Insegnare Religione Cattolica Nel Primo Ciclo Con Le .

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI URBINOCORSO BIENNALE DI ALTA SPECIALIZZAZIONE IN SCIENZE RELIGIOSECON INDIRIZZO PEDAGOGICOPEDAGOGICO-DIDATTICOCORSODIDATTICA DELLA RELIGIONE IN PROSPETTIVA INTERCULTURALEProf.ssa Licia ZazzariniInsegnare Religione Cattolicanel Primo Ciclocon le “Nuove Indicazioni”Licia Zazzarini

PERCHÈ INSEGNARE RELIGIONE ASCUOLAFinalità della scuola èL’EDUCAZIONE INTEGRALE DELLAPERSONACiò implica almeno due processi: alfabetizzazione culturale come capacità diacquisire “alfabeti” necessari alla codificae decodifica della realtà “umanizzazione” degli alunni attraversol’educazione all’esercizio delle libertàfondamentaliLicia Zazzarini

PERCHÈ INSEGNARE RELIGIONE ASCUOLAFinalità di ogni azione didattica èEDUCARE ATTRAVERSO L’ISTRUZIONEE LA CULTURAPertanto tutte la conoscenze, abilità ecompetenze acquisibili attraverso il lavoroscolastico, sono orientate alla costruzionedi una identità matura, umanamente riccae responsabileLicia Zazzarini

Di fronte a tali finalità ci chiediamo se èpossibile prescindere dalla dimensionereligiosaNon è possibile poiché la dimensionereligiosa: è una costante universale delle culture dafar conoscere alle nuove generazioni l’uomo ha bisogno di trascendenza consente più profondamente di leggere,conoscere e comprendere la realtàLicia Zazzarini

“La dimensione religiosa èintrinseca al fatto culturale,concorre alla formazioneglobale della persona epermette di trasformare laCONOSCENZA IN SAPIENZADI VITA”(Santo Padre Benedetto XVIMeeting nazionale degli IdRRoma - 25 aprile 2009)Licia Zazzarini

PERCHÈ INSEGNARE “RELIGIONECATTOLICA” A SCUOLA Nel nostro Paese l’insegnamento della religione especificatamente di quella Cattolica si pone “Nelquadro delle finalità della scuola” poiché “iprincipi del cattolicesimo fanno parte delpatrimonio storico del popolo italiano”. C’è in quest’affermazione dell’Accordo diRevisione del Concordato del 1984, ilriconoscimento del valore oggettivo che, nellacostruzione della sua identità, l’Italia deve allatradizione cattolica il cui straordinario contributorisulta evidente nelle espressioni artistiche,letterarie, filosofiche, ma anche neicomportamenti quotidiani e nelle comunicredenze.Licia Zazzarini

CHE COS’E’ L’IRC?L’IRC è una disciplina scolastica con una specifica dignità culturale eformativa confessionale nei contenuti, ma non nellefinalità pienamente integrata nel complessodell’esperienza educativo-didattica aperta a tutti liberamente sceltaLicia Zazzarini

In sintesi:L’IRC È UNA DISCIPLINA CHECONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONEUMANA E CULTURALE DEGLI ALUNNIE ALL’ACCRESCIMENTO DELLA LOROCAPACITÀ DI ATTRIBUZIONE DISENSO ALL’ESISTENZALicia Zazzarini

LA PROPOSTA EDUCATIVA DELL’IRC: ALCUNECOORDINATECENTRALITÀ DELL’ALUNNO nella pluralità delle suedimensioni e in un confronto sempre aperto con il suopatrimonio di esperienza e con quella che va costruendocon gli altri alunni e con l’insegnanteSPECIFICITÀ DEI CONTENUTI che ruotano intorno adalcuni nuclei essenziali: Dio e l’uomo Gesù di Nazareth e il messaggio evangelico La Chiesa e i cristiani I cristiani e le altre religioni I valori etici e religiosi La Bibbia e le altre fonti Il linguaggio religiosoLicia Zazzarini

LA PROPOSTA EDUCATIVA DELL’IRC: ALCUNECOORDINATEIDEAZIONE, PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DIPERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI: Personalizzati Interdisciplinari – Trasversali Interreligiosi ed interconfessionali Flessibili Improntati a metodiche attiveCOSTRUZIONE DI CONTESTI/AMBIENTI EDUCATIVI EDI APPRENDIMENTO Dinamici e stimolanti Relazionali Laboratoriali e collaborativi/cooperativi CreativiLicia Zazzarini

