La Comunicazione, Elementi Teorici Ed Aspetti Pratici

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La comunicazione, elementiteorici ed aspetti praticiAnselmo Cro

LA COMUNICAZIONEI PrincipiNON SI PUO’ NON COMUNICAREOGNI COMUNICAZIONE E’ COMPORTAMENTOOGNI COMPORTAMENTO E’ COMUNICAZIONEIL SIGNIFICATO DELLA COMUNICAZIONESTA NEL RISULTATO CHE SE NE OTTIENEE NON NELLE INTENZIONI DI CHI COMUNICA

LA COMUNICAZIONELe TipologeCOMUNICAZIONE VERTICALEE’ LEGATA AL CONCETTO DI GERARCHIA EDAUTORITA’COMUNICAZIONE ORIZZONTALESI SVOLGE TRA PERSONE DI LIVELLOSIMILARE NELL’ORGANIZZAZIONE

LA COMUNICAZIONELe TipologieUNO STESSO MESSAGGIO NONMANTIENE SEMPRE IL MEDESIMOSIGNIFICATO;ESSO CAMBIA IN RELAZIONE ALTIPO DI COMUNICAZIONE

LA COMUNICAZIONELe Tipologie 2COMUNICAZIONE AD UNA VIACOMUNICAZIONE A DUE VIESI HA QUANDO LA COMUNICAZIONE E’ ADANDATA E RITORNO (FEED-BACK)COMUNICAZIONE SISTEMICA

LA COMUNICAZIONELe Tipologie 3COMUNICAZIONE VERBALECOMUNICAZIONE PARA-VERBALECOMUNICAZIONE NON-VERBALE

LA COMUNICAZIONELe Tipologie 3COMUNICAZIONE VERBALEE’ LEGATA AL SIGNIFICATOCONVENZIONALE DELLE PAROLE

LA COMUNICAZIONELe TipologieCOMUNICAZIONE PARA-VERBALEE’ LEGATA AL TONO, AL VOLUME, ALRITMO DELLA VOCE, ALLA VELOCITA’DEL PARLARE, ecc.

LA COMUNICAZIONELe Tipologie 3COMUNICAZIONE NON-VERBALEE’ IL LINGUAGGIO DEL CORPO: MIMICA FACCIALE POSTURA RAPPORTO CON LO SPAZIO CONTATTO ABBIGLIAMENTO ECC.

LA COMUNICAZIONECosa dicono queste facce?

LA COMUNICAZIONECosa dicono queste facce?Le renteOstileFeliceMolto arrabbiataTristeTimidamente feliceIndispostaArrabbiataFelice in modo innaturaleMolto tristeScetticaAddolorata

LA COMUNICAZIONELe Tipologie 3VERBALE 7%PARA-VERBALE 38%NON-VERBALE 55%Il Grafico di Mehrabian

LA COMUNICAZIONELe Tipologie 3SE I TRE LIVELLI DELLA COMUNICAZIONENON SONO COERENTIPREVALGONO I SIGNIFICATI ESPRESSIDALLA COMUNICAZIONENON-VERBALE E PARA-VERBALEMETA-COMUNICAZIONE

LA COMUNICAZIONEIl enzeAtteggiamenti

LA COMUNICAZIONEIl Processo / Le barriere TECNICHE CULTURALI LINGUISTICHE IDEOLOGICHE PSICOLOGICHE OPERATIVE ECC.

LA COMUNICAZIONEIl Processo / L’imbutoEMITTENTECIO’ CHE DEVE DIRECIO’ CHE VUOLE DIRECIO’ CHE SI RICORDA DI DIRECIO’ CHE DICERICEVENTE100CIO’ CHE ASCOLTACIO’ CHE CAPISCECIO’ CHE RICORDACIO’ CHE UTILIZZERÀ20da Levionnois

LA RISERVA MENTALERISERVA MENTALEUno dei maggiori ostacoli alla comunicazione èsempre la “Riserva Mentale”. Quando le personesentono o vedono qualcosa che si scontra con leloro convinzioni o i loro valori, sperimentano laDissonanza Cognitiva.A causa del disagio causato dalla dissonanza,tenderanno a giustificare le proprie convinzioni e ipropri comportamenti attuali, o a distorcere lenuove informazioni in modo che non mettano più indiscussione la loro “visione globale”.

