Le Tesi Di Eric R. Kandel

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Le tesi diEric R. KandelCorso:NeuropsicologiaIRPPIStefano Martellotti1

UN NUOVO CONTESTOINTELLETTUALE PER LAPSICHIATRIAPredominio della psicoanalisi nellapsichiatria americana della prima metà delnovecento.In seguito, declino lento e inesorabile acausa delle resistenze del mondopsicoanalitico ad entrare (tornare?)nell’alveo della biologia e della ricerca2scientifica.

CRISI DELLA PSICOANALISI:LE MOTIVAZIONI Metodologiche: ruolo centrale libereassociazioni e interpretazioni. Assenza verifica sperimentale: è stata piùincline a produrre idee che a sottoporle averifica (single-case e resoconti soggettivianalisi) Il problema “istituzionale”: molteplicità eisolamento dei diversi istituti psicoanalitici3

ALLA RICERCA DIUN INDIRIZZO COMUNEL’obiettivo è di raggiungere una corniceintellettuale e scientifica unitaria per lapsichiatria e le neuroscienze.Il percorso necessario può essere tracciato apartire da una serie di punti fermi raggiuntidalla biologia molecolare e dalleneuroscienze.4

I PRINCIPIO.Tutte le funzioni della menteriflettono funzioni del cervelloTutte le funzioni psichiche e comportamentalisono l’espressione di funzioni cerebrali.La materia organica che compone il cervello sisviluppa e si organizza a partire dai genideputati alla formazione e all’espressionefunzionale delle cellule nervose e di quelle disupporto (glia).5

Trascrizione e traduzione6

REGOLAZIONE DELLATRASCRIZIONE7

II PRINCIPIO.I GENI CONTRIBUISCONOAMPIAMENTE AL FUNZIONAMENTOMENTALE E POSSONO CONTRIBUIREALL’INSORGERE DEI DISTURBIMENTALI I geni e il loro prodotti, le proteine, sonoimportanti determinanti degli schemi diinterconnessione tra i neuroni e delle lorospecifiche funzioni. I geni (la combinazione tra geni) esercitanoun controllo significativo sulcomportamento.8

III PRINCIPIO.Anche il comportamento puòmodificare l’espressione genica L’apprendimento, incluso l’apprendimentoche induce una disfunzionecomportamentale, si traduce inun’alterazione dell’espressione genica Pertanto, tutta la “cultura” si esprime, inultima analisi, sotto forma di “natura”9

IV PRINCIPIO.MODIFICAZIONI DELL’ESPRESSIONEGENICA INDOTTEDALL’APPRENDIMENTO PRODUCONOCAMBIAMENTI NEGLI SCHEMI DICONNESSIONE NEURONALEQuesti cambiamenti non solo contribuisconoa formare le basi biologichedell’individualità ma probabilmente sono responsabilidell’insorgenza e del persistere di anomaliecomportamentali indotte da circostanzesociali10

V PRINCIPIO.LA PSICOTERAPIA E LA TERAPIAFARMACOLOGICA POSSONO INDURREALTERAZIONI SIMILINELL’ESPRESSIONE GENICA EMODIFICAZIONI STRUTTURALI NELCERVELLO Se sono efficaci nel produrre cambiamenti stabili nelcomportamento, è probabile che ciò avvengamediante una modificazione nell’espressione genica. L’espressione genica, a sua volta, agendosull’efficacia delle connessioni sinaptiche, riscrive ipercorsi anatomici delle interconnessioni tra11neuroni.

AREE DI INCONTRO TRABIOLOGIA E PSICOANALISI1.2.3.4.5.6.7.8.Natura processi mentali inconsciLa causalità psichicaRapporto tra causalità psichica e psicopatologiaRapporto tra esperienze precoci e predisposizione aldisturbo mentaleLa relazione tra preconscio, inconscio e cortecciaprefrontaleOrientamento sessualePsicoterapia e modificazioni strutturali del cervelloPsicofarmacologia come complemento alla psicoanalisi12

1. I PROCESSIMENTALI INCONSCI1954: Brenda Milner e H.M.Memoria procedurale e inconscioTre accezioni per il termine inconscio:1. Rimosso o dinamico2. Abitudini, abilità motorie e percettive (non èrimosso; è una parte inconscia dell’Io)3. Inconscio preconscioLe tecniche di imaging ci permetteranno diidentificare sistemi sottesi alla prima e alla terzaforma di memoria inconscia.13

