Sesto 05.05 Ic

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Sesto CalendeinformazioniSped. abb. post 45 (art. 2, comma 20/b, Legge 662/96) - Taxe perçue - Aut. Fil. PT Varese - maggio 2005 - Anno XXVI - N. 2www.comune.sesto-calende.va.itil periodico del cittadinoRicordare: eventie memoria storicaUna delle difficoltà redazionali per un giornale come questo è il suo rapportocon la contemporaneità; la notizia, che comunque sia deve essere data e commentata, finisce con l’essere travolta dagli eventi e con l’essere inevitabilmente “trascorsa” quando il periodico esce.Eventi nazionali ed internazionali costituiscono un momento di crescita e diconfronto anche per la vita di un paese come Sesto. Non si può non parlarne,ma che cosa si può dire che non sia già stato detto?La contemporaneità all’evento è partecipazione; è soprattutto presenza contutto il carico di emozioni, sentimenti, valori che ciò comporta.La storia, però, è anche l’insieme delle storie personali di chi ha vissuto uncerto evento; il vantaggio di parlarne quando la notizia è decantata e sostituitada altre notizie è la possibilità di passare dal«C’ero anch’io» all’«Io ricordo».Quando questo giornale entrerà nelle casedei sestesi, sarà passato almeno un mese dallamorte di Giovanni Paolo II; ricordarne la figura umana e storica ed il testamento spirituale che ci ha lasciato, anche con la sofferenzadegli ultimi tempi, è un atto dovuto e voluto.Un atto dovuto come testimonianza d’affetto e riconoscenza ad un Santo, un atto volutonella convinzione che la partecipazione piùsignificativa sia quella della memoria storica.Ricordare è una scelta, che mette in giocovalori individuali e collettivi, motivazioni differenti e non sempre universalizzabili; scegliere di ricordare la partecipazione dell’umanità alla morte di papa Giovanni Paolo II significa anche scegliere di collocarsi in un momento della storia, senza dimenticare che ilnostro vivere la storia è fatto di esperienze,come quella dei ragazzi (pagina 15) che sonostati a Roma in quei giorni.Si dirà che l’afflato religioso che anima ilracconto dei giovani dell’oratorio non è comune a tutti i giovani e che ci sono diverse fedi religiose, ma rimane un vissuto che vienecomunicato agli altri: non la storia, bensì storie nella storia. Ricordava Lévinas: «Chi parla con chiarezza dell’attualità? Chi si esprime col cuore sugli uomini? Chi mostra loro ilsuo volto?».E, se l’esperienza raccolta sul campo dai media è partecipazione al fatto, il ricordo anchedi un passato “prossimo” è già testimonianza:non valutazione storica o esegesi di un evento, ma documento del vissuto di alcune persone.Altri possono, a distanza di tempo, porsi in maniera diversa, ma io desiderereiche ci si aprisse alla cultura della memoria che non è il rito della commemorazione o l’esaltazione del presenzialismo, bensì il dialogo tra persone che leggono il presente e lo collocano nella storia, in primo luogo quella personale, e allora l’evento esce dal mito FRANCO BELLINGERIQualememoria?La serie di ricorrenze che stiamo vivendo in questo 2005 (il sessantesimo anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, della Liberazione, della fine della Seconda guerra mondiale) cispinge a guardarci alle spalle, a domandarci quale senso ha oggi riflettere sul passato. Così pure alcune iniziative, come la recente modifica della Costituzione Italiana o il dibattito sull’opportunitàdi inserire un richiamo alle radici cristiane nella Costituzione Europea, sono state uno stimolo a ripensare come ci si debba porre di fronte alla storia e in che modo sia giusto guardare al passato.Certo il nostro è un tempo “smarrito”: abbiamo perso la fiducia nelle «magnifiche sorti e progressive» dell’umanità. E questa incertezza, che permea le aspettative per il futuro e che mina la serenità del presente, ci toglie anche la sicurezza del nostro passato, rende traballanti quei valori su cui erastata costruita la nostra società, distrugge gli schemi con cui interpretavamo l’esperienza storica.Ne è derivato da un lato il relativismo: non ci sono stati né buoni né