Capitolo 2 Analisi Della Domanda E Offerta Turistica In .

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Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della CalabriaCapitolo 2Analisi della domanda e offerta turisticain Calabria1. TRATTI ESSENZIALI COMPARATI DELLA DOMANDA TURISTICAI flussi economici generati dal turismo rappresentano un fattore essenziale di crescitaeconomica e di sviluppo delle relazioni economiche nazionali ed internazionali per un grannumero di paesi. Il settore, che presenta tassi di crescita annuali rilevanti nonostante ilrallentamento registratosi in seguito ai drammatici eventi dell’11 settembre 2001 (WorldTourism Organisation, 2003), può contribuire ad accelerare lo sviluppo delle aree delMezzogiorno d’Italia e, in particolare, della Calabria.Nel 2002 il Mezzogiorno ha segnato un numero di presenze turistiche pari a 69,8milioni, ossia il 20,1% della quota nazionale (SVIMEZ, 2003). In tale contesto, la Campania,da sempre regione ad elevata vocazione turistica, ha registrato però nel corso dell’anno unariduzione di presenze pari a –1.6%, così come la Sicilia (-2.3%) e la Sardegna (–1%). Incontrotendenza è risultata la Calabria con un aumento di presenze turistiche del 13.6% fra il2001 e 2002 (Tab.1).Tab. 1 Presenze Turistiche negli Esercizi Ricettivi nel Mezzogiorno, alabriaSiciliaSardegnaMezzogiornoMigliaia . % gliaia diPresenze1063739064144521910275306281920965Var. % ia ar. % 200120022.92.1-1.65.70.513.6-2.3-10.9Fonte: SVIMEZ, 2003Nel complesso, l’attività turistica in Calabria è trainata dal turismo nazionale eregionale, tuttavia nel 2002 importante è risultata la presenza straniera ( 18.6% rispettoall’anno precedente) costituita principalmente da tedeschi (44.5%), da svizzeri (9.6%) e dafrancesi (7.4%), oltre che da austriaci, americani, inglesi, olandesi e giapponesi (Tab. 2). Siintravedono quindi segnali di internazionalizzazione, che, sebbene modesti, devono esserepresi in seria considerazione dai policy makers locali allo scopo di promuovere sui circuitiinternazionali l’immagine della Calabria in modo più incisivo e convincente.Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)27

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della CalabriaTab. 2 Presenze Turistiche Straniere nel 2002, Composizione % per Paese di 73.3100100100100100100100100100100100Fonte:SVIMEZ, 2003I turisti trovano principalmente alloggio in strutture alberghiere. Nel Mezzogiorno laquota percentuale di utilizzo di queste ultime sul totale delle strutture ricettive è pari al 71.6%.Ciò evidenzia che l’utilizzo di soluzioni alternative, quali agriturismi, ostelli, bed & breakfast(B&B) e campeggi, è meno diffuso rispetto alle regioni del Centro-Nord. La permanenzamedia di un turista in Calabria è di 5.6 notti, nel Mezzogiorno è di 4.45 notti, contro le 3.44notti nel Nord-Ovest e le 5.00 notti nel Nord-Est (SVIMEZ, 2003).2LA DOMANDA TURISTICA IN CALABRIAPer avere un quadro efficace dell’andamento della domanda turistica in Calabria, è benefare una analisi di lungo periodo degli arrivi e presenze turistiche nella regione. Fra il 1987 eil 2003 gli arrivi e le presenze di turisti italiani e stranieri hanno evidenziato un andamentomolto differenziato (Tab. 3). A fronte del trend positivo registratosi fra il 1987 e il 1990,segue un periodo di crisi che culmina nel 1993, anno in cui gli arrivi si contraggonodell’11.13% e le presenze del 6.23% rispetto all’anno base1 (Tab.3 e Fig. 1). L’andamentonegativo di quegli anni è da imputare alla lievitazione dei prezzi del settore, alla concorrenzadi alcuni paesi del bacino del Mediterraneo quali, Tunisia, Egitto, Marocco e Turchia e allaridotta propensione al consumo delle famiglie italiane (Algieri, 2001).Dal 1994 al 2000 il trend si inverte. Inizia, infatti, la ripresa che tocca punte del 32.59% per gli arrivi e 53.20% per le presenze nel ’99 e del 35.39% e 53.93% nel 2000(Fig. 1). Contribuiscono alla ripresa sia i fondi di investimento regionali e comunitari erogatiper la ristrutturazione e ampliamento delle strutture ricettive esistenti, sia una più attentapolitica di promozione del settore turistico e dell’immagine della Calabria. Dopo ilrallentamento di presenze nel 2001, segue una netta ripresa nel 2002 ( 66.26%) che sirafforza consistentemente nel 2003 (78.84%). Quest’ultima risente dell’effetto sostituzionedel turismo europeo a quello americano verificatosi con lo shock dell’11 settembre 2001. Lacrisi ha riguardato soprattutto le grandi città d’arte, ritenute più a rischio terrorismo, per cuimete turistiche non classiche hanno avuto la meglio.1Il 1987 è assunto come anno base.Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)28

