Manuale Di Epigrafia Micenea - UniFI

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Massimo Perna è Dottore di Ricerca in Storia e Archeologia del Mondo antico(Université de Paris X – Nanterre). Ha conseguito un Post-doctoral Fellowshippresso l’Institute for Aegean Prehistory of Philadelphia e un Michael VentrisMemorial Award for Mycenaean Studies presso l’Institute of Classical Studiesdella University of London. È professore a contratto di Antichità minoiche emicenee presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa ed èautore di una monografia sulla fiscalità micenea e di vari articoli sulle scritture cretesi e cipriote. Attualmente collabora alla realizzazione del corpus delleiscrizioni in sillabario cipriota del I millennio. Ha fondato la collana Studi egei evicinorientali e tenuto seminari e conferenze in Italia e all’estero.Manualedi epigrafiamiceneaIntroduzione allo studiodei testi in lineare BManuale di epigrafia micenea   Vol. 1Maurizio Del Freo è Dottore di Ricerca in Filologia Greca e Latina (Università diRoma “La Sapienza”) e ricercatore CNR-ISMA. Membro della Società Italianadi Glottologia, si occupa delle scritture e dei testi egei e ciprioti dell’età delbronzo. È autore di una monografia sui registri fondiari in lineare B e di numerosi articoli sull’economia palaziale micenea. Ha collaborato all’edizione deidocumenti in lineare B di Tebe e ha curato la raccolta degli scritti sulla lineare Bdi J.T. Killen. Attualmente collabora alla redazione delle riviste Minos, Pasiphaee SMEA e alla preparazione del supplemento al corpus delle iscrizioni in lineare A. Dirige la collana Incunabula Graeca e ha tenuto seminari e conferenzepresso varie università e scuole di specializzazione in Italia e all’estero.M. Del Freo, M. PernaQuesto manuale intende offrire un quadro aggiornato delle conoscenze nelcampo dell’epigrafia micenea. Nato dalla collaborazione di un gruppo di specialisti di varie università e centri di ricerca, contiene un’introduzione alla scrittura e alla lingua dei testi micenei e un’analisi dettagliata dei principali documenti in lineare B, suddivisi per argomenti. Nel primo volume, la scrittura, lepratiche scribali e quelle amministrative sono presentate nel dettaglio e messea confronto con quelle delle amministrazioni minoiche in “geroglifico” cretesee in lineare A, mentre i documenti sono contestualizzati sul piano archeologicoe descritti dal punto di vista epigrafico, paleografico e archivistico. Nel secondo volume, dopo una descrizione dettagliata dei settori produttivi ricostruibiliin base alla testimonianza delle fonti scritte, è proposta una sintesi sul mondomiceneo, relativa a geografia, società, economia e religione. Ogni capitolo delmanuale è corredato da un’ampia bibliografia. Chiude il volume un glossariodei vocaboli micenei discussi nel testo.A cura diMaurizio Del Freo e Massimo Perna 48,90due tomi indivisibili

Manuale diepigrafia miceneaIntroduzione allo studiodei testi in lineare BVolume 1a cura diMaurizio Del Freo e Massimo Perna

Manuale diepigrafia miceneaIntroduzione allo studiodei testi in lineare BVolume 2a cura diMaurizio Del Freo e Massimo Perna

Proprietà letteraria riservata libreriauniversitaria.it edizioniWebster srl, Padova, ItalyI diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamentototale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche)sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita otrasmessa in qualsivoglia forma senza l’ autorizzazione scritta dell’ Editore, a eccezione di brevi citazioniincorporate in recensioni o per altri usi non commerciali permessi dalla legge sul copyright. Per richieste dipermessi contattare in forma scritta l’ Editore al seguente indirizzo:redazione@libreriauniversitaria.itISBN: 978-88-6292-716-1Prima edizione: dicembre 2016Il nostro indirizzo internet è:www.libreriauniversitaria.itPer segnalazioni di errori o suggerimenti relativi a questo volume potete contattare:Webster srlVia Vincenzo Stefano Breda, 26Tel.: 39 049 76651Fax: 39 049 766520035010 - Limena PDredazione@libreriauniversitaria.itHanno contribuito alla pubblicazione del volumel’Institute for Aegean Prehistory, Philadelphia (INSTAP)il Centro Internazionale di Ricerche Archeologiche, Antropologiche e Storiche, Montafia (CIRAAS)e l’Istituto Banco di Napoli – Fondazione