cattivi, tutti vengono messisulle stesso piano, i valori dipendono da chi ha vinto e allora possono essere ribaltati ed il vincitore del momentopuò cambiare l’interpretazione della storia. Si vuole giudicare il passato con i criteri dell’oggi. Oppure ci può essere la cristallizzazione dei valori del passato, il ricordodiventa celebrazione di un mito, la commemorazione rimane un rituale. In entrambi i casi si verifica una perditadella reale identità storica di una comunità. Come dunqueservirci della memoria, soprattutto come raccontarla aigiovani, se sono nostri nipoti o nostri figli o nostri allievi?Come comunicare con una generazione diversa? Come lascuola “pluralista” può formare una coscienza storica“comune” a tutti i cittadini? Ed infine, quanto conta laconsapevolezza delle proprie radici per la capacità di costruire il proprio futuro?Queste riflessioni, che possono sembrare un po’astratte,sono poi quelle che si pone un nonno mentre racconta ainipoti che cosa ha fatto da giovane, o un padre quando dice ai figli: «Io a scuola dovevo comportarmi così », o unanziano quando osserva i giovani e li vede disprezzare ebuttar via quelle cose e quei valori per cui ha lavorato ecombattuto tutta una vita. In pratica quali sono le cose importanti da comunicare ai nostri figli? Quale filo sottilema resistente può unire i Sestesi degli Anni ’50 o ’60 airagazzi di oggi? Una cosa mi sembra importante: non lasciamo che siano gli altri a decidere per noi, non permettiamo che siano solo la tv o i mass media a selezionarequanto della nostra epoca vogliamo tramandare. Ricordiamo questa frase che Etty Hillesum, giovane ebreaolandese, ha scritto prima di partire per il campo di concentramento di Auschwitz: «È vero: ci portiamo dentroproprio tutto: Dio e il cielo, e l’inferno, e la terra e la vitae la morte, e i secoli, tanti secoli. Uno scenario, una rappresentazione mutevole delle circostanze esteriori, maabbiamo tutto in noi stessi e si deve cominciare da noi stessi ogni giorno da capo».Per continuare insieme queste riflessioni proponiamo alcune iniziative: 26 maggio, ore 21.00, sala consiliare, “La questione della memoria nella nostra generazione”,incontro con il professor Fausto Ciuffi (Istituto storico di Modena, Fondazione Fossoli); in data da destinarsi, incontro-dibattito sulla Costituzione, aperto a tutti ma soprattutto agli studenti delle scuole superiori.L’assessore alla CulturaELENA PEDRETTISesto AmministrazioneSesto ScuoleSesto GiovaniSesto IstituzioniIl Bilancio 2005Ricordando BertolaA Roma per il PapaL’Asilo NidoL’Amministrazione è riuscita, nonostante le difficoltà poste dalla Finanziaria, adeffettuare la stesura del Bilancio rispettando gli obiettivi di programmazione.SERVIZI E TABELLE A PAGINA 4Per tutti era «il Prof». Nello Bertola,fondatore della “Sesto 76” di atletica, ciha lasciati il 19 marzo all’età di soli 64 anni. Il ricordo di alcuni amici ed allievi.SERVIZI A PAGINA 7Una testimonianza “diretta” dei giovanidell’Oratorio di Sesto Calende, scesi a Roma per essere presenti alle esequie solennidi Giovanni Paolo II.SERVIZIO A PAGINA 15L’Asilo Nido “Il Piccolo Principe” compie 25 anni: un’istituzione ed un servizio,una famiglia che continua ad operare eche cresce.SERVIZIO A PAGINA 15

Cronaca amministrativaCronaca politica dei “piccoli” ma non minoreOvvero che cosa è successo nell’ultimo Consiglio comunalee che cosa è stato deciso per Sesto CalendeConsiglio comunale del 30 marzo 2005Il Consiglio comunale dei ragazzi ha una sua vita “politica”, fatta di studi e discussioni:quella che gli adulti chiamerebbero “l’attività delle Commissioni”. La classe quinta del plessodei Mulini ce ne offre un esempio: è il lavoro della Commissione intercultura.Italia-Albania: scuola primaria a confrontoÈ il 25 febbraio 2005.Siamo un gruppo di alunni della quinta elementare dei Mulini di Sesto Calende. Abbiamointervistato Endrison Kishta, un nostro compagno di origine albanese, per conoscere meglio l’organizzazione della scuola primaria nel suo Paese.Questa iniziativa fa parte del “Progetto intercultura” promosso dal nostro istituto per avvicinare a noi l’esperienza degli alunni di altri Stati. Questo ci aiuterà a rendere più uniteed amiche le prossime generazioni.