A 60 Anni Dalla Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani

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A 60 anni dalla DichiarazioneUniversale dei Diritti Umani

Il 10 dicembre 1948l’Assemblea generale delleNazioni Unite, riunita alPalais de Chaillot a Parigi,ha adottato laDichiarazione Universaledei Diritti Umani.Universal Declaration ofHuman Rights (UDHR)Mrs. Eleanor Roosevelt, presidente della UnitedNations Human Rights Commission, presenta laDichiarazione (1948)

E’ una dichiarazione di intentipiù che una normativavincolante che l'ONU nonaveva allora (e del resto nonha neppure oggi) il potere difar rispettare dovunque. tuttavia viene fissato,per la prima volta nellastoria, un sistema diprincipi fondamentali chedevono regolare la vitadegli uomini a questo sistemaaderisce la maggior partedei popoli del mondo chesi esprimono attraverso iloro governi(rappresentati all’ONU).

Il secondo articolo della Dichiarazione del 1948"A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertàenunciate nella presente Dichiarazione, senza alcunadistinzione per ragioni di razza, di colore, di sesso, dilingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, diorigine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o dicondizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilitasulla base dello statuto politico, giuridico ointernazionale del paese o del territorio cui una personaappartiene, sia che tale paese o territorio sia indipendente, osottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, osoggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità".La violazione di un diritto umano, in qualunque paese si verifichi, anche quandonon possa essere impedita, non può in alcun modo essere considerata un fattointerno a quel dato paese, ma riguarda tutta la comunità internazionale che sisente colpita in un suo diritto fondamentale.

Facciamo un esempio per chiarirequesto punto importante:ogni Stato può agire come credemeglio per difendere il suo ordineinterno e combattere la criminalità;le sue azioni possono ovviamenteessere discusse, approvate ocriticate, da chiunque, marimangono una prerogativa di quelloStato.Se però fra queste azioni venisseinserito l'uso della tortura per farconfessare le persone sospettate didelitti, questa sarebbe consideratauna violazione dei diritti umanicontro la quale la comunitàinternazionale si sentirebbeautorizzata a intervenire con i mezziin suo possesso.Antichi strumenti di torturaAbu Ghraib, Iraq, 2004

Si potrebbe a questo punto osservare che questeconsiderazioni non impediscono ancor oggi la pratica dellatortura in molte parti del mondo, ma è già un importantepasso avanti che questa pratica debba essere nascosta edissimulata e che nessuno la possa rivendicare come lecita.Una cosa infatti è violare un diritto, un'altra non riconoscerlocome tale. Nel primo caso si agisce come il criminale, chepuò anche sfuggire ai rigori della legge ma che si mette con ilsuo gesto al di fuori della comunità civile e contro di essa; nelsecondo caso invece l'atto che viene compiuto non èconsiderato un delitto e il suo autore può agire alla luce delsole e cercare il consenso dell'opinione pubblica.

La Dichiarazione del 1948 nascedall’esperienza delle atrocitàcompiute nella II Guerra Mondialee dalla volontà di impedire che siripetanoDresda 1944Hiroshima 1945Auschwitz 1941-45Ucraina 1942

ma le tappe attraverso cui si è arrivati alla UDHRcominciano da più lontano:"Reputiamo di per sé evidentissime le seguenti verità:che tutti gli uomini sono stati creati uguali; che il Creatoreli ha investiti di certi diritti inalienabili; che tra questi sonola vita, la libertà e la ricerca della felicità".Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, approvatail 4 luglio 1776Gli uomini nascono e vivono liberi e uguali nei diritti. Ledistinzioni sociali non possono essere fondate chesull'utilità comune.Il fine di ogni associazione politica è la conservazione deidiritti naturali e imperscrittibili dell'uomo. Questi dirittisono: la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenzaall'oppressione.Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino approvatadall’Assemblea Costituwente francese il 26 agosto 1789

Déclaration des droits de l'homme et du citoyenI diritti di cui si parla sono quellidell’uomo e del cittadinoNel 1791 Olympe de Gouges resepubblica una sua "Dichiarazione deidiritti della donna e della cittadina"”Se le donne possono salire sulpatibolo allora devono poter avereaccesso anche alla tribuna deglioratori”Ma l’Assemblea Costituente, suproposta di Robespierre, respinse latesi dell’uguaglianza politica dei duesessi e anche il Codice civilenapoleonico (1804) continuò a sancirel’inferiorità delle donne ribadendo chesu di esse dev’essere esercitatal’autorità del padre e del marito.

