LNF - Incontri Di Fisica, 10-12 Ottobre 2012

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LNF - Incontri di Fisica, 10-12 Ottobre 2012

SommarioParte I Il problema del “corpo nero”Parte II Introduzione Il diodo LED La costante di Planck e la nascita dellameccanica quantistica La nostra misura

La fisica prima di GalileoPer mantenere un corpoin movimento c’è bisognodi una forza costante F mvLa velocità dei corpinel vuoto è infinita.

Le traiettorie secondo Aristotele

Che problemi ha la meccanica Aristotelica?1. Spiegare perché una frecciacontinua a muoversi una voltascoccata (“horror vacui”)2. Le “traiettorie aristoteliche” possono essere smentite da unbanale esperimento

Il metodo scientifico Osservazione del fenomeno IpotesiEsperimento RiproducibileTale che isoli il fenomeno Legge fisica, scritta nellinguaggio della matematicae della geometria Predizione teoricaFalsificabilità della teoria1564-1642

1874. Le ultime parole famose“Il compito della fisica è pressoché esaurito ”1643-17271831-1879“Resta solo da misurare meglio alcune quantità e spiegarediscrepanze di minor conto, come la radiazione di CORPO NERO”

meccanica quantistica e relatività Ma allora la meccanica classica èsbagliata quanto quella Aristotelica? Come si concordano la meccanica classica,la relatività e la meccanica quantistica?Ogni teoria ha il suo ambito di validità,bisogna conoscerne i limiti!Ad esempio com’è fatto l’atomo?

Atomo di Thomson (1898)Thomson ipotizza per primo l’esistenza degli e-,misurandone addirittura il rapporto e/m (1897)Migliaia di elettroni orbitano all’interno di una caricapositiva diffusa priva di massa (plum pudding model)

I limiti del modello di Thomson L’e- è l’unica carica avente massa, quindi ogniatomo dovrebbe contenere un numero troppo elevatodi particelle Non spiega la diversa tendenza degli elementi a ionizzarsie combinarsi tra loro Non riesce a spiegare righe di assorbimento ed emissionenegli spettri dei materiali Non spiega in alcun modo gli esperimenti di urto (scattering)di paticelle α (atomi di He doppiamente ionizzati) ci pensano gli allievi dell’allievo

Esperimento di Geiger-Marsden(aka di Rutherford) - 1911Deflessione particelle α su una sottile laminad’oro.

Thomson vs RutherfordCome spiegare le particelle deflesse a grandeangolo e addirittura “back-scatterate”!?THOMSON ATOMRUTHERFORD ATOM

Atomo di RutherfordGli elettroni carichi negativamente orbitano attornoad un nucleo carico positivamente

Le dimensioni dell’atomo1 21 q1q2E T V mv 24 πε 0 r L’energia totale è uguale all’energia cinetica delle particelle α,T, più quella potenziale Coulombiana di repulsione tra carichedello stesso segno, V. Con la particella lontana: E T. Nelpunto di arresto: E V. E è conservata, quindi T V.1 q1q2T 4 πε 0 r1 q1q2r 4 πε 0 T

Le quantità in gioco1 Zα Z Aue 2r 4 πε 0TNella formula compaiono: la carica dell’elettrone, la costantedielettrica del vuoto e l’energia cinetica delle particelle α e 1.6 10 19Cε 0 8.85 10-12-3-1 4m kg s A6T 5MeV 5 10 1.6 102 19JÈ comodo sapere che 1/(4πε0) vale circa 9*109 nelle unità delSistema Internazionale.

Un po’ di conti r così calcolato fornisce un limite superiore perla stima delle dimensioni del nucleo atomicoA quel tempo l’atomo d’oro aveva un raggio“ben noto” di 1.5 10-10m.3000 volte più grande!

“Fu l'evento più incredibile !mai successomi nella vita. !Era quasi incredibile quanto lo !sarebbe stato sparare un !proiettile da 15 pollici contro!un foglio di carta velina e!vederlo tornare indietro e!colpirti.”1871-1937Pensandoci, ho capito che questa diffusione all'indietrodoveva essere il risultato di una sola collisione e quando#feci il calcolo vidi che era impossibile ottenere qualcosa di#quellʼordine di grandezza a meno di considerare unsistema nel quale la maggior parte della massa dell'atomofosse concentrata in un nucleo molto piccolo

I limiti del modello Rutherford L’e- sono cariche in moto, quindi dovrebberoirraggiare, perdendo energia e collassando sulnucleo in 10-10 s Resta il mistero degli spettri di emissione e assorbimentodei materiali. Perché delle righe!?!?