LA PROPOSTA EDUCATIVA DELL’IRCIn sintesi si tratta di faredell’IRC un’esperienza diapprendimento che coinvolge tutta lapersona e la vita dell’alunno,e del suo progetto educativo unelemento di condivisione all’internodella scuola e con le famiglieLicia Zazzarini

SISTEMA SCOLASTICO E IRC, OGGIANNIRIFORMEDOCUMENTI DI RIFERIMENTOEFFETTI PER L’IRC1997 e1999Autonomia scolasticaLegge 59/1997 art. 21 Autonomia delle istituzioniscolasticheDPR 275/1999 Regolamento dell’autonomiaSperimentazione nazionalebiennale A.S. 1998-99 e 199920002000Riordino dei cicli scolastici: sette annidi scuola di base e cinque di scuolasecondaria (Ministro Berlinguer).La legge non troverà applicazioneLegge 30/2000 riordino dei cicli scolastici2003Riforma del sistema di istruzione eformazione(Ministro Moratti)Legge 53/2003 e Decreto Legislativo 59/2004(ancora in vigore) con Indicazioni Nazionali per iPiani Personalizzati delle attività educative nellascuola dell’Infanzia e per i piani di studiopersonalizzati nella scuola Primaria e Secondaria diprimo grado e PECUPDecreto legislativo 226/2005 con allegati: PECUPdel Secondo Ciclo e PECUP ed Indicazioni Nazionaliper i liceiObiettivi Specifici diApprendimento (OSA): 2003 Scuola Infanzia ePrimaria 2004 Scuola Secondaria primogrado 2005 Scuola Secondariasecondo grado20062007Il Ministro Fioroni apre un biennio disperimentazione 2007-2009(“Politica del cacciavite”)Decreto Ministeriale 31/07/2007 “Indicazioni per ilcurricolo” per la scuola dell’Infanzia e il Primo ciclo.Direttiva Ministeriale 68/2007 di apertura dellasperimentazione.Decreto Ministeriale 139/2007 “Regolamentodell’obbligo di istruzione e linee guida (Assiculturali)”Obiettivi di Apprendimento (OA)e Traguardi per lo Sviluppo delleCompetenze (TSC) per la Scuoladell’Infanzia e per il Primo Ciclod’istruzione diffusi in viasperimentale con CM 45/200820082010“Riforma Gelmini”Legge 169/2008 disposizioni relative a: maestrounico, voto in decimi, valutazione comportamento,Cittadinanza e Costituzione, adozione libri di testoDPR 89/2009 “Revisione assetto ordinamentale,organizzativo e didattico della scuola dell’Infanzia edel Primo Ciclo di istruzioneDPR 122/2009 “Regolamento sulla valutazioneLicia ZazzariniProroga sperimentazioneFioroni-Primo CicloRiordino Secondo Ciclo e RegolamentiIndicazioni didattiche per l’IRCnelle Scuole dell’infanzia e nelPrimo Ciclo (pubblicate con DPR11 febbraio 2010)In via di sperimentazione NuoveIndicazioni per IRC nel Secondociclo (CM 70 del 3 agosto 2010

SISTEMA SCOLASTICO E IRC, OGGIAlcune domande: Dall’attuale quadro normativo quale progettualitàculturale ed educativa è possibile cogliere? Quale modello di scuola ne deriva? Quale spazio è dato alla dimensione religiosa e/ospirituale in genere? Quale logica guida il cambiamento di cui l’art.64della Legge 133/’08 costituisce il primo tassello?Licia Zazzarini

SISTEMA SCOLASTICO E IRC, OGGIScuola: “cantiere sempre aperto”: Stagione di profonde riforme e controriforme Cambiamenti strutturali e organizzativi Innovazione dei processiE l’IRC?In questo contesto così mutevole l’IRC sicolloca nel pieno rispetto delle finalitàdella scuola e secondo le regole e lepeculiarità giuridiche e culturali che lastessa cerca di darsiLicia Zazzarini

