I FIGLI DI OCKEGHEM - MITO SettembreMusica

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MILANODomenica18settembreBasilica diSant’Ambrogioore 12I FIGLI DIOCKEGHEMTorino MilanoFestival Internazionaledella Musicaun progetto dicon il patrocinio direalizzato dawww.mitosettembremusica.it

I FIGLI DI OCKEGHEMAlla fine del 1400, Johannes Ockeghem morì dopo aver formato quattroallievi eccellenti. Ciascuno di loro compose una messa sulla melodia deL’homme armé. Qui si dà vita a una silloge nel quale le diverse parti sonofirmate dai componenti di quel poker di compositori e poste a contattocon la musica del loro padre spirituale.Canto di inizioJohannes Ockeghem(1410-1497)Intemerata Dei MaterPierre de La Rue(1452-1518)Missa L’homme armé I: KyrieLoyset Compère(1445/50-1518)Missa L’homme armé: Gloriaad OffertoriumJosquin Desprez(1450-1521)Tu solus qui facis mirabiliaAntoine Brumel(1460-1513)Missa L’homme armé: Sanctusad CommunionemJosquin DesprezMissa L’homme armé super voces musicales: Agnus DeiCanto all’uscitaJosquin DesprezO Virgo prudentissima/1

OdhecatonAlessandro Carmignani, Matteo Pigato,Gianluigi Giringhelli controtenoriMauro Collina, Alberto Allegrezza, Massimo Altieri,Vincenzo Di Donato tenoriMarco Scavazza baritonoGuglielmo Buonsanti, Davide Benetti,Marcello Vargetto bassiPaolo Da Col direttoreCelebra la Santa Messa sua Eccellenza Monsignor Erminio De ScalziLa direzione artistica del festival invita a non utilizzare in alcun modogli smartphone durante il concerto, nemmeno se posti in modalitàaerea o silenziosa. L’accensione del display può infatti disturbare glialtri ascoltatori. Grazie./2

Nella poesia Nymphes de bois (conosciuta anche con il titolo LaDéploration de Johannes Ockeghem), Jean Molinet invita quattrocompositori contemporanei a piangere la dipartita di JohannesOckeghem, avvenuta nel 1497 (era nato nel 1410): «Acoultres vousd’habis de doeul, / Josquin Piersson Brumel Comper, / Et plouresgrosses larmes doeul, / Perdu aves votre bon pere» («Vestitevi diun abito di dolore, Josquin, Pierson, Brumel, Compère e JohannesOckeghem, e piangete grosse lacrime dai vostri occhi: avete perso ilvostro buon padre»). Jean traccia così un’ideale filiazione artistica fraOckeghem e alcuni dei più illustri autori attivi fra la seconda metà del’400 e l’inizio del XVI secolo: Josquin Desprez in primis, poi Pierre deLa Rue (1452-1518), Antoine Brumel (1460-1513) e Loyset Compère(1445/50-1518). Il testo (con altri simili, come il compianto scritto daGuillaume Cretin) è stato interpretato in passato quale testimonianza diun diretto discepolato scolastico presso il musicista vallone. Oggi siamopiù prudenti nel valutare tali fonti soprattutto perché si sa ben pocodelle biografie di quei musicisti, in specie per gli anni di apprendistato.Ciò che è innegabile è il legame artistico fra la loro esperienza creativae quella di un maestro e modello quale Ockeghem fu per i musicisti delsuo tempo.Prendiamo il caso di Josquin. Che fosse stato alla sua scuola, lo affermapure Zarlino, scrivendo nel 1558. A livello documentario non abbiamoappigli, ma prendiamo atto che in ben quattro opere (fra cui il mottettoQui solus oggi eseguito) si trova impiegata la chanson di OckeghemD’ung aultre amer; e, soprattutto, Josquin mette in musica, facendone uncapolavoro, la Déploration di Jean Molinet, così riconoscendo in primapersona a Ockeghem la qualifica di «bon pere» enunciata nel poema.Riguardo a Pierre de La Rue, non abbiamo prove – né motivi – perporre la sua giovinezza altrove che a Tournai, mentre Ockeghemoperava da tutt’altra parte; ma anche qui il rapporto artistico si fa strettoe implica, da parte di Pierre, tanto la diretta conoscenza della musicadi Ockeghem, manifestata nell’assunzione di sue chanson all’internodi proprie opere, quanto l’assimilazione di tratti stilistici tipici delmaestro. Dalla corte di Burgundia, dove La Rue opera praticamente pertutta la vita, proviene la fonte più importante delle messe di Ockeghem,contenente fra l’altro il citato mottetto Intemerata Dei Mater che apresimbolicamente il programma odierno.La solita penuria di notizie caratterizza i primi anni del franceseBrumel; più solido ciò che riguarda Loyset Compère, il cui nome apparein una lettera mandata a Ockeghem stesso da Galeazzo Maria Sforza,duca di Milano, per ottenere indicazioni su cantori da assumere nellacappella di corte. “Loysetto”, come è chiamato nelle carte milanesi, fueffettivamente assunto e potrebbe essere stato segnalato da Ockeghemin quanto suo allievo.