SOMMARIOSommarioPrefazioneAbbreviazioni bibliograficheElenco delle itolo 1. A. Franceschetti, Aspetti generali della civiltà minoica e miceneaCapitolo 2. M. Wiener, Il mondo miceneo e Omero323PARTE I – LA SCRITTURA, I DOCUMENTI, LA LINGUAgli antecedenti cretesiCapitolo 3. M. Perna, La nascita dell’amministrazione nell’EgeoCapitolo 4. A. Karnava, La scrittura “geroglifica” creteseCapitolo 5. M. Perna, La scrittura lineare A556387la scrittura lineare bCapitolo 6. A. Franceschetti, La decifrazione della scrittura lineare BCapitolo 7. M. Del Freo, La scrittura lineare B117123i documenti in lineare bCapitolo 8. M. Del Freo, I documenti in lineare BCapitolo 9. M. Del Freo, I find-spot e la cronologia dei documenti in lineare BCapitolo 10. M. Del Freo, Gli scribi micenei169185199il greco miceneoCapitolo 11. J.L. García Ramón, Il greco miceneo211classificazione dei documenti, regole di trascrizione, strumenti di lavoroCapitolo 12. M. Del Freo, Classificazione dei documenti e regole di trascrizioneCapitolo 13. M. Del Freo, Strumenti di lavoro247257

SOMMARIOSommarioNota editorialeIIIVPARTE II – I TESTICapitolo 14. H. Landenius Enegren, Registrazioni di personaleCapitolo 15. F. Rougemont, Animali e allevamentoCapitolo 16. J. Zurbach, Registrazioni di terreni e testi fondiariCapitolo 17. S. Lupack, Spezie, oli profumati e offerte religioseCapitolo 18. C. Varias, Testi relativi ai metalliCapitolo 19. C. Consani – M. Negri, Registrazioni di “vasi”Capitolo 20. M.-L. Nosch, Registrazioni di prodotti tessiliCapitolo 21. M. Perna, Testi che trattano di procedure fiscaliCapitolo 22. A. Bernabé, Testi relativi ad armi e armatureCapitolo 23. A. Bernabé, Testi relativi a carri e ruoteCapitolo 24. C. Varias, Testi relativi a mobilio e vasi pregiatiCapitolo 25. A. Bernabé – E.R. Luján, Testi relativi a pelli e manufatti in pelleCapitolo 26. M. Marazzi, L’uso delle cretule nel mondo miceneoCapitolo 27. J. Zurbach, Vasi con iscrizioni in lineare B281305349373403421433453491511551567589613PARTE III – ASPETTI DEL MONDO MICENEOCapitolo 28. M. Del Freo, La geografia dei regni miceneiLa toponomastica micenea e i poemi omericiNomi di luogo egei e vicino-orientali nelle fonti miceneeNomi di luogo egei nelle fonti vicino-orientaliLe relazioni tra mondo miceneo e Occidente (a cura di C.V. Alonso)Capitolo 29. † P. Carlier, La società miceneaCapitolo 30. J. Zurbach, L’economia dei regni miceneiCapitolo 31. M.E. Alberti, I sistemi di misura miceneiCapitolo 32. A. Franceschetti, La religione micenea625647648648650657677691725Glossario (a cura di J. Piquero)753Indice dei testi783