- A quale età i bambini iniziano ad andare a scuola?«A sei anni i piccoli incominciano a frequentare le lezioni».- Ricordi qualche particolare esperienza?«Non ho avuto esperienze dirette perché i miei genitori si sono trasferiti in Italia quando avevo solo quattro anni».- Eri andato alla scuola materna?«Siccome mia mamma non lavorava, preferì tenermi a casa e coccolarmi. Forse è perquesto che sono un po’viziato».- Gli insegnanti della primaria sono severi?«Mi sono informato presso i miei genitori e vi posso garantire che i maestri sono moltoseveri. Danno castighi impegnativi agli allievi svogliati: ad esempio, chi non fa i compiti deve rimanere a scuola anche il pomeriggio, mentre gli altri vanno a casa. In alcuni casi, salta il pasto ed esegue più volte i compiti non svolti. Qualche volta, uno scapaccionearriva all’improvviso».- Ci puoi spiegare altri dettagli della vita scolastica?«L’orario giornaliero è di quattro ore dal lunedì al venerdì. Si insegnano le stesse materie che studiamo noi in Italia. Bisogna, però, fare una parentesi per quanto riguardal’insegnamento della religione cattolica, introdotto solo negli ultimi anni in quanto prima vietato dal regime comunista».«La primaria comprende quattro anni: nella prima c’è un insegnante per tutte le materie; negli anni successivi, ogni disciplina ha il proprio docente. In ogni classe il numeromassimo è di 20 alunni. La divisa consiste in un grembiule nero ed una bandana rossa dalegare al collo. Si studiano anche il russo ed il francese. I laboratori scientifici sono molto attrezzati».CLASSE QUINTA SCUOLA ELEMENTARE “GIACOMO MATTEOTTI”2Il Consiglio comunale del 30 marzo si èaperto con una sentita commemorazionedel professor Nello Bertola da parte dell’assessore Varalli, seguita con commossa partecipazione sia dai familiari sia dagli studenti presenti. Quindi, si sono succeduti icapigruppo Caielli e Moroni che ne hannodato un ricordo personale sottolineandol’importanza della persona nel campo dell’atletica sestese. Successivamente il sindaco è passato a congratularsi per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, ricordando però anche con cordoglio la perditadell’ispettore Nicola Calipari.Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, si è passati alla presa d’atto dell’insediamento dei Comitati di quartiere, nonché all’approvazione definitivadell’istituzione a Corpo di Polizia municipale del servizio di Polizia locale. A questadelibera, che dà maggiore autonomia allaPolizia comunale, ha dato il suo plauso ilcapogruppo di minoranza Moroni rivendicandone la proposta; il capogruppo di maggioranza Caielli, condividendo la proposta,ha sottolineato il legame tra autonomia e responsabilità.Si è passati poi all’approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2005 e, condelibera disgiunta, del Programma triennale delle opere pubbliche; da principio il sin-daco con delega per il Bilancio ha attaccatola Finanziaria perché va a colpire le autonomie locali che in realtà hanno rispettato il“Patto di stabilità” come da previsioni.Quindi ogni assessore, con il supporto dellapresentazione in PowerPoint curata dall’assessore alla Comunicazione Carabelli,ha illustrato il programma per l’anno 2005:sono state ricordate fra l’altro la nuova sistemazione del Museo, che si arricchiscedi nuovi pezzi, e la programmazione del“Convegno sull’immigrazione” da partedell’assessorato ai Servizi sociali. Riconoscimenti al lavoro della Giunta dai consiglieri di maggioranza, con interventi di Gumier, Carletto e Caielli che, a nome delgruppo, ha espresso il voto favorevole. Daparte della minoranza astensione della Lega, Gattico, e voto contrario del capogruppo della lista “Il Sestese”, Moroni.Infine il Consiglio si è chiuso dopo un animato scambio di opinioni sull’interpellanzafirmata da Stefano Crespi riguardante la recente approvazione della legge costituzionale sulla devolution, che, secondo il consigliere della maggioranza