PROGETTARE L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONEOGGI A SCUOLACome?Attraverso le “Indicazioni” che costituiscono ildocumento di riferimentoFrutto di un lavoro di sperimentazione su tutto ilterritorio nazionale, la predisposizione di nuove“Indicazioni” ha contribuito ad un ripensamentodell’identità dell’IRC sia sul piano epistemologicosia su quello didatticoLicia Zazzarini

PROGETTARE L’INSEGNAMENTO DELLARELIGIONE OGGI A SCUOLARiferimenti normativi delle nuove“Indicazioni” per l’IRCDecreto Ministeriale 31/07/2007 con allegate le“Indicazioni per il curricolo” per la scuoladell’Infanzia e il Primo CicloObiettivi di Apprendimento (OA) e Traguardi per loSviluppo delle Competenze (TSC) IRC per laScuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclod’istruzione diffusi in via sperimentale con CM 45del 22 aprile 2008.Indicazioni didattiche per l’IRC nelle Scuoledell’Infanzia e nel Primo Ciclo (Intesa CEI-MIUR 1agosto 2009, pubblicate con DPR 11 febbraio2010)Licia Zazzarini

STRUTTURA GENERALE DELLE“INDICAZIONI PER IL CURRICOLO”(2007) Cultura scuola persona L’organizzazione del curricolo La scuola dell’Infanzia La scuola del Primo CicloLicia Zazzarini

CULTURA SCUOLA PERSONA:LO SFONDO PEDAGOGICO Centralità della persona Educazione alla cittadinanza Scuola come comunitàLicia Zazzarini

PERSONA“Lo studente è posto al centrodell’attenzione educativa in tutti i suoiaspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.In questa prospettiva i docenti dovrannopensare e realizzare i loro progettieducativi e didattici non per individuiastratti, ma per persone che vivono qui eora, che sollevano precise domandeesistenziali, che vanno alla ricerca diorizzonti di significato”.Licia Zazzarini

MULTICULTURALITA’ Nelle “Indicazioni per il Curricolo” alrichiamo alla persona si accompagnala sollecitazione all’aperturamulticulturale “in un confronto chenon eluda questioni quali leconvinzioni religiose, i ruoli familiari,le differenze di genere”Licia Zazzarini

NATURA E CARATTERISTICHE DELLEINDICAZIONI: ALCUNI ASPETTI GENERALILe Indicazioni: Sono uno strumento ministeriale che intende garantirel’unitarietà del sistema nazionale d’istruzione e i livelliminimi essenziali Nella nuova architettura del curricolo l’IRC è presente conpropri obiettivi e traguardi, nella scuola dell’Infanziadiluito ed integrato in tutti e cinque i campi di esperienza;nella scuola del Primo ciclo è collocato all’interno dell’arealinguistico-artistico-espressiva che coglie l’IRC comeespressione ed attenzione alle questioni di senso in unaprospettiva comunicativo-relazionaleLicia Zazzarini

NATURA E CARATTERISTICHE DELLEINDICAZIONI: ALCUNI ASPETTI GENERALI Sono formalmente improntate ai criteri disinteticità e chiarezza Sono orientative sul piano progettualedidattico Richiedono una progettazione finalizzataalla maturazione di competenze di tipodisciplinare, cioè come risultatodell’acquisizione di determinateconoscenze e abilitàLicia Zazzarini

NATURA E CARATTERISTICHE DELLEINDICAZIONI: ALCUNI ASPETTI GENERALI Si articolano in:Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze (TSC),intesi come punti di riferimento posti al termine dei piùsignificativi snodi del percorso curricolare, ossia aconclusione della Scuola dell’Infanzia, della Primaria e dellaSecondaria di primo grado;Obiettivi di apprendimento (OA) (tranne che per la Scuoladell’Infanzia) relativi a specifiche discipline raggruppate inaree disciplinari (area linguistico-artistico-espressiva; areastorico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica)e posti al termine della classe terza e quinta della ScuolaPrimaria e della Classe terza della Scuola Secondaria diprimo grado.Questa articolazione costituisce la novità delle IndicazioniLicia Zazzarini

