MANUALE BUONE PRATICHE - Centro Di Sperimentazione E .

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PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la MéditerranéeStrategia d’impresa in settori di nicchiaper l’economia agroindustriale del mediterraneoPYRGIMANUALE DI BUONE PRATICHECOSTITUZIONE E GESTIONEDI UNA RETE D’IMPRESAProgramma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la MéditerranéeINDICEPremessa . 3La Rete Di Imprese Costituita Con Contratto Di Rete . 4La Promozione Dello Strumento “Rete Di Impresa” . 5Attivita’ E Strumenti Per L’analisi Di Base Della Rete Di Impresa . 5Il Contratto Di Rete . 6Aspetti Gestionali . 8Vantaggi Gestionali Del Contratto Di Rete . 9Confronti Con Altre Tipologie Di Aggregazione Tra Imprese . 10Considerazioni Sulla Forma Giuridica . 11Soggettività Giuridica Opzionale: Criticità E Vantaggi . 12Disciplinare Di Uso Della Rete . 14Bozza Di Contratto Di Rete. 22Le Recenti Modifiche Al Contratto Di Rete E I Riflessi In Ambito Tributario . 29Conclusioni . 38Allegati . 39Programma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la MéditerranéeStrategia d’impresa in settori di nicchiaper l’economia agroindustriale del mediterraneoPYRGIMANUALE DI BUONE PRATICHECOSTITUZIONE E GESTIONE DI UNA RETE D’IMPRESAPREMESSANegli ultimi anni il tema delle reti di impresa ha acquisito un ampio spazio nel dibattito di economisti epolicy makers e l’indagine scientifica sulle sue caratteristiche ha consentito di definire le reti diimpresa quale modello di governo delle relazioni stabili, contrattuali ed organizzative, tra imprese,che favoriscono gli investimenti e, quindi, la crescita economica.Il rafforzamento della collaborazione industriale rappresenta, infatti, la chiave per affrontare le sfidedella globalizzazione e dell’innovazione tecnologica valorizzando le caratteristiche strutturali (forteprevalenza di piccole imprese presenza di un sistema di medie imprese fortemente innovative ecompetitive sui mercati internazionali) del nostro apparato produttivo. Le reti di impresa rispondonoad una esigenza produttiva di coordinamento tra imprese complementari, formalmente egiuridicamente distinte, tra le cui attività esista o si generi un’interdipendenza.Sotto questo profilo è quindi fuorviante rappresentare le reti di impresa ed il distretto produttivocome modelli contrapposti: nella esperienza empirica le reti di imprese di piccole e medie imprese sisono formate al di fuori di un distretto o possono costituire un sotto insieme dello stesso.Lo stesso modello distrettuale ha cambiato la sua struttura per la spinta di due fattori dominanti: da unlato, la pressione dell’internazionalizzazione che ha consentito la costruzione di gruppi o reti che hannoavvertito la necessità di superare l’elemento territoriale per stringere relazioni di produzione e diconoscenza adeguate al carattere sovranazionale; dall’altro la maturazione di imprese di mediedimensioni che hanno svolto il ruolo leader nel settore produttivo di riferimento ed hanno fattosorgere reti produttivi o di servizi metadistrettuali.Dalle indagini economiche effettuate sui modelli reticolari interimprenditoriali, sono state individuatetre forme maggiormente ricorrenti di dimensione reticolare, o meglio di fattori che determinano odagevolano modelli reticolari: il primo è costituito dai servizi alle imprese: questo è un elemento centrale per la costruzionedi una rete di imprese, perché riguarda la cooperazione e l’interdipendenza su fattori dellaproduzione e, specialmente per le piccole imprese, di servizi di produzione dell’innovazione,knowledge intensive, che non possono essere sostenuti dalla singola impresa; il secondo è il modello dei servizi professionali: qui si tratta di favorire la relazione tra i soggettiche influiscono sulle condizioni di contesto quali le reti professionali, le reti degli operatori delcredito, delle istituzioni e delle associazioni di categoria;Programma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la Méditerranée il terzo riguarda i modelli di rete legati alla distribuzione, con particolare riferimento alladistribuzione internazionale.Sotto il profilo della forma giuridica, sono state individuate due forme di reti, le reti societarie e le reticontrattuali.Le reti di imprese di natura contrattuale rappresentano una forma di coordinamento tra operatorieconomici, destinata