Corso Di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET Modulo 1

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Politecnico di Milano – Sede di CremonaA.A. 2013/14Corso diRETI DI COMUNICAZIONE E INTERNETModulo 1Martino De Marcoemail: martino.demarco@polimi.itskype: martino.demarcoParte 4FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 0

Programma del corso1 - RETI E SERVIZI DITELECOMUNICAZIONI1.1 Servizi di telecomunicazioni1.2 Caratterizzazione delle reti ditelecomunicazioni1.3 Protocolli di comunicazione2 - RETI DATI IN AREA GEOGRAFICA(WAN)2.1 Il livello data-link2.2 Il livello di rete2.3 Valutazione delle prestazioni2.4 Cenni sull‟evoluzione delle retidati in area geograficaReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILE3 - RETI DATI IN AREA LOCALE(LAN)3.1 Architetture e protocolli perLAN3.2 LAN IEEE 802.33.3 Wireless LAN3.4 Interconnessione LAN(bridging e routing)4 - FONDAMENTI DI TELEFONIAFISSA E MOBILE4.1 Reti fisse analogiche edigitali4.2 Reti radiomobiliSlide 1

Indice Principi di telefonia analogica e digitaleIntegrated Services Digital Network (ISDN)Tecniche di instradamentoCenni alla telefonia radiomobile (GSM)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 2

Indice Principi di telefonia analogica–––– GeneralitàFasi di una chiamataSegnalazione analogicaCommutazione analogicaPrincipi di telefonia digitaleIntegrated Services Digital Network (ISDN)Tecniche di instradamentoCenni alla telefonia radiomobile (GSM)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 3

Rete telefonica - Generalità Si basa sulla commutazione di circuito– Interazione tra due utenti strutturata in tre fasi Chiamata Connessione Svincolo Una rete telefonica include– Dispositivi di trasmissione– Dispositivi di commutazione– Dispositivi di segnalazione Sistemi di trasmissione: dispositivi e mezzi trasmissivi per trasferire segnali– Analogici Bassa frequenza (SPN) FDM (in disuso)– Numerici Gerarchia PDH Gerarchia SDHReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 4

Rete telefonica- Generalità (cont.) Sistemi di commutazione: dispositivi atti a connettere canali entranti concanali uscenti– Tipi di centri di commutazione Centrali terminali: interfacciano utenti e giunzioni Centrali di transito: interfacciano giunzioni– Tecnologia A divisione di spazio A divisione di tempo Sistemi di segnalazione: dispositivi che consentono coordinamento econtrollo dell'uso delle risorse di rete– La segnalazione è definita come lo scambio, tra gli elementi funzionali dellarete di TLC, di informazioni relative alla instaurazione, rilascio e al controllodelle chiamate (e/o connessioni), nonché quelle relative alla gestione di rete– È funzionale alla fornitura di tutti i servizi a valore aggiunto– Consente di controllare il buon funzionamento della reteReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 5

Rete telefonica- Configurazione di rete La rete telefonica si compone didue sezioni principali– Rete di accesso (rete di utente) Connette gli utenti alla rete Canali a bassa utilizzazione Tipicamente a stella (o ad albero)– Rete di giunzione (rete ditrasmissione a lunga distanza) Collega le centrali di commutazione Canali ad alta utilizzazione Tipicamente realizzate con tecnichedi multiplazione Topologia a maglia parzialeReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 6

Apparati di telefonia Apparecchio telefonico Key system (KBS)–Ottimizza l‟utilizzo delle linee–Evoluzione da meccanici a elettronici–Servono da 2 a 10 derivati PBX (Private Branch Exchange)–Features avanzate e call routing–da 10s a 100s di derivati Central office switch (autocommutatore)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 7

Esempio di chiamata: On-HookTelephoneSwitchLocalLoopLocalLoop-48 DC VoltageDC Open CircuitNo Current FlowReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 8

Esempio di chiamata: Off-HookOff-HookClosedCircuitTelephoneSwitchDC CurrentDial ToneLocalLoopReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILELocalLoopSlide 9

Esempio di chiamata: DialingOff-HookClosedCircuit Dialed DigitsPulses orTonesDC CurrentTelephoneSwitchLocalLoopReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 10

Esempio di chiamata: SwitchingOff-HookClosedCircuitTelephoneSwitchDC CurrentLocalLoopReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEAddresstoPortTranslationLocalLoopSlide 11

Esempio di chiamata: RingingOff-HookClosedCircuitRing BackToneDC CurrentLocalLoopReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILETelephoneSwitchDC Open Cct.Ringing ToneLocalLoopSlide 12

Esempio di chiamata: TalkingOff-HookClosedCircuitTelephoneSwitchVoice EnergyDC CurrentLocalLoopReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEVoice EnergyDC CurrentLocalLoopSlide 13