AUTORIMaria Emanuela ALBERTIArchaeology DepartmentUniversity of SheffieldClaudia V. ALONSO MORENODepartamento de Historia AntiguaUniversidad Autónoma de MadridMarie-Louise BECH NOSCHCentre for Textile ResearchSAXO InstituteUniversity of CopenhagenEugenio R. LUJÁN MARTÍNEZDepartamento de Filología Griegay Lingüística IndoeuropeaUniversidad Complutense de MadridSusan LUPACKAmerican School of Classical Studies at Athens,Publications, Hesperia DepartmentMassimiliano MARAZZICentro Interistituzionale EuromediterraneoUniversità di Napoli Suor Orsola BenincasaAlberto BERNABÉ PAJARESDepartamento de Filología Griegay Lingüística IndoeuropeaUniversidad Complutense de MadridMario NEGRIDipartimento di Studi classici, umanistici e geograficiIULM, Libera Università di Lingue eComunicazione, MilanoPierre CARLIERMaison d’archéologie et d’ethnologieRené-GinouvèsUniversité de Paris X – NanterreMassimo PERNACentro Interistituzionale EuromediterraneoUniversità di Napoli Suor Orsola BenincasaCarlo CONSANIDipt. di lingue, letterature e culture moderneUniversità di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”Juan PIQUERO RODRÍGUEZDepartamento de Filología Griegay Lingüística IndoeuropeaUniversidad Complutense de MadridMaurizio DEL FREOIstituto di Studi sul Mediterraneo AnticoConsiglio Nazionale delle RicercheMonterotondo – RomaFrançoise ROUGEMONTProtohistoire égéenneUMR7041– CNRSMaison René-GinouvèsNanterreAdele FRANCESCHETTIDipartimento di Discipline StoricheUniversità di Napoli “Federico II”José Luís GARCÍA RAMÓNCenter for Hellenic StudiesHarvard UniversityWashington, DCArtemis KARNAVAInscriptiones GraecaeBerlin-Brandenburgische Akademie derWissenschaftenHedvig LANDENIUS ENEGRENCentre for Textile ResearchSAXO InstituteUniversity of CopenhagenCarlos VARIAS GARCÍADepartament de Ciències de l’Antiguitat ide l’Edat MitjanaUniversitat Autònoma de BarcelonaMalcolm H. WIENERVilla CandiaGreenwich, CT, USAJulien ZURBACHDépartement d’histoireÉcole Normale SupérieureParis

A Pierre Carlier

Capitolo 31I SISTEMI DI MISURA MICENEIMaria Emanuela AlbertiIntroduzioneI sistemi di misura rivestono un’importanza fondamentale nella vita di una società, in quantocostituiscono uno dei principali mezzi di oggettivazione e condivisione del reale, base necessaria perogni transazione economica, creazione materiale, evento sociale e compimento rituale.Si misurano le quantità di cibo, l’ammontare del raccolto o della vendemmia, il carico di unasino o di una nave, le piene di un fiume, l’onda della marea, l’estensione di un campo, le dimensioni diun gregge, il peso dei metalli pregiati, le tasse imposte e dovute, i compensi e il valore della merce sulmercato, i rapporti di cambio tra le monete; si misurano la grandezza e la quantità dei vasi da infornare,l’argilla necessaria, la lunghezza della tela e la lana con cui è stata tessuta, il peso delle pietre preziose edell’avorio, i moduli architettonici per costruire un palazzo o una tomba, per cavare le pietre e tagliarele assi di legno, il carico che una struttura deve sostenere, la lunghezza e la pendenza di una strada, lavelocità di un’imbarcazione e del vento, l’elevazione delle montagne; si misurano il tempo rituale e iltempo storico, le offerte agli dei e gli omaggi al re, la posizione delle stelle e l’andamento delle stagioni,i segnali fausti e infausti; si misurano l’altezza, il peso e l’età delle persone, il piede e il braccio di unuomo, i gradi di parentela, la composizione delle squadre di lavoranti e degli addetti al culto, i partecipanti a un evento pubblico, ma anche le torme di prigionieri, i cumuli di carcasse di nemici uccisi, ilnumero delle città conquistate e l’entità del bottino.In tempi moderni, anche il peso specifico e il numero atomico degli elementi naturali, l’intensitàdei terremoti, i gradi di temperatura, la longitudine e la latitudine, il numero di caratteri in un libro, ledimensioni dei vestiti e delle scarpe, l’apporto energetico dei cibi, l’elettricità, il consumo di acqua, gase combustibile, l’energia, i tipi e i gradi di inquinamento e di radiazioni, il traffico telefonico e digitale, la grandezza dei documenti elettronici, la variazione dei titoli in borsa, del prodotto interno lordo edell’inflazione. E in più, ovviamente, si misurano le misure.Ognuna di queste misurazioni fa riferimento a unità specializzate, oltre a quelle più comuni peril peso, la lunghezza, la capacità e il tempo. Le varie unità impiegate sono attentamente definite rispettoa uno standard, con rapporti precisi tra loro: si costruisce così un sistema interrelato di quantificazioneglobale del reale, che permea la vita sociale così come la conosciamo e ne è insieme presupposto e conseguenza. E quindi l’indagine metrologica non è tanto tesa alla conversione delle misure in esame da unsistema all’altro, quanto (e di più) alla comprensione della realtà politica ed economica alla quale essesono, di volta in volta, coerenti1.Lo stesso vale per le società antiche, fin dall’inizio: e non è un caso che i primi testi noti per ilVecchio Mondo siano proprio liste numeriche relative a campi, lavoratori, razioni, bestiame e lana (testidi Uruk IV-III, ca. 3200-3000 a.C.). In particolare, per il Mediterraneo dell’età del bronzo, i sistemi dimisura sono documentati in relazione ad alcuni campi fondamentali della vita sociale: produzione (compresa la creazione artistica e tecnico-artigianale), amministrazione, scambio, rappresentazione sociale,rito e misurazione del tempo e delle distanze. Una documentazione che investe sia la vita quotidiana deivillaggi che quella dei centri facenti capo alle “grandi organizzazioni” del Vicino Oriente e dell’Egeo, lacui stessa esistenza si basa sulla quantificazione totale.Nell’ambito del mondo miceneo, come vedremo, i sistemi di misura sottendono diversi aspettidella vita economica e rituale: un fatto che appare estremamente chiaro nella documentazione archeologica, con strumenti per la pesatura ritrovati soprattutto in edifici con vocazione produttivo-amministrativa nei centri maggiori, nelle tombe e anche nei relitti di navi commerciali. Se negli abitati pesi e bilance1Kula 1962, citato in Parise 1970-1971, p. 19.