in particolare alle Pmi che vogliono incrementare la loro capacità competitiva.La peculiarità di questa forma di rete di imprese risiede nella possibilità di coniugare indipendenza eautonomia imprenditoriale con la capacità di acquisire una massa critica di risorse finanziarie e di knowhow in grado di consentire il raggiungimento di obiettivi strategici, altrimenti fuori portata per unapiccola impresa.Già con l’art. 6‐bis della legge n. 133/2008, era previsto che al fine di promuovere lo sviluppo delsistema delle imprese attraverso azioni di rete che ne rafforzino le misure organizzative, l'integrazioneper filiera, lo scambio e la diffusione delle migliori tecnologie, lo sviluppo di servizi di sostegno e formedi collaborazione tra realtà produttive anche appartenenti a regioni diverse, fossero definite lecaratteristiche e le modalità di individuazione delle reti delle imprese e delle catene di fornituraattraverso l'adozione di misure legislative per definire nuove forme di coordinamento stabile traimprese, di natura contrattuale.E’ con la legge 9 aprile 2009, n. 33, che è stato introdotto in Italia il contratto di rete, la cui disciplina èstata successivamente integrata e modificata dall’articolo 2 della legge 23 luglio 2009, n. 99, edall’articolo 42 del decreto legge 78 del 2010, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010,n. 122.LA RETE DI IMPRESE COSTITUITA CON CONTRATTO DI RETELa rete di imprese costituita con il contratto di rete non è una persona giuridica, ovvero non è unnuovo modello societario, sebbene la presenza eventuale di un patrimonio e di un organo decisionale,nonché la previsione di procedure decisionali che regolamentano l’espressione della volontà deipartecipanti, potrebbero indurre a pensare il contrario. E’ proprio l’opzionalità del fondo patrimonialee dell’organo decisionale che consente di escludere che la rete di imprese sia una organizzazione conpersonalità giuridica. Semmai l’impostazione è più simile a quella di una società di persone, che, comeè noto, è priva di personalità giuridica, e tutti i rapporti fanno capo, in ultima analisi, ai soci.L’assenza di personalità giuridica non impedisce però lo svolgimento di un’attività esterna da partedella Rete, senza la quale sarebbe d’altro canto difficile perseguire gli scopi che sono alla base dellacreazione della rete di imprese.Dunque, la Rete deve essere in grado di gestire rapporti con terzi, e quindi di attivare rapporti giuridiciper conto dei partecipanti, come può essere il caso di acquisti e vendite.Il contratto di rete di imprese, per come è strutturato, può essere utilmente impiegato sia da partedelle imprese manifatturiere, sia da parte di quelle dei servizi, e sia contestualmente da parte diimprese appartenenti ad entrambi i settori.Programma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la MéditerranéeD’altro canto la funzione principale del contratto di rete è la definizione di regole, attraverso cui leimprese, rimanendo indipendenti, possono realizzare progetti industriali o commerciali comuni, direttiin particolare ad accrescere la capacità innovativa e la competitività, che sono obiettivi molto ampi, eche quindi possono concernere qualsiasi produttore di beni e servizi.LA PROMOZIONE DELLO STRUMENTO “RETE DI IMPRESA”L’obiettivo generale del presente Manuale di Buone Pratiche è quello di “promuovere lo strumentodelle reti di imprese, e favorire la stesura dei contratti di rete che si attagliano ai modelli organizzatividi rete per filiere distributive, produttive e per dimensione imprenditoriale”.Una Rete di Impresa, infatti, può: promuovere la propria presenza e le imprese ad essa facenti capo in ambito nazionale einternazionale. Tale azione è tanto più rilevante tanto più mirerà ad accrescere il numero delleimprese esportatrici non in grado di accedere ai mercati esteri senza questo intervento. Inoltre,la Rete di Impresa può essere un tassello di più ampie reti “orizzontali” perl’internazionalizzazione, che potranno coprire fattispecie diverse: ad es. reti di produttori per lacreazione di marchi comuni per prodotti destinati a mercati stranieri; la rete di consulenti per lafornitura di servizi per l’export (Temporary Export Manager di Rete perl’Internazionalizzazione); reti per l’offerta integrata di servizi per l’accesso ai mercati esterirelativa ad una o più filiere; reti di