SISTEMI DELLA MEMORIAESPLICITA E PROCEDURALE14

2. DETERMINISMO PSICHICO Lapsus, associazioni, battute, sogni, sintominevrotici non sono mai casuali, madeterminati da uno o più eventi mentali Nella mente (come in natura), nulla avvieneper caso o in modo slegato. Ogni evento psichico è determinato daglieventi che lo hanno preceduto Condizionamento classico per “dare senso”agli eventi dell’ambiente Condizionamento differito econdizionamento di traccia15

DUE TIPI DI CONDIZINAMENTO,DUE FORME DI MEMORIA16

3. CAUSALITÀ PSICHICA EPSICOPATOLOGIA“E’ abbastanza chiaro che, incondizioni naturali, l’animaleCondizionamento difensivo risponderà non solo aglistimoli che gli procurano di per– ansia segnale –sé un beneficio o un danno-PTSDimmediati, ma anche ad altriagenti chimici o fisici che si limitano a segnalarel’approssimarsi di questistimoli; per quanto non sia ilvedere o il sentire il predatoreche può far male agli animalipiù piccoli, ma i suoi artigli e lesue zampe”17[Pavlov,1927]

3. CAUSALITÀ PSICHICA EPSICOPATOLOGIA IISiccome gli stimoli dolorosi si associano spesso astimoli neutri, simbolici o reali, Freud ipotizzòche un ripetuto accoppiamento tra stimoli neutrie dolorosi potesse far percepire lo stimolo neutrocome minaccioso (Freud, 1926).L’amigdala coordina il flusso di informazionitra le aree del talamo e della corteccia cerebraleche elaborano i segnali sensoriali e le areeimplicate nell’espressione della paura(ipotalamo, aree associative limbiche e18prefrontali) (Le Doux, 1996)

AMIGDALA19

NEUROFISIOLOGIA DELLAPAURA CONDIZIONATA20

PAURA ACQUISITA:dallo stimolo alla risposta –reazione - esperienza21

3.: CAUSALITÀ PSICOLOGICA EPSICOPATOLOGIAQuindi, sia Pavlov che Freud ritengono che siabiologicamente adattivo il possesso dell’abilità dirispondere difensivamente ai segnali di pericoloprima che il pericolo reale si presenti.L’ansia anticipatoria, o “segnale”, preparal’individuo per la risposta attacco-fuga se ilsegnale proviene dall’ambiente.Freud suggerisce che le difese psichicherispondano ad un pericolo interno sostituendolo22con uno stimolo esterno.

4. ESPERIENZE PRECOCI EPREDISPOSIZIONE ALLAPSICOPATOLOGIA Si ritiene che la sicurezza del legame diattaccamento tra madre e bambino favorisca losviluppo dell’autostima e la sicurezza di basenegli altri; al contrario, si pensa che unattaccamento insicuro favorisca l’ansia. Una delle iniziali idee chiave emersa dallericerche sullo sviluppo, tanto in quellineurobiologici quanto in quelli cognitivi, è chela formazione di queste rappresentazioniinterne può essere indotta soltanto in precoci ecircoscritti periodi critici della vita infantile. 23

4. ESPERIENZE PRECOCI EPREDISPOSIZIONE ALLA PSICOPATOLOGIA II Il lavoro di Anna Freud, Spitz e Harlow fu esteso inmaniera decisiva da John Bowlby. Egli iniziò a concepirel’interazione tra bambino e caregiver in termini biologici. Bowlby formulò che l’idea il bambino inermemantenga una vicinanza con il suo caretaker in virtù diun sistema costituito da schemi di risposta emotivi ecomportamentali che chiamò sistema attaccamento. Concepì il sistema attaccamento come un sistemainnato e motivazionale, molto simile a fame e sete, cheorganizza i processi di memoria del neonato e lo spingealla ricerca della prossimità e della comunicazione con lamadre.24

4. ESPERIENZE PRECOCI EPREDISPOSIZIONE ALLA PSICOPATOLOGIAIIILevine e i suoi colleghi (1957, 1962, 1967)furono i primi a portare l’analisi ad un livellomolecolare studiando come diversi gradi diattaccamento infantile influenzino lasuccessiva capacità di rispondere allo stress.Levine quindi pose la domanda: può larisposta allo stress del sistema ipotalo-ipofisisurrene venire modulata dall’esperienze conconseguenze a lungo termine?25

