Corso Di Diritto Antidiscriminatorio. Materiali Per La .

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Corso di dirittoantidiscriminatorioMateriali perla formazione

Corso di dirittoantidiscriminatorioMateriali per la formazione

StampaCentro Stampa Regione Emilia-RomagnaFebbraio 2021

IndicePresentazione di Sonia Alvisi e Antonella Rimondi. Postilla diFranca Maltonipag 7Saluti di Maria Masi, Franca Bagni Cipriani, Roberta Mori,Giovanni Berti Arnoaldi Velipag 13Il Corso di Alta formazione. Locandina, calendario e programmapag 21ContributiStefania Scarponi – I divieti di discriminazione fra dirittoeuropeo e nazionalepag 29Andrea Lassandari – Il licenziamento discriminatoriopag 41Patrizia Tullini – Il licenziamento discriminatorio e ritorsivo(Scheda)pag 51Sara Passante – Le azioni in giudizio: profili sostanziali eprocessuali. I casi di discriminazioni di genere tra direttiveeuropee e ordinamento nazionalepag 573

4Carlo Sorgi – Istruzioni per il buon uso della giurisdizionecontro le discriminazionipag 71Chiara Rigosi – Le discriminazioni sul lavoro e conseguenzerisarcitorie. La tutela processuale e i precedentigiurisprudenzialipag 79Mario Turco – Le discriminazioni sul posto di lavoro e ilrisarcimento del danno. Prassi giudizialipag 99Valeria Moscardino – Le discriminazioni sul lavoro: la vigilanzae il sistema sanzionatoriopag 107Laura Calafà – La discriminazione per maternità e dintornipag 115Marta Tricarico – Maternità in avvocatura: contrasto allediscriminazionipag 123Antonella Gavaudan – Discriminazioni di genere e per etàpag 133Anna Salfi – Cultura, norme, prassi e azioni negoziali contro lediscriminazioni di generepag 141Cathy La Torre – Il contrasto alla discriminazione legata allaidentità di genere e all’orientamento sessualepag 145Francesca Rescigno – Uguali senza distinzione di religionepag 151Diletta Tega – Le politiche xenofobe in Italia continuano aessere incostituzionalipag 179Alberto Piccinini – Discriminazioni per ragioni politiche esindacalipag 185Nazzarena Zorzella – Discriminazioni basate sulla nazionalità esulla condizione personalepag 191Paolo Addis e Maria Giulia Bernardini – Le discriminazionifondate sulla disabilità: aspetti teorici e casi praticipag 195Sara Passante – La discriminazione per disabilità. Analisi di casiconcretipag 247Maria (Milli) Virgilio – Profili di diritto penale nel dirittoantidiscriminatoriopag 255

Antonella Rimondi – Molestie sessuali e sicurezza sul lavoro:obblighi e responsabilità del datore di lavoropag 271Sonia Alvisi - Le istituzioni italiane di paritàpag 289Serenella Molendini – Il Patto di Alleanza tra ConsiglieraRegionale di Parità e Ordine Forensepag 297Strumenti e materialiCome contattare la/il consigliere di parità nazionale, regionale olocale in Emilia-Romagnapag 303Accordi e protocolliProtocollo di intesa 22 giugno 2017 CNP – CNFpag 307Accordo quadro europeo 8 novembre 2007pag 315Accordo Regionale RER 17 maggio 2018 CONFAPI – CGIL,CISL e UILpag 323Le fonti normative del diritto antidiscriminatorio. Elenco dei titolidi leggepag 331Bibliografia. Riferimenti essenzialipag 342CasisticaUn caso di discriminazione per maternità davanti alla Consiglieradi parità di Rimini e poi al Giudice del Lavoro di RiminiScheda di Carmelina Fierropag 343Sentenza Tribunale lavoro Rimini n. 216/2016pag 345Un caso di discriminazione per maternità davanti alla Consiglieradi parità di Modena nell’atto di intervento ad adiuvandumdell'avv. Mirella Guicciardipag 3495