Che cos’è il Diritto, che cosa sono i diritti? - 1"Dove vi è la società, lì vi è il Diritto" (Ubisocietas, ibi ius), dicevano gli antichisottolineando così la connessione necessaria fraun gruppo di individui che stabiliscono relazionireciproche (la società) e un sistema di regoleche ne disciplinano i rapporti (il Diritto).Il carattere di tali regole può variare anche molto,secondo il tipo di società di cui esse sonoespressione, ma la loro funzione resta in ognicaso quella di fissare dei diritti (e dei doveri) chedovranno essere rispettati da tutti.

Che cos’è il Diritto, che cosa sono i diritti? - 2Dobbiamo dunque distinguere fra il Diritto, di cui parlavamoall'inizio, e i diritti che si sono affermati nel corso della storia.In una prima approssimazione si può dire che,se il Diritto è l'insieme delle regole che rendono possibile lacoesisteza fra le persone,i diritti sono gli interessi che vengono protetti da tali regole.Ne deriva così chesono riconosciuti come diritti solo quegli interessi chevengono accolti nel Diritto.Si vede subito allora che il riconoscimento dei diritti non èuna condizione data in partenza, nè acquisita una volta pertutte, ma è il risultato di un processo, tuttora in corso esuscettibile di arresti e di arretramenti.

Nella società schiavistica il proprietario di schiavi eratitolare di diritti che gli venivano riconosciuti dalla legge eche erano incompatibili con quelli che il movimento diliberazione degli schiavi voleva che fossero riconosciuti aquesti ultimiCharleston, South Carolina,1769.Anthony Benezet, “An inquiry into the rise and progress of theslave-trade , Londra 1788

Il paradosso della Capanna dello zio Tom"O, I understand the matter wellenough. I saw your winking andwhispering, the day I took him out ofthe factory; but you don't come it overme that way. It's a free country, sir;the man's mine, and I do what Iplease with him, that's it!"

ThomasJefferson: padredella ichiarazionedi Indipendenza eproprietario dischiaviThomas JeffersonAn 1876 print representing the "DeclarationCommittee," chaired by Thomas Jefferson“Tutti sono liberi ” tranne i mieischiaviLucy (1811–?) daughter of Lillyand Barnaby, was born onMonticello and was one ofThomas Jefferson's slavesIsaac Jefferson, ThomasJefferson's slave, wastrained as a tinsmith and

La tratta degli schiavi venne dichiarata illegale con un decretoemanato dal Parlamento di Londra nel 1807.L’anno successivo emanarono un provvedimento analogo anchegli USA.Ma l’abolizione della tratta non significò l’abolizione delloschiavismoL'annuncio di quest'asta americana del1829 offriva schiavi in vendita o in affittotemporaneo. Gli acquirenti pagavano finoa 2000 dollari per uno schiavo qualificatoe sano. Le famiglie di deportati venivanocosì separate e condannate a non potersipiù riunire.

