I Bambini E L’arte - Edizioni Junior

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I bambini e l’arteBambini in Europa 2008Benvenuti al numero 1/2008 di “Bambiniin Europa”, sul tema “I bambini e l’arte”.Coordinatrice editoriale di questo mese èJoan Parr, del Consiglio Scozzese per leArti. Come sempre raccogliamoesperienze provenienti da diversi Paesieuropei, questa volta concentrandoci sulruolo dell’arte nel curriculum per l’infanzia,proponendo alcuni esempi significativi dibuone pratiche, di persone e strutture chelavorano con l’arte e l’infanzia, dalPortogallo alla Svezia, dalla Norvegiaall’Italia, dal Brasile alla Palestina. Ilmessaggio che emerge è evidente: l’artegioca un ruolo importante per tutti, per ibambini come per gli adulti, è centralenell’apprendimento, nell’insegnamento enella vita; l’arte deve essere un dirittofondamentale dell’infanzia.“Bambini in Europa” viene pubblicatonelle diverse lingue dei Paesi partner, eviene ora distribuito nelle varie traduzionianche in molti Paesi dell’Est Europa.Siamo inoltre felici di annunciare chequesto numero verrà pubblicato anche inPolonia e Romania.Speriamo che questo sia soltanto l’inizio diuna collaborazione duratura e sempre piùallargata, in un progetto condiviso chetestimonierebbe che siamo davvero unarivista per e dei bambini in Europa.Peter MossBambini in Europa 2008.Direttore responsabile: Ferruccio CremaschiDirettore: Peter MossCoordinamento editoriale di questo numero:Joan ParrEdizione italiana curata da Luisa Carminati, MichelaBendotti e Chiara BartesaghiTraduzioni: Chiara Bartesaghi, Federica Caratelli eMaria Antonietta ChiaffoniImpaginazione: Michela BendottiStampa: Tecnoprint S.n.c.,Romano di Lombardia (BG)Finito di stampare nel mese di maggio 2008edizioni junior srlViale dellʼIndustria - 24052 Azzano S. Paolo (BG)tel. 035.534123 - fax. ior.com/bambiniABBONAMENTO ANNUOEuro 31,00 - Un fascicolo Euro 6,20I versamenti vanno effetuati sul conto correntepostale n. 25287228 intestato a: “bambini”Anno VIII, n. 1 aprile 2008, quadrimestrale.Registrazione del Tribunale di Bergamo, n. 35 del 24luglio 2001Informativa per gli abbonati: i dati personali sono trattatielettronicamente e utilizzati esclusivamente da Edizioni Junior S.r.l.per lʼinvio di informazioni sulle proprie iniziative. Ai sensi dellʼart.13 L. 675/96, sarà possibile esercitare i relativi diritti, fra cuiconsultare, modificare e far cancellare i dati personali.2Lavorare con l’arte: un diritto e un’opportunità per tuttiJOAN PARR4Il ruolo dell’arte nel curriculum per la prima infanzia5L’arte nella formazione degli educatori della prima infanzia6Valorizzare la creatività nei bambiniCOLWYN TREVARTHEN9Sull’arte e l’educazioneHERWIG DEWEERDT10L’arte per l’arte?RICHARD HOLLOWAY12Creatività: maneggiare con curaPIERO SACCHETTO14Il coraggio dei sogniVEA VECCHI17Generazioni riunite18Trasformare la realtàANA ANGÉLICA ALBANO20Un luogo per le artiWENCHE RØNNING, LILLIAN SELVIK, ANNE SOFIESKOGVOLD, TORUNN BAADE22Basta un click.ELISA MARQUES, PEDRO SOUSA24Un curriculum per arte e mestieri creativiIDA BERENDSEN26È magnifico avere il “Culture Team”ANNIKA CLAESDOTTERFOCUS ON27In Palestina si concentrano. sulla musicacon il contributo della Fondazione Bernard Van LeerBambini in Europa 1

EditorialeLavorare con l’arte: un dirittoe un’opportunità per tuttiJoan ParrHo avuto la fortuna di prendere parte allaconferenza Unesco sull’Educazioneall’Arte, tenutasi a Lisbona nel 2006.Durante l’incontro, Ken Robinson, Direttoredelle Politiche Educative del centro “JohnPaul Getty” di Los Angeles, raccontò lastoria di un bambino impegnato a fare undisegno in classe. La maestra domandòche cosa stesse disegnando. “Sto facendoun ritratto di Dio” fu la risposta. “Èinteressante”, disse la maestra, “credevoche nessuno sapesse come è fatto Dio”.