti Natural Killer, deiLinfociti B (con produzione di anticorpi policlonali diretti verso gli antigeni tumore-associati dellecellule malate), dei linfociti Killer, di monociti, granulociti etc ).A completamento della terapia così descritta, sarà anche importante, secondo l’autore del presentelavoro, che il paziente esegua attività fisica moderata per non indurre l’organismo a consumare leproprie masse muscolari per sopperire alla richiesta biochimica da parte del tumore di vitamina B12e di acidi nucleici da parte delle cellule tumorali.Infine, la detossificazione epatica dalle tossine tumorali risulterà anch’essa necessaria, per evitare ilfallimento della terapia stessa, una volta avviata la risposta immunitaria (VES), con infiammazionerelativa della neoplasia ed immissione nel sangue delle sue pericolose tossine tumorali.Interessanti, risultano essere quindi i confronti della ”Medicina Classica Fitoterapica” con le”moderne” terapie anti-tumorali, tutte a base di Chemioterapia, Radioterapia e Chirurgia.Si riporta, a tale scopo, un’indagine retrospettiva sulla cura del Melanoma attuato dalla “TerapiaGerson” confrontata con “Terapie Convenzionali” (Chirurgia, Radioterapia, Chemioterapia).Un’indagine retrospettiva si pone l’obiettivo di valutare il rendimento di una determinata terapiautilizzata in passato.Una indagine di questo tipo fu condotta in USA prendendo in esame pazienti affetti da Melanoma eche erano sopravvissuti per almeno 5 anni dall’inizio della terapia. Tale periodo di tempo fu presocome termine, poiché corrispondente al periodo terminato il quale i pazienti vengono considerati”curati” secondo i ricercatori oncologici dell’American Cancer Society.L’indagine retrospettiva metteva a confronto dati di sopravvivenza di malati di Melanoma cheavevano aderito ai protocolli della terapia Gerson (in totale 153 casi di pazienti gersoniani),confrontandoli con l’indice di sopravvivenza fissato a cinque anni delle terapie convenzionali