LE INDICAZIONI PER L’IRC NELLA SCUOLADELL’INFANZIA E PRIMARIA 1.2. Si muovono lungo due Fanno emergere il primato della personaoffrendone una concezione ricca e positivaSi mostrano attente alle esperienze educativedegli alunni e rispettose della loro libertàOffrono la possibilità di percorsi chiari erealizzabiliPongono la centratura sulle competenze in unaprogettualità educativaLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NELLA SCUOLADELL’INFANZIALE INDICAZIONI IRC: Precisano che la crescita culturale dei bambini tra i tre e isei anni deve essere considerata nella globalità dei saperi;pertanto, i traguardi relativi alle competenze IRC vengonoraggiunti attraverso tutti i campi di esperienza (Allegato alDPR 11/02/2010), favorendo lo sviluppo della dimensionesia spirituale sia etica. I “campi di esperienza” indicano idiversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e quindi isettori specifici ed individuabili di competenza nei quali egliconferisce significato alle sue molteplici attività, sviluppa ilsuo apprendimento e persegue i suoi traguardi formativi nelconcreto di una esperienza che si svolge entro confinidefiniti e con il costante suo attivo coinvolgimento.Licia Zazzarini

IN PARTICOLARE NELLA SCUOLADELL’INFANZIALE INDICAZIONI IRC: Individuano nei TSC tappe diriferimento fondamentali nelpercorso di insegnamentoapprendimento della scuoladell’Infanzia e di tutto il Primo ciclod’istruzioneLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NELLA SCUOLADELL’INFANZIALE INDICAZIONI IRC: Sono introdotte da un breve paragrafo che neevidenzia la finalità educativa e la capacità chel’IRC ha di dare risposte ai bisogni di crescita ematurazione degli alunni L’IRC è distribuito in tutti e cinque i “Campi diesperienza”: 1) Il sé e l’altro; 2) Il corpo inmovimento; 3) Linguaggi, creatività, espressione;4) I discorsi e le parole; 5) La conoscenza delmondo TSC e OA sono fusi insieme Evidenziano la prospettiva educativaLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NEL PRIMO CICLONella riflessione offerta dalla presentazione dell’IRCemerge che la sua proposta educativa consente: “la riflessione sui grandi interrogativi posti dallacondizione umana sollecita il confronto con la tradizione cristiana contribuisce alla formazione di persone capaci didialogo, di rispetto delle differenze e dicomportamenti di comprensione reciproca”Ne deriva un’IRC come sintesi tra la dimensionesoggettiva della persona e le sue domande disenso, e quella storico-oggettiva delle risposteofferte dalla religione cattolicaLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NEL PRIMO CICLOLa formula redazionale prevede una strutturazionein: Traguardi di sviluppo delle competenze (TSC), lacui stesura ampia ed articolata pone al centrol’alunno e le implicanze che si determinano tra ladimensione personale e di apprendimento Obiettivi di apprendimento (OA), distribuiti inquattro ambiti tematici sufficientemente ampi esinteticamente espressi con i verbi all’infinitocome è tipico degli obiettivi didatticiLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NEL PRIMO CICLOIl contributo dell’IRC alla costruzionedi una identità personale si realizzain un contesto caratterizzato da libertà e consapevolezza dialogo con le altre culture, linguaggie religioni laicità della scuola e dello Stato di cuil’IRC si pone come espressioneLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NELLA SCUOLA PRIMARIALE INDICAZIONI IRC: Sono introdotte da una presentazione cherichiama la natura e la finalità delladisciplina e ne sottolinea la dimensionestorico-culturale e quella educativa Al loro interno l’IRC si colloca nell’arealinguistico-artistico-espressiva che faemergere la dimensione religiosa negliaspetti umani e culturali propri dellatradizione cattolica in una dinamicacomunicativo-relazionale, aperta alconfronto interculturale e interreligiosaLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NELLA SCUOLA PRIMARIA LEINDICAZIONI IRC: Dal punto di vista strutturale si articolano inTSC posti al termine della Scuola Primaria e inOA che posti alla fine della terza e della quintaclasse si riferiscono a quattro ambiti1. Dio e l’uomo2. La Bibbia e le altre fonti3. Il linguaggio religioso4. I valori etici e religiosiCiascun ambito è organizzato secondo la logica diun progressivo approfondimento dei contenutiLicia Zazzarini