4. ESPERIENZE PRECOCI EPREDISPOSIZIONE ALLAPSICOPATOLOGIA IVGli studi di Charles Nemeroff (1996, ’98) ePaul Plotsky (1993) rilevarono cheesperienze di vita avverse e precocideterminano un incrementodell’espressione del CRF, l’ormonerilasciato dall’ipotalamo per avviare larisposta HPA (Ratti)26

5. ESPERIENZE PRECOCI EPREDISPOSIZIONE ALLA PSICOPATOLOGIAV I pazienti con sindrome di Cushing produconoormoni glucocorticoidi in eccesso a causa di untumore surrenale, ipofisario o nella partedell’ipotalamo che controlla l’ipofisi. Starkman ed i suoi colleghi (1992) hanno studiatoquesti pazienti scoprendo che quelli che sono affettida questa sindrome da oltre un anno presentanoun’atrofia selettiva dell’ippocampo ed unaconcomitante perdita della memoria. Si ritiene che un’atrofia ed una perdita di memoriasimili si verifichino nello stress post-traumatico.27

LESIONI IPPOCAMPALI EALTERAZIONE DELLEPERFORMANCES COGNITIVE28

5: l’inconscio preconscio e la cortecciaprefrontaleUna delle funzioni della corteccia prefrontale èdi portare alla consapevolezza una grandevarietà di conoscenze esplicite.La corteccia associativa prefrontale ha duefunzioni principali: a) integrare le informazionisensoriali eb) inserirle nelle operazioni di pianificazionedel movimento.Il suo coinvolgimento in queste funzioni faritenere che essa sia uno dei substratianatomici della pianificazione a lungo terminedelle azioni dirette ad uno scopo e delle29capacità di giudizio.

LOBI E CORTECCIAPREFRONTALI30

Lobi prefrontali31

5. l’inconscio preconscio e lacorteccia prefrontale II Lo psicologo cognitivista Alan Baddeley,che sviluppò l’idea di memoria di lavoro,ha suggerito che questo tipo di memoriaintegri le percezioni momento permomento, le mantenga attive e le combinicon le informazioni memorizzateriguardanti esperienze passate, le azioni ele conoscenze.32

5. L’INCONSCIO PRECONSCIO E LACORTECCIA PREFRONTALE III Studi clinici di pazienti con lesionisuggeriscono che la corteccia prefrontalerappresenti alcuni aspetti della capacità digiudizio etico; governi la nostra abilità dipianificare intelligentemente eresponsabilmente. Questa regione potrebbe essere coinvolta,come suggerisce Solms, nella coordinazionedi funzioni che la psicoanalisi ha attribuitoalle funzioni esecutive dell’Io, da un lato, ed33al Super-Io, dall’altra.

6. ORIENTAMENTO SESSUALEE MOTIVAZIONI (DRIVES)BIOLOGICHE Le differenze sessuali nel comportamentodevono, almeno in parte, avere uncorrispettivo in differenze strutturali delSNC presenti tra i sessi. Una possibile sede anatomica di questedifferenze è l’ipotalamo, area che ha a chefare con il comportamento sessuale cosìcome con una varietà di motivazionisessuali.34

35

IPOTALAMO36

6: ORIENTAMENTO SESSUALEE MOTIVAZIONI (DRIVES)BIOLOGICHE IIIn questa struttura, ci sono 4 gruppi di neuroni chiamatinuclei interstiziali dell’ipotalamo anteriore (da INAH-1 aINAH-4). Uno di questi nuclei, INAH-3, è 5 volte piùgrande nel ratto maschio rispetto alla femmina.Simon LeVay ottenne i cervelli di omosessuali maschi edi maschi ritenuti eterosessuali, tutti deceduti per AIDS,e cervelli di donne.INAH-3 era da due a tre volte più grandi nei presuntieterosessuali rispetto alle donne.Nei gay INAH3 era in media della stessa grandezza delledonne.37

