Diecimila Posti D’infermiere Di Famiglia . - OPI Napoli

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Insetrisiermfe -34in . 15ca per o pric erndi into ll’rt aicaORGANO UFFICIALE ORDINE DEGLI INFERMIERI DI NAPOLIAnno XXVI - n 2 - Giugno 2020COVID-19 - Fase 2Diecimila postid’infermieredi famiglia/comunità12 MAGGIO - ANNO DELL’INFERMIERENAPOLI CELEBRACON L’ARTEIL 12 MAGGIOA PAG. 14OPI NAPOLI INFORMAL’OPI NAPOLIMETTE IN CAMPOL’“OPERAZIONEMASCHERINE”A PAG. 36

GIORNATA MONDIALEGIORNATAMONDIALEPERMULTIPLAPER LALA SCLEROSISCLEROSI MULTIPLALa giornata mondiale per la SM si celebra il 28 maggio ed è promossa dalla Federazione InternazionaleSclerosi Multipla (MSIF) è l’unica campagna globale per aumentare la consapevolezza sulla SM. Il temadella campagna 2014 è “l’accessibilià “: che si tratti di accesso alle cure sanitarie, al supporto, al lavoro o allostudio, ci sono molte barriere all’accesso che le persone con la SM affrontano nella loro vita quotidiana.La campagna per la Giornata Mondiale sulla SM mira a far passare quattro messaggi chiave, per aumentarela consapevolezza e la conoscenza generale sulla SM:1) Non si conosce la causa della SM né la cura definitiva2) La SM viene di solito diagnosticata fra i 20 “ 40 e dura una vita intera3) I sintomi della SM variano da persona a persona. Questo rende imprevedibile la vita con la SM4) Servizi e trattamenti stanno migliorando per le persone con SM ma non per tutti né in modo equoIl sito della campagna è disponibile su www.worldmsday.orgLa Multiple Sclerosis International Federation (MSIF) è un organismo internazionale, fondata nel 1967, checoordina e rende interscambiabile il lavoro di 42 Associazioni Sclerosi Multipla sparse nel mondo con loscopo di migliorare la qualità della vita delle persone con SM. Allo stesso tempo sostiene la ricerca perarrivare a una migliore comprensione della SM e trovare migliori e nuovi trattamenti