IN PARTICOLARE NELLA SCUOLASECONDARIA DI PRIMO GRADO LEINDICAZIONI IRC: Dal punto di vista strutturale si articolano in TSCposti al termine della Scuola Secondaria di primogrado e in OA che posti alla fine della classe terzasi riferiscono a quattro ambiti1. Dio e l’uomo2. La Bibbia e le altre fonti3. Il linguaggio religioso4. I valori etici e religiosiCiascun ambito è organizzato secondo la logica diun progressivo approfondimento dei contenutiLicia Zazzarini

In sintesi:con le nuove Indicazioni IRCsi tratta diEDUCARE NELLA PROSPETTIVADELLE COMPETENZELicia Zazzarini

“L’ARTE DI EDUCARE ÈPROPRIA DI CHI SA FARCONVIVERE PROGETTO ELIBERTÀ”(Card. Carlo Maria Martini)Licia Zazzarini

OPERATIVAMENTE QUESTO STIMOLAL’INSEGNANTE DI RELIGIONE: a partire dagli alunni ed individuare ibisogni educativi specifici dell’età ed ibisogni religiosi ad essi correlati ad approfondire sotto molteplici aspetti latematica che intende proporre per meglioindividuare e selezionare i contenuti ad individuare l’orizzonte interculturale edinterreligioso ed i possibili collegamenticon le altre attività/disciplineLicia Zazzarini

OPERATIVAMENTE QUESTO STIMOLAL’INSEGNANTE DI RELIGIONE: a definire proposte e selezionare materialeoperativo che sia significativo e stimolantenel contesto educativo e per l’esperienzadi apprendimento e formativa dell’alunno ad impegnarsi per l’affermazione diun’effettiva collegialità, interdisciplinarità ecoordinamento tra insegnanti e all’internodelle aree disciplinariLicia Zazzarini

COME LAVORARE CON LE NUOVEINDICAZIONI IRC Nell’IRC occorre passare dalla trasmissione econseguente apprendimento di contenuti religiosi,alla produzione creativa del sapere religioso. Sitratta di far fare esperienza della disciplinaponendo al centro l’attività dell’alunnofinalizzandola all’apprendimento della capacitànon solo di filosofare e di matematizzare maanche di “fare religione” (M. De Pasquale 1996). Problematizzare, concettualizzare, argomentareesperienze/questioni motiva l’alunnoall’apprendere e al pensare religiosoLicia Zazzarini

COSA DEVE CAMBIARE Il ruolo del docente chiamato all’esercizio diuna pluralità di competenze nella prospettivadella “riflessività” La metodologia didattica che deve basarsi sustrategie di tipo “attivo” orientate alla ricercascoperta attraverso un percorso chedall’esperienza conduce al significato religioso e/oviceversa L’organizzazione della classe che deveconfigurarsi come una comunità di ricerca e diapprendimento, ossia come ambiente in cui c’èdialogo, condivisione e confronto e nel qualeprevalgono la natura attiva dei metodi, quellacostruttiva dell’apprendimento e il ruolostrategico della meta-cognizioneLicia Zazzarini

PER L’IdR TUTTO QUESTO COMPORTA Sul piano delle conoscenze: SAPERE Sul piano educativo-professionale:RIUSCIRE A TIRAR FUORI IL MEGLIO DAIPROPRI ALUNNI Sul piano metodologico-didattico: SAPERINSEGNARE Sul piano relazionale-comunicativo: SAPERLAVORARE CON I PROPRI ALUNNI E CONIL TEAM DEGLI INSEGNANTI Sul piano personale: SAPER ESSERE unadulto di riferimentoLicia Zazzarini

“C’È SEMPRE SPAZIO PER ILMIGLIORAMENTO. È LOSPAZIO PIÙ GRANDE DELMONDO”(L.Heath Leber)Licia Zazzarini

Riferimenti bibliografici Corsi Nazionali di Aggiornamento degli insegnantidi religione (CEI-MIUR) Riviste specifiche per l’insegnamento dellareligione: “Insegnare Religione” e “L’Ora diReligione” Rivista “La Tecnica della Scuola”Licia Zazzarini

PERCHÈ INSEGNARE RELIGIONE A SCUOLA . patrimonio storico del popolo italiano . e posti al termine della classe terza e quinta della Scuola Primaria e della Classe terza della Scuola Secondaria di primo grado. Questa articolazione costituisce la novità delle Indicazioni.

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