Segnalazione: Loop StartStationLoop(Local or Station)PBX or Central OfficeSwitchDC CurrentRingingReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILE –Switch –Switch –ACSlide 14

Segnalazione e indirizzamentoDial PulseDTMFTrasmissione analogicaSegnalazione “In-Band”DMTF: 0–9, *, # (12 tasti)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEISDNTrasmissione digitaleSegnalazione “Out-of-Band”basata su messaggioSlide 15

Segnalazione d‟utenteOff-HookSEGNALAZIONEA IMPULSIDialingInter-Digit Next DigitMake(Circuit Closed)SEGNALAZIONEMULTIFREQUENZA700 msBreak(Circuit Open)US:60/40 Break/MakePulse Period(100 ms)Voice ChannelOutputVoltageorEnergyVoice Signal.21Tone DialingSignals234Frequency(K-Hertz)Systems ControlSignalsReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 16

Switching SystemsControllo manuale - Pannelli di commutazioneOff-Hook IndicatorTipRingPatch CordPairsManual RingReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 17

Indice Principi di telefonia analogica Principi di telefonia digitale––––Conversione A/DStandard di trasporto del segnale digitaleSegnalazione digitaleSincronizzazione Integrated Services Digital Network (ISDN) Tecniche di instradamento Cenni alla telefonia radiomobile (GSM)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 18

Percorso di numerizzazione della reteDigital TrunkingSwitchSwitchAnalog LoopDigital NetworkSwitchPOTSDigital Loop Digital NetworkISDNReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESwitchSlide 19

Digitalizzazione della voceCampionamento del segnale vocaleVoice Bandwidth 300 Hz to 3400 HzAnalog Audio SourceCodec TechniqueReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESampling Stage Sample8 kHz (8,000 Samples/Sec)Slide 20

Digitalizzazione: Teorema di Nyquist Teorema di Nyquist: campionamento a frequenza almenodoppia rispetto alla frequenza massima del segnale– Banda di frequenza della voce: 300-3400 Hz– Frequenza di campionamento 8000/sec (ogni 125 s)– Bit rate: (2 x 4 Khz) x 8 bits per campione 64,000 bits per secondo(DS-0)CODECPCM DS-064 KbpsReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 21

Conversione analogico-digitaleRumore di quantizzazioneA-Law (Europe)100100111011001Stage 1µ-Law (USA–Japan)Livello quantizzatoReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 22

Formato del frame PCMTime Slot 0Synchronization0011011 Bits 2 to 816th Time Slot ContainsMultiframeAlignment SignalABCD Signaling BitsforTime Slots 1 and 1716 FramesperMultiframeABCD Signaling Bits forTime Slots 15 and 3132 Time Slots—125usecReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 23

Schemi di segnalazione digitaleCommon Channel Signaling (SS7)E-1Time Slot 0AudioAddress Signaling(DTMF)Time Slot 16SupervisionOn/Off HookReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEAddress Signaling(Dial Pulse)Slide 24

Architettura della rete SS7SSP: Signal Switching PointSTP: Signal Transfer PointSCP: Signal Control PointVoice TransmissionSTPSwitchSSPSSPSS7SCPSignaling ti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEISDNPRIPBX1SSPSTPVoiceandSignalingSCPSlide 25

Indice Principi di telefonia analogica Principi di telefonia digitale Integrated Services Digital Network (ISDN)––––Network AccessServizi offertiArchitettura di reteProtocolli Tecniche di instradamento Cenni alla telefonia radiomobile (GSM)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 26

ISDN Integrated Services Digital Network– è parte di una nuova architettura di rete– Definisce l‟interfaccia di accesso alla rete– consente l‟accesso ad una molteplicità di servizi mediante unainterfaccia unificata Standard-based– ITU recommendations– Implementazioni proprietarieReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 27

Architettura di reteFunctional LayersCustomerDBDCNNetworkDBTM NModello funzionaleServiceControl DBSS#7MobilityControl DBINBroadbandISDN specifica l‟interfaccia diaccesso alla reteWirelessBusinessPSTN/ISDNNetwork M anagement Operation Support Customer Control Service CreationNetwork Intelligence M obility Personalization SecurityNetwork Transport Broadband WirelessIN Intelligent NetworkTM N Telecommunication M anagement NetworkCommon ChannelSignalling Networkand DatabaseISDNPBXPRATelco Circuit Switched Service TelcoSwitchSwitchBRANT1Dedicated Circuit ServicePublic PacketNetworkReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 28