comunale che sene è fatto portavoce, risulta essere un attacco alla Costituzione atto a disgregare le fondamenta della democrazia repubblicana edunitaria.RAFFAELE CARLETTINIAvvisoIl Comune ha affidato la gestione del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depuratore) alla società AMSC SPA di Gallarate. Pertanto, a partire dal prossimo ciclo di letture dei contatori (giugno-luglio 2005) gli utenti non riceveranno piùla cartolina per l’auto-lettura, in quanto la lettura sarà effettuata da personale incaricato da AMSC e munito di apposito tesserino di riconoscimento.Per chiarimenti sulle operazioni di lettura gli utenti potranno rivolgersi al numero 0331.772973.Ufficio informazioni accoglienza turisticaDurante il periodo estivo (dal 1 maggio al 30 settembre) l’Ufficio informazioni accoglienza turistica (IAT) del Comune di Sesto Calende, sito negli uffici della Pro Loco inviale Italia, seguirà i seguenti orari d’apertura, sette giorni su sette:9.30-12.00 e 14.30-17.00dove sarà a disposizione materiale turistico informativo inerente alla cittadina di SestoCalende, la provincia, la regione, il Lago Maggiore e le varie iniziative.Per qualsiasi informazione contattateci allo 0331.923329 oppure visitate il nostro sitowww.prosestocalende.it o scriveteci a prosestocalende@libero.it.

L’AmministrazioneMetano: le novità previste Il Centro Natatorio in dirittura di arrivo:nel nuovo contrattopiscine coperte e scoperte, solarium, idromassaggio e saunaIn data 6 aprile 2005 il Comune di Sesto Calende, in seguito a gara aperta a tutte le ditte appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea, ha individuato il gestore dell’erogazione del gas metano sul territorio di Sesto Calende.Hanno partecipato alla gara 13 società ed è stata riconosciuta vincitrice l’AGES SpA.L’offerta dell’AGES SpA prevede il versamento annuale alComune di una quota pari al 82 per cento dei ricavi ottenuti dalla stessa per il servizio di distribuzione del gas metano,calcolati da un parametro definito “margine di distribuzione”, che per l’anno 2005 vale circa 340.000,00 euro, nonché la realizzazione di estensioni della rete nelle zone nonservite, per un valore complessivo di 900.000,00 euro.Il contratto ha una durata di 12 anni e prevede che nei confronti degli utenti vengano praticate condizioni diverse rispetto a quello precedente.Oltre all’aumento dei metri lineari gratuiti previsti nel costo di allacciamento, sono fissati i costi per qualunque intervento debba essere realizzato a carico del privato; inoltreè l’AGES SpA stessa che si deve assumere l’onere di richiedere le necessarie autorizzazioni per l’esecuzione degli allacciamenti agli enti interessati.L’AGES SpA è tenuta a tener aperto uno sportello a SestoCalende per 30 ore settimanali.Inoltre dovrà attenersi alla “Carta dei servizi”, che regolai rapporti con gli utenti e prevede rimborsi economici aglistessi nel caso le tempistiche di preventivazione e/o realizzazione degli interventi non vengano rispettate.***** ESTENSIONI RETE IN NUOVE ZONE - Gli interventi diestensione della rete che la ditta ha proposto di eseguirehanno lo scopo di completare l’opera di integrale metanizzazione del territorio comunale intrapresa a partire dall’anno 2000.In attesa del cronoprogramma ufficiale (che quindi potrebbe prevedere priorità di intervento diverse), che verràpresentato nelle prossime settimane contestualmente allasottoscrizione del contratto, illustriamo in sintesi gli investimenti che l’AGES SpA si propone di realizzare nei prossimi sei anni: completare la metanizzazione della frazione di Lisanza,realizzando nuove reti al servizio dei residenti nelle vieCucchino, Casello, Lavaggione, Angera (fronte stradaleopposto a quello percorso dall’attuale linea di distribuzione) e Del Golfo; procedere alla metanizzazione della frazione di Lentate; procedere alla metanizzazione della frazione Cocquo; estendere la rete oggi in esercizio a servizio dei residenti di via Quartiere; estendere la rete oggi in esercizio a servizio dei residenti di via Tortorino; estendere la rete oggi in esercizio a servizio dei residenti di via Golasecca; estendere la rete oggi in esercizio a servizio del complesso industriale in località “Quadra”; estendere la rete oggi in esercizio a servizio dei residenti lungo la Strada statale del Sempione per la parte non ancora interessata dal servizio.