Giugno 20203sionalità, questo impegno dimostrato sul campo vengano riconosciuti, sia nelle strutture pubbliche chein quelle private, come nelle case di cura, anche a livello contrattuale e salariale. E’ il momento di dire ancora una volta come stanno le cose. E le cose nonstanno messe bene. La pandemia ha dimostrato anzitutto gli errori di programmazione pregressi,quando cioè si è puntato di più sull’organizzazionedella rete ospedaliera, lasciando da parte gli aspettidella prevenzione e la rete territoriale di assistenza.Dopo anni di tagli alla spesa sanitaria, si è rivelataperniciosa la diminuzione costante di personale.Anche sulle colonne di questo giornale plaudiamo inquesto numero ai circa diecimila posti di lavoro destinati agli infermieri di famiglia e ad implementareun’assistenza territoriale che soprattutto in Campania è tutta da creare.Ma è un pannicello caldo. A conti fatti sarannopoco più di 500 gli infermieri in Campania che beneficeranno di questo provvedimento. Ed è una goccia nelmare. Vale la pena ricordare che in tutt’Italia mancano53 mila infermieri. Un dato che ci colloca agli ultimiposti in Europa per personale infermieristico impiegato. Solo sul territorio ne servirebbero 30mila. InCampania siamo sotto di 9mila unità, anche a causa diun decennale blocco del turnover mai compensato. Eallora. Da questa pandemia dobbiamo portare a casaalcuni insegnamenti. Il primo fra tutti è quello chedobbiamo lavorare sodo per essere presenti ai tavoliistituzionali dove si prendono decisioni strategiche intermini di politiche sanitarie. Non è più tempo di delegare ad altri le nostre istanze. Richieste in linea conla visione di una sanità solidale e universalistica, dunque vicina agli interessi e alla domanda di salute deicittadini.Anche noi dobbiamo onorare fino in fondo quelpatto, quel vincolo strategico e deontologico che ci legaindissolubilmente con chi curiamo e assistiamo. Piùposti di lavoro, più territorio, liste d’attesa più corte, piùmodernità nei luoghi di cura come telemedicina, telenursing, telemonitoraggio. Ecco le nostre richieste aivertici della Regione. Aspettative che rappresenteremoancora con maggiore impegno per onorare nel modogiusto i colleghi scomparsi sul campo di battaglia.editoriale“Il primo pensiero va ad Angela, Annamaria, Roberto e Luigi. Ai quattro colleghi, qualcuno fraternoamico, che abbiamo perso in questi ultimi mesi a causadella pandemia. Colleghi che hanno portato in alto ilnome della professione. E per questo saremo loro eternamente riconoscenti. Onore a loro, caduti sul campoper salvare vite umane. Per tenere fede a quella alleanzatra cittadino e infermiere che è alla base della nostraprofessione. “Il tempo di relazione è tempo di cura”, recitaun passo importante del nuovo codice deontologico.Un passaggio che loro hanno interpretato fino all’estremo sacrificio. Oggi abbraccio commosso i lorocari. La pandemia ci ha impedito anche l’ultimo saluto.Un pensiero solidale voglio rivolgerlo anche ai tantissimi colleghi di Napoli contagiati dal virus, ottomilain tutta Italia. Anche loro in prima linea contro un nemico invisibile e insidioso, contrastato, soprattutto nellaprima fase, con armi spuntate, senza adeguate precauzioni e protezioni personali, in pieno caos organizzativoe con le scarse dotazioni organiche che a Napoli e inCampania ben conosciamo. Anche a loro un grazieeterno da parte di tutta la professione che mi onoro dirappresentare.Abbiamo pagato dunque un prezzo altissimo allapandemia. L’impegno, la professionalità, l’umanità degliinfermieri è stata ed è visibile. Nessuno si è tirato indietro. Anzi, qualche nostro iscritto pensionato ha volutorientrare in servizio per dare una mano. Tanti colleghi sisono adattati a lavorare in ospedali completamenteriorganizzati, con turni massacranti, lontani dagli affettipiù cari anche nelle ore di riposo, per la sola paura dicontagiarli.A parole e con tante pacche sulle spalle questimeriti ci sono stati anche riconosciuti. Noi diciamograzie. Ma rinunciamo volentieri anche ai pur onorevoli attributi come “angeli” e “eroi”. Non siamo nél’uno, né l’altro. Siamo donne e uomini, professionistipreparati, esperti dell’assistenza sanitaria. E come talivorremmo essere trattati. Non ci piace essere incensati oggi e dimenticati, aggrediti, offesi e umiliati domani. Questa pandemia ha evidenziato ritardi,storture, carenze e mancanze del sistema sanitarionazionale e regionale che noi infermieri denunciamoda tempo. Ma ora è il momento che queste profes-di Ciro CarboneIl caro prezzo del dovere”

Direttore editorialeCiro CarboneDirettore responsabilePino De MartinoCaporedattore Comitato ScientificoPh. D. Teresa ReaComitato ScientificoDott.ssa Margherita Ascione, Dott.ssa Florinda Carcarino,Ph.D. Andrea Chirico, Dott.ssa Grazia Isabella Continisio,RN, Ph.D. Alberto Dal Molin, Ph.D. Maria Rosaria EspositoDott. Gianpaolo Gargiulo, Dott.ssa Lorenza Garrino,Ph.D. Joseph Giovannoni, Ph.D. Assunta Guillari,Dott.ssa Loreana Macale, Ph.D. Antonella Mottola,Ph.D. Gianluca Pucciarelli, Dott.ssa Franca Sarracino,Ph.D. Nicola Serra, Ph.D. Silvio Simeone.Hanno collaborato a questo numeroAntonio De Luce, Dario De Martino, Antonino Calabrò, AlessiaMarangon, Maria Chiara Carriero, Federica Ilari, Roberto Lupo,Lorenzo Bardone, Francesca De Marco, Umberto Donato,A. Guillari, F. Stile, G. Gargiulo, A. Capuano, C. Serio, R. Pulpito,M. Perrone, G.F. Prussiano, T. ReaEditore, Direzione e Redazione:Opi Napoli – P.zza Carità 32 – Cap 80134 NapoliTel: 39 081 440140 – 081 440175 - Fax:. 39 081 0107708Email: info@opinapoli.itEmail certificata: napoli@cert.ordine-opi.itRESP. GRAFICA E IMPAGINAZIONEPOLIGRAFICA F.LLI ARIELLO - EDITORI S.A.S. - NAPOLICorso Amedeo di Savoia, 172 - Tel. 5441323La riproduzione e la ristampa anche parziali di articoli e immagini delgiornale sono formalmente vietate senza la debita iffeerm 4a in 15-3ercc pp.riicc rnottedi intoo ll’ll is rt aIInnseSupplemento di NapolisanaRivista periodica di aggiornamenti professionali, attualità,cultura e ricerca infermieristicaOrgano dell’Ordine delle professioni infermieristiche di NapoliANNO XXVI - N. 2 - giugno 2020AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI NAPOLI N. 4681 DEL 27/9/1995Dati indicizzazione - ISSN 2611-2205 Napolisana CampaniaGiugno 2020in questo numero4-19Fase 2Diecimilapostid’infedi famrmiereiglia/comunità12 MAGGNAPOLIIO - ANNOCELEBRCON L’A AIL 12 M RTEAGGIODELL’INFEERMIERA PAG. 14EL’OPIMETTE NAPOLIIN CAL’“OPPEER MPORAAMASCH ZIONEERINE”A PAGOPI NAPOLI INFNFORMA. 363EDITORIALE di Ciro CarboneIl caro prezzodel dovereCOVID-19 - Fase 26-11Diecimila posti d’infermiere di famiglia/comunità6Sul territorio ne servirebbero almeno 30mila7“Infermieri spina dorsale del Sistema sanitario nazionale”8Mai più medici nei corsi di laurea per infermieri9Con il Mes alla Campania spettano 4 miliardi10Ssn, tre miliardi e mezzo in più10Il “modello Cotugno” che piace all’Europa11