“Lo sapranno fra un minuto” rispose ilbambino. Chiunque abbia lavorato assiemeai bambini conoscerà aneddoti simili aquesto, storie che legano le arti con lacreatività, la fiducia, l’esplorazione, lascoperta, la conoscenza e il divertimento,in una combinazione efficace in termini disviluppo, sia personale che collettivo.La conferenza dell’Unesco harappresentato un evento significativo adiversi livelli: per la prima volta il temadell’educazione all’arte ha avuto unimportante rilievo a livello internazionale,offrendo ai delegati l’opportunità dicogliere un’istantanea delle diverseproblematiche ed esperienze, di fronte airesponsabili per le politiche educative e aprofessionisti provenienti da vari contestipolitici e sociali. La conferenza ha inoltredato vita alla Road Map for Arts Education1(il piano dell’Unesco per l’Educazioneall’Arte), la quale pone come punto dipartenza la Dichiarazione Universale deiDiritti Umani e individua una lista diraccomandazioni di rilevanza internazionale.Molti dei temi della Road Map si riflettononei contributi di questo numero. C’èun’ironia ricorrente che vale la penamenzionare. Emerge negli articoli di HerwingDeweerdt, Richard Holloway e ColwinTrevarthen, quando ci ricordano che “noiadulti siamo intimoriti di fronte allaspontaneità dei bambini”, che abbiamo2 Bambini in Europa“relegato il gioco alla nostra infanzia.”, che“il genio non è altro che la capacità diriappropriarsi a piacimento della condizionedell’infanzia”, o ancora che “i bambini sononati per essere degli artisti creativi” e che“l’arte intuitiva va oltre il semplice gioco”.Tutti gli adulti hanno molto da imparare daibambini per la capacità di ricollegare quelleche Helena Rodrigues chiama, nel contestomusicale, “le componenti del corpo e dellamente: fisiologiche, razionali, emotive espirituali”. E così come valutiamo i modi piùefficaci per sviluppare le forme dieducazione all’arte per la prima infanzia,dobbiamo anche riconoscere che unapproccio incentrato sul bambino apportabenefici agli esseri umani di tutte le età.Nel suo articolo Colwin Trevarthen citaAlfred North Whitehead: “Il paradosso cherovina numerose teorie educativepromettenti sta nel fatto che la formazione,che genera abilità, sia così incline asoffocare l’entusiasmo dell’immaginazione”.È per questo che ritengo che abbiamo lapossibilità di imparare dai bambini, sia chesi tratti di utilizzare la tecnologia in modinuovi per leggere e interpretare, comenell’esempio del Portogallo, sia che siabbia l’opportunità di sedersi tranquilliattorno a una profonda vasca con immersauna scultura di pietra, guardando lasuperficie dell’acqua, pensando,filosofando (perché no?), come nel casodella Norvegia.La centralità dell’arte nell’educazione enell’apprendimento è argomento di moltidei contributi di questo numero. Un altrotema è quello dall’arte intesa comecomunicazione o linguaggio; Ana AngélicaAlbano ci offre esempi significativi dalBrasile, così come fa Ida Berendsen dallaDanimarca, descrivendo il Progetto“Ramatising”. La relazione fra arte ecreatività è un altro dei temi trattati.Quando a Ken Robinson è stato chiesto didefinire la creatività, egli ha risposto:“L’immaginazione consiste nella capacità diavere pensieri originali e la creativitànell’applicare l’immaginazione”. Alcuni fragli autori dei contributi nutrono tuttaviadelle riserve nei confronti della “creatività”:Herwig Deweerdt, ad esempio, sostieneche, invece di utilizzare termini come “arte”o “creatività”, con i bambini si dovrebbeparlare semplicemente di “linguaggio”.2Il curriculum in Scozia ha assunto la formadelle linee guida, piuttosto che dellaprescrizione, e sta attraversando unprocesso di completa revisione. Ci sonomolti elementi del nuovo curriculumchiamato “Curriculum for Excellence”In Scozia, come anche in altri Paesi,stiamo attualmente esplorando nuovi modiper tradurre in realtà l’aspirazione dei piùgiovani ad esprimere pienamente le propriepotenzialità; credo che “nutrire” la creativitàdei più piccoli sia fondamentale a gov.uk), che forniscono un enorme potenzialeall’educazione all’arte. I documentipubblicati finora stabiliscono che lo scopodell’educazione sia quello di “rendere tutti ibambini capaci di divenire allievi disuccesso, soggetti attivi, cittadiniresponsabili e individui fiduciosi”. Emergela volontà, fra le altre, di abbattere lacompartimentazione fra disciplinespecifiche, di favorire una maggiorcollaborazione degli insegnanti con altriprofessionisti in classe e di formularenuove e sperimentali opportunità diapprendimento. L’arte e la cultura offronopossibilità concrete ed efficaci di coronarequesti obiettivi e di inserirli nei programmieducativi “ufficiali”.La creatività non è di dominio esclusivodell’arte. La scienza razionale nel“Curriculum for Excellence”, ad esempio,ha qualcosa di interessante da raccontarci