Le leggi degli Stati Uniticonsentirono che gli schiavivenissero sfruttati nellepiantagioni del Sud fino al 1865.Solo allora infatti, con la vittoriadegli Stati del Nord, nella Guerradi secessione (1861-1865),venne approvato il tredicesimoemendamento dellaCostituzione che dichiaravadefinitivamente abolita laschiavitù in tutto il territorio degliUSAIl presidente USA Abraham Lincoln e imembri del suo governo firmano laEmancipation Proclamation draft il 22luglio 1862Questa foto che ritrae unragazzo slavo in catenenell’isola di Zanzibar è del 1890

Ma si deve presumere che l’efficacia dei decreticontro la schiavitù non sia stata risolutiva dalmomento che nel 1926 dovette ribadire la stessacondanna la Società delle Nazioni, cioè l’organismointernazionale, sorto dopo la Prima Guerra Mondiale,che svolgeva le funzioni ora affidate all’ONUSlavery ConventionArticle 2The parties agreed to prevent and suppress the slavetrade and to progressively bring about the completeelimination of slavery in all its forms.Article 6The parties undertook to promulgate severe penaltiesfor slave trading, slaveholding, and enslavement.

Per giustificare il diritto di ridurre gli altri in schiavitù la cultura deitrafficanti e dei possessori di schiavi ha elaborato nel tempo varieteorie riguardo alla loro inferiorità biologica.Potevano essere trattati come bestie perché erano simili allebestie

Il razzismo è una moderna elaborazione di quelleteorie.E’ servito a giustificare il tentativo della Germanianazista di sterminare alcuni popoli (ebrei e zingari) e diridurne altri in schiavitù (slavi)E’ servito a giustificare l’esistenza di sistemisegregazionisti come quello che vigeva in alcuni Statiamericani fino agli anni ’60 del ‘900e come il regime dell’apartheid in Sud Africa rimasto invigore fino al 1994

Il movimento per i diritti civili degli afroamericaniNovant’anni dopo la definitiva abolizione della schiavitù, il 1 dicembre del 1955, a Montgomery, in Alabama, nel Sud degliStati Uniti, la signora Rosa Parks, salita sull'autobus dopo unalunga giornata di lavoro, decise che era troppo stanca per farein piedi il viaggio fino a casa, e andò a sedersi nell'unico postorimasto libero. Fu immediatamente arrestata.

Quel posto infatti era nella parte dell'autobus riservata aibianchi e la signora Parks non era bianca ma apparteneva aiventi milioni circa di cittadini statunitensi di origine africanaper i quali, a quell'epoca, non erano riconosciuti diritti ugualial resto della popolazione. Avevano scuole separate, zoneseparate nei locali e sui mezzi pubblici, perfino toiletteseparate.

I provvedimenti antisegregazionistiemanati dal governo vennero fattirispettare con l’invio di truppe dellaGuardia NazionaleIl 25 settembre del1957 i soldatiaccompagnano novestudenti afroamericaninella Central HighSchool di Little Rock ,Arkansas

La signora Parks lo sapeva benissimo e la suatrasgressione fu un volontario atto di protesta. Da alloraprese il via il vasto movimento per i diritti civili che,fra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 interessògli Stati del Sud, negli Stati Uniti, dove più alta era laconcentrazione di cittadini neri e dove permanevano lediscriminazioni più forti.Birmingham, Alabama, 1963Seattle 15 giugno 1963Il movimento peri diritti civili

“ I have a dream ”Leader riconosciuto del movimento fu Martin Luther King,sostenitore della nonviolenza, che verrà assassinato dai razzistinel 1968. Nel 1963 egli guidò oltre duecentomila persone finsotto le mura della Casa Bianca in una epica "marcia suWashington" che è diventata una tappa fondamentale nella storiadei diritti.in Americanédayriposoné inI "Nonhavecia saràdreamthat onedowntranquillitàwithfino itsa quandoai racists,neri non governorhisi lorolipsdirittidrippingcittadini. [.] Io ho sempre davanti awiththe words of interpostion andme un sogno. E' un sognonullification;thatone dayprofondamenteradicatonel rightsognodowninamericano,Alabama chelittleunblackboysandgiornoquestablackgirlswill beinablenazionesi leveràpieditoe joinvivràhandsfinoin fondosensoboysdelle andsue convinzioni:withlittle ilwhitewhite girlsriteniamoquesta verità, cheasnoisistersandovviabrothers.creati uguali".I tuttihavegliauominidreamsonotoday.