Giugno 202012 maggio - Anno dell’infermiere512-1436-37OPI Napoli informaLa lezione di Florence guida ancora la professione12L’Opi Napoli mette in campo l’“Operazione mascherine”36Il Papa prega per gli infermieri: “Esempio di eroismo”12Il Covid-19 strappa la vita al sindacalista gentiluomo36Mattarella: “Chi oggi è in prima linea contro il virusonora la Repubblica”12L’Opi Napoli attiva consulenza psicologica37Il ministro Roberto Speranza agli infermieri:“La vostra è una professione essenziale per il Ssn”13Napoli celebra con l’arte il 12 maggio14De Luca, “Grazie infermieri, professionein prima linea contro il coronavirus”1438Dentro la professione39-46Ospedali & territoriNSC - Supplemento di ricerca infermieristica15-3438Gimbe: “Potenziare la sanità pubblica”Ascalesi nel Polo Oncologico del Mediterraneo39Assistenza disabili e riabilitazione, si riparte40CORONAVIRUS. Cardiologie ferme durante40il lockdownL’efficacia di utilizzo delle tecniche di de-escalationnel paziente psichiatrico: revisione narrativa16CORONAVIRUS. Alla Napoli 3 Sud i robot per la sanificazionedegli ambienti41Significant Event Audit (SEA)per il miglioramento delle cure primarie22L’Ospedale Monaldi si attrezza per affrontarein sicurezza la fase 242Al Covid Center del Loreto Nuovo i pazienti sospettiper coronavirus42CORONAVIRUS. Ad Avellino un container di decontaminazioneper la vestizione degli operatori del 11843Procreazione medicalmente assistita.La Regione Campania proroga l’accesso43CORONAVIRUS.44Allattamento al seno: protezione, incoraggiamentoe sostegno. L’importanza dei ruoli dei servizi per lamaternità. Indagine osservazionale multicentricanelle strutture sanitarie campaneDentro la professioneL’emergenza dovuta al SarsCov2 fa decollarela sanità digitale243535Parte la telemedicina per i diabeticiCORONAVIRUS. Plasma iperimmune, ok del Comitato eticoalla sperimentazione all’ospedale Cotugno44CORONAVIRUS.45Partnership Pozzuoli-BostonCentro Sclerosi Multipla Al Cardarelli diventa virtuale46Infermiera aggredita al Cardarelli46