692Maria Emanuela Albertisono in contigui a indicatori di attività di stoccaggio su larga scala, di produzione artigianale (ceramica,avorio, metallo, tessuti) e di amministrazione (noduli e tavolette), nelle tombe essi sembrano piuttostolegati a forme di rappresentazione sociale, come simbolo di potere economico. Nelle spedizioni commerciali, i pesi permettono la quantificazione, e quindi la misura del valore delle merci, presupposto perlo scambio. Inoltre, l’esistenza generalizzata di un sistema di misure di capacità nel mondo miceneo èsuggerito dall’analisi di un seppur limitato campione di vasellame proveniente da siti diversi.La pervasività dei sistemi di misura emerge con forza anche dalla documentazione miceneascritta, di matrice palatina e di natura eminentemente amministrativa. L’industria dei tessuti è monitorata essenzialmente attraverso misurazioni di greggi, lana tosata, tessuti prodotti, lavoranti impiegate; laproduzione di armi attraverso conteggi di metallo assegnato e prodotti finiti; la gestione del personale èsoprattutto enumerazione dei singoli e quantificazione delle razioni distribuite; le offerte agli dei e l’organizzazione di eventi collettivi appaiono come elenchi di derrate, animali o suppellettili; la tassazioneraccoglie dai diversi distretti una gamma precisa di derrate, secondo quantità prestabilite sulla base diun rapporto matematico costante.Se il palazzo scrive, è per quantificare2. Difficile trovare testi micenei completi senza indicazioni numeriche o di misura. Avere un quadro chiaro del sistema di misura usato nei documenti è comeavere una chiave per la lettura di tutti i testi. Dal punto di vista dell’interazione economica mediterranea, bisogna sottolineare come le fonti vicino-orientali ci documentino l’esistenza di sistemi di misuralargamente condivisi e assimilabili nei vari paesi, con pratiche di conversione consolidate, e di sistemidi equivalenze di valori, basati sulla quantificazione dei vari beni secondo rapporti fissi, che permettonoforme complesse di transazione e di mercato anche in assenza della moneta vera e propria.Alla “norma” palaziale si contrappongono e si affiancano le “norme” dell’uso quotidiano, oscillazioni di misure e di prezzi, con variazioni anche importanti a seconda dei contesti3. Nel mondo miceneo la documentazione è di gran lunga più evanescente, ma pare evidente, sulla base di un numeroesiguo di testi, che fosse in piedi un sistema di equivalenze di valori, verosimilmente sotteso all’economia micenea nel suo complesso e visibile per noi nelle scarsissime attestazioni di transazioni o acquisti,comunque inerenti alla sfera “interna”4.Storia degli studi5I sistemi di misura usati nel mondo miceneo sono in vario modo legati a quelli in uso per tutto l’Egeo nel corso dell’età del bronzo; pertanto, la storia delle ricerche non può che partire dai primicontributi di A. Evans, che, sulla base dei suoi ritrovamenti a Cnosso, identifica i pesi da bilancia tra ladocumentazione archeologica, e ne ricava, sulla base delle loro marche di valore, un’unità di ca. 60 g;stabilisce inoltre il sistema di computo e di numerazione in uso nei testi per tutte e tre le scritture attestate6. Negli anni successivi, con il progredire delle scoperte, E.L. Bennett tratteggia un primo quadro dellemisure usate in lineare A (sistema frazionario) e in lineare B, individuando per queste ultime i rapportiinterni delle misure ponderali e di capacità7. Per la lineare B, il funzionamento dei sistemi di misuraMusti 1996, p. 627: « cultura della numerazione, della quantificazione ».Impossibile riassumere qui tutta la bibliografia. Fondamentali i numerosi contributi in merito di Nicola Parise,recentemente raccolti in volume (Parise 2009). V. anche Biga et al. 2002,. p. 711-717, Milano – Parise 2003, Sorda – Camilli 2003, Clancier et al. 2005, Alberti et al. 2006, Michailidou 2008a, p. 205-216, Alberti 2009 e 2011.4Olivier 1996-1997, Sacconi 2005, Montecchi 2007, Killen 2008, p. 174, Michailidou 2008a, p. 286-287, Rougemont 2009, p. 194-199, Michailidou 2010, p. 77. Si tratta di pochi testi in cui si registrano transazioni che includonoi termini o-no (‘beneficio’, ‘pagamento’, PY An 35, Un 443, 1322; MY Oe 108), qi-ri-ja-to (‘ha comprato’, KN B822 e 988), e qe-te-o (‘da pagare’, KN L 693). Sui singoli vocaboli e i rispettivi significati, v. DMic. s.vv.5Per una sintesi sull’argomento, v. Parise 1986a, Petruso 1992, Alberti 2003a, Michailidou 2008a. Si tralascia quila discussione sul possibile valore “pre-monetale” del metallo pesato e degli oggetti in metallo, che trova pocoriscontro nella documentazione in lineare B; per una recente discussione, v. Michailidou 2001c, 2003, 2008a,p. 100-130 e 2008b.6Evans 1900-1901, 1906, p. 343-353, PoM; v. anche Segrè 1928, p. 160-161, 175.7Bennett 1950.23