Emissione Ogni oggetto emette energia elettromagnetica informa di calore Un corpo emette radiazione di tutte le lunghezze d’onda (λ),ma la distribuzione dell’energia emessa in funzione di λdipende dalla temperatura (T)

Spettri di emissione di oggetti noti

Il “corpo nero” Le cariche di un corpo sono come oscillatoriarmonici il cui movimento aumenta all’aumentare di T Cariche oscillanti emettono radiazione (Maxwell & Hertz 1888)rallentando. E’ cosi che i corpi si raffreddano Corpi in equilibrio termico hanno e a (emissività eassorbimento) indipendentemente da T e λ Corpi ad alta T assorbono completamente la stessaradiazione che emettono. In questo caso (all’equilibrio) e a 1e il corpo appare di colore nero (da cui il nome dello spettroassociato, detto di “corpo nero”)

Kirchhoff e il “corpo nero”Si può realizzare un dispositivo che si comporta come uncorpo nero mantenendo costante la temperatura dellepareti di un oggetto cavo in cui è stato praticato un forellino1824-1887

Lo spettro di corpo neroTutti i corpi neri, alla stessa temperatura, emettonoradiazione termica con lo stesso spettro (indipendenteda forma, dimensioni e composizione chimica)Dall’osservazione degli spettri:λmaxT costanteLegge di WienΜtot α T4Stefan (1879)Dal calcolo teorico:Μtot σT4Boltzmann (1879)

Il problema del “corpo nero” (1/2)Il flusso netto della radiazione all’interno della cavitàin una direzione è nullo, ma c’è movimento di energiain ogni punto, espresso dalla densità di energia radiatanell’intervallo di lunghezze d’onda (λ, λ dλ) : ΨλdλLe difficoltà teoriche erano tutte legate al calcolo di Ψλ (chefornisce la “shape” dello spettro sperimentale)Prima formula “empirica”Cψ λ 5 C ' / λTλe

Il problema del “corpo nero” (2/2)Non funziona! Riproduce bene i dati a basse λ manon ad alte λ. Inoltre C e C’ sono totalmente arbitrarie!Modello con onde stazionarie in cavità. La densità di energiaricavata come densità dei modi per energia cinetica media kT8πψ λ 4 kTλNon va bene! Più piccola è λ maggiore è il numero di ondestazionarie possibili! (eppure tutto è calcolato correttamente )

La “catastrofe ultravioletta”8πψ λ 4 kTλ Wien : formula empirica e valida solo a piccole λ Rayleigh-Jeans : formula coerente, ma valida solo ad alte λ

Ottobre 1900. La soluzione “fortunata”1858-1947Max Planck “risolve” ilproblema dello spettro dellaradiazione di corpo nero,con una nuova formulaempirica ψλ C5λ (eC ' / λT 1) E le costanti C e C’ !? E soprattutto: funziona ma perché!?!?

La soluzione al problema?!8πψ λ 4 kTλψλ C5λ (eC ' / λT 1)L’accordo con i dati sperimentali di Rubens è perfetto.Tuttavia Planck non riesce a trovare una spiegazione fisica

L’ostinazione e la svolta “Qualcosa di imponente sta emergendodall’osservazione di un semplice pezzo dicarbone ardente ”“Una giustificazione teorica va trovata, non importaquanto sia lontana dalle conoscenze attuali”Max PlanckRagionando sui risultati di RJ, Planck capisce che il problemasta nel considerare allo stesso modo tutti i modi di vibrazione.Dopo innumerevoli tentativi basati su teorie classiche, PlanckCompie il famoso “atto disperato” negando la continuità delleleggi di Natura. Siamo nel Dicembre 1900.

La proposta di PlanckGli oscillatori presenti nella cavità del corpo neropossono assumere solo energia pari ad un multiplointero di un valore ben preciso, detto quanto di energia,dipendente dalla frequenza : hf( h costante di Planck estrapolata dai dati h 6.55 x 10-34 Js )Il postulato consente di “limitare” la porzione di altafrequenza degli oscillatori, dato che lo scambio di energiaprevede lo spostamento di maggiori quantità di energia (sempremantenendo il corpo nero in equilibrio!)E n nhfn N

Preparazione al calcolo di PlanckPlanck si basa sulla distribuzione di Maxwell-Boltzmanndelle energie delle molecole in un gas a temperatura T(applicandola agli oscillatori della cavità)Il numero di oscillatori con energia E è proporzionale ae E / kTIl valor medio dell’energia degli oscillatori (a fissata λ) sarà:Total Energy E # of oscillatorsLa frazione di molecole con energia in (E, E dE) è: N(E, E dE) NT e E / kT dE

Il calcolo di Planck (1/2)Nel caso continuo (pre-Planck) quindi: E NT e E / kT dE0NT . kTMoltiplicando tale energia media per il numero di modi, siottiene la formula di Rayleigh-Jeans! Nel caso discreto di Planck si avranno: N1 particelle a energia hf:N1 N 0e hf / kT N2 particelle a energia 2hf: N 2 N 0e 2hf / kT N3 particelle a energia 3hf: Etc N 3 N 0e 3hf / kT