PresentazioneSonia Alvisi* e Antonella Rimondi**Questa pubblicazione intende valorizzare l’esperienza del “Corso di Alta Formazionein materia antidiscriminatoria” svoltosi a Bologna dal 30 novembre 2018 all’8 marzo2019, per 28 ore distribuite su 8 incontri (vedi Programma).Il progetto del Corso ha trovato le sue ragioni ben oltre quelle di uno dei momenti diformazione continua previsti per l’Avvocatura al fine di realizzare il principio di competenza a vantaggio dell’interesse pubblico – e quindi dei cittadini – alla correttaprestazione professionale e alla migliore amministrazione della giustizia.Qui si è inteso porre la competenza dell’Avvocatura al servizio delle funzioni istituzionali delle Consigliere di Parità: è questa l’idea forte del Protocollo di intesatra Consigliera Nazionale di Parità e Consiglio Nazionale Forense siglato nel giugno2017 (vedi testo del Protocollo).Un progetto volto “a favorire il giusto accesso alla giustizia per le vittime di discriminazioni e promuovere una strategia integrata di prevenzione e contrasto dellediscriminazioni, nonché favorire l’emersione del fenomeno della discriminazioneattraverso un monitoraggio dei procedimenti per i diversi fattori di discriminazione”.Gli ambiti di intervento sono davvero vasti, potendo riguardare ogni procedimentogiudiziale e/o stragiudiziale, in materia civile o penale, in cui le Consigliere di Paritàsono chiamate a svolgere attività di assistenza o a promuovere azioni individuali ocollettive, anche in via d’urgenza, a tutela delle vittime di comportamenti discriminatori.È stata una felice intuizione - quella del protocollo - che, promuovendo un virtuosorapporto di collaborazione, rafforza l’azione delle Consigliere di Parità nella tuteladelle vittime e, al tempo stesso, offre all’Avvocatura nuove opportunità di sviluppodell’attività professionale attraverso percorsi formativi specializzanti.È stata proprio la comune volontà di dare concreta attuazione a questi obiettivi a fa*Consigliera di Parità Regione Emilia Romagna** Presidente del CPO Bologna in carica pro tempore e attuale Consigliera del Consigliodell’Ordine degli Avvocati di Bologna7

vorire nella Regione Emilia-Romagna l’incontro tra la Consigliera Regionale di Paritàe i Comitati Pari Opportunità degli Ordini Forensi – nel frattempo costituitisi in Reteregionale – dell’Emilia-Romagna e la realizzazione del Corso di alta formazione, dacui è nata la presente pubblicazione.Il Corso, rivolto a avvocate e avvocati del distretto della Corte d'Appello di Bologna,è stato aperto alla partecipazione anche delle Consigliere Provinciali di Parità dell’Emilia-Romagna, nonché dei/delle consulenti del lavoro. Oltre all’obiettivo formativo, il Corso è stato volto anche alla realizzazione di una short-list su base regionale dilegali specializzati in diritto del lavoro e diritto antidiscriminatorio a supporto delleConsigliere di Parità dell’Emilia-Romagna.Il Corso ha visto la partecipazione in veste di relatori di molte/i tra i più autorevoli esperti in materia antidiscriminatoria a livello nazionale, sia dell’Accademia chedell’Avvocatura, oltre che della Magistratura e delle Istituzioni e degli Uffici del lavoro. Preziosi sono stati i contributi offerti dalle relatrici di estrazione sindacale edatoriale, che hanno indicato e messo in luce qualche pratica e/o esempio virtuoso.È stata così costruita un’importante occasione di riflessione sullo stato dell’arte inmateria e sui risultati raggiunti, ma anche di stimolo per future iniziative. Certo molto resta da fare sul piano della effettività e del cambiamento. Anche per questo lacollaborazione tra Consigliere di Parità e Avvocatura può rivelarsi preziosa8Il patrimonio di competenze ed esperienze raccolto negli 8 incontri – unanimemente, a detta di docenti e discenti – non poteva andare disperso, ma meritava di lasciare memoria e testimonianza, anche per future analoghe esperienze formative.Fin d’ora infatti si sta lavorando a promuovere nuovi corsi e nuove sensibilizzazioni.La finalità di questa pubblicazione è certamente quella di favorire e diffondere laconoscenza della normativa nazionale ed europea in materia antidiscriminatoria edegli strumenti giudiziali e stragiudiziali di contrasto del fenomeno e di tutela dellevittime, ma anche – ed anzi, in primo luogo – di affinare la capacità di riconoscereun comportamento discriminatorio.Per quanto strano possa sembrare, infatti, molto spesso la discriminazione non èpercepita come tale neppure dalla stessa vittima o, al contrario, è percepito comediscriminatorio un comportamento che tale non è. Il problema diviene poi ancorapiù complesso nei casi di discriminazione multipla.Sapere riconoscere le discriminazioni costituisce pertanto l’indispensabile presupposto per prevenirle/contrastarle.Proprio a questo fine il Corso, pur soffermandosi in particolare sulle discriminazionidi genere in ambito lavorativo, che costituiscono lo specifico ambito di competenzadelle Consigliere di Parità, ha analizzato le discriminazioni ad ampio raggio, così daoffrire una visuale quanto più completa possibile di un fenomeno complesso.