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della CalabriaTab. 3 Arrivi e Presenze Turistiche in Calabria. Serie 26112904662211542003Fonte: Elaborazioni su dati Istat e APT1636081077226129265461,59729838078,84Fig. 1 Domanda Turistica in Calabria, 1987 100.Arrivi turistici italiani e stranieri in Calabria1801601401201008060402001987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)29

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della CalabriaPresenze turistiche italiane e straniere in Calabria2001801601401201008060402001987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003Fonte: Elaborazioni su dati Istat e APTDal confronto dei flussi stranieri ed italiani si evince che questi ultimi hanno registratoincrementi consistenti (Tab.3), mentre i turisti stranieri detengono soltanto una piccola quotadel mercato turistico calabrese.Rapportando il numero delle presenze straniere al totale delle presenze, si può desumereun indice di internazionalità della Calabria (Tab. 4). Tale indice conferma che la regione èpoco aperta al turismo straniero, i valori, seppure cresciuti nel corso degli anni, rimangonomolto contenuti rispetto alle altre regioni italiane. È nel 2002 che la quota di presenzestraniere ha registrato in Calabria il valore più alto in assoluto dal 1987. Nel 2003 il grado diinternazionalizzazione si è lievemente ridotto passando dal 15.1 del 2002 al 14.8.Tab. 4 Grado di Internazionalizzazione della Calabria (% di presenze di turisti stranieri sul totale dellepresenze)1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 19995,976,062000 2001 2002 20035,55 6,14 5,87 5,24 4,11 5,66 6,13 5,36 8,14 9,09 13,83 14,05 14,5 15,1 14,8Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT, APTI dati analizzati, relativi a presenze ed arrivi, si riferiscono alle statistiche ufficialiISTAT e APT. Queste, seppur danno una visione complessiva del fenomeno, non catturanotutti gli aspetti legati al turismo. Restano, infatti, fuori dalle valutazioni ufficiali le presenzenon registrate presso alloggi in affitto, seconde case e altri alloggi che nella regione Calabriarivestono un ruolo importante. Secondo una stima della Mercury di Firenze, pare che ilturismo “sommerso” in Calabria abbia una dimensione di 6.8 volte maggiore rispetto a quellache risulta dai dati ufficiali. Si ritiene che per una valutazione del fenomeno turistico“sommerso” si potrebbe ricorrere a delle variabili alternative quali il consumo di energiaelettrica e/o di benzina.A confermare la vivacità dei flussi turistici nella regione ci sono i dati sul numero dimovimenti, passeggeri e cargo attivi nei tre aeroporti calabresi (Tab. 5). In particolare, l’aeroporto diLamezia nel 2003 è risultato il sesto d’Italia per movimento (BIT Milano, 2004). Nella Tab. 6 e Tab. 7Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)30

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabriasono riportati i dati mensili relativi al numero di passeggeri e voli, ed i vettori attivi presso lo scalolametino.Tab. 5 Aeroporti Calabresi: Movimenti, Passeggeri e Cargogennaio-dicembre 2003CrotoneLamezia T.Reggio embre 2002CrotoneLamezia T.Reggio .0032,0Totaligennaio-dicembre 2001CrotoneLamezia T.Reggio Cal.Totali1.402.9670,690.253.602*la voce comprende movimenti nazionali, internazionali ed aviazioneFonte: SACAL, SPA http://www.assaeroporti.it/ade.htmlTab. 6 Aeroporto di Lamezia Terme: Numero di Passeggeri e Numero di cembre775236 901503 113211946.0Fonte: SACAL, SPA 158.530.6Tab. 3 Vettoriattivi presso l’aeroporto di Lamezia, ir BerlinAlitaliaAlpi EaglesAir MaltaAustrianAirlinesAzurra che BAEuroflyFly FTIHolaOccitaniaSkyserviceVolareLTUMeridianaFonte: SACAL e Aeroporto ad Lamezia, 2004Air OneDipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)31