Il movimento antisegregazionista ottenne una sua vittorialegale nel 1964 con il Civil Rights Act (Atto per i diritticivili) che non solo eliminava le limitazioni per gliafroamericani, ma introduceva anche delle azionipositive per promuovere il loro inserimento nel lavoro enella scuola attraverso particolari agevolazioni checompensassero lo svantaggio di partenza.L’emancipazionedegli afroamericani

Il movimento per la conquista dei diritti civili degli afroamericanitestimonia il fatto che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani non èbastata a garantirne automaticamente l’applicazione. Nemmeno negliStati Uniti che di quella Dichiarazione sono stati i principali promotoriE tuttavia è proprio l’esistenza di quella Dichiarazione che ha dato forzaai vari movimenti in lotta per i diritti che, in questi 60 anni, si sono potutisentire parte di un movimento universale“L'ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione universaledei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e datutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendocostantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, conl'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e digarantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale einternazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra ipopoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti allaloro giurisdizione.”

Quattro articoli diapplicazione non immediataArticolo 23Ogni individuo ha diritto al lavoro, allalibera scelta dell'impiego, a giuste esoddisfacenti condizioni di lavoroed alla protezione contro ladisoccupazione.Articolo 25Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vitasufficiente a garantire la salute e il benessereproprio e della sua famiglia, con particolareriguardo all'alimentazione, al vestiario,all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizisociali necessariLa maternità e l'infanzia hanno diritto aspeciali cure ed assistenzaArticolo 21Ogni individuo ha diritto di partecipare algoverno del proprio paese, siadirettamente, sia attraversorappresentanti liberamente scelti.La volontà popolare è il fondamentodell'autorità del governo; tale volontàdeve essere espressa attraversoperiodiche e veritiere elezioni, effettuatea suffragio universale ed egualeArticolo 28Ogni individuo ha diritto ad un ordinesociale e internazionale nel quale idiritti e le libertà enunciati in questaDichiarazione possano esserepienamente realizzati.

Si può dire che, nella fase attuale, la questione deidiritti umani presenta due aspetti fondamentali.Da una parte vi è la difesa dei diritti universalmentericonosciuti e la lotta che in molte parti del mondoviene condotta contro la loro violazione,dall'altra va avanti il processo per la conquista dinuovi diritti e per il riconoscimento di nuovi soggetticome titolari di diritti.

La difesa dei diritti riconosciutiAlla difesa dei diritti umani si dedicano, con mezzie con poteri che sono troppo spesso molto al disotto delle necessità, la stessa ONU e le agenziead essa affiliate come l'Unicef (Fondo delle NazioniUnite per l'infanzia) e la Fao (Organizzazione perl'alimentazione e l'agricoltura).Per la difesa dei diritti sono stati istituiti i tribunaliinternazionaliCome il Tribunale Penale Internazionale perl'ex-Jugoslavia (1993) dell’Aia (Olanda)il Tribunale Penale Internazionale per ilRwanda (1994) di Arusha (Tanzania)La Corte Penale Internazionale, un tribunalepermanente, votata da 120 Stati a Roma nel1998 ed entrata in vigore nel 2002.Let the child live, The Economist , 25 gennaio 2007

Nuovi diritti e nuovi soggetti didirittoIndividuazione più precisa dei soggetti cui vanno attribuitii diritti dell'uomo già riconosciuti in via generaleConvenzione sui diritti politici della donna (1952)Dichiarazione dei diritti del fanciullo (1959)Patto sui diritti economici, sociali e culturali e il Pattosui diritti civili e politici (1966).lndividuazione di nuovi soggetti che sonoper la prima volta considerati titolari didiritti che devono essere riconosciuti erispettati.diritti delle generazioni futurediritti della natura

Che cosa si può fare per sostenere edifendere i diritti umani?1 La prima cosa da fare è non assuefarsi alle loro violazioni nonstancarsi di conoscerle e denunciarle.2 Bisogna poi imparare a riconoscere le violazioni dei diritti umanisenza pensare che esse avvengano solo in luoghi lontani da noiBaraccopoli aRoma

