INTRODUZIONE ALL’UTILIZZO DELLE NORME

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INTRODUZIONE ALL’UTILIZZO DELLE NORMEUNI 16247 PER LE DAGNOSI ENERGETICHELA DIAGNOSI ENERGETICA DEGLI EDIFICI: il primo strumento per l’efficienzaenergeticaPortici, 16/05/2019IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DINAPOLIIng. Maria-Anna Segreto (mariaanna.segreto@enea.it)Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Cos’è una DIAGNOSI ENERGETICADIAGNOSIENERGETICA:elaboratotecnico che individua e quantifica leopportunità di risparmio energetico sottoil profilo dei costi-benefici dell'intervento,individua gli interventi per la riduzionedella spesa energetica e i relativi tempi diritorno degli investimenti nonché ipossibilimiglioramentidiclassedell'edificio nel sistema di certificazioneenergetica e la motivazione delle scelteimpiantistiche che si vanno a realizzare.La diagnosi deve riguardare sia l'edificioche l'impianto.2

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)RIFERIMENTI NORMATIVIAllo stato attuale, rispetto al quadro normativo completo in tema di DE, in Italia,per eseguire la DE di edifici, si deve fare riferimento alle seguenti norme:UNI CEI EN 16247-1: 2012 “Diagnosi Energetiche - Parte 1: Requisiti generali”che definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica comune a tutte le DE;UNI CEI EN 16247-2: 2014 “Diagnosi Energetiche - Parte 2: Edifici” che si applicaalle diagnosi energetiche specifiche per gli edifici, definendone i requisiti, lametodologia e la reportistica. Essa si applica anche al settore terziario.UNI CEI EN 16247-5: 2015 “Diagnosi energetiche - Parte 5: Competenzedell’auditor energetico” che specifica le competenze che deve possedere il REDE.3

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)RIFERIMENTI NORMATIVILa UNI CEI EN 16247-2: 2014 è corredata da undici appendici:A – “Diagramma di flusso del processo di diagnosi energetica” che riporta le fasi del processo di DE;B – “Esempi di soggetti coinvolti in una diagnosi energetica di edifici” che indica gli attori coinvolti in una DEed il loro ruolo;C – “Esempi di scopo, finalità ed accuratezza delle diagnosi energetiche negli edifici” che illustra i confini, ilgrado di approfondimento e lo scopo della DE;D – “Esempi di liste di controllo per l’attività in campo di diagnosi energetica negli edifici” che fornisce lacheck-list esemplificativa degli elementi da indagare in fase di sopralluogo;E – “Esempi di analisi dell’uso dell’energia negli edifici” che descrive esempi di analisi degli usi energeticitramite modellistica;F – “Esempi di liste di controllo per l’analisi nelle diagnosi energetiche negli edifici” che riporta, in base all’usoenergetico, le misure di risparmio energetico eseguibili;G – “Esempi di indicatori di prestazione energetica negli edifici” che riporta esempi di IPE;H – “Esempi di opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici” che contiene esempi diORE;I – “Esempi di analisi e calcolo dei risparmi nelle diagnosi energetiche negli edifici” che riporta esempi dicalcolo dei risparmi energetici;J – “Esempi di rapporto di una diagnosi energetica di edifici” che indica un indice-tipo del rapporto di DE;K – “Esempio di metodo di verifica del miglioramento energetico negli edifici” che riporta l’esempio di unmetodo di verifica del miglioramento della performance energetica dell’edificio.4

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)IL REDEIl REDE è la figura tecnica esperta che esegue ed è REsponsabile della proceduradi Diagnosi Energetica. Tale funzione può essere svolta da un singoloprofessionista (libero o associato), da una società di servizi (pubblica o privata,incluse le società d’ingegneria), da un Ente Pubblico competente, da un team dilavoro. Infatti, i tecnici chiamati a svolgere la DE devono essere esperti nellaprogettazione degli edifici e degli impianti ad essi asserviti e, qualora un unicotecnico non sia competente in tutti i campi necessari all’esecuzione della DE, puòcostituirsi un team di lavoro che implichi la collaborazione fra diversi tecnici, inmodo che vengano coperti tutti gli ambiti professionali richiesti dalla DE.Il ruolo dell’auditor è stato definito nella norma UNI CEI EN 16247-5 “Diagnosienergetiche. Parte 5: Competenze dell’auditor energetico”.Affianco alle conoscenze tecniche necessarie allo svolgimento dell’intero processodi diagnosi, il REDE dovrà possedere una spiccata capacità comunicativa,essenziale in quanto dovrà relazionarsi con tecnici e non tecnici.5

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)IMPORTANTE:La diagnosi energetica è differenteda un Attestato di PrestazioneEnergetica (APE).E’ un tipo di valutazione Adattataall’utenza che ha come dati iningresso Profili di utilizzo, Clima ecaratteristiche Edificio non standardma REALI. La valutazione adattataall’utenza può consentire una stimarealistica dei consumi energetici.(CALCOLO A3 UNI TS 11300)6