6Giugno 2020COVID-19Fase 2Se c’è un elemento chiaro emersonella prima fase della pandemia dacovid-19 è la scarsa attenzione prestata in questi anni dalla sanità pubblica alterritorio. Un elemento di criticità denunciato più e più volte dagli infermieri, mainascoltato. Mentre si procedeva indiscriminatamente a tagliare fondi al Ssn. Oral’intento è quello di metterci una pezza,sperando che chi ha e avrà responsabilitàdi governo abbia imparato la lezione. Tuttisaranno assunti a tempo determinato conun avviso pubblico e senza concorso. Poieventualmente dal nuovo anno a tempo indeterminato. Dal momento che si agirà intempi ristretti, ipotizza il ministro Speranza che ha annunciato per primo il provvedimento, si dovrebbe procedere con gliavvisi senza concorso, come già avvenutocon le assunzioni di operatori a marzo. Ineo-assunti andranno non solo a potenziale l’assistenza domiciliare dei pazientiaffetti da Covid-19, ma anche tutti glialtri ambiti dove ce bisogno, soprattutto nelle Rsa per anziani, rimasti sprovvisti diunità lavorative durante l’emergenza etutt’ora carenti. Lanecessità di rimpinguare il personalesanitario e socio sanitariorivienedall’obbligo di rafforzare gli interventidella“Fase 2”. L’obiettivoèquello di andare a incrementare l’assistenza anchedomiciliare per i malati diCOVID19, ma anche di coprireleferieDiecimila posti d’infermiÈ questa la novità del decreto Rilancio. Il testo pubblicato il 19 maggio in Gasu salute e sicurezza: rafforzare la rete territoriale sanitaria. In totale sarmedici, ostetriche, Oss e altre professioni sanitarie. Otto infermieri per oseguire con un modello di assistenza in cui Governo e Regioni prevedi PINO DEestive e gestire in sicurezza la convivenzacon il virus mentre via via si torna a riaprire le attività lavorative.UN PRIMO PASSO - Il decreto prevede che queste assunzioni vadano a soddisfare un fabbisogno d’assistenzaterritoriale fin qui inevaso. Con le circa10mila assunzioni previste nel decretolegge Rilancio, si tenta infatti di metteresu una rete di infermieri di famiglia e dicomunità, o comunque di avviarequesto percorso che necessiteràa regime ben più di diecimila assunzioni. “Questodecreto-legge – commenta Barbara Mangiacavalli, presidenteFNOPI – riconosce lanecessità già scrittada Governo e Regioninel Patto per la salute2019-2021 di introdurre a pieno titolo lafigura dell’infermiere difamiglia/comunità. Enon solo come supportoalla prima linea diCOVID-19 che si sposta ormai sul ter-ritorio, ma anche per l’assistenza semprenecessaria a cronici e fragili non Covid.Ma è solo il primo passo: ora si deve proseguire con un modello di assistenza incui Governo e Regioni prevedano l’organizzazione omogenea sul territorio di queste nuove forze. Un passo a cui deveseguire un ampliamento della figura diquesti professionisti che deve essere dasubito ben definita, strutturata e riconosciuta a livello formativo. Per farlo laFNOPI è come sempre pronta alla collaborazione più ampia con le istituzioni”.SARS-Cov-2 e territorio - Si è dettoche i circa diecimila infermieri da assumererientrano nel piano di rafforzamento dellarete sanitaria al livello territoriale. In particolare all’articolo 1 del decreto (disposizioni urgenti in materia di assistenzaterritoriale) si legge quanto segue: “Al finedi rafforzare l’offerta sanitaria e sociosanitaria territoriale, necessaria a fronteggiarel’emergenzaepidemiologicaconseguente alla diffusione del virus SARSCov-2 e finalizzata ad una presa in caricoprecoce dei pazienti contagiati, dei pazientiin isolamento domiciliare obbligatorio, dimessi o paucisintomatici non ricoverati edei pazienti in isolamento fiduciario, le regioni e le province autonome adottanopiani di potenziamento e riorganizzazionedella rete assistenziale”. Fino ad arrivareal comma 5 in cui si fa riferimento all’assunzione di infermieri: “Al fine di rafforzare i servizi infermieristici, conl’introduzione altresì dell’infermiere di famiglia o di comunità, per potenziare lapresa in carico sul territorio dei soggettiinfettati da SARS-CoV-2 identificati