Particolare attenzione è stata poi dedicata al fenomeno delle molestie e, in particolare, delle molestie sessuali sul luogo di lavoro: un problema antico, che restatuttora sommerso.Se frequente è, infatti, il ricorso alle Consigliere di Parità con riferimento ad altre forme di discriminazione in ambito lavorativo, legate in particolare alla maternità, sullemolestie sessuali il silenzio è assordante, nonostante il protocollo sottoscritto trala Regione Emilia-Romagna e le parti sindacali CGIL, CISL e UIL (vedi in Appendice).Al termine del Corso, dopo otto incontri e più di ventotto ore di lezione, avremmoascoltato e discusso ancora perché molto ancora resta da dire e discutere, ma soprattutto da fare. Per questa ragione il Corso avrà certamente una seconda edizioneed è già in programma una iniziativa formativa promossa direttamente dal Comitatotecnico costituito al fine di dare attuazione al Protocollo e alla conseguente realizzazione della short-list nazionale.Anche sotto il profilo dei numeri il bilancio dell’esperienza ci sembra positivo. Leiscrizioni raccolte sono state circa 250 e 200 le attestazioni di frequenza e superamento della prova finale rilasciate al termine.Successivamente la Regione Emilia-Romagna ha adottato la deliberazione 4 novembre 2019, n. 733, recante “Adozione di un Avviso pubblico per la formazione di un«Elenco di avvocate esperte e avvocati esperti in diritto del lavoro e in diritto antidiscriminatorio»”. Sono state presentate n. 82 domande.Con determina 13 febbraio 2020, n. 90 si è proceduto alla “Costituzione e nominadella commissione per l’approvazione e pubblicazione finale della short list degli avvocati esperti in materia antidiscriminatoria”: l’elenco pubblicato nel maggio 2020comprendeva n. 57 nominativi.In conclusione, desideriamo porgere un sentito ringraziamento a tutte e tutti coloroche hanno reso possibile questa iniziativa: innanzitutto, in sede nazionale, alla Consigliera Nazionale di Parità, Dott.ssa Franca Bagni Cipriani, e al Consiglio NazionaleForense in persona dell’allora Presidente Avv. Andrea Mascherin che ne hanno creato i presupposti.Ringraziamo l’Avvocata Maria Masi già Coordinatrice della Commissione NazionalePari Opportunità e oggi Presidente Nazionale pro-tempore; l’Avvocata Milli Virgilio,curatrice scientifica del Corso e di questo volume, l’Avvocata Marta Tricarico, chene ha curato gli aspetti organizzativi. Il ringraziamento va a tutti i relatori che hannoriempito di contenuti i nostri incontri, il cui lungo elenco è indicato nel Programma;va alle Presidenti e alle Delegate alle Pari Opportunità degli Ordini Forensi dell’Emilia Romagna, che hanno creduto nel progetto e nell’importanza di fare “Rete”; alleConsigliere Provinciali di Parità Carla Castellucci, Carmelina Fierro, Maria Mondelliche, con i loro interventi, hanno reso vivo il dibattito portando la loro esperienza9

quotidiana; tutte le Consigliere Provinciali di Parità della Regione Emilia-Romagna ealla Regione Emilia-Romagna, che ci ha ospitati e che ha reso possibile questa pubblicazione e, in ultimo ma non da ultimo, a chi ha frequentato e partecipato, perchéil loro apprezzamento ci ha convinte che eravamo (e siamo) sulla strada giusta.10