LA RISERVA MENTALERISERVA MENTALEAlcune persone famose sono state vittime della lororiserva mentale “Chi diavolo vorrà mai sentire gli attori parlare?”(Harry Warner, 1927) “Non vi è alcuna possibilità che l’uomo possa maisfruttare la carica dell’atomo” (Robert Millikan,Premio Nobel, 1923) “Le donne sensibili e responsabili non voglionovotare” (Grover Cleveland, 1927) “Macchine volanti più pesanti dell’aria sonoimpossibili” (Lord Kelvin, 1891)

LA RISERVA MENTALEDovendo inevitabilmente affrontare problemi deltutto naturali di riserva mentale, dobbiamo aiutare ipartecipanti a superare il disagio creato dalladissonanza cognitiva.Come il Marco Antonio di Shakespeare, dobbiamosempre partire dal loro punto di vista ”Bruto fu unuomo d’onore”, e trovare un metodo che licoinvolga e li aiuti a cambiare idea.Concentrandosi su questi metodi, li aiuteremo ogiustificare il cambiamento delle loro capacità,conoscenze e attitudini, offrendo loro un motivoreale per farlo.

TIPI DI LINGUAGGIO CORPOREO – LE MANIMani a campanaSicurezza di sé(Arroganza intellettuale)Toccarsi il nasoDubbioMani giunteAnsia(Atteggiamento controllatoTenersi il mentoValutazione critica

TIPI DI LINGUAGGIO CORPOREO – LA POSTURA

TIPI DI LINGUAGGIO CORPOREO – LA POSTURA

LA COMUNICAZIONE - IL LESSICOSe volete dire "mi salutò sventolando lamano" non usate l’espressione "fece un gestoondulatorio di commiato".Chi parla in pubblico ha spesso la tentazione di faredell’esibizionismo.Combattetela!I pensieri chiari di solito raggiungono il pubblico se espressi conparole semplici.Usate parole concrete: cane è un cane, “capacità” dipendedall’ascoltatore

LA GESTIONE DEI “CASI DIFFICILI”:IL COMPORTAMENTO ASSERTIVOIl comportamento assertivo e’ uncomportamento sociale che consente diraggiungere gli obiettivi prefissati senzacreare situazioni di conflittualità e senzacedere totalmente alle richieste dell’altro

LA GESTIONE DEI “CASI DIFFICILI”:NEGOZIAZIONE E COMPETIZIONEAGGRESSIVITÀRICERCA DELVANTAGGIORECIPROCORICERCA DELVANTAGGIO ALTRUI ADANNO PROPRIOLOGICA NEGOZIALELOGICA RINUNCIATARIASODDISFAZIONE DEIBISOGNI DI ENTRAMBISODDISFAZIONE DEIBISOGNI DELL’ALTRORICERCA DELVANTAGGIO PROPRIOA DANNO ALTRUILOGICA DISTRUTTIVALOGICA COMPETITIVASODDISFAZIONE DEIPROPRI BISOGNIDANNO MIO DANNO TUOTANTO PEGGIO TANTOMEGLIOCATASTROFETU PERDIIO PERDOPASSIVITÀTU VINCIASSERTIVITÀIO VINCO

LO STILE ASSERTIVO - zionel’interlocutore trasmetterà al suo emittente indicazioni,con cui dimostrare di averne compreso il messaggio, diaver colto l’atmosfera emozionale e sentimentale che locirconda, ecc.,Descrizione non valutativa del comportamento: alposto di etichette, epiteti, ecc., bisogna operare unadescrizione precisa del comportamento sul quale sidesidera esprimere un’opinione,

LO STILE ASSERTIVO - PRESUPPOSTIAccettazione ed espressione del sentimento:l’espressione di un sentimento positivo rende piùcalorosa la relazione, collocandola sul piano di unafiducia e disponibilità reciproca, se il sentimento provatoè negativo dobbiamo esprimerlo ugualmente evitando dicolpevolizzare l’altro,Indicazione degli effetti prodotti dal comportamento:spesso le persone non si rendono conto di produrreeffetti negativi con il loro comportamento.