***** E PER LE AREE NON PREVISTE NEL CRONOPROGRAMMA?- Il nuovo contratto prevede servizi più favorevoli rispettoal contratto scaduto.Per esempio: l’estensione gratuita della rete è oggi prevista per un utente ogni 50 metri (vecchio contratto: un utente ogni 20 metri); a fronte di formale richiesta del cittadino,l’AGES SpA è tenuta a dar inizio all’intervento entro un mese dall’ottenimento di tutti i permessi.Il diritto di allacciamento ha un costo di 200,00 euro finoa un massimo di 15 metri (il vecchio contratto prevedevaun massimo di 12 metri): il costo dei metri aggiuntivi è di37,00 euro il metro.***** INFORMAZIONE AL CITTADINO - Il contenuto del contratto, per quanto riguarda tutti gli aspetti logistici ed economici, nonché della “Carta dei servizi”, sarà reso pubblico conopportuni strumenti di informazione.Qualsiasi mancato rispetto delle condizioni stabilite dovrà essere segnalato all’Ufficio tecnico comunale.DANIELA ROVELLICLAUDIO CARABELLIIl 2005 sarà, peril settore operepubbliche, un anno denso di impegni. Tra questi,nell’area Sport,primeggia l’avviodell’intervento direalizzazione dellatanto attesa piscina comunale.Non è certo facile spiegare in breve in che cosaconsisterà questocomplesso intervento che, primadi tutto, si caratterizza sulle altreopere pubblicheper le modalità direalizzazione.La modalità utilizzata, istituitacon la Legge numero 109/94, èchiamata “projectfinancing” e prevede la possibilità,per le Amministrazioni, di indire gare per ricercarepromotori finanziari per la realizzazione di opere diinteresse pubblico.Tali promotori partecipano alla garaindetta dall’Amministrazione,proponendo ciascuno un progettopreliminare dell’opera comprendentesia aspetti tecnico-costruttivi sia un’analisi dei costi di realizzazione, gestione e manutenzione dell’opera. L’Amministrazione comunale valuta i progetti e la loro fattibilità e sceglie il progettosulla base del quale, per il tramite diprocedura negoziata, si aggiudicano larealizzazione e la concessione in usodell’opera per un periodo prestabilito,allo scadere del quale l’opera diventa diproprietà comunale.Ma veniamo un po’a raccontare di noie del nostro Centro natatorio. Nell’estate scorsa è stata indetta una seconda gara, dopo che alla prima era stata presentata una sola offerta giudicata non concretizzabile. Entro il 31 dicembre sonopervenute due offerte, una da parte della“Sangalli srl” di Villa Raverio di Besana in Brianza e l’altra dalla “MC Prefabbricati srl” di Cardano al Campo: offerte che, nel corso dei primi mesi dell’anno (la legge prevede quattro mesi ditempo perché i progetti siano esaminati), sono state valutate da una commissione costituita da funzionari comunalie amministratori, che ha portato allascelta della proposta della “MC Prefabbricati srl” per un importo di 6.700.000euro (contro i 5.900.000 euro della“Sangalli srl”).Tale proposta è stata ritenuta più realein termini finanziari e nell’insieme piùrispondente all’esigenza funzionale ealla volontà di avere un progetto cheben si inserisse nel contesto urbano esistente, andando ad integrarsi con il giàesistente impianto sportivo. L’area interessata dall’intervento sarà, infatti,quella ad est del Campo sportivo comunale, tra la via Burona e la via Lombardia.L’opera in progetto prevede lavori edopere per la costruzione di un impiantonatatorio coperto e scoperto e nasce dall’esigenza di soddisfare sia la crescenterichiesta ludico-sportiva in senso amatoriale, sia que

La serie di ricorrenze che stiamo vivendo in questo 2005 (il sessantesimo anniversario dell’abbat- timento dei cancelli di Auschwitz, della Liberazione, della fine della Seconda guerra mondiale) ci spinge a guardarci alle spalle, a domandarci quale senso ha oggi riflettere sul passato.

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