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)UNI TS 11300-1: 20147

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)UNI TS 11300-1: 20148

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Con l’emanazione del D.lgs. 102/2014 e smi la Diagnosi Energetica èdiventata un documento obbligatorio per molte aziende di tutti i settori, macome si redige una diagnosi energetica e quali sono le norme di riferimentoa livello europeo?Dal 2014 è disponibile la serie di norme UNI CEI EN 16247 composta da 5parti.La precedente norma UNI CEI TR 11428 (ritirata 01/03/2018) presentava giàuna serie dei regole e indicazioni per redigere la Diagnosi Energetica.Tuttavia, questa normativa risultava scarna ed in molti punti lasciava liberainterpretazione a chi la leggesse.Con la nuova norma UNI CEI EN 16247, si supera la 11428 e si dettano le lineeguida per le diagnosi energetiche di ogni tipo. Dagli edifici, ai processi fino aitrasporti di merci e persone. Questa norma si divide in 4 parti, analizzate diseguito, più una parte 5 relativa alle competenze degli auditor.9

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)L’obbligatorietà della diagnosi energetica rende necessario che sianoquanto più possibile abbattute le barriere e le asimmetrie informative traclienti e fornitori, per consentire che il mercato si avvicini a un mercato“perfetto”, in cui tutti i partecipanti siano in ogni momento al correntedelle opportunità offerte.L’obbligo normativo è sicuramente un driver estremamente importanteper l’introduzione dell’efficienza energetica tra le priorità del topmanagement, il cosiddetto C level, costringendo le aziende a prendere inconsiderazione aspetti che altrimenti sarebbero considerati, per molte, diimportanza secondaria in quanto non strettamente correlati al loro corebusiness.10

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)AziendaenergivoraNOVerifica se obbligato 11

Azienda con più di250 dipendenti confatturato 50 mln obilancio 43 mlnSIIl fatturatoaziendale èsuperiore a 50mlnNOSINOIl bilancio attivoannuale èsuperiore a oobbligatoNOSoggettononobbligato

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Lo standard di riferimento (UNI CEI EN 16427-1) stabilisce chiaramente, come primacaratteristica necessaria per una diagnosi energetica efficace, che l’auditortratterà preminentemente gli interessi dell’organizzazione e agirà in manieraobiettiva e, se l’auditor ha obbiettivi di business, coinvolgimenti di mercato oprodotto o processo, che possano essere in conflitto con l’audit energetico, eglidichiarerà ogni conflitto o interesse in modo trasparente (UNI CEI EN 16247- 1 art.4.1).Concetto che ad una prima analisi potrebbe apparire banale. Soffermandoci unpo’ di più sul concetto, invece, vedremo subito che non è affatto banale. Volendofare un esempio, infatti, un audit condotto da una Esco con grande capacitàfinanziaria potrebbe enfatizzare solo quelle misure di efficienza energetica agrande intensità di capitale, mettendo in ombra o tralasciando completamentemisure di efficienza che, agendo sull’organizzazione aziendale o sullariqualificazione dei sistemi esistenti, possano ridurre il fabbisogno energetico coninvestimenti a bassa o nulla intensità di capitale.13

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)PARTE 1 - Requisiti generaliLa norma definisce i requisiti, la metodologia comune e i prodotti dellediagnosi energetiche, applicandosi a tutte le forme di aziende edorganizzazioni, a tutte le forme di energia e di utilizzo della stessa, conl'esclusione delle singole unità immobiliari residenziali. Inoltre, la norma UNICEI EN 16247 definisce i requisiti generali comuni a tutte le diagnosienergetiche; requisiti utili sia per le specifiche diagnosi energeticherelative a edifici sia per o processi industriali e trasporti.14

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)PARTE 2 – EdificiLa norma è applicabile alle diagnosi energetiche specifiche per gliedifici, definendo i requisiti, la metodologia e la reportistica di unadiagnosi energetica relativa a un edificio o a un gruppo di edifici,escludendo le singole residenze private. Risulta interessante la suaapplicazione in rapporto alle norme di calcolo relative alla certificazioneenergetica che da essa si differenziano in alcuni aspetti, ma sisovrappongono in altri.15

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)PARTE 3 – ProcessiPer quanto riguarda i processi produttivi la norma definisce i requisiti, lametodologia e la reportistica di una diagnosi energetica nell’ambito diun processo, relativamente a:a) organizzare e condurre una diagnosi energetica;b) analizzare i dati ottenuti con la diagnosi energetica;c) riportare e documentare i risultati della diagnosi energetica.La UNI CEI EN 16247 si applica ai luoghi in cui l’uso di energia è dovuto alprocesso per cui diventa la base principale di lavoro per le diagnosienergetiche aziendali, in particolare per le aziende energivore: è unostandard che avrà una grande applicazione.16