riguardo al nutrire la curiosità el’esplorazione, componenti necessarie dellacreatività. Alcuni degli articoli di questonumero, inclusi quelli di Piero Sacchetto egli studi sull’atelier “Raggio di Luce” diReggio Emilia, o l’esempio danese diVærkstedsfag, illustrano la naturaleconnessione fra creatività, scienza e arte.giorno, sia nei singoli Paesi sia a livello diComunità europea. Questo offriràl’occasione di condividere le buonepratiche e le esperienze e, speriamo, ciconfermerà che stiamo facendo progressie che, con l’aiuto dei bambini, stiamopercorrendo assieme la medesima strada.Il Consiglio Scozzese per le Arti, inassociazione con il Governo scozzese evarie autorità locali, sta esplorando unmetodo innovativo di lavorointercurriculare, tramite gruppi di artisti einsegnanti impegnati in insegnamentitrasversali al curriculum. Questo ha portatoa collaborazioni fra insegnanti dieducazione fisica e ballerini, maestri dimatematica e fotografi ecc.41 ent/gdocs/rhetorics.pdf. Questo rapporto esaminail concetto di creatività, analizzando nove usi differentidel termine, e “propone un modo originale di districarsiall’interno dell’ampia serie di teorie e interpretazioni diquesto concetto”.3 Su questo tema è disponibile un interessanterapporto, scritto da Paul Roberts per il DipartimentoInglese dei Bambini, Scuole e Famiglie: www.culture.gov.uk/Reference library/Publications/archive 2006/nurturing creativity.htm4 Ulteriori informazioni sul progetto “Arts Across theID 30335&URL DO DO TOPIC&URL SECTION 201.htmlCurriculum” all’indirizzo /1002034.aspx2 Per chi fosse interessato a ulteriori approfondimentiTraduzione di Chiara Bartesaghisul tema della creatività, rimando a una recentepubblicazione del Consiglio Inglese per le Arti dal titoloThe rethorics of creativity: a review of the literature,disponibile all’indirizzo www.creative-partnerships.com/Joan Parr è Responsabile dell’Educazione nelConsiglio Scozzese per le ArtiUna frase celebre di Einstein diceva:“Quando esamino me stesso e i mieimetodi di pensiero, arrivo alla conclusioneche il dono della fantasia ha rappresentatoper me molto di più che la mia capacità diassorbire conoscenze scientifiche”. I fattihanno una valenza limitata senza l’aggiuntadell’immaginazione; le teorie, anche le piùaccreditate, hanno poco valore se nonpossono essere condivise con altrepersone, e per condividerle è necessarioutilizzare parole, immagini, suoni emovimento, in altre parole, l’arte. E conquesto torniamo al tema dellacomunicazione. Il Governo scozzese staanche finanziando tredici Progetti di“Cultural Pathfinder” (“Esplorazioneculturale”) in tutto il Paese licy/workingroup).L’obiettivo di questi progetti è di esaminarei metodi di sviluppo dei diritti e dellapianificazione culturale. Sono sviluppati daautorità locali dell’Associazione per il PianoComunitario (Community PlanningPartnership) e focalizzano la propriaattenzione sulle comunitàsottorappresentate in termini dipartecipazione sociale. Un progetto diquesto tipo è ospitato dalle provincie diRenfrewshire ed East Renfrewshire e dalConsiglio di Inverclyde, ed è incentrato suibambini in età prescolare, sui loro genitorie assistenti delle aree a rischio sociale.I contributi giunti da Norvegia e Palestinaillustrano molto efficacemente il nesso fraarte e identità locale. Nelle parole inmovimento di Ramzi Abu Redwan, lamusica “costituisce un modo di preservarela propria identità, in una condizione dioccupazione dove si fa di tutto percancellarla”.Spero che questa pubblicazione possaaiutare a portare l’argomento all’ordine delBambini in Europa 3