Giugno 20207COVID-19Fase 2iere di famiglia/comunitàazzetta Ufficiale si apre con l’articolo dedicato alla sanità e le disposizioniranno 20mila le assunzioni in sanità tra infermieri, infermieri pediatrici,ogni 50mila abitanti. Mangiacavalli: “È solo il primo passo: ora si deve proedano l’organizzazione omogenea sul territorio di queste nuove forze”EMARTINOCOVID-19, anche supportando le Unitàspeciali di continuità assistenziale e i servizi offerti dalle cure primarie, nonché ditutti i soggetti di cui al comma 4, le aziendee gli enti del Servizio sanitario nazionale,in deroga all’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono, in relazione ai modelli organizzativi regionali,utilizzare forme di lavoro autonomo, anchedi collaborazione coordinata e continua-tiva, con decorrenza dal 15 maggio 2020 efino al 31 dicembre 2020, con infermieriche non si trovino in costanza di rapportodi lavoro subordinato con strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e privateaccreditate, in numero non superiore a ottounità infermieristiche ogni 50.000 abitanti.Per le attività assistenziali svolte è riconosciuto agli infermieri un compenso lordo di30 euro ad ora, inclusivo degli oneri ri-Sul territorio ne servirebberoalmeno 30milaLa carenza di infermieri di cui soffre il Paese, e che da tempo la Fnopi denuncia,si è fatta sentire nel peggiore dei modi con l’emergenza covid-19, per la quale solo nell’immediato e nelle zone a maggior rischio servirebbero almeno 5-6000 infermieri inpiù da subito. In Italia, lo ha ricordato di recente la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli, ne mancano oltre 53mila, di cui la maggior parte (almeno 30mila) sul territorio,dove la soluzione ideale è quella dell’infermiere di famiglia/comunità scritta nel Pattoper la salute che se fosse già attuata potrebbe assistere sia i singoli che le famiglie (circail 50% dei casi ha bisogno di quarantena domiciliare) e, proprio in casi come questi,intere comunità. Per questo ora non si può più perdere tempo e assume carattere d’urgenza la sua attivazione in tutte le Regioni. All’emergenza per i pazienti Covid, oggisi aggiunge anche quella dei pazienti non-Covid con fragilità (cronici, non autosufficienti, ), i quali per circa 3 mesi hanno fatto i conti con un sostanziale congelamentodei servizi socio-sanitari territoriali, già carenti, a partire da quelli domiciliari, che sonofondamentali per la prevenzione e gestione delle complicanze. E la prospettiva, in assenza di interventi immediati, rischia decisamente di non essere all’altezza dei bisognireali dei pazienti. Stando a quanto emerge dai dati della sperimentazione del NuovoSistema Nazionale di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, svolta dal Ministerodella Salute e dalle Regioni, 10 Regioni sono inadempienti nella capacità di garantireil livello di assistenza sanitaria distrettuale (territorio), praticamente mezza Italia.flessi, per un monte ore settimanale massimo di 35 ore.” E arriviamo così alle assunzioni a tempo indeterminato di quasi10mila infermieri: “Per le medesime finalità, a decorrere dal 1 gennaio 2021, leaziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, possono procedere al reclutamentodi infermieri in numero non superiore ad 8unità ogni 50.000 abitanti, attraverso assunzioni a tempo indeterminato e comunque nei limiti di cui al comma 10.”INFERMIERI MILITARI NELDECRETO RILANCIO - Nel decretoRilancio per la parte che concerne il ministero della Difesa sono previste le assunzioni di medici e infermieri militari,secondo quanto già stabilito dal decretoCura Italia di marzo. In particolare a stabilirlo è l’articolo 19 Funzionamento e potenziamento della Sanità militare in cui silegge che le assunzioni riguarderebbero ilpersonale della Marina militare, dell’Aeronautica militare e dell’Arma dei carabinieri nelle misure di seguito stabilite perciascuna categoria e Forza armata: 70 ufficiali medici con il grado di tenente ogrado corrispondente, di cui 30 della Marina militare, 30 dell’Aeronautica militaree 10 dell’Arma dei carabinieri; 100 sottufficiali infermieri con il grado di maresciallo, di cui 50 della Marina militare e 50dell’Aeronautica militare. Per parteciparee rientrare nelle assunzioni di infermieri emedici previste dal decreto Rilancio perl’emergenza COVID-19 sarà necessariopresentare sul portale del ministero dellaDifesa la domanda di partecipazione entro15 giorni dalla pubblicazione delle procedure di arruolamento da parte della Direzione generale del personale militare sullostesso sito. Gli arruolamenti sono perfezionati entro i successivi 20 giorni. Ancora silegge nel decreto Rilancio che: “I periodidi servizio prestato ai sensi del presentearticolo nonché quelli prestati ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del decreto-legge n.18 del 2020 costituiscono titolo di meritoda valutare nelle procedure concorsualiper il reclutamento di personale militarein servizio permanente appartenente aimedesimi ruoli delle Forze armate”.

8Giugno 2020COVID-19Fase 2“Infermieri spina dorsale del Sistema sanitario nazionale”Monito del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità ai governi, anche alla luce

storture, carenze e mancanze del sistema sanitario nazionale e regionale che noi infermieri denunciamo da tempo. Ma ora è il momento che queste profes-sionalità, questo impegno dimostrato sul campo ven-gano riconosciuti, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private, come nelle

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