Al di là del diretto rapporto d’insegnamento nei termini che siamoabituati ad immaginare, tutti questi sommi musicisti furono e siriconobbero debitori dell’arte di Ockeghem: è già una buona ragione,si può dire, per approfondire e meglio conoscere questo compositore.Considerato in passato un autore freddamente tecnicistico, al limiteammirato quale impareggiabile tessitore di complicati edifici musicali,Ockeghem ha lasciato ai suoi eredi un patrimonio di maestria, maanche di equilibrio stilistico e bellezza musicale: ne è testimonianzail mottetto Intemerata, libera invenzione non vincolata a cantus firmuspreesistente, aperto da una stupenda, dolcissima frase melodica sottola quale le altre linee vocali s’intrecciano in quella maniera densa,caratteristica del musicista, che dilata gli spazi della musica e quellidell’anima.Angelo Rusconi

Johannes Ockeghem, Intemerata Dei MaterIntemerata Dei mater, generosapuella, milia carminibus quamstipant agmina divum, respice nostantum, si quid iubilando meremur.Tu scis, virgo decens, quantumdiscrimen agatur exulibus,passimque quibus iactemur arenis.Nec sine te manet ulla quies, spesnulla laboris, nulla salus patriæ,domus aut potiunda parentis cuiregina praees, dispensans omnia.Læto suscipis ore pios dulci quosnectare potas, et facis assiduosepulis accumbere sacris.Aspiciat facito miseros pietatisocello Filius, ipsa potes; fessoshinc arripe sursum, diva, virgo,manu, tutos et in arce locato.Immacolata madre di Dio, nobilefanciulla, che a migliaia le schieredei santi riempiono di canti, volgia noi uno sguardo, se con le nostrelodi ci meritiamo qualcosa.Tu sai, o vergine bella, quantipericoli vi siano per noi esuli e inquali combattimenti siamo gettatiqua e là.Senza di te non resta alcun riposo,nessuna speranza ai nostri travagli,nessuna salvezza per la patria nédi godere della casa del padrealla quale tu, regina, presiedi,dispensando ogni cosa.Tu accogli con lieto volto i pii chedisseti con dolce nettare e fai che idevoti siedano alle mense sacre.Fa sì che tuo Figlio guardi i misericon occhi pietosi, tu lo puoi; con ladivina mano, o vergine, solleva inalto chi è stanco e mettilo al sicuronella cittadella.Pierre de La Rue, Missa L’homme armé: KyrieKyrie, eleison.Christe, eleison.Kyrie, eleison.Signore, pietà.Cristo, pietà.Signore, pietà.

Loyset Compère, Missa L’homme armé: GloriaLaudamus te, benedicimus te,adoramus te, glorificamus te,gratias agimus tibi propter magnamgloriam tuam.Gloria a Dio nell’alto dei cieli,epace in terra agli uomini di buonavolontà.Noi ti lodiamo, ti benediciamo,ti adoriamo, ti glorifichiamo, tirendiamo grazie per la tua gloriaimmensa.Domine Deus, Rex cælestis DeusPater omnipotens.Signore Dio, Re del cielo, DioPadre onnipotente.Domine Fili unigenite, IesuChriste.Signore, Figlio Unigenito, GesùCristo.Domine Deus, Agnus Dei, FiliusPatris.Signore Dio, Agnello di Dio, Figliodel padre.Qui tollis peccata mundi, misererenobis.Tu che togli i peccati del mondo,abbi pietà di noi.Qui tollis peccata mundi, suscipedeprecationem nostram.Tu che togli i peccati del mondo,accogli la nostra supplica.Qui sedes ad dexteram Patris,miserere nobis.Tu che siedi alla destra del Padre,abbi pietà di noi.Quoniam tu solus Sanctus, tu solusDominus, tu solus Altissimus, IesuChriste. Cum Sancto Spiritu: ingloria Dei Patris.Perché tu solo il Santo, tu solo ilSignore, tu solo l’Altissimo, GesùCristo, con lo Spirito Santo , nellagloria di Dio Padre.Amen.Amen.Gloria in excelsis Deo et in terrapax hominibus bonæ voluntatis.