PostillaFranca Maltoni*Quando nel 2018 è stato organizzato il Corso di Alta Formazione in materia antidiscriminatoria, a cui è dedicata questa pubblicazione, i Comitati per le Pari Opportunità, laddove già costituiti, e le/i Delegate/i alle Pari Opportunità presso i ConsigliForensi della Regione Emilia Romagna avevano gettato le basi per creare una vera epropria Rete, che, in attuazione del Protocollo di intesa tra Consigliera Nazionale diParità e Consiglio Nazionale Forense siglato nel giugno 2017, si poneva l’obiettivo,fra i tanti, di curare il coordinamento delle diverse idee ed esperienze, in modo daoffrire, in collaborazione e sinergia, la migliore assistenza legale, adeguate specializzazione e competenza per contrastare qualsiasi forma di discriminazione e un’importante opportunità di lavoro all’Avvocatura.Il corso realizzato, anche e soprattutto grazie alla stretta collaborazione con la Consigliera Regionale di Parità, alla supervisione del CNF e al prezioso apporto di relatoricompetenti in ogni aspetto del diritto antidiscriminatorio e del mondo del lavoro, hapermesso di creare una short list di avvocate/i debitamente formate/i, a disposizione delle Consigliera Regionale di Parità e delle Consigliere Provinciali di Parità per unrapido ed efficace contrasto alle discriminazioni nel mondo del lavoro.Il 27 novembre 2019 è stata finalmente costituita la Rete dei Comitati Pari Opportunità presso gli Ordini Forensi della Regione Emilia-Romagna, con lo scopo di assicurare una maggiore efficacia degli interventi nel settore delle pari opportunitànell’Avvocatura e nel rispetto della funzione sociale della stessa, oltreché per promuovere la cultura e le politiche di pari opportunità e di parità di genere in ogniambito, anche istituzionale.Visto il successo del primo Corso di Alta Formazione in materia antidiscriminatoria,la Rete Regione Emilia-Romagna dei CPO ha accolto con estremo piacere la proposta della Consigliera Regionale di Parità di organizzare un nuovo corso, che potràoggi contare sull’esperienza maturata e sulla maggior forza di una rete finalmentecostituita.* Avvocata. Presidente pro tempore della Rete dei Comitati Pari Opportunità presso gli Ordini Forensi della Regione Emilia Romagna, CPO RER11

Pertanto, oltre a ringraziare la Consigliera di Parità Regionale per l’importante opportunità offertaci a beneficio di tante/i, esprimo, a nome della Rete CPO Emilia-Romagna, grande apprezzamento per il lavoro fatto e un augurio di buon lavoro a tuttii soggetti, collaboranti e coesi, coinvolti nel nuovo progetto, che sarà sicuramenteancora più ricco, approfondito e qualificante a vantaggio delle vittime di discriminazione.12

SalutiMaria Masi*Il contrasto alle discriminazioni, quale strumento di inveramento del principio diuguaglianza e pari opportunità, declina senza alcun dubbio il ruolo che l’avvocatodeve svolgere nell’attività di affermazione e di sviluppo dei diritti fondamentali. Laprofessione forense, quindi, si sostanzia nell’utilizzo strumentale del diritto positivorispetto alla difesa in giudizio dei diritti fondamentali.L’inviolabilità del diritto di difesa unitamente al diritto di accesso alla Giustizia edalla rimozione degli ostacoli per il pari trattamento rende ancora più visibile l’insostituibile attività giurisdizionale e anche per questo è necessaria una adeguatapreparazione e un’adeguata e specifica competenza da parte di tutti gli operatori eoperatrici coinvolte/i.Il Consiglio Nazionale Forense da sempre è attento e sensibile verso tale tematica ecoltiva appositi progetti finalizzati a questo scopo. Nel corso della scorsa consiliaturaIl Consiglio aveva promosso e fortemente sostenuto l’approvazione della legge sullegittimo impedimento per le avvocate in stato di gravidanza, battaglia di civiltà e dieffettiva realizzazione delle garanzie difensive.L’attività continua e sempre aggiornata della Commissione pari opportunità del Consiglio sin dalla sua costituzione nel 2003 e oggi arricchita del costante e profusoimpegno dei Comitati pari opportunità, costituiti presso gli Ordini Forensi su tutto ilterritorio nazionale (alcuni dei quali già strutturati, come in Emilia Romagna, anchein Rete regionale), ha promosso tantissime iniziative e tanti progetti, molti dei qualisono stati resi funzionali e operativi con la sottoscrizione di protocolli d’intesa.Il Protocollo siglato il 22 giugno 2017 dal CNF con la Consigliera Nazionale di Paritàe - precedentemente - l’Accordo di collaborazione interistituzionale 30 dicembre2014, sottoscritto con il Dipartimento delle pari opportunità presso la Presidenza delConsiglio dei Ministri e con l’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razzista,nascono dalla consapevolezza della necessità di azioni sinergiche e complementari.Il fatto che non si tratti di sterili enunciazioni di articoli e paragrafi è testimoniatodalle bellissime e proficue esperienze che ne sono seguite, come questa realizzata* Presidente del Consiglio Nazionale Forense e già presidente della Commissione Pari Opportunità del CNF.13