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)PARTE 4 – TrasportoLa norma determina anche i requisiti, la metodologia e la reportisticaspecifici per le diagnosi energetiche nel settore dei trasporti. Leprocedure della norma si applicano alle diverse modalità di trasporto(stradale, ferroviario, marittimo, aereo), oltre che ai differenti ambiti(locale, a lunga distanza) e all’oggetto trasportato (fondamentalmentemerci e persone).17

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Oltre alle regole e alle indicazioni, all’interno della norma sono presenti molti esempiutili per tutti i tecnici che si occupano di realizzare Diagnosi Energetiche. Esempi incui tutti i professionisti possono trovare i metodi per monitorare i consumi energeticio piccole tabelle su come stimare il tempo di ritorno degli interventi migliorativiipotizzati.Una norma dunque di grande interesse per tutti i soggetti che si occupano diefficienza energetica, uno strumento che consente a ESCO e società di servizienergetici di avere linee guida chiare e precise e metodi di applicazione omogeneial livello europeo: come sempre l’utilizzo delle norme è volontario.Ora è arrivato il momento dei professionisti, i quali dovranno recepireadeguatamente la norma e integrarla all’interno delle proprie procedure per poterfornire un servizio adeguato al cliente. Ricordiamo che lo scopo della DiagnosiEnergetica non è l’adempimento di un obbligo normativo, ma un’occasione perpoter capire come diminuire i propri consumi facendo interventi mirati nella miglioreottica costi-benefici.18

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Le fasi della diagnosi energetica 1/2Le fasi di analisi sono ben definite e seguono in percorso crescente checonduce alla verifica di tutte le caratteristiche e le specificitàdell’organizzazione che si sta sottoponendo ad audit.Nel settore industriale, per esempio, sarà necessario preliminarmenteeffettuare un censimento dei macchinari necessari per il processo, insiemea una valutazione dello specifico schema di produzione utilizzato, insecondo luogo si procederà all’analisi del sito produttivo, con l’analisi diimpianti elettrici, sistemi di climatizzazione, uffici e aree adibite a deposito;infine è necessaria anche un’analisi dei trasporti interni al sito per creareuna baseline di consumi aggiornata.19

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Le fasi della diagnosi energetica 2/2Il profilo di consumo individuato va poi confrontato con i consumi storiciricavabili dagli ultimi anni di bollette per i diversi vettori energetici(elettricità, gas, gasolio, ) e calibrato per ottenere un modello diconsumo coerente. In genere è bene analizzare almeno gli ultimi 3 annidi consumi (meglio se 5!).La fase più delicata è, ovviamente, quella della ricerca degli indicatori diriferimento, che servono per confrontare i valori di consumo individuaticon valori di benchmark per valutare la qualità energetica dell’oggettodella diagnosi: per un’attività produttiva, ad esempio, si può ragionare intermini di kWh di energia per unità di prodotto, per un ufficio, invece,potrebbe essere più opportuno valutare l’energia per addetto, e cosìvia .20

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Utilità della diagnosi energetica 1/2L’aspetto della diagnosi energetica aziendale che risulta più utile eimportante è il poter fornire informazioni specifiche per ogni singolarealtà, e tanto più l’analisi è mirata e gli indicatori sono tagliati su misura,tanto più i dati del calcolo risultano effettivamente utilizzabili a scopo diattuazione: se è noto che gli investimenti che portano al risparmioenergetico sono tra quelli più remunerativi, la conoscenza precisa delprofilo di consumo consente di assumere decisioni più corrette e diandare ad aggredire gli sprechi energetici più gravi con interventi chehanno rapidi tempi di ritorno, senza rischiare di procedere “alla cieca” ininterventi potenzialmente meno efficaci.21

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Maria-Anna Segreto - Responsabile Scientifico Laboratorio LAERTE (DUEE SPS SEI)Utilità della diagnosi energetica 2/2Per i suddetti motivi, si può affermare che la diagnosi energetica, oltreche un obbligo, si configura come un’opportunità per tutte le aziendeinteressate, anche alla luce degli incentivi disponibili per l’efficienzaenergetica, come ad esempio i Certificati Bianchi.SanzioniIl D.Lgs 102/2014 prevede sanzioni per le aziende obbligate che non sidoteranno di diagnosi energetica entro la scadenza del 5 dicembre 2015:da 4000 a 40000 per ogni sito aziendale che non effettuerà la diagnosinei tempi previsti e da 2000 a 20000 per diagnosi che non rispondono airequisiti previsti dal decreto.22

ing. Maia-Anna Segretomariaanna.segreto@enea.itTel. 051 6098624Cell. 3470627177

UNI CEI EN 16247-1: 2012 “Diagnosi Energetiche - Parte 1: Requisiti generali” che definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica comune a tutte le DE; UNI CEI EN 16247-2: 2014 “Diagnosi Energetiche - Parte 2: Edifii” che si applica alle diagnosi energetich

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