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabria2.1 STAGIONALITA’ E PERMANENZA MEDIAUna delle caratteristiche tipiche della domanda turistica calabrese è la sua stagionalità.La situazione climatica e il calendario delle attività lavorative incidono notevolmente sulgrado di utilizzo delle strutture, con casi di saturazione nei periodi estivi e disottoutilizzazione e/o chiusura nei periodi invernali. Nel 2001 il 38.6% dei turisti infatticonsuma la propria vacanza nel mese di agosto (Fig. 2); luglio e settembre sono gli altri duemesi proficui per la regione, a testimonianza che è soprattutto il turismo balneare ad attrarre iclienti in Calabria. Considerando la percentuale-mese di presenze minime rispetto al mese dipresenze massime abbiamo un’ulteriore significativa idea della difficoltà della gestione dellaricettività effettiva in Calabria. Il rapporto fra il mese di minimo (gennaio) e quello dimassimo (agosto) è del 3.6%, valore molto basso che mette in luce l’alta stagionalità delturismo nella regione.Nel 2002 la forte stagionalità viene confermata: l’82% delle presenze si concentra fragiugno e settembre. L’alta concentrazione nel mese di agosto, comunque, si riduce rispetto al2001 passando al 36.9%. Tale valore risulta tuttavia, nettamente superiore alla medianazionale (21.7% nel mese di agosto) e a quella del Mezzogiorno (26.2%) (OsservatorioTuristico Regionale, 2003).Fig. 2 Incidenza delle Presenze Turistiche nei Mesi del 20014035302520151050Gennaio 2612,85,62,62,5Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT e MercuryLa forte stagionalità è un punto di debolezza del settore, perché mentre i ricavi sonoconcentrati esclusivamente nei mesi estivi, i costi fissi vengono ad essere sopportati durantel’intero anno. L’ampliamento della stagione turistica dovrebbe, pertanto, essere l’obiettivo dioperatori, enti locali e istituzioni. La destagionalizzazione del prodotto “Calabria” potrebbeessere realizzata tramite la promozione di un turismo non solo balneare, ma anche montano,agrituristico, scolastico, convegnistico e religioso.La permanenza media del turista, intesa come valore medio delle notti trascorse daituristi in una località, è influenzata proprio dalla tipologia di turismo balneare praticato inCalabria. Il turista, infatti, effettua soggiorni mediamente più lunghi rispetto sia ai valorinazionali che a quelli del Mezzogiorno. La permanenza media nel 2002, calcolata comeDipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)32

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della Calabriarapporto fra il numero di presenze e il numero di arrivi, è di 5.67 giorni, dato che risultasuperiore ai 4.3 giorni dell’Italia e i 4.5 del Mezzogiorno. Nel 2003 la permanenza medianella regione dei Bruzi è rimasta pressochè costante, attestandosi su 5.64 notti. Negli anni lapermanenza media complessiva è aumentata da 5.1 notti nel 1987 a 5.6 nel 2003 (Tab. 8).Tab. 8 Serie storica della Permanenza Media Complessiva dei Turisti1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 19995,15,345,53 5,47 5,47 5,39 5,38 5,495,75,86 5,54 5,565,892000 2001 2002 20035,85,48 5,67 5,64Fonte: Elaborazioni su dati ISTATDisaggregando i valori per tipologia ricettiva (Tab 9), si evince che nel 2001 i dati sullapermanenza media in strutture alberghiere (4.7 giorni) e in strutture extralberghiere (10.1giorni) risultano notevolmente superiori alla media nazionale (3.5 per gli alberghi e 8.7 per lestrutture extralberghiere) e a quelli del Mezzogiorno (3.6 per gli alberghi e 9 per le struttureextralberghiere). Tale andamento prosegue nel 2002 con una permanenza media di 5.7 giorniin strutture alberghiere e 10.9 in quelle extralberghiere. Coloro che alloggiano negli esercizicomplementari hanno, quindi, un soggiorno di durata doppia rispetto a coloro che scelgono glialberghi. Tale fenomeno ha effetto sulla spesa giornaliera che appare molto più bassa di quellaalberghiera.Il comparto degli esercizi alberghieri mostra una dinamica maggiore rispetto agliesercizi complementari. Nel 2001 il settore ha interessato infatti, il 72.4% della domandaufficiale turistica regionale, quello extralberghiero solo il 27.6%. Nel 2002 a fronte dellariduzione di domanda degli esercizi complementari (22.8%), si conferma l’andamento moltopositivo degli alberghi (77.2%).Nel 2001 sono gli alberghi a tre stelle che raccolgono il maggior numero di presenze earrivi nazionali e stranieri. Nel 2002 invece, gli alberghi a tre stelle ospitano prevalentementeturisti italiani, quelli a quattro e cinque stelle vacanzieri stranieri. Il motivo andrebberintracciato nella buona competitività dei prezzi offerti dagli alberghi calabresi rispetto allamedia nazionale, per cui, ad esempio, il prezzo di un 4 stelle in Calabria risulterebbe pari alprezzo di un tre stelle in riviera romagnola. È opportuno rilevare comunque che il movimentonon alberghiero aumenterebbe più del triplo se si considerassero le residenze ad uso turisticodi proprietà, le così dette seconde case, e gli alloggi concessi in affitto non registrati. In effetti,la gran parte del movimento complementare ufficialmente rilevato è costituita dai soggiorni invillaggi turistici e campeggi (90.6% di presenze nel 2001 e nel 2002), esiguo è il movimentonegli agriturismi (0.5% nel 2001 e nel 2002), mentre sottostimati sono i valori degli alloggi inaffitto (1% nel 2001 e 2002) e altre strutture (circa 8% nel 2001 e nel 2002) (Tab. 9).Dipartimento di Economia e Statistica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS)33

Secondo rapporto di ricerca sulla valutazione degli effetti occupazionali del Programma Operativo della CalabriaTab. 9 Arrivi, Presenze e Permanenza Media in Calabria, per categoria e tipo di esercizi, 2001 e 20022001ItalianiAlberghi 5 e 4 stelleAlberghi 3 stelleAlberghi 2 e 1 stellaEsercizi alberghieriCampeggi e villaggi turisticiAlloggi in affittoAgriturismoAltre struttureEsercizi complementariTotale esercizi 4866.411ItalianiTotalePermanenzamedia 48.4142,32.3595,72.46710,710.0339,4163.2736,5 1.089.990StranieriPermanenzaArriviPresenze media ArriviAlberghi 5 e 4 stelle332.431 1.544.572 4,664.928Alberghi 3 stelle476.055 2.363.476 5,056.341Alberghi 2 e 1 stella107.164 480.7694,511.983Esercizi alberghieri915.650 4.388.817 4,8 133.252Campeggi e villaggi turistici113.627 1.233.633 10,9 17.886Alloggi in 22Altre strutture9.121 104.763 11,5990Esercizi complementari128.850 1.368.823 10,6 19.601Totale esercizi ricettivi956.782 5.757.640 5,5 152.853Fonte: Elaborazioni ISTAT e Osservatorio Turistico .649.6525.974.618Presenze quota z Permae quota nenza%media34.055,054.495,111.454,51005,090.56 10,71.016,00.464,47.9711,210010,45,72.2 PROVENIENZA TURISTICALa Calabria attiva un flusso in-bound pari all’87.6% di turisti italiani e al 12.4% dituristi stranieri. La regione si caratterizza quindi per un “turismo di prossimità”. La presenzadi turisti stranieri è molto contenuta rispetto al 43.7% registrato in Italia e al 29.2% delMezzogiorno. I turisti italiani che visitano la Calabria provengono principalmente dallaCampania (23.7%) e dal

Capitolo 2 Analisi della domanda e offerta turistica in Calabria 1. TRATTI ESSENZIALI COMPARATI DELLA DOMANDA TURISTICA I flussi economici generati dal turismo rappresentano un fattore essenziale di crescita economica e di sviluppo delle relazioni economiche nazionali ed internazionali per un gran numero di paesi.

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