LO STILE ASSERTIVO - ESEMPI Quando intervieni così spesso, mi sento adisagio perché Il fatto che Lei mi interrompa spesso quandoparlo, mi irrita perché Ho notato che alcune volte non prestiattenzione a quanto sto dicendo e ciò midispiace perché Capisco le difficoltà ma non è possibile agirein questo modo perché

IL MESSAGGIO ASSERTIVO - CARATTERISTICHEIl messaggio assertivo è:DIRETTO. Frasi come:“ Molti pensano che”, “ Non ènormale che tu ti comporti così”, ecc. non esprimono unostile assertivo; si richiede quindi, la sostituzione di unafraseologia indiretta e manipolativa con una nella quale lapersona si esprime in modo immediato, utilizzando ilpronome “io”ONESTO. Esprime senza ambiguità alcuna ciò che lapersona pensa e/o senteCOERENTE. Quanto viene affermato a voce, trova perfettarispondenza nel linguaggio del corpo.ADEGUATO. Lo stile comunicativo sarà adeguato allasituazione e alle caratteristiche del nostro interlocutore.

LE STRATEGIE ASSERTIVE1.2.3.4.SAPER DIRE DI NOLA TECNICA DEL DISCO ROTTOL’ASSERZIONE NEGATIVAL’INCHIESTA NEGATIVA

L’ASCOLTO ATTTIVOE’ il lato RICETTIVO dellacomunicazioneE’ un atto VOLONTARIOa differenza del sentireSaper ascoltare significaCAPIRE con chiarezza

L’ASCOLTO ATTTIVO – I PASSI segnalare la disponibilità all’ ascolto stare in silenzio e mettersi nei pannidell’interlocutore inviare messaggi di accoglimentoverbali e non verbali e incoraggiare adapprofondire chiedere informazioni (tecnica delledomande)

L’ASCOLTO ATTTIVO – I PASSI inviare segnali di comprensione riflettere come in uno specchio,riformulare senza giudicare interpretare e riassumere ilmessaggio, negoziandone ilsignificato con l’ altro

LE STRATEGIE ASSERTIVEEsempi:“Alessandro eravamo d’accordo che avresti eseguito icompiti per casa che ti avevo assegnato. Vedo che inrealtà non li hai eseguiti. Ci sono stati dei problemi?Degli ostacoli imprevisti?”Il dirigente ha deciso che una certa pratica gli siaconsegnata da Mariella entro le 15.00. Sono ora le15.30 e Mariella non si è ancora presentata. Eccol’intervento: “Mariella, le avevo assegnato un’ora benprecisa per completare la pratica. Ci sono dei problemiimprevisti? Posso aiutarla?”

LA GESTIONE DEI “CASI DIFFICILI”:IL COMPORTAMENTO ASSERTIVO NELLA PRATICA Descrivere fatti, attenersi a dati obiettivi Argomentare in modo esplicito le richieste Motivare sulla base di dati e vincoli obiettivi Esprimere i propri bisogni/richieste parlando dellasituazione oggettiva Esprimere disponibilità alla ricerca di soluzioniche soddisfino i diritti/bisogni dell’altro nel rispettodei diritti/bisogni propri

LA GESTIONE DEI “CASI DIFFICILI”:IL COMPORTAMENTO ASSERTIVO NELLA PRATICA Dire di no in modo non aggressivo senza attaccarel’altro e motivando/argomentando in base a dati efatti Dire di no fissando ed esplicitando con calma, mafermamente, i limiti invalicabili del “pattoformativo” Dire di no, ma lasciare aperte alternative Assumersi la responsabilità delle decisioni

LA GESTIONE DEI “CASI DIFFICILI”:LE COSE DA EVITAREDI FRONTE A CRITICHE E AGGRESSIVITÀ EVITARE:Una reazione PASSIVA perché comunica debolezza,insicurezza ed incapacitàUna reazione AGGRESSIVA perché scatena soltanto un’altrarisposta aggressiva creando un circolo vizioso

COMUNICAZIONE NON-VERBALE LA COMUNICAZIONE Le Tipologie 3. COMUNICAZIONE VERBALE E’ LEGATA AL SIGNIFICATO . rispondenza nel linguaggio del corpo. . situazione e alle caratteristiche del nostro interlocutore. IL MESSAGGIO ASSERTIVO - CARATTERISTICHE. 1. SAPER DIRE DI NO

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