6: ORIENTAMENTO SESSUALEE MOTIVAZIONI (DRIVES)BIOLOGICHE IIIOltre ai problemi relativi al campionestudiato, non è possibile sulla base delleosservazioni di LeVay affermare se ledifferenze riscontrate fossero presenti allanascita, se avessero portato gli uomini adiventare gay oppure se il dimorfismo fosseil risultato delle differenze nelcomportamento sessuale.La risposta potrebbe provenire da unamigliore selezione del campione e dalprogresso nelle tecniche di brain imaging 38

7. EFFETTI DELLA TERAPIA E CAMBIAMENTISTRUTTURALI DEL CERVELLOLa rappresentazione di parti del corpo nelle areecorticali sensoriali e motorie dipende dal loro usoe, quindi, dalla specifica esperienza dell’individuo.Edward Taub e i suoi colleghi (Elbert et al., 1995)hanno effettuato delle scansioni del cervello disuonatori di strumenti a corda.Durante le performances questi musicisti devonoeffettuare continuamente movimenti molto abilicon la mano. Le dita della mano sinistra, dalsecondo al quinto, le dita che sono a contatto conle corde, sono controllate singolarmente mentrequelle della mano destra, che tengono l’archetto,39non esprimono movimenti così differenziati.

7: EFFETTI DELLA TERAPIA ECAMBIAMENTI STRUTTURALIDEL CERVELLO II Le Brain images di questi musicistirivelarono che i loro cervelli differivano daquelli dei non musicisti. In particolare, la rappresentazionecorticale delle dita della mano sinistra,ma non di quella destra, era più grandinei musicisti.40

41

7. EFFETTI DELLA TERAPIA ECAMBIAMENTI STRUTTURALIDEL CERVELLO IVNon sappiamo ancora se i cambiamentistrutturali indotti dalla terapia siverifichino nelle stesse aree alterate daldisturbo mentale stesso oppurerappresentino delle modificazionicompensatorie indipendenti a carico dialtri siti correlati.42

7. EFFETTI DELLA TERAPIA ECAMBIAMENTI STRUTTURALI DELCERVELLO VStudi sull’alterazione dell’espressionegenica effettuati su animali, in rapportoall’apprendimento, sono seguiti dacambiamenti nei pattern di connessionetra cellule nervose, in alcuni casi lacrescita e la retrazione delle connessionisinaptiche.43

7. EFFETTI DELLA TERAPIA ECAMBIAMENTI STRUTTURALIDEL CERVELLO VICi troveremo di fronte all’interessantepossibilità di diagnosticare una serie didisturbi nevrotici tramite le tecniche di brainimaging, quando queste ultime avrannoraggiunto un sufficiente sviluppotecnologico Esse potrebbero addirittura essere impiegateper monitorare i progressi delle psicoterapie.44

8.PSICOFARMACOTERAPIA EPSICOANALISI Nel 1962, Mortimer Ostow, uno psicoanalistaspecializzato in neurologia molto interessato airapporti tra neurologia e psicoanalisi, mise inrilievo l’utilità dei farmaci nel corso di unapsicoanalisi. Ostow osservò che uno dei principali effetti deglipsicofarmaci è sugli affetti. Questo fatto lo portò aritenere che gli affetti sono i più importantideterminanti del comportamento e della malattia,più dell’ideazione e dell’interpretazione cosciente.45

8.PSICOFARMACI E PSICOANALISIII Questa idea rinforza quella si Sanders, Sterne del Boston Process of Change Study Groupcirca l’importanza relativa degli affettiinconsci sull’insight cosciente. Ciò rappresenta un rinforzo ulteriore all’ideache i cambiamenti nell’inconscioprocedurale (moments of meaning, forexample) sono indici dei progressiterapeutici, indici che il gruppo di Bostonconsidera altrettanto importante dell’insightcosciente.46

L’INIZIO DI UN DIALOGO? Il punto di vista del New YorkPsychoanalytic Institute : L’esplosione di nuove conoscenze suinumerosi problemi di interesse vitale per lapsicoanalisi ha bisogno di essere integrata inmodi significativi con i concetti ed i metodipiù vecchi. Similmente i neuroscienziati che esplorano icomplessi problemi della soggettività umanaper la prima volta hanno molto da imparare47da un secolo di ricerca psicoanalitica.

neuroscienze. 5 I PRINCIPIO. Tutte le funzioni della mente riflettono funzioni del cervello Tutte le funzioni psichiche e comportamentali sono l’espressione di funzioni cerebrali. La materia organica che compone

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