supporto fornitura di servizi per la tutela della proprietàintellettuale e la difesa dalla contraffazione e pirateria in ambito internazionale; mettere in comune tra confidi i servizi quali l’Audit, l’informatizzazione, la gestione del“contenzioso”, i sistemi contabili, la rete commerciale; qualificare le filiere del Made in Italy, promuovendo i sistemi di certificazione di qualità, dellatracciabilità dell’origine e dell’approccio green; riqualificare le aree urbane attraverso la valorizzazione dei servizi commerciali e del terziario(“Reti per il commercio urbano”); promuovere le reti di utenza per la banda larga e ultra larga, favorendo azioni, anche inpartenariato pubblico privato, per l’infrastrutturazione ove necessaria e. soprattutto,l’aggregazione della domanda di servizi ICT ad alto valore aggiunto abilitati dalle nuovetecnologie; condividere servizi e attività tese all'efficienza energetica e all'utilizzo di fonti energeticherinnovabili.ATTIVITA’ E STRUMENTI PER L’ANALISI DI BASE DELLA RETE DI IMPRESAUna Rete di Impresa può essere costituita a seguito di una serie di indagini tecniche e amministrative e,prima fra tutte, una analisi del contesto territoriale a cui deve fare seguito una promozionedell’iniziativa tra le imprese e i loro consulenti tecnico‐amministrativi.Le attività previste in questa fase dovrebbero essere le seguenti:Programma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la Méditerranéea.b.c.d.e.f.g.h.Analisi del contesto economico anche attraverso la verifica delle filiere esistentiPredisposizione ed esecuzione di un corso di formazione tecnico‐pratico sulle normative e lagestione di un contratto di reteFocus group con imprenditori per la raccolta degli specifici fabbisogniIndividuazione di possibili ambiti/filiere in cui ipotizzare l’attivazione di un contratto di reteSelezione di uno o più gruppi di impreseRedigere uno studio di fattibilità – in chiave economica e di mercato ‐ anche attraverso l’analisidi casi esistenti in altri contesti territorialiAssistere in loco le imprese individuate per la redazione del programma di rete, perl’individuazione dei fabbisogniRaccogliere tutti gli atti tecnico‐giuridici necessari a realizzare un contratto di rete.IL CONTRATTO DI RETEIl contratto di rete può essere definito genericamente come un negozio che genera un fenomeno diaggregazione tra imprese al fine di instaurare una reciproca collaborazione per accrescere,individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e competitiva sul mercato. Si tratta inpratica di un contratto plurilaterale di cooperazione interaziendale. Ha forma “aperta” prevedendo lapossibilità di ingressi successivi alla sua prima formalizzazione.Recentemente, con l'art. 45 del decreto legge n. 83/2012, convertito nella legge n. 134/2012 sonostate introdotte importanti innovazioni rispetto alla disciplina previgente. In particolare, è statariconosciuta al contratto di rete la possibilità, nel caso in cui venga costituito un fondo patrimonialecomune, di acquisire soggettività giuridica. In questo caso la “rete” può iscriversi nella sezioneordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede acquisendo cosìsoggettività giuridica (ma non personalità giuridica).Dal punto di vista della Governance è prevista l’istituzione di un “Organo Comune” al quale affidare ladirezione delle attività previste nel Contratto di Rete, che può essere costituito da:‐un soggetto unico o da una pluralità di soggetti‐una persona fisica o giuridica, interna o esterna alla ReteNel caso di rete dotata di soggettività giuridica, l’organo agisce in rappresentanza della rete.Al fondo patrimoniale comune si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni sul fondo consortiledi cui agli articoli 2614 e 2615, secondo comma, del codice civile. In ogni caso, per le obbligazionicontratte dall'organo comune in relazione al programma di rete, i terzi possono far valere i loro dirittiesclusivamente sul fondo comune. Inoltre, per la durata del consorzio, i creditori particolari deiconsorziati non possono far valere i loro diritti sul fondo medesimo. Si viene quindi a creareun’autonomia patrimoniale della rete, caratteristica invece non riscontrabile nel caso di “rete” senzasoggettività giuridica.Dal punto di vista fiscale se la “rete” è dotata di soggettività giuridica, per scelta dei contraenti, ad essapotrebbe essere