Terminologia B Channel (Bearer Channel)– 64 Kbps (DS-0)– trasporta informazioni (voce, data, video, etc) D Channel (Signaling Channel)– 16 Kbps o 64 Kbps– supporta lo scambio di messaggi di segnalazione tra terminali d‟utente e rete– può supportare flussi di dati X.25 scambiati attraverso la rete pubblica BRA/BRI (Basic Rate Access/Interface)– 2B D– 2 x 64 Kbps 16 Kbps 144 Kbps (esclusi overhead)– progettato per operare sulla rete in rame esistente PRA/PRI (Primary Rate Access/Interface)––––30 B D30 x 64 Kbps 64 Kbps 1948 kbps (esclusi overhead)Progettato per operare su flussi E1In USA e Giappone: 23 B D (1536 kbps)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 29

Benefici dell‟ISDN Standards-based features su canali a n x 64 kb/s– Es: Fax Gruppo IV, videoconferenza 384kb/s Servizi basati su segnalazione rete-utente– Es: CLID, call forward, . Fast call setup– La segnalazione a canale comune consente un monitoraggiocostante della disponibilità di risorse di rete Riduzione dei costi– L‟uso più efficiente delle risorse di rete consente undimensionamento ottimizzato– capacità di integrare voce e dati su una stessa interfaccia riduce larichiesta di risorse in accessoReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 30

ISDN Reference TANT2(PBX).TNT1.UPRA.SCustomer PremisesReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILELocal LoopSlide 31

ISDN Reference Points S-reference point:– connettore RJ-45 (receive and transmit pair)– può essere fornita alimentazione per i TE– distanze ammissibili: 1 Km (configurazione 1 x TE) 500 m (4 x TE) 200 m (8 x TE)– quando viene connesso più di un terminale sulla stessa linea, si attua unaconfigurazione a bus (S-bus) U-Reference point (BRA)– Standard differenti per Nord America, Giappone, Francia, Regno Unito,Germania, Italia.– Progettato per riusare il più possibile la rete di accesso preesistente il cablaggio a 2 fili costituisce il 99% del totale– Studiato per loop con lunghezza fino a 5,5 Km U-Reference point (PRA)– compatibile con gli standard DS-1/E1Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 32

Apparati ISDN NT1– Termina il local loop– Effettua la conversione di codifica e la trasmissione sulla rete pubblica– Consente il monitoraggio di guasti e delle prestazioni NT2– Tipicamente è un PBX– Fornisce funzioni di commutazione delle chiamate– Supporta protocolli di livello due e livello 3 TE1 (Terminale ISDN-compatible) TE2 (Terminale Non-ISDN compatible)– Richiede l‟interfacciamento tramite un opportuno adattatore TA (Terminal Adapter ISDN)– Disponibili Interfacce per differenti tipologie di TE2– Es: RS-232, X.21, V.35, PC-Bus, Video, etc.Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 33

Segnalazione: set di messaggiCall EstablishmentCall InformationCall Clearing AlertingCall proceedingConnectConnect ackProgressSetupSetup ackHoldHold ackHold rejectResumeResume ackResume rejectRetrieveRetrieve ackRetrieve rejectSuspendSuspend ackSuspend rejectUser informationReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEDisconnectReleaseRelease completeRestartRestart ackMiscellaneous Congestion us inquirySlide 34

Tappe principali dell‟evoluzione della ICADIGITALEELETTROMECCANICARETE DI ISSIONEDIGITALE1962Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E SDN1991SERVIZIOCOMMERCIALEISDN1994Slide 35

Evoluzione tecnologica Commutazione:– autocommutatori in tecnologia numerica di grande capacità (decine dimigliaia di utenti ciascuno)– importanza sempre crescente del software per la fornitura dei servizi– stadi di linea remoti e concentratori– apertura verso la fornitura dell‟ISDN Trasmissione:– apparati terminali di linea numerici ad alta velocità– fibre ottiche– multiplex d'abbonatoReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 36

La nuova rete numerica italiana Rete gerarchica:– 66 Stadi di Gruppo di Transito (SGT) interconnessi a maglia completa tra loro– 636 Stadi di Gruppo Urbano (SGU) ciascuno connesso a 2 SGT– Apparati (Multiplex e Concentratori) nella Rete di Accesso e Stadi di LineaRemoti associati a SGU (circa 10 mila) Segnalazione a canale comune tra i nodi della rete Nodi centralizzati perla fornitura di serviziCNdi rete intelligenteSGTSGUSLReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 37

Numerazione Raccomandazione ITU E.164– Numerazione non uniforme: lunghezza del numero di utente variabile– Max. 15 cifre (escludendo il prefisso internazionale) Prefisso internazionale ( )Country code (CC): 1-3 cifre Italia 39National Destination Code (NDC) prefisso distrettualeSubscriber Number (SN) numero abbonato North American Numbering Plan (NANP)– Numerazione uniforme: lunghezza del numero di utente costante 7 cifre sempre richieste per raggiungere ogni utente nell'area di chiamata 10 cifre sempre richieste per raggiungere ogni utente al di fuori dell'area di chiamata Può richiedere una redistribuzione della copertura degli area codes– Numero a 11 cifre (N 2-9, X 0-9) 1Numbering Plan Area (area code) - NPA: NXXCentral Office Code (COC): NXXStation Number (SN): XXXXReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 38