su iniziativa del CPO dell’Ordine di Bologna, in collaborazione con la rete dei CPOregionali e con la partecipazione della Consigliera regionale di parità Emilia-Romagna. L’obiettivo è anche quello di contribuire a creare un modello di corso che possaessere adottato e diffuso altrove.La scelta oculata e mirata degli argomenti e delle relatrici e relatori testimonia nonsolo l’approfondita conoscenza della materia, ma anche la consapevolezza dello stato dell’arte e degli interventi che invece urgono, alla luce dell’arretramento culturale (e non solo) in cui versa il nostro Paese soprattutto con riferimento alla “tutela digenere”; si impone una rinnovata necessità di azioni di contrasto finalizzate anchea far emergere il sommerso impalpabile e le contraddizioni di un sistema che irresponsabilmente disconosce ruoli, funzioni e identità.Paura di agire, paura di contare, aspettare che siano gli altri a riconoscere il ruolo acui potremmo aspirare con determinazione e senza riserve. Difficoltà a superare iltabù del danaro e del giusto ed equo compenso perché ancora costrette a negoziareconciliazione e flessibilità di tempi. L’emozione primaria che le donne hanno in merito ai soldi non è quella del potere o dell’indipendenza, ma quella della solitudine edella vergogna. Solitudine e vergogna: gli stessi sentimenti provati ogni volta che siè vittime di molestie, soprattutto se sul luogo di lavoro.14Sentimenti che rivelano la paura, e non solo delle donne, ma di tutti coloro che sonovittime di discriminazione. Conoscere i fattori che contribuiscono ad alimentare lapaura e a indebolire le aspettative serve a poter meglio individuare e condurre leazioni, quelle giuste. Quelle giuste sono e saranno sempre quelle non finalizzate aconciliare gli opposti, ma a costruire i diritti ancor prima di tutelarli. Orientare l’approccio fattuale tra norma scritta e norma in azione è sicuramente uno degli obiettivi a cui la formazione specializzata deve ambire e certamente è uno degli obiettiviche questo corso ha inseguito e – ne sono certa – verrà conseguito.Il mio personale ed affettuoso riconoscimento va alle amiche e colleghe del CPO peril loro appassionato e prezioso contributo e impegno di questi anni.

Francesca Bagni Cipriani*Il d.lgs. 151/2015, modificando il Codice delle Pari Opportunità (d.lgs. 198/06) nelleparti relative alla disciplina delle consigliere di parità, ha stabilito che gli enti che ledesignano assegnano loro il personale, la strumentazione e le attrezzature necessarie allo svolgimento dei loro compiti di pubblici ufficiali, nell’ambito delle risorseesistenti e ad invarianza della spesa.In applicazione di più generali misure di contenimento della spesa pubblica, dunque, la nuova normativa ha posto a carico degli enti territoriali gli oneri relativi allefunzioni delle consigliere di parità, sopprimendo il fondo nazionale che ne avevafino ad allora alimentato le attività garantendo livelli essenziali di protezione su tutto il territorio nazionale.Le ripercussioni sono state da subito evidenti, soprattutto nello svolgimento dell’attività antidiscriminatoria. Se da un lato, infatti, il Codice delle Pari Opportunitàcontinua ad attribuire alle consigliere la legit

fondate sulla disabilità: aspetti teorici e casi pratici pag 195 Sara Passante – La discriminazione per disabilità. Analisi di casi concreti pag 247 Maria (Milli) Virgilio – Profili

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