Il ruolo dell’arte nelcurriculum perla prima infanziaBelgio(Fiandre)Non esiste un curriculum 0-3 anni. Il curriculum 2,5-6 anni si basa su obiettivi di sviluppo; le attività artistiche rappresentanouno strumento per raggiungere questi obiettivi, ma non vi sono indicazioni o risultati specificiDanimarcaIl curriculum 0-6 anni include l’area “espressioni e valori culturali”. I servizi devono offrire ai bambini possibilità disperimentare l’arte e la cultura e di esprimersi esteticamente. L’area include: letteratura per l’infanzia, cinema, musica,pittura ecc.FranciaL’arte non viene menzionata nelle linee guida 0-3 anni; si parla di “éveil”, “risveglio”, inteso spesso in riferimento allacultura. Un accordo fra Ministero della Cultura e Ministero delle Politiche Sociali sostiene progetti condivisi e la formazionedel personale. Per la fascia 2,5-6 anni l’arte non è una priorità, dipende molto dall’insegnanteIrlandaNon vi è un curriculum ufficiale dei servizi per l’infanzia. Il curriculum 4-12 anni ha undici materie, incluse arti visive, musicae attività teatrali. Durante le ore di educazione fisica vengono introdotte attività di danza; attività di poesia sono incluse nellearee linguistiche del curriculumItaliaNon vi è un curriculum ufficiale 0-3 anni, sebbene le attività artistiche siano molto diffuse. Il nuovo curriculum 3-6 anni include“Linguaggi, espressioni creativo-gestuali, artistiche, musicali, multimediali”, con diverse prospettive (ad esempio sviluppareinteresse verso l’ascolto della musica, promuovere il piacere dell'osservazione delle opere d’arte)Paesi BassiPer i servizi 0-4 anni l'approccio l’arte dipende molto dalla politica del gestore del servizio; un curriculum nazionale(attualmente in corso di sviluppo) include attività artistiche, ma non è vincolante. Uno degli obiettivi principali del curriculumnella scuola primaria (4-12 anni) è l’educazione culturale, inclusa l’educazione artisticaPoloniaIl curriculum 3-6 anni prevede quattro obiettivi; le attività artistiche sono intese come strumenti per il raggiungimento di taliobiettivi, ad esempio l’incoraggiamento dell’interesse per le espressioni artistiche contribuisce al raggiungimentodell’obiettivo del riconoscimento e della comprensione di se stessi e del mondo circostantePortogalloNon vi è curriculum ufficiale 0-3 anni. Una parte del curriculum 3-6 anni è sull’espressione e la comunicazione, e includeuna sezione sull’educazione fisica e artistica (attività teatrali, espressioni creative e musicali). L’obiettivo prefissato è di“sviluppare l’espressione e la comunicazione attraverso l’utilizzo di molteplici linguaggi”RomaniaNon esiste una politica educazionale per i bambini tra 0-3 anni o per gli istituzioni che si occupano di questa fascia di età.Nel curriculum per i bambini di 3-6/7 anni, l’area curriculare Arte è rappresentata dalle Attività artistico-plastice, stimolandol’espressività e la creatività con l’aiuto del disegno, della pittura e del modellamento. Nelle scuole d’infanzia di Romania, ibambini usano il disegno, la pittura o il modellamento, per illustrare fiabe, poesie, eventi importanti. Queste attività hannoallocata un’ora, nel programma settimanale dei bambini.Svezia“Creare e comunicare attraverso l’uso di diverse forme di espressione, come la pittura, il canto e la musica, il teatro, ilritmo, la danza e il movimento, così come il linguaggio scritto e orale; tutto ciò costituisce sia i contenuti che i metodiutilizzati dalle Scuole dell’infanzia nella promozione dello sviluppo e dell’apprendimento del bambino. Le tecnologiemultimediali e d’informazione possono essere usate nella Scuola dell’infanzia per lo sviluppo e la realizzazione dei processicreativi” (Curriculum 1-6 anni)Regno UnitoInghilterra“La creatività dei bambini deve essere ampliata. Devono essere offerte opportunità di esplorazione e di condivisione dipensieri, idee, sentimenti, ad esempio attraverso una varietà di attività artistiche, musicali, motorie, attività di danza, diimmaginazione, giochi di ruolo, matematica, disegno e tecnologia” (Early Years Foundation Stage for 0-5, settembre 2008)Irlanda delNordIl curriculum 0-4 anni e 4-6 anni nominano