Indice Principi di telefonia analogicaPrincipi di telefonia digitaleIntegrated Services Digital Network (ISDN)Tecniche di instradamento– Tipo di selezione del collegamento– Tecniche invarianti– Tecniche dinamiche Cenni alla telefonia radiomobile (GSM)Reti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 39

Tecniche di instradamento Rete telefonica Grafo– Nodi Centri di commutazione– Rami Fasci di giunzioni Compiti– Definizione di un insieme di vie ammissibili– Criterio di scelta sulle vie Obiettivi di una politica di instradamento– a: max numero di rami in una connessione– b: controllo degli instradamenti ammissibili (es. evitare attraversamentomultiplo di nodo)– c: controllo del traffico (evitare fenomeni di trabocco) Dato un set di percorsi ammissibili tra Ni e Nj , la sceltadell'instradamento può usare– Criteri probabilistici: Generano perdita anche se tuttti i percorsi non sonooccupati– Trabocco sequenziale (sceglie il primo cammino con almeno una giunzionelibera in tutti suoi fasci): generano perdita solo se tutti i percorsi sono occupatiReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 40

Tecniche di instradamentoTassonomia Tecniche di instradamentoTecniche diinstradamento– Invarianti: politica di instradamentofissa, indipendente dal tempo Selezione passo-passo: il percorsoviene costruito con decisioni presenodo per nodo Selezione coniugata: il nodo diorigine seleziona l‟intero percorsocon la cooperazione degli altri nodidi neconiugata– Dinamiche: politica diinstradamento variabile con iltempo sulla base di opportuni criteriReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 41

Reti gerachicheAlgoritmo di instradamento Percorso più lungo a n nodi (compresi origine e destinazione)attraversando tutti i livelli della gerarchia– Peso dei nodi Origine : 0 Destinazione : 0 Nodo i : 2i-1 ( i 1,.,n-2 con nodi numerati a partire dal nodo più vicino alladestinazione)– Peso del percorso Somma dei pesi dei nodi nel percorso Ammessi solo percorsi con nodi intermedi aventi pesi in ordinedecrescente Percorsi particolari– Diretto– Fondamentale Ordine di scelta tra i percorsi– Secondo pesi del percorso crescentiPrima scelta Percorso direttoUltima scelta Percorso fondamentaleReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILESlide 42

Reti gerachicheEsempio con rete a 3 livelliCBAReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILEDEFRelaz.A E AAAAAAAAB E BBBBC D CC F CCCCViaEDCCBBBBEDCCDFEDDEEDEDCCEEED EEED EFFE FSlide 43

Tecniche di instradamento invariantiSelezione del collegamento IpotesiRelazione (A, D)– Trabocco sequenziale– Link unidirezionali Passo-passo (link by link)– Fasci liberi impegnatiprogressivamente– Ogni nodo opera un passodell'instradamento– Trabocco ammesso solo seinstradamento alternativo usa i fascigià selezionati– In genere preferita sulla selezioneconiugataReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILE4B31AInstr FascioCI1 5II3 2III3 4 552DSlide 44

Tecniche di instradamento invariantiSelezione del collegamento (cont.) Coniugata (end-to-end)– Il nodo di origine seleziona tuttol'instradamentoRelazione (A, D) Utilizza messaggi di “crankback”– Trabocco non dipende dal fasciobloccato– Pro: soddisfa facilmente obiettivi a, b, c– Con Complessità tabelle instradamento Aggiornamento generalizzato delletabelle di instr. anche per piccoliampliamenti di reteReti di Comunicazione – M. De Marco4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILE4B31AInstr FascioCI1 5II3 2III3 4 552DSlide 45

Tecniche di instradamento invariantiCammini a trabocco sequenziale Reti gerarchiche– Fasci a trabocco: fasci diprima/seconda/./penultima scelta– Fasci a perdita: fasci di ultimascelta (finali) dimensionati perbassa probabilità di perditaRelazione (A, D)5B4C21A Reti non gerarchiche63D– Non si distingue tra fasci a perditae a trabocco Uno stesso fascio può essere atrabocco (es. prima scelta) percerte relazioni, a perdita per altre– La presenza di mutuo traboccorende alta l'utilizzazione di tutti ifascimaggiore efficienza dellareteReti d

Reti di Comunicazione – M. De Marco 4. FONDAMENTI DI TELEFONIA FISSA E MOBILE Slide 0 Politecnico di Milano – Sede di Cremona A.A. 2013/14 Corso di RETI DI COMUNICAZIONE E INTERNET

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