Il calcolo di Planck (2/2)N1 N 0e hf / kT N 2 N 0e 2hf / kT N 3 N 0e 3hf / kT .N 0 E 0 N1 E1 N 2 E 2 . N 0 hf (0 e hf / kT 2e 2hf / kT .) E N 0 N1 N 2 .N 0 (1 e hf / kT e 2hf / kT .) chiamiamo: x e hf / kT e fermiamoci al 3 ordine hf (0 x 2x 2 3x 3 ) E (1 x x 2 x 3 ) ma: (1 x) 1 1 x x 2 x 3 (1 x) 2 1 2x 3x 2 4 x 3 (1 x) 2 xx1hf E hf hf hf (1 x) 1(1 x)(1/ x 1) e hf / kT 1LOOKSFAMILIAR !?!

Tutto torna!Provate ad immaginare l’espressione di Plancknel vedere comparire esattamente la sua “formulafortunata”, senza nessun artificio matematico! (Ce C’ incluse)8πhfΨλ dλ 4 hf / kTdλλ e 1Ricordando che23xxe x 1 x .268πhc8π hckT 8π kT 5 Cλ5 e hf / kT 1 λ5 hfλ 1λ4λT8πhc8π hc1 CΨλ 5 hf / kT λ e 1 λ5 e hf / kT λ5 eC ' / λTBasse f (grandi λ) Ψλ Alte f (piccoli λ) WienRJ

Cosa significa fisicamente?“I tried for many years to save physics fromdiscontinuous energy levels ”Max Planck Non c’è modo per la fisica classica di spiegare lo spettrodi corpo nero; Non tutti i valori di energia sono possibili; l’energia èdiscretizzata (o quantizzata); Nasce la moderna teoria quantistica! Altri stranicomportamenti della Natura finiscono per essere capitifacilmente alla luce della quantizzazione (effettofotoelettrico, spettri di assorbimento etc )

L’effetto fotoelettrico (1/2)La nuova teoria è difficile da accettare,tranne per uno, che ne intuisce daSubito il grande potenziale. A.Einstein.In soli 5 anni la teoria di Planck vieneestesa e utilizzata per spiegare ilmisterioso “effetto fotoelettrico” già notoa livello sperimentale agli inizi del 1900 Quando la luce incide su un metallovengono espulsi e L’energia cinetica degli elettroni èindipendente dall’intensità della luce, madipende in modo lineare solo dalla f Se aumenta Ι, aumenta solo il # di eestratti, ma non l’energia cinetica Non tutte le frequenze estraggono e-

L’effetto fotoelettrico (2/2)

L’affermazione della teoriaLa spiegazione dell’effetto fotoelettrico fornisce la provadella validità dell’ipotesi di quantizzazione di Planck,aprendo la strada allo sviluppo della meccanica quantistica

Atomo di Bohr(1913)Anche altre grandezze possono essere quantizzate?mv 21 q2FC FE 2r4 πε 0 r m 2v 2 r 2L21 q22 4 πε 0 2 r L 2 3 rmrmr4 πε 0 rmq 2Supponendo quantizzato anche il momento angolare (L nh/2π) si ottienela quantizzazione dei raggi delle orbite degli elettroni attorno al nucleo.Ciò spiega perché essi non emettono radiazione (perdendoenergia) e quindi perché non collassano sul nucleo!

Gli spettri atomiciLa quantizzazione del momentoangolare permette di spiegare inmodo diretto le strane righe diemissione e assorbimento degliatomi

Esperimento di Stern-Gerlach (1922)Verifica sperimentale della quantizzazionedel momento angolare

L’ipotesi di De Broglie (Tesi PhD, 1924) Per un fotone valgono le seguenti relazioniE hf hE hf p ccλ De Broglie suppose che anche per una particella materialevalessero le stesse equazioni. E’ a causa del piccolo valore dih che a livello macroscopico non vediamo gli effetti della quantisticameccanicahhλ p mv L’elettrone è dunque anche un’onda epertanto deve avere un numero dilunghezze d’onda intero in un’orbita (nλ 2πr) nλ hL rmv rp n 2π λ

Diffrazione di eEsperimento di Davisson & Germer (1925) e anche il dualismo onda corpuscolo è dimostrato!

Conclusioni La costante di Planck (h 6.62618 x 10-34) giocaun ruolo fondamentale nella teoria quantistica Definisce il “quanto” fondamentale di radiazione Definisce la scala di grandezza in cui ifenomeni quantistici giocano un ruolorilevante“But how can it be like that?Nobody knows how itcan be like that.”

Grazie per l’attenzione

Predizione teorica Falsificabilità della teoria 1564-1642 . 1874. Le ultime parole famose . “Una giustificazione teorica va trovata, non importa quanto sia lontana dalle conoscenze attuali” . ottiene la formula di Rayleigh-Jeans! Nel caso discreto di Planck si avranno:

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