Josquin Desprez, Tu solus qui facis mirabiliaTu solus qui facis mirabilia,Tu solus Creator, qui creasti nos,Tu solus Redemptor,qui redemisti nossanguine tuo pretiosissimo.Tu solo che compi meraviglie,tu solo creatore, che ci hai creati,tu solo redentore, che ci hai redenticon il tuo sangue preziosissimo:Ad te solum confugimus,in te solum confidimusnec alium adoramus,Iesu Christe.In te solo ci rifugiamo,in te solo confidiamo,nessun altro adoriamo,o Gesù Cristo.Ad te preces effundimusexaudi quod supplicamus,et concede quod petimus,Rex benigne.Ad te rivolgiamo le nostre preghiere,esaudisci ciò di cui ti supplichiamo,e concedici ciò che chiediamo,o re benigno.D’ung aultre amer,Nobis esset fallacia:D’ung aultre amer,Magna esset stultitia et peccatum.Amare un altro,per noi sarebbe un errore;amare un altrosarebbe grave stoltezza e peccato.Audi nostra suspiria,Reple nos tua gratia,O rex regum,Ut ad tua servitiaSistamus cum lætitiain æternum.Ascolta i nostri sospiri,infondici la tua grazia,o re dei re,affinché al tuo serviziorimaniamo lietamentein eterno.

Antoine Brumel, Missa L’homme armé: SanctusSanctus, sanctus,sanctus Dominus Deus Sabaoth.Pleni sunt cæli et terra gloria tua.Hosanna in excelsis.Benedictus qui venit in nomineDomini.Hosanna in excelsis.Santo, Santo,Santo il Signore Dio dell’universo.I cieli e la terra sono pieni della tuagloria.Osanna nell’alto dei cieli.Benedetto colui che viene nel nomedel Signore.Osanna nell’alto dei cieli.Josquin Desprez, Missa L’homme armé super voces musicales:Agnus DeiAgnus Dei, qui tollis peccatamundi: miserere nobis.Agnello di Dio, che togli i peccatidel mondo, abbi pietà di noi.Agnus Dei, qui tollis peccatamundi: miserere nobis.Agnello di Dio, che togli i peccatidel mondo, abbi pietà di noi.Agnus Dei, qui tollis peccatamundi: dona nobis pacem.Agnello di Dio, che togli i peccatidel mondo, dona a noi la pace.

Josquin Desprez, O Virgo prudentissimaO Virgo prudentissima,quam coelo missus Gabrielsuperni regis nunctiusplena testatur gratia.O sapientissima vergine,che Gabriele, mandato dal cielomessaggero del re superno,ha affermato piena di grazia,Te sponsam factor omnium,te matrem Dei Filius,te vocat habitaculumsuum beatus Spiritus.Te chiama sposa il Creatore dell’universo,madre ti chiama il Figlio di Dio,e suo tabernacololo Spirito Santo.Tu stella maris diceris:semper nos inter scopulos,inter obscuros turbinesportum salutis indicas.Sei detta stella del mare:sempre ci indichi il porto della salvezzafra gli scoglinelle tenebrose tempeste.Per te de tetro carcereantiqui patres exeunt;per te nobis astriferæpanduntur aulæ lumina.Per te dal tetro carcereescono gli antichi padri;per te a noi risplendonole luci dell’aula celeste.Audi, virgo puerpera,tu sola mater integra,audi, præcantes, quæsumus,tuos Maria famulos.Ascolta, vergine genitrice,unica vergine madre;ascolta, ti imploriamo pregandonoi tuoi figli, o Maria.Repelle mentis tenebras,disrumpe cordis glaciem:nos sub tuum præsidiumconfugimus. Alleluia.Scaccia le tenebre della nostra mente,spezza il ghiaccio del cuore:noi ci rifugiamo sotto la tua protezione.Alleluia.Cantus firmusBeata mater et innupta virgo,gloriosa regina mundi,intercede pro nobis adDominum.Madre beata e vergine intatta,gloriosa regina del mondo,intercedi per noi presso il Signore.