l’arte, che include: educazione artistica, disegno, musica e teatro; la filosofia delcurriculum 4-6 anni esalta la creatività e il pensiero creativoScoziaIl curriculum 3-5 anni include lo sviluppo espressivo ed estetico, con riferimento all’arte e alle attività culturali (come pittura,disegno, canto, giochi di ruolo), che contribuiscono a “esprimere e generare idee, sensazioni e immaginazione”GallesI bambini dovrebbero sviluppare la loro fantasia e la loro creatività, partecipando ad “attività creative, espressive e diimmaginazione come l’arte, le attività manuali, il disegno, la musica, la danza e il movimento” (Direttiva per l’apprendimentodei bambini 3-7 anni)4 Bambini in Europa

L’arte nella formazionedegli educatori dellaprima infanziaBelgio (Fiandre)DanimarcaLe attività artistiche costituiscono una piccola parte del curriculum per gli assistenti alla prima infanzia. Leattività artistiche hanno un ruolo importante nel curriculum per educatori, sia nei corsi di studio che neltirocinioL’arte costituisce un’area fondamentale nella formazione pedagogica (vedi l’articolo di Ida Berendsen alle p.24-25 di questo numero)FranciaLe attività artistiche non sono esplicite nella formazione degli educatori, ma vi è una formazione specificasulla creatività e le sue implicazioni pedagogicheIrlandaI corsi di studio per divenire insegnanti di scuola primaria (4-12 anni) prevedono l’acquisizione dicompetenze in arte, musica e teatroItaliaLe attività artistiche sono previste in maniera marginale nella formazione degli educatori e insegnanti diScuola dell’infanzia, nonostante siano un argomento importante nella formazione in servizio. In alcune città,dove è prevista la figura dell’atelierista (vedi l’articolo di Vea Vecchi alle p. 14-16), l’operatore proviene dauna formazione artisticaPaesi BassiLe attività artistiche sono incluse nella formazione degli educatori e degli insegnanti delle Scuole primarie,ma sono molto limitate. Vi sono opportunità di specializzazione in arte e cultura nella formazione post-diplomaPoloniaGli studenti che vogliono diventare educatori possono specializzarsi in educazione artistica. Ogni studentedeve frequentare un corso di 30 ore di educazione artisticaPortogalloCiascuna Università pianifica i propri corsi per i futuri insegnanti di Scuola dell’infanzia; la formazione, quindi,può variare a seconda del luogo. In generale, le Università offrono solamente una formazione genericasull’espressione artistica, ma non considera l’arte e l’estetica come parte del curriculum per gli insegnantiAnche la formazione degli altri educatori in genere non include l’arteRomaniaI corsi per gli studenti chi seguono la specializzazione Pedagogia dell’insegnamento primario e prescolaroincludono la formazione delle abilità artistico-plastice, musicale, di arte drammatica, e delle abilità practiche.SveziaCiascuna Università pianifica i propri corsi per i futuri insegnanti di Scuola dell’infanzia; la formazione, quindi,può variare da un luogo all’altro in termini, ad esempio, di contenuti e di corsi obbligatori. Le Universitàoffrono diverse specializzazioniRegno UnitoGli studenti che vogliono divenire insegnanti devono dimostrare conoscenza, comprensione e competenzapratica nell’area del curriculum o delle materie che dovranno insegnare. Alcuni corsi offrono unaspecializzazione in arte o in musica.Per gli educatori, il sosteg

L’arte nella formazione degli educatori della prima infanzia 6 Valorizzare la creatività nei bambini COLWYN TREVARTHEN 9 Sull’arte e l’educazione HERWIG DEWEERDT 10 L’arte per l’arte? RICHARD HOLLOWAY 12 Creatività: maneggiare con cura PIERO SACCHETTO 14 Il coraggio dei sogn

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SKILLS OF COUNSELLING MICROSKILL MODEL Kinesics and Focusing are included D. John Antony, OFM, Cap. Anugraha Publications Anugraha (Tamilnadu Capuchin Institute for Counselling, Psychotherapy and Research) Nochiodaipatti Post, Dindigul – 624 003, Tamilnadu, India 2003 . 2 . 3 D. John Antony, OFM.Cap., 2003 Other Books by the Author: 1. Dynamics of Counselling Microskill Model TA & NLP are .