attualmente in uso, e cioè Chirurgia, Radioterapia e Chemioterapia, derivati su dati estrapolati dallaletteratura medica su 16.229 casi (pazienti convenzionali).Questi ultimi ebbero percentuali di sopravvivenza di gran lunga inferiori a quelli trattati con laterapia Gerson, morendo in genere entro 1 anno, rispetto invece ai pazienti gersoniani, per i qualila percentuale di sopravvivenza a cinque anni fu di quasi il 70% (in realtà fu del 69%).Tale indagine retrospettiva sul melanoma fu condotta dai membri del Gerson Institut e da membridel Cancer Prevention and control Program dell’Università della California, entrambi situati a SanDiego. Questa indagine retrospettiva descriveva tutti i pazienti, anche quelli che non risposeroalla terapia Gerson, e includeva i Melanomi di Grado Primo e Secondo (cioè Melanomilocalizzati), di Grado Terzo A e Terzo B (cioè con metastasi localizzate), di Grado Quarto A(metastasi diffuse nei linfonodi, nella pelle, e nei tessuti subcutanei) e di Grado Quarto B (metastasinegli organi viscerali).Nel settembre del 1995 una rivista medica specializzata pubblicò un articolo ”Aspettativa di vita acinque anni in pazienti affetti da Melanoma curati con la terapia dietetica secondo il metodo del dottGerson: un’indagine retrospettiva” (Hildebrand, G.L.: Five year survival rates of melanomapatients treated by diet therapy after the manner of Gerson: a retrospective review, in AlternativeTherapies, vol.1[4], september1995, pp.29-37).Dall’indagine retrospettiva risultò che per tutti i pazienti affetti da Melanoma di Grado Primo eSecondo (14 pazienti gersoniani e 15.798 pazienti convenzionali cioè trattati con tecnichetradizionali (Balch, C.M.: Cutaneous melanoma: prognosis and treatment results word wide, inSemin. Surg. Oncol., No.8, 1992, pp. 400-414), risultò che il 100% dei pazienti gersoniani eraancora vivo dopo 5 anni, contro invece il 79% dei pazienti convenzionali.Sempre dalla stessa indagine retrospettiva risultò che per i pazienti affetti da Melanoma di GradoTerzo (cioè con metastasi localizzate), costituiti da 17 pazienti gersoniani e 103 pazienticonvenzionali, questi ultimi curati presso la clinica tedesca Fachklinik Hornheide (Drepper, H.: Theprognosis of patients with stage III melanoma: prospective long term study of 286 patients of theFachlinik Hornheide, in: Cancer, vol. 71, 1993, pp.1239-1246), risultò che l’82% dei pazientigersoniani era ancora vivo dopo 5 anni, contro invece il 39% dei pazienti in terapia convenzionale.Sempre dalla stessa indagine retrospettiva risultò che per i pazienti affetti da melanoma di GradoTerzoA e di Grado Terzo B, costituiti da 33 pazienti gersoniani e 134 pazienti in terapiaconvenzionale, questi ultimi curati presso la clinica tedesca Fachklinik Hornheide (Drepper, H.:The prognosis of patients with stage III melanoma: prospective long term study of 286 patients ofthe Fachlinik Hornheide, in: Cancer, vol. 71, 1993, pp.1239-1246), risultò che il 71% dei pazientigersoniani era ancora vivo dopo 5 anni, contro invece il 41% dei pazienti in terapia convenzionale.Sempre dalla stessa indagine retrospettiva risultò che per i pazienti affetti da Melanoma di GradoQuarto A, costituiti da 18 pazienti gersoniani e 194 pazienti in terapia convenzionale studiatidall’Eastern Cooperative Oncology Group (Ryan L.: Prognostic factors in metastatic melanoma,in: Cancer, vol. 71, 1993, pp. 2995-3005), ), risultò che il 39% dei pazienti gersoniani eraancora vivo dopo 5 anni, contro invece il 6% dei pazienti in terapia convenzionale.La percentuale di sopravvivenza per il Melanoma di Grado Quarto B non fu valutata.Infine, dei 153 pazienti gersoniani arruolati nello studio, 71 di essi non figurano nelle liste finali,poiché mancanti di dati di follow up, o perchè morirono per cause estranee al Melanoma, o perchésmisero di tenersi in contatto con i ricercatori.

Il Silenzio assordante della Medicina Ufficiale(parzialmente tratto e modificato da: www.metodokousmine.it )Medici come Kousmine o Gerson sono stati insigni ricercatori, abituati a rigorosi parametriscientifici e a controlli continui di laboratorio. Eppure le loro metodiche di cura non hanno“sfondato” il muro di indifferenza e di ostilità del mondo medico ufficiale.La questione può essere riassunta nei seguenti punti:1) Impossibilità di sperimentazione in “Prova in Doppio Cieco”.Il principale metodo scientifico di verifica dell’efficacia di una terapia è quello dellasperimentazione detta “a doppio cieco”. Si selezionano cioè due gruppi di malati, divisi in modototalmente casuale (random) e quindi analoghi tra di loro; al primo gruppo si somministra la terapia,al secondo gruppo un semplice placebo. Nessun malato sa se a lui venga effettivamentesomministrata la cura e nemmeno il medico a contatto con il malato. Dal c

Dott. Giuseppe Nacci Medico Chirurgo Specialista in Medicina Nucleare . 27 novembre: giornata nazionale sull’Immensa . Attualmente il dott. Giuseppe Nacci svolge la sua attività presso il Servizio Sanitario Regionale del Corpo della Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia, funzione che ha assunto, in .

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Dott. Giuseppe Nacci Medico Chirurgo Specialista in Medicina Nucleare E’ consentita la libera diffusione del presente libro da parte di chiunque, a mezzo stampa e/o su supporto elettronico (CD-ROM o INTERNET), purchè non a scopo di lucro o di profitto .

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