Un’«entrée fracassante» nel mondo della polifonia rinascimentale,secondo le parole della rivista francese «Diapason». L’ensembleOdhecaton, sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto alcuni dei piùprestigiosi premi discografici e il riconoscimento, da parte della critica,di aver inaugurato nel campo dell’esecuzione polifonica un nuovoatteggiamento interpretativo, che fonda sulla declamazione della parolala sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. L’ensemble vocalederiva il suo nome da Harmonice Musices Odhecaton, il primo libro astampa di musica polifonica, pubblicato a Venezia da Ottaviano Petruccinel 1501. Il suo repertorio d’elezione è rappresentato dalla produzionemusicale europea tra Quattro e Seicento. Odhecaton riunisce alcunedelle più scelte voci maschili italiane specializzate nell’esecuzionedella musica rinascimentale e preclassica sotto la direzione di PaoloDa Col. L’ensemble ha registrato dodici CD, dedicati rispettivamentea musiche di Gombert, Isaac, Josquin, Peñalosa, Compère, ai maestridella Picardie, ai compositori spagnoli e portoghesi attivi nel Seicentonelle isole Canarie, a Palestrina, Monteverdi, Carlo Gesualdo e Orlandodi Lasso. Con questi programmi Odhecaton è ospite nelle principalirassegne in Europa e America e ha ottenuto i maggiori riconoscimentidiscografici: diapason d’or de l’année, 5 diapason (Diapason), choc(Classica), disco del mese (Amadeus e CD Classics), cd of the Year(Goldberg). Odhecaton ha prodotto l’Amfiparnaso di Orazio Vecchi,con la partecipazione dell’attore Enrico Bonavera e le scene disegnateda Lele Luzzati. Negli ultimi anni Odhecaton ha rivolto grande partedel proprio impegno interpretativo alla musica sacra di Palestrina,Orlando di Lasso, Gesualdo da Venosa, Claudio Monteverdi e alrepertorio contemporaneo (Sciarrino, Scelsi, Pärt, Rihm). Nell’anno2010 Odhecaton ha conseguito due diapason d’or con le registrazioni Ogente brunette e Missa Papae Marcelli di Palestrina; quest’ultimo CD(con il quale, secondo Le Monde, “les Italiens d’Odhecaton ont détruitl’icône pour mieux rendre Palestrina à la vie”) ha ottenuto un notevolesuccesso presso la critica. Il CD di Odhecaton dedicato alla Missa In illotempore di Claudio Monteverdi (Ricercar), insignito dei premi diapasond’or de l’année, choc e Grand prix international de l’Académie du disquelyrique, contiene la prima registrazione mondiale di tre mottetti ineditidel compositore. Le ultime realizzazioni discografiche di Odhecatoncomprendono la registrazione integrale dei Mottetti di Gesualdo acinque voci (diapason d’or settembre 2014) e il CD Roland de Lassus,Biographie musicale vol. IV, La vieillesse, (5 diapason gennaio 2015).L’ultimo CD di Odhecaton (settembre 2016) è dedicato ad opere sacreinedite di Alessandro Scarlatti.

Cantante, organista, direttore e musicologo, Paolo Da Col ha compiutostudi musicali al Conservatorio di Bologna e musicologici all’Universitàdi Venezia, rivolgendo sin da giovanissimo i propri interessi alrepertorio della musica rinascimentale e barocca. Ha fatto parte peroltre vent’anni di numerose formazioni vocali italiane, tra le quali laCappella di S. Petronio di Bologna e l’Ensemble Istitutioni Harmoniche.Dal 1998 dirige l’ensemble vocale Odhecaton, oltre a guidare altreformazioni vocali e strumentali nel repertorio barocco. È bibliotecariodel Conservatorio di Trieste. Dirige con Luigi Ferdinando Tagliavinila rivista L’Organo, ha collaborato in qualità di critico musicale con ilGiornale della Musica e con altre riviste specializzate, dirige il catalogodi musica dell’editore Arnaldo Forni di Bologna, è curatore di edizionidi musica strumentale e vocale, autore di cataloghi di fondi musicali edi saggi sulla storia della vocalità rinascimentale e preclassica.

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Josquin Desprez, Tu solus qui facis mirabilia Tu solus qui facis mirabilia, Tu solus Creator, qui creasti nos, Tu solus Redemptor, qui redemisti nos sanguine tuo pretiosissimo. Ad te solum confugimus, in te solum confidimus nec alium adoramus, Iesu Christe. Ad te preces effundimus exaud

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