I sistemi di misura micenei693viene illustrato in modo organico da M. Ventris e J. Chadwick dopo la decifrazione, non senza alcunidubbi sulle unità ponderali inferiori e sulle equivalenze nei sistemi di misura moderni, come vedremo8.Per quanto riguarda le misure ponderali, il ritrovamento di lotti cospicui di pesi da bilancia, adHaghia Irini (Keos) prima e ad Akrotiri (Thera) poi, permette una verifica dei valori su un campioneesteso e cronologicamente omogeneo (TB I), con vari aggiustamenti, ad opera di J. Caskey, K. Petrusoe A. Michailidou9. Tali modifiche, tra cui un valore dell’unità di ca. 65 g, vengono accolte anche daJ. Chadwick e inserite da N. Parise in un quadro complessivo dei rapporti e problemi ponderali egei, cheinclude la presenza di “serie parallele” specializzate nel computo della lana e dei tessuti e la convertibilità con i sistemi del Vicino Oriente10. Altre osservazioni di ambito generale e sulle serie per la lana vengono avanzate da P. De Fidio11. La presenza di unità “parallele” e di unità “speciali”, destinate alla misurazione di alcune categorie particolari di beni, accanto a unità standard, usate per misurare qualsiasi tipodi derrata, denota la sopravvivenza di alcune forme di calcolo concreto (concrete counting) all’internodi un sistema computazionale che si va man mano astraendo dall’oggetto contato (abstract counting)12.D’altra parte, risulta sempre più evidente la difficoltà di considerare insieme la documentazionedi periodi tanto distanti, di contesti tanto vari e di natura tanto diversa. In anni recenti, il problematicorapporto tra sistemi ponderali minoico-cicladici (neopalaziali), attestati da pesi da bilancia, e sistemimicenei, dedotti soprattutto dai testi, è stato sottolineato da Parise, come pure il difficile passaggio dalladocumentazione dell’età del bronzo a quella della prima età storica13.Un percorso di analisi basato su diacronia e contestualizzazione è stato iniziato da M.E. Alberti14ed è ancora in corso: i primi risultati pongono l’accento sulle trasformazioni avven

Capitolo 26. M. Marazzi, L’uso delle cretule nel mondo miceneo 589 Capitolo 27. J. Zurbach, Vasi con iscrizioni in lineare B 613 PARTE III – ASPETTI DEL MONDO MICENEO Capitolo 28. M. Del Freo, La geografia dei regni micenei 625 La toponomastica micenea e i poemi omerici 647 Nomi di luogo egei e vicino-orientali nelle fonti micenee 648

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