3 Intervenire a difesa e a promozione dei diritti umanie/o sostenere coloro (istituzioni, associazioni,individui) che lo fanno

Quali mezzi possono impedire o far cessare laviolazione dei diritti umani?E’ stata definita una particolare tipologia di crimini che riguardano laviolazione dei diritti umani: sono i crimini contro l’umanitàNella vita interna dei singoli paesi quando viene commesso un crimineinterviene la poliziaMa qual è la polizia che si può chiamare a intervenir quando daqualche parte nel mondo è in corso una violazione dei diritti umani? le forze armate dell’ONU (i “caschi blu”) le forze armate di uno Stato (o di un’alleanza di Stati)che agiscono su mandato dell’ONU le forze armate di uno Stato (o di un’alleanza di Stati)che, pur non avendo mandato ONU, intervengonodichiarando che l’emergenza non consentiva di attendere

Ma le forze armate di uno Stato non sono la polizia enon agiscono con le stesse tecniche di questa.Le forze armate sono addestrate per fare la guerraMa se l’intervento per porre fine alla violazione deidiritti umani in un paese si traduce in una guerracondotta contro quel paese, allora la questione diventacontraddittoriaperché la guerra, fosse anche la più“giusta” e, dunque, la meglio giustificata non è comeuna operazione di polizia che si propone di colpire soloi criminali.La guerra contro un paese è condotta contro tutti gliabitanti di quel paese ed è pertanto un formidabileacceleratore e moltiplicatore delle violazioni dei diritti

Vi sono altre “armi” che gli Stati possono usaresenza ricorrere a bombe e cannoni.La più nota è il boicottaggio

Appoggio al regimedel Sudan colpevoleper il genocidionel Darfur, sostegnoeconomico allagiunta militare birmana,oppressione del popolotibetano,violazioni dei diritti umaniin Cina.È lungo l’elenco delle“giuste cause” per le qualivieneinvocato in Occidente - eanche daalcuni dissidenti cinesi - ilboicottaggiodelle Olimpiadi di PechinoLa Cina e i diritti umani

Una buona ragione pernon irritare la CinaLa Cina è ormai il principale partnercommerciale dell’Unione europea.La banca centrale di Pechino detiene 1.500miliardi di dollari diriserve valutarie, in gran parte investite in buonidel Tesoro Usa; è il creditore di ultima istanzadell’economia americana. Il trainodella locomotiva cinese è essenziale per evitareche il mondosprofondi in una recessione.

Il Dalai Lama, che denunciacon tenacia i misfatti del regimecinese contro il popolo tibetano,si è pronunciato in maniera nettacontro il boicottaggio olimpico.Ogni occasione di apertura dellaCina verso il resto del mondo sostieneil leader spirituale buddista- va sfruttata; tutto ciò che puòfavorirei contatti, la conoscenza, lacircolazione di idee fra noi e loro,è positivo perché semina i germidel cambiamento. Un boicottaggiointelligente da parte dei turistioccidentali potrebbe esserequesto:prenotarsi il viaggio in coincidenzacon i Giochi, poi disertare legare e andare a curiosare in tuttigli angoli più remoti della Cina.(F.Rampini)

"A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza alcuna distinzione per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o

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DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO Pag.1 di 14 Resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 Il sottoscritto Massimo Casaccia, nato a Trieste il 17/01/1947 residente e domiciliato a Milano in via Gianfranco Zuretti 75, in qualità di delegato della Società G.R.E. GROSSISTI RIUNITI ELETTRODOMESTICI S.p.A. (di seguito “la Società Promotrice”) cf/p.IVA .

della dichiarazione di fallimento. La dichiarazione, infatti, non aggiunge nulla più ad un fatto di per sé perfetto in tutti i suoi elementi, influenzando la condizione la punibilità del reato e non del fatto. Proprio per tale ragione, questa impostazione 6 Punzo distingue, invece, fra

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