conferita soggettività tributaria e, quindi, la relativa partita iva.Programma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la MéditerranéeInoltre, la rete d’impresa con soggettività giuridica e fondo patrimoniale comune, sarà soggetta ad unregime di sospensione d’imposta per gli utili di esercizio che le parti abbiano accantonato in appositariserva, e destinato al fondo patrimoniale per la realizzazione degli investimenti previsti nelprogramma di rete.Entro due mesi dalla chiusura dell'esercizio annuale l'organo comune redige una situazionepatrimoniale, osservando, in quanto compatibili, le disposizioni relative al bilancio di esercizio dellasocietà per azioni, e la deposita presso l'ufficio del registro delle imprese del luogo ove ha sede.Il contratto di rete, come più sopra accennato, rappresenta in termini giuridici la forma più aggiornatae strutturata di una modalità di aggregazione tra imprese, tuttavia non bisogna dimenticare che ai finidello sviluppo economico e della ricerca della competitività delle imprese, l’obiettivo principale daperseguire è quello di agevolare il più possibile la collaborazione e la conoscenza reciproca che nellarealtà del mercato avviene secondo una logica evolutiva. Solo iniziando a collaborare le impresepossono conoscersi, apprezzarsi e individuare spazi di complementarietà e possibilità di lavoro comuneo strategie da perseguire insieme.Tuttavia il motivo principale che può e deve stimolare le imprese verso forme di aggregazione è, erimane, la ricerca e condivisione di un obiettivo comune in grado di consentire sinergie strategico‐gestionali (di ordine finanziario, di investimenti commerciali, di innovazione, ecc) tali da assicurare unmaggiore valore aggiunto all’attività aziendale. L’interesse che deve motivare la rete è quindi larazionalizzazione e l’ottimale allocazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche.Le motivazioni che spingono un’azienda ad entrar a far parte di un’aggregazione in rete, sono diverse,tra cui le principali: difficoltà a livello organizzativo; necessità di ridurre i costi fissi; perdita di parte del capitale umano; problematiche dovute al ricambio generazionale; necessità di raggiungere la massa critica di prodotto per aumentare la competitività;In questi casi l’aggregazione in rete può consentire di concentrare le competenze su alcune specifichefunzioni di eccellenza dell’azienda, usufruendo dei vantaggi dalla collaborazione delle altre azienderispetto alle funzioni non coperte direttamente.Le imprese che fanno rete ottengono numerosi vantaggi:1. Tra le imprese della rete si crea un circuito di trasferimento di conoscenze: di fronte allacomplessità dei mercati, l’accumulazione di conoscenza rappresenta una delle principali fontistrategiche di vantaggio competitivo. La rete genera valore in quanto consente l’accumulo e ladistribuzione tra i partner delle conoscenze possedute.2. L’organizzazione a rete, che implica una forte spinta alla specializzazione produttiva, favorisce laconcentrazione delle risorse nelle competenze distintive da parte di ciascun partner. In tal modo siraggiunge non solo il vantaggio competitivo dei singoli partner ma anche quello di tutta la rete,nella misura in cui gli operatori siano legati reciprocamente da intensi rapporti di partnership.Programma cofinanziato con il FondoEuropeo per lo Sviluppo RegionaleProgramme cofinancé par le Fonds Européende Développement Régional

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-FRANCIA MARITTIMOPROGRAMME DE COOPERATION TRANFRONTALIÈRE ITALIE-FRANCE MARITIMELa Cooperazione al cuoreDel MediterraneoLa Coopération au coeurde la MéditerranéeInoltre, quanto più il processo produttivo affidato ai partner è specialistico tanto maggiori sarannogli effetti delle economie di apprendimento in termini di riduzione di sprechi, difetti e tempi dilavorazione: il perfezionamento di certi meccanismi ottenuto dal partner specializzato difficilmentepuò essere raggiunto da un’azienda coinvolta nella gestione di numerose e div

b. Predisposizione ed esecuzione di un corso di formazione tecnico‐pratico sulle normative e la gestione di un contratto di rete c. Focus group con imprenditori per la raccolta degli specifici fabbisogni d. Individuazione di possibili ambiti/